Rush To Love

Von meemedesimaa

80.9K 2.6K 458

(sequel di "Love On The Run") Grace era andata avanti. Lando aveva superato la cosa e aveva Luisa a dargli il... Mehr

.1.
.2.
.3.
.4.
.5.
.6.
.7.
.8.
.9.
.10.
.11.
.12.
.13.
.14.
.15.
.16.
.17.
.18.
.19.
.20.
.21.
.22.
.23.
.24.
.25.
.26.
.27.
.28.
.29.
.30.
.31.
.32.
.33.
.34.
.35.
.36.
.37.
.38.
.39.
.40.
.41.
.43.
.44.
.45.
.46.
.47.
.48.
.49.
.50.
.epilogo.

.42.

1.6K 58 17
Von meemedesimaa

Prendo i pantaloncini corti del pigiama e la maglietta oversize, poi piano piano mi tolgo la tuta rimanendo in intimo di pizzo nero, un classico.

"Quando li hai fatti?" chiede indicando i tatuaggi che ho sulla pelle.

Sorrido felice che li abbia notati e mi volto a guardarlo intensamente.

"Dopo che ci siamo lasciati" sussurro delicata come un bicchiere di cristallo.

Lui annuisce e mi porge una mano.

"Vieni qui" afferma deciso mettendo via il cellulare.

Il suo non era un ordine, era una richiesta.

Faccio come dice, prendendo la sua mano e mettendomi davanti a lui.

Mi stava venerando, ero la sua dea e i suoi occhi si muovevano lungo il mio corpo in modo frenetico.

Le sue mani si posano sulle mie cosce.

"Raccontami di ogni tatuaggio, dove lo hai fatto, perché, con chi, voglio sapere ogni dettaglio, come se io fossi stato lì con te" mi chiede.

Sorrido ancora e scavalcando le sue gambe mi siedo dall'altro lato del letto.

Porto tutti i capelli da un lato e lo guardo negli occhi con un grosso sorriso.

"Sono quattro" inizio.

"Questo è il primo" dico girandomi di schiena e permettendogli di vedere il numero 19 e il cuore blu tatuati dietro il mio collo.

"Anthoine" sussurra posando la sua mano in modo delicato sulla parte di pelle ricoperta di inchiostro colorato.

"Già, il mio primo tatuaggio non poteva non essere dedicato a lui" alzo le spalle tornando a guardarlo in faccia.

"L'ho fatto in Francia, insieme a Pierre" continuo.

Lui annuisce e mi indica il tatuaggio sul costato.

"Quello ha l'idea di aver fatto tanto tanto male" dice con una smorfia.

"Hai presente il dolore che provi quando sbatti il mignolo del piede contro il mobile?" chiedo, lui spalanca gli occhi "Ecco ora immaginati quel dolore triplicato, costante, per circa 6 ore di fila, la morte" ammetto.

Aveva fatto davvero tanto male, ma ne era valsa la pena.

"L'ho fatto qui a Monza, non so bene il motivo per cui io lo abbia fatto, ma quando lo guardo mi dona tranquillità, speranza; le due mani mi danno senso di sensualità" affermo convinta delle mie idee.

Il ragazzo mi ascolta attentamente mentre le sue mani ripassano i contorni dei dipinti presenti sul mio corpo.

"Tu sei sensuale" sussurra posando le sue labbra sul mio collo.

Sospiro sperando che non vada avanti a torturarmi, potrei non resistere al suo tocco.

"Poi ho tatuato il nome del mio cavallino di quando ero piccola" sorrido.

Mi metto in ginocchio e abbasso leggermente il bordo della mutandina.

"Fendy Flower II" dico guardando la piccola scritta.

Poi le mie viscere tremano.

"Arriva al punto" dice sorridendo.

Lo aveva già notato, allora perché mi aveva fatto una domanda così vaga se il suo scopo era solo rivolto verso la scritta che avevo sulla coscia sinistra.

"you're my jump into the void"

"È il più importante, ma credo non abbia bisogno di spiegazioni" dico semplicemente mentre tengo gli occhi fissi sulla coscia nuda.

Anche l'Inglese non stacca il suo sguardo dalla scritta.

"Ma ho pensato di toglierla dopo il belgio" ammetto interrompendo il silenzio.

I suoi occhi scattano nei miei.

"Non farlo mai" parla veloce passando una mani tra i miei capelli mezzi biondi e mezzi mori.

Non avevo avuto ancora tempo di passare dalla parrucchiera.

"Pensavo fosse una cosa solo nostra, ma evidentemente non l'hai dedicata solo a me" dico riferendomi al mio anello che aveva regalato alla sua nuova ragazza.

Lui scuote la testa.

"L'ho cancellata" dice schietto.

Corrugo la fronte.

"Cosa?" chiedo senza capire.

Stavamo parlando di una frase incisa su un anello, non scritta con la matita su un foglio di carta.

L'incisione non poteva essere cancellata con la gomma.

