𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 ||...

By lovemarilyn88

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«Qual è stata la pazzia d'amore più grande che hai fatto?» «Quella che farò a breve» -Storia ispirata alla c... More

Presentazione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Avviso
Capitolo 40

Capitolo 41

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By lovemarilyn88

Dopo il confronto di ieri tra Rosa e Ciro non ho più visto il mio fidanzato.

Avevo pensato di farmi portare da Lino nella sezione maschile però poi ho accantonato l'idea.

È vero ho detto a Rosa che avrei parlato con suo fratello ma in un certo senso non ne ho avuto il coraggio.

Preferisco aspettare che si calmi un po', affrontarlo subito potrebbe non portare a nessun risvolto positivo.

Mentre sono in sala comune vedo Edoardo avvicinarsi a me.

«Ciao Adele. Ciro ti aspetta sul tetto» mi comunica con nonchalance.

«Cosa? Davvero?» chiedo un po' stupita.

Chissà che intenzioni ha.

«Si certo, mica dico stronzate!» fa un occhiolino.

«Mi sembra di vivere un déjà vu» scherzo.

Mi riferisco a quando, ormai un paio di mesi fa, Edoardo si avvicinò a me e mi informò del fatto che Ciro mi aveva invitato a quello che sarebbe stato il nostro primo appuntamento.

Ho un bellissimo ricordo di quella serata, andò tutto alla perfezione e ci scambiammo anche il nostro primo bacio.

Pensando a quel momento felice dev'essermi spuntato un sorriso da idiota sulla faccia perché il ragazzo di fronte a me mi guarda divertito.

«Ho capito a cosa stai pensando ed ho una domanda importante: Lino è più bravo come guardia carceraria o come cameriere?» assume finta espressione pensierosa.

«Ah quindi anche tu sai che Lino ci ha fatto da cameriere?» scuoto la testa pensando a quanto sia stato assurdo.

«E certo» ride.

«Beh, ad ogni modo, devo riconoscergli che è bravo in entrambe le professioni» ridacchio.

«E brav a Lino! - esclama - ora vai da Ciro però, ti sta aspettando» mi dice con un tono di voce rassicurante.

Lo ringrazio ed un po' frastornata esco fuori in cortile.

Mi guardo attentamente intorno per controllare che non ci siano occhi indiscreti e fortunatamente sembra non esserci anima viva.

I ragazzi sono tutti in sala comune così come anche le guardie e gli educatori. Mia madre poi probabilmente sarà nel suo ufficio insieme a Massimo.

Mi sento sollevata al pensiero che Ciro abbia deciso di vedermi.

Potrebbe significare che si sia calmato e che nonostante la brutta notizia abbia comunque voglia di stare con me.

Percorro la breve scalinata che porta al tetto dell'IPM ed ecco che vedo la figura di Ciro darmi le spalle.

Deve aver sentito i miei passi perché si gira a guardarmi e il mio cuore inizia a battere forte.

Non smetto mai di emozionarmi ogni volta che mi guarda. Lo amo e sono persa di lui.

«Ciao» lo saluto con un piccolo sorriso.

Sono incerta se avvicinarmi o meno quindi Ciro mi precede ed inizia a venirmi incontro.

Mi prende la mano. «Tutto bene?» mi chiede scrutandomi.

«Sì. Anzi, dovrei chiederlo io a te» lo guardo sospettosa.

Lui sospira pesantemente. «Sono incazzato nero Adele. Ma ancor di più sono deluso, estremamente deluso. Sapevo che mio padre fosse un pezzo di merda ma almeno lo era solo con me. Non mi sarei mai aspettato che sarebbe arrivato a coinvolgere Rosa. Invece, a quanto pare, quell'uomo è peggio di quel che credessi» constata duramente.

«Ti capisco. Mi dispiace tanto per quello che ha fatto tuo padre. Non avrebbe dovuto» rispondo.

Apprezzo che si stia aprendo con me quindi non perdo tempo e lo abbraccio. Lui stringe la presa e si precipita con la testa sull'incavo del mio collo.

Restiamo un po' così mentre nel frattempo gli accarezzo la schiena.

«Amore ti posso chiedere una cosa?» dico dolcemente.

«Certo» sorride per il modo in cui l'ho chiamato.

«Hai intenzione di fare qualcosa contro tuo padre? Sai, sono un po' preoccupata» gli confido e il suo sorriso sparisce a sentir nominare l'uomo che lo ha messo al mondo.

«Non lo so, sono qui dentro e quindi non posso fare molto. Però una cosa è certa non può restare impunito» stringe i pugni e inizia ad alterarsi.

Gli prendo il viso tra le mani. «Ciro tu hai ragione. Hai ragione su tutto ciò che è successo. Tuo padre ha fatto una cosa orribile e capisco quello che senti. Ma non metterti nei guai per colpa sua ti prego. Faresti il suo stesso gioco e ti abbasseresti al suo livello comportandoti come lui. Tu non sei così. Non sei il ragazzo che tuo padre ha costruito a sua immagine e somiglianza. Sei tanto altro ed io ho la fortuna di vederlo ogni giorno. Sii te stesso, sii il ragazzo splendido che esce fuori ogni volta quando sei con me. Ti prego»

Lui mi guarda con intensità da far venire i brividi e senza dire più niente mi blocca contro un muretto e mi bacia.

È un bacio passionale, bisognoso. Le sue labbra non lasciano le mie neanche per un secondo come se questo contatto fosse l'unica cosa a tenerci in vita.

Io lo stringo a me e continuo a baciarlo sempre con più trasporto quando dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato.

«Si tutt a vita mi» mi accarezza una guancia.

Io sorrido felice come non mai. «Tu si o core mio» ribatto in napoletano e lui ridacchia nel sentirmi parlare in dialetto.

