*il giorno dopo*
Mi svegliai verso le 12,magiai e cominciai a vedere tutte le pistole che avevo che mio padre mi lasciò,ne presi 4,due a testa.
Una era molto particolare aveva dettagli dorati con scritto da un lato "love" dall'altro "hate",con quella ci speravo da piccola ai manichini con mio padre in giardino.
Cercai dei vestiti adatti da mettere e li misi sul letto,pantaloncino cargo verde con porta pistole,top nero,calze a rete e stivali con lacci.
Chiamai Tom per dirgli che sarei passata a prenderlo verso le 22.
...
Erano le 22 ed io ero fuori casa ad aspettarlo nell'auto,eccolo lì bellissimo come sempre era vestito tutto di nero,largo come al suo solito,con un bandana nera abbinata alle sue treccine.Non feci altro che sorridere
Passai le pistole a Tom
"Tieni queste sono tue"
Tom:andiamo
"Sei sicuro?non sei obbligato"
Tom:fanculo
Arrivammo al centro di Gotham.
Era già mezzo distrutto dai terroristi la sparatoria era già iniziata,vidi un gruppo di persone correre verso me e Tom.
"Tu devi essere la figlia di Martinez,vero?" Disse uno di loro
Sembravano dei pazzi criminali e lo ero anche io
"Si"
Tutti guardarono Tom
"Lui è con noi" dissi
Annuirono e un forte sparo si senti dientro di noi .
Eccoli lì,li uomini che avremmo dovuto uccidere,si chiamavano "Gulis",ad effettuare lo sparò fu un uomo alto robusto,muscoloso ricoperto di tatuaggi e piercing,dietro c'erano gli altri che erano simili a lui.
Cominciammo a sparare,si avvicinarono sempre di più a noi,eravamo in vantaggio.
Rimasi sconvolta da Tom che a quanto pare era bravo con le pistole,aveva mira,non temeva si faceva avanti per primo.
Dopo ben 30 minuti i Gulis erano a terra,li avevamo sconfitti,erano morti,mio padre sarebbe stato fiero di me.
Avevamo qualche graffio ma stavamo bene.
Tutto d'un tratto vidi Tom correre verso l'auto...