Era una gelida mattina di novembre, il cielo era grigio e si apprestava a nevicare. Lily aveva sempre amato l'inverno. Assaggiava i grossi fiocchi di neve senza sapere bene perché, suo padre la solleva in alto e lei tentava di afferrarne quanti più possibile, prima che si sciogliessero con il calore delle mani, le risate di sua madre mentre la guardava sorprendersi delle proprie impronte sulla neve, le sue manine impacciate che tentavano di fare una palle di neve, in una traballante imitazione del fratello.
Ma ora, osservava sul vetro appannato della finestra le goccioline di pioggia disegnare una strada e correre alcune più lente e altre più rapide verso il davanzale già allagato.
Si sentiva così sola in quel luogo tanto scuro e freddo.
La gioia spensierata del passato era andata sbiadendo con il passare del tempo, e Lily non faceva che chiedersi quando sarebbe tornata a casa.
E poi, il cigolio della porta della sua stanzetta che si aprì soffocò ogni dolce ricordo.