Restiamo per qualche minuto in silenzio a guardarci amorevolmente ma poi mi torna in mente l'argomento di cui stavamo parlando prima.

«Ciro, allora? Hai capito quello che ti ho detto prima? Non fare niente contro tuo padre, ti prego» insisto di nuovo sulla questione.

Lui sospira pesantemente. «Ci proverò»

Non è proprio la risposta migliore che poteva darmi... ma forse per il momento non posso pretendere di meglio e quindi va bene così.

«Ok» gli dico dolcemente.

Mi fiondò tra le sue braccia e lui intanto inizia ad accarezzarmi un po' ovunque: dai capelli fino ad arrivare alla schiena. Sentire le sue mani che vagano sul mio corpo mi rilassano e mi trasmettono un forte senso di protezione.

All'improvviso però, senza un apparente motivo, una domanda prende forma nella mia testa.

Quando entrambi saremo liberi cosa faremo?

Io amo Ciro e lui ama me.

Tuttavia c'è una parte che non amo di lui: la sua vita criminale.

Ma purtroppo Ciro è anche questo e temo non lascerà mai questa vita, anzi credo proprio che sarà lui che inizierà a detenere il potere nel momento in cui il padre andrà "in pensione".

Io se penso al mio futuro penso anche a Ciro. Non voglio perderlo e voglio condividere la mia vita con lui. Ci sono così tante cose ed esperienze che voglio fare insieme al ragazzo che amo una volta fuori di qui.

Ed anche se è un pensiero prematuro trovo non ci sia nulla di male fantasticare e pensare che sì, mi piacerebbe tanto formare anche una famiglia insieme a lui.

Ma tutto questo non potrà succedere se lui continua ad occuparsi degli "affari" della sua famiglia.

O meglio potrebbe succedere ma io non voglio. Non posso accettare o essere complice delle sue azioni violente e illegali.

Questo purtroppo è un aspetto che ho sempre saputo dal primo momento in cui ho conosciuto Ciro. Sapevo della sua vita criminale ancor prima di avergli mai parlato.

Nonostante questo io mi sono innamorata di lui.

Me ne sono innamorata perché con me si è sempre rivelato una persona diversa da quella che tutti dipingevano. Con me lui mi offre giorno per giorno la versione migliore di se.

Ma Ciro non è solo questo.

Il fatto che io non lo abbia mai visto in azione non significa purtroppo che tutte le voci che girano su di lui siano false.

Sono un po' confusa e scoraggiata adesso.

Io so che lo amo e che voglio stare con lui ma vorrei così tanto che smettesse di essere un criminale e che intraprendesse una strada diversa ovvero trovare un lavoro normale e soprattutto onesto.

Ma mi sa che sto fantasticando troppo...

Ciro non abbandonerebbe mai la sua vita ed io non potrei neanche permetterglielo.

Vorrei più di ogni cosa che lui diventasse una persona migliore ma deve farlo perché lo vuole, deve volerlo in prima persona altrimenti è inutile.

Potrebbe anche farmi contenta e smettere di fare il boss ma se non lo sceglie volontariamente allora io non voglio perché non vorrei mai costringerlo a fare cose che non vuole davvero.

Potrebbe arrivare ad odiarmi e a vedermi come la persona che lo ha portato a perdere tutto il denaro e il potere che aveva e non voglio di certo che le cose tra noi vadano a finire in questo modo.

«Piccrè c tien?» sento scuotermi leggermente un braccio da Ciro per portare la mia attenzione su di sé.

Io rispondo un po' stordita. «Eh, cosa?»

«Ti sto chiamando da un po', hai una faccia. Che succede? A che pensi?» mi chiede sospettoso.

Ero così assorta nei miei pensieri che non avevo nemmeno sentito che nel frattempo mi stava parlando.

«Ehm niente di che, mi sono solo distratta» mi invento.

Cerco di essere convincente ma dalla sua espressione dubbiosa capisco che sto fallendo miseramente.

«Dimmi la verità, a me puoi dire tutto. Non ti fidi di me?» mi accarezza una guancia.

«Sì, certo» rispondo con sincerità.

«E allora parlami» mi guarda intensamente come se volesse leggermi dentro.

«Amore non è niente di importante. Stavo pensando a cose stupide» minimizzo sperando che mi creda.

Non mi sembra proprio il caso ora di rivelargli i miei pensieri. Ciro è già troppo provato da quello che gli ha raccontato Rosa e non posso dargli problemi anch'io.

«Non mi convinci. Ma non voglio insistere. Però sappi che puoi dirmi qualsiasi cosa, non devi farti nessun problema con me» mi dice con serietà.

«Grazie» sorrido debolmente.

«Non mi devi ringraziare di niente - mi prende il viso tra le mani - capito?» mi scruta sospettoso.

Ha capito che c'è qualcosa che non va.

Ciro è in grado di leggermi dentro, mi conosce e riesce sempre a capirmi.

Io annuisco con particolare forza sperando di riuscire a convincerlo ma con scarsi risultati.

Per ora me la sono cavata ma non posso evitare di comunicargli i miei pensieri ancora per molto.

-

•[SPAZIO AUTRICE]•

Ciao a tutti!

Adele è un po' dubbiosa sulla sua relazione con Ciro...

Voi che ne pensate? Ciro potrà mai intraprendere una strada migliore?

A tutti voi lettori chiedo gentilmente, se vi va, di lasciarmi una stellina come supporto e un vostro parere riguardante la storia nei commenti poiché mi aiuterebbe a capire se la storia vi sta piacendo e mi motiverebbe a continuarla al meglio.

Ps. non dimenticate di aggiungere la storia alla vostra biblioteca per non perdere gli aggiornamenti!

❤️_Grazie a tutti_❤️

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