"La frase sull'anello" dice ovvio "È una tua esclusiva" continua accarezzandomi i capelli.

Cerco di trattenere un sorriso e mi appoggio al suo petto per non dargli la soddisfazione di vedermi felice dopo quella sua affermazione.

Sapeva già abbastanza e conosceva quanto mi rendesse felice; non aveva bisogno di ulteriori rassicurazioni.

Mi beo del ritmo a cui batte il suo cuore e ascolto le parole che mi dedica.

"Il giorno dopo che ha trovato l'anello siamo dovuti andare a sistemarlo, la taglia era sbagliata perché le tue dita in confronto alle sue sono davvero fini" inizia mentre le sue mani scorrono dolcemente tra le mie ciocche.

"Quando siamo arrivati ho chiesto anche di far rimuovere la scritta" mi spiega.

Porto la mano sul suo addome ed inizio a grattare in modo delicato la sua pelle scoperta.

"Grazie" dico sentendomi in debito con lui.

"Sei solo tu il mio salto nel vuoto piccola G" dice lasciandomi un bacio sulla testa.

Poi si allunga e spegne la luce, copro i nostri corpi nudi con il mezzo piumino e mi appiccico a lui.

Un po' per il freddo ed un po' perché è Lando.

Mi stringo al suo corpo e mi addormento velocemente, cullata dal suo respiro e dal battito del suo cuore.

Forse stava tutto andando per il verso giusto.

Forse.

-

La settimana dopo la partenza di Lando era passata in fretta.

La casa era vuota, ma la voce di Lando che insistiva per chiamarmi la sera, riusciva a riempire il silenzio.

Io ero da poco atterrata in Inghilterra e stavo aspettando che Norris mi scrivesse per dirmi dove si era nascosto ad aspettarmi.

Mi guardai intorno, ma nessuna McLaren arancione rientrava nel mio campo visivo.

Alla fine mi ero lasciata convincere per stare dai suoi genitori con la scusa che anche lui sarebbe stato lì per tutta la settimana.

Il gran premio di Sochi era stato cancellato per via delle discussioni politiche che stavano incendiando la Russia e di conseguenza Norris aveva deciso di rimanere in Gran Bretagna e passare del tempo in famiglia.

Il mio cellulare squilla.

"Piccola G sono sul pick up nero" dice Lando.

Mi guardo intorno e finalmente lo vedo.

Vedo il suo sorriso che mi era mancato per questi interminabili 5 giorni e mi chiesi come avrei fatto in futuro a non vederlo per settimane.

Cammino trascinando la valigia da 20 kg e sono consapevole che Norris vorrebbe aiutarmi, ma se solo provasse a scendere dall'auto ci ritroveremmo sommersi di persone e giornalisti, quindi meglio evitare spiacevoli inconvenienti.

Con non so quale forza riesco ad alzare la valigia e caricarla nel retro del Pick Up per poi salire al lato del passeggero.

"Ciao piccola mia, vorrei baciarti, ma lo farò quando saremo in strada" sorride guardando davanti a sé per uscire dall'ingorgo di macchine.

Dopo 15 minuti finalmente, ci troviamo tra le strade vuote Londinesi ed è lì che Norris mi prende il mento e mi stampa un bacio sulle labbra.

"Mi sei mancata" sussurra per poi far scontrare di nuovo le nostre labbra mentre con una mano stringe il volante.

"Anche tu, davvero tanto" dico con un grande sorriso.

"Allora piccola G, Luisa arriverà giovedì, quindi dovrete condividermi solo per due giorni, ma fino a giovedì pomeriggio sarò tutto tuo" mette le cose in chiaro.

Mi sembrava assurda la situazione, come un patto.

"Quando porrai fine alla vostra relazione?" chiedo sfinita.

"Nel fine settimana" dice chiaro e schietto facendomi voltare verso di lui.

Fino a quel momento non aveva fatto altro che darmi risposte vaghe alla mia domanda, ma era anche vero che c'era bisogno di tempo e io lo sapevo.

"Ultimamente litighiamo per ogni cosa, prenderò questa come scusa per allontanarmi da lei in questi giorni e poi nel fine settimana credo che le dirò addio una volta per tutte" afferma "Avere due fidanzate richiede troppe energie e ho dovuto fare la scelta di lasciarne una" scherza facendomi sorgere un sorriso sulla labbra.

Guardo fuori dal finestrino per non ridere.

"Io non sono la tua fidanzata" parlo cercando di stare seria.

Era la verità, non lo ero.

"Si che lo sei, oramai da più di un anno, non hai mai smesso di esserlo" mi fa l'occhiolino non appena mi volto a guardarlo.

"Oh Norris, nei tuoi sogni forse" rido istigandolo "Non ho alcun anello al dito e non mi hai ancora conquistata del tutto" affermo mostrandogli la mano vuota e priva di anelli.

Porto i capelli dietro alle orecchie.

