Magnifico difetto// Alex Wyse

By _giugiola_

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«E invece no. Non odio te, odio quando fai quelle battutine del cavolo, perché fanno ridere. Odio quando mi r... More

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Importante!

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By _giugiola_

È ufficialmente estate e per quanto mi riguarda la più bella e surreale di sempre.

Fuori dal programma mi aspettava il doppio dell'affetto che non mi sarei mai aspettata, ho già in programma nuovi incontri con chi mi supporta e non vedo l'ora di abbracciare gente nuova.

Già c'è chi aspetta il disco nuovo e nonostante non sia passato molto (praticamente qualche settimana scarsa) dall'uscita del primo, sto cercando di lavorare sul secondo.

È il minimo che possa fare per ringraziarli.

Immagino vi stiate annoiando, se proprio ci tenete tanto vi parlo di Alessandro. Lo sto chiamando così perché purtroppo, ci siamo lasciati. Sto scherzando tranquilli, era giusto per mettervi un po' d'ansia. La nostra relazione procede a gonfie vele, la fine del programma ha portato a provare nuove e prime esperienze insieme. Ciò ha reso la nostra complicità ulteriormente magica, mi piace definirla in questo modo. A proposito, oggi è il suo compleanno. Abbiamo deciso di festeggiare in spiaggia con i nostri compagni di avventura, tra cui Luigi. Hanno fatto pace se ve lo state chiedendo, non è ben chiaro però il sentimento del nostro amico nei miei confronti. Da quanto gli altri ci hanno sempre detto, oltre interesse fisico e il bene ad un'amica qualunque, non c'è nient'altro e speriamo sia realmente così. Io dentro il mio vestitino nuovo scelto dal malinconico, sto aspettando proprio quest'ultimo. Festeggiamo il suo compleanno questa sera, come già vi ho detto, ma al contempo passiamo la giornata insieme noi due soli. Visto che le occasioni per farlo ci sono state ma rarissimo.

<<Ei bellissima ragazza, posso sapere come ti chiami?>>

<<Ciao bellissimo ragazzo, mi chiamo Giulia. Posso sapere perché ti interessa così tanto?>>

<<Mi sembra di conoscerti sai, sei per caso la fidanzata di Alessandro Rina? In arte Alex Wyse?>>

<<Sono proprio io, per piacere potresti comunicargli che se non mi apre la portiera della macchina io non salgo? Un po' di galanteria!>>

<<E tu vuoi darmi un bacio?>>

<<Non tradisco il mio ragazzo, bacio solamente lui.>>

<<Piacere, Alessandro Rina in arte Alex Wyse.>>

Prende possesso delle mie labbra rosate per via del balsamo al gusto di ciliegia, che ho messo perché mi ha sempre detto che è il suo preferito. È il suo compleanno quindi lo accontentiamo dai, in fondo lo merita.

<<Ciliegia. Ti amo.>>

<<Buon compleanno amore della mia vita, ma togli quelle mani da lì. Non siamo mica soli e in casa!>>

<<È il mio compleanno, appunto. Ho il diritto di fare e toccare quello che voglio.>>

<<Allora niente regalo di compleanno!>>

<<Questo regalo quando dovresti darmelo?>>

<<Stanotte. Dopo la tua festa.>>

<<Ok, mi taglio le mani. Comunque stavo pensando, la festa potremmo anche rimandarla. Non è mica così importante.>>

<<Sei malato lasciatelo dire, e scordatelo! Perché ho una sorpresa per te.>>

<<Va bene bimba, ora possiamo andare?>>

Se vi state chiedendo di quale sorpresa sto parlando, ricordate la lettera che gli tenni nascosta quando ancora stavamo in casetta? È allegata al regalo materiale e tengo più a quella che a qualsiasi altra cosa. A parole nessuno dei due a bravo, lui preferisce esprimersi cantando anche se sta facendo progressi. Io preferisco esprimermi scrivendo. E non riesco a capire se sto facendo progressi.

<<Quanto tempo ci manca ancora, intendo per stare insieme un altro po' da soli?>>

<<Alex pochissimo, sai che tu devi raggiungere il luogo della festa ed io andare a prendere con Serena il cibo ordinato. Non può fare tutto da sola!>>

<<E invece sì. È tanto brava a fare tutto, come dice lei da mesi...>>

<<Ma nessuno può portare tutti quei vassoi da solo, in particolare una ragazza.>>

<<Va bene...>>

<<Non fare l'offeso, noi ci vediamo tra un'oretta scarsa e poi dopo la festa andiamo a casa mia e saremo solo noi due.>>

<<Promesso?>>

<<Promesso. Mi sta chiamando Serena dannazione, è a pochi passi da qui la raggiungo. Tu corri alla festa che sennò gli invitati non trovano nessuno!>>

Da mesi pensavo ad una festa a sorpresa per Alex, ma purtroppo non sono riuscita ad organizzarla. Per forza di cose ho bisogno d'aiuto, di Alex che intrattiene i nostri amici e Serena che mi aiuta a ritirare tutto il cibo che abbiamo ordinato in precedenza. Lui mi ha detto chiaro e tondo che avrebbe voluto stare solo con me, però non voglio incatenarlo. È un periodo brillante per tutti e almeno il compleanno è bello da festeggiare tutti insieme.

<<Luca tu prendi le pizze, e tu Alberto ti scongiuro prendi quei vassoi.>>

<<E tu e Serena?>>

<<Abbiamo già fatto abbastanza.>>

<<Amore finalmente, ci avete messo un sacco!>> mi rimprovera Alex.

<<Quarantacinque minuti da quando l'ho chiamata Alex, ci abbiamo messo meno del previsto.>> gli risponde Serena.

<<È tutto pronto allora, che la festa abbia inizio!>> grido aspettando un cenno di approvazione, che arriva l'istante dopo.

C'è la musica e tra i brani in rotazione ci sono tantissimi dei nostri inediti, che cantiamo a squarciagola tutti insieme come in casetta. C'è il cibo che ricordo ordinavamo sempre quando ne avevamo l'occasione, in casetta. Ci siamo noi, come c'eravamo in casetta. Quanto mi piace questa sensazione qui, quella di tornare indietro nel tempo e rivivere i miei ricordi preferiti.

Mentre per un attimo vago tra i miei pensieri, noto Alex che guarda di sfuggita il cellulare. Poi alza lo sguardo verso di me e torna a guardare lo schermo. Accendo il mio ed entro su Whatsapp, noto che sulla chat: Malinconia♥️ c'è uno sta scrivendo...
Che poi sparisce, poi ritorna. Allora capisco che è il momento giusto per consegnargli la mia lettera.

<<Vieni con me un attimo?>>

<<Dove stiamo andando?>> mi chiede confuso.

<<Siediti qui. Ricordi la lettera che non ti ho fatto leggere quando eravamo in casetta? Quando ti avevo detto di fidarti.>>

<<Certo che mi ricordo.>>

<<A quella lettera ho lavorato tanto, non è venuta come volevo immagino. Però ho preferito renderla così, spontanea e...>>

<<Posso leggerla?>> annuisco perché non riesco più a parlare.

Ciao amore mio, non ti ho mai chiamato così ma credo che dovrei cominciare a farlo. Ogni tanto già ti chiamo amore, il mio sottolineerebbe che sei mio.
Mi piace, aggiudicato. Sai perché ti sto scrivendo questa lettera? Esattamente, perché a parole faccio schifo e non sono mai riuscita a dirti quanto sei importante per me. Non sono mai riuscita a dirti che prima di Amici, la mia vita faceva schifo. E che appena ho incrociato il tuo sguardo, il mio cuore ha ricominciato a battere. Vorrei gridartelo ogni giorno che sei la cosa più bella che mi sia capitata, ma non ho il coraggio di farlo. E un po' mi sembra banale. Nonostante mi piaccia talmente tanto vedere i tuoi occhi brillare quando ti faccio un complimento o ti dico frasi tipiche di due fidanzati, citandone alcune: ti amo, sei il ragazzo migliore del mondo e bla bla.
Io l'amore prima di te non l'ho mai conosciuto, sognavo tanto quel principe azzurro diverso dalle altre che non mi accontentavo mai. Io non lo volevo biondo e con gli occhi azzurri, ma manco castano e con una noce di cocco al posto del cervello, privo di personalità. Non tirartela tanto, hai dei difetti anche tu. Ognuno di noi ha dei pregi e dei difetti. Solo che ho talmente tanti strati di prosciutto davanti agli occhi, che riesco a trovare del bello anche in quelli!
Per il tuo compleanno ho pensato ad una sorpresa ed un regalo tanto belli (sperando che nel mio sia compresa una casa dove vivere insieme o la proposta di matrimonio, ovviamente scherzo🔪). Però a parte gli scherzi, a nonna Lucia che hai avuto la fortuna di non conoscere (la prima cosa che ti avrebbe chiesto sarebbe stata: che lavoro fai e quanto guadagni?) dissi una cosa importante.
Nonna ho incontrato un ragazzo, è fantastico e mi rende felice. Mi fa ridere. Con lui mi sento bene. Te lo prometto, diventerà mio marito. Realizzerò questo tuo sogno.

<<L'ultima parte non riesco a leggerla.>>

<<Colpa mia, piango troppo scusami. Però mi faceva tenerezza, quindi ho lasciato perdere.>>

Noto qualche lacrima scivolare sulle guance del mio fidanzato, sulle guance di malinconia che in teoria non dovrebbe piangere mai. E questo in teoria mi dice che è un buon segno, no?

<<Giulia.>>

<<Sì?>>

<<Apri la tasca destra della mia giacchetta.>>

<<Perché?>>

<<Fallo e basta.>>

<<Ci sono delle chiavi.>>

Una consapevolezza mi colpisce e subito inizio a saltellare come una bambina felice del suo nuovo giocattolo.

<<Ti amo.>>

<<Io ti amo Alex, ti amo tantissimo. Quanto dista la casa da qui? Voglio vederla!>>

<<Vederla e battezzarla, mi hai fatto una promessa. Comunque poco se partiamo subito.>>

<<Andiamo allora.>>

<<Ah Giulia, anche tu sei la cosa più bella che mi sia capitata. Anche se è un po' banale.>>

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