Ero riuscita a passare dal parrucchiere negli ultimi giorni e se l'idea era quella di risistemare il biondo, ero uscita dal negozio con il mio colore naturale e i boccoli che cadevano sulle spalle.

Lando quando mi aveva visto in videochiamata era rimasto entusiasta, diceva di odiare il biondo su di me.

"Nei miei sogni di sicuro" alza le spalle "Comunque ti ho scopata per bene facendoti venire più volte, non basta questo?" chiede ridacchiando e cercando di farmi sentire in imbarazzo.

"Non basta" sorrido.

"Mi inventerò qualcosa" dice posteggiando l'auto in un vialetto deserto  "Siamo arrivati" afferma per poi tirare il freno a mano e scendere dal Pick Up.

"Hai capito che questa settimana sono tutto tuo vero?" dice il ragazzo prendendo la valigia e trascinandola verso l'ingresso di casa.

"Wow che fortuna" dico sarcastica.

"Che bastarda" afferma ridendo continuando a camminare mentre io seguo i suoi passi.

"Beh io sono qui per lavoro" affermo.

"Ed io ti guarderò lavorare" sorride.

Mi avrebbe davvero accompagnata da Victoria Secret's per vedermi posare per un brand di intimo?

Oh beh, ora capivo tutto.

Sorrido, ma quando il ragazzo si ferma davanti alla porta, io inizio a torturarmi le mani.

"G stai tranquilla, mia mamma non vede l'ora di conoscerti e quando le ho detto che venivo a prenderti all'aeroporto si è subito messa a sistemare la casa" dice posandomi un braccio sulle spalle.

Annuisco silenziosa.

Avevo schiacciato il cuore di suo figlio, come poteva "non vedere l'ora di conoscermi"?

"Come mi devo presentare?" domando nervosa "Non sono la tua ragazza, Luisa lo è e presentarmi come tua amante non è una delle mie aspirazioni, quindi? un'amica? Non ci crederebbe nessuno, Lando cosa devo dire?" chiedo frenetica.

Il ragazzo sorride e la porta viene aperta da una signora carinissima.

"Mamma lei è la famosissima Grace Jasmine Wolff, Piccola G, lei è mia mamma" sorride il ragazzo.

-

Sistemo la valigia nella stanza e mi butto sul letto degli ospiti che mi hanno gentilmente offerto i genitori di Lando.

Norris mi ha chiarito che fino a giovedì sarò obbligata a dormire con lui, poi cercherà di sgattaiolare via dalle braccia della sua fidanzata durante la notte per venire da me.

Alla fine conoscere i genitori di Lando non era stata così una brutta cosa, mi avevano accolta a braccia aperte e mi avevano offerto del tè inglese che mi ero sentita in obbligo di accettare.

Avevamo chiacchierato tanto e suo padre era sembrato più tranquillo di come il ragazzo mi aveva raccontato.

Erano persone bellissime e un giorno le avrei ringraziate per aver messo al mondo l'amore della mia vita, ma ora non potevo.

"G, vieni, è pronta la cena" dice Lando aprendo violentemente la porta della camera.

Noto subito il suo umore alterato.

"Luisa?" chiesi alzandomi dalle morbide lenzuola.

Annuisce.

"Abbiamo litigato nuovamente" mi informa "Non che la cosa mi dispiaccia" mette le mani avanti "Ma mi prosciuga tutte le energie" continua.

Lo capivo bene e per un attimo mi sentii colpevole.

"Lando, io posso aspettare, lo sai?" gli domando fermando la sua corsa nel corridoio.

"Io no, io voglio avere Luisa qui al più presto per porre fine a questa storia" parla a raffica.

"Voglio baciarti quando e dove voglio; desidero camminare nel parco mano nella mano con te; vorrei dire a tutti che sono stati degli stronzi a scriverti quelle cose e ad uccidere il tuo cane; voglio difenderti, baciarti prima di una gara, averti tra i paddock, stringerti per sempre tra le mie braccia ed essere al sicuro da tutto con te" dice d'un fiato facendomi venire la pelle d'oca.

Sapevo che Luisa non era stupida e che aveva già capito tutto, ma io volevo il suo ragazzo e lo avevo già in pugno, così come lui che mi stringeva tra le sue dita con una delicatezza disumana, impaurito di potermi spezzare.

Ci mancava solo un piccolo tassello del puzzle, poi sarebbe finito tutto.

I suoi occhi cadono sulle mie labbra.

"Ti amo" sussurro prima che le sue labbra scontrino le mie in un bacio passionale che sarebbe sfociato in altro se sua madre dalla cucina non avesse urlato per richiamarci.

"Ragazzi si fredda tutto, presto venite" grida dalla cucina.

Lotto con forza prima con me stessa, poi contro il petto di Lando che non ne vuole proprio sapere di allontanarsi da me, ma alla fine ho la megllio su entrambi e con soli 5 minuti di ritardo entriamo in sala da pranzo.

"Mi scusi il ritardo, Lando mi ha aiutata a sistemare dei vestiti nell'armadio" dico sorridendo e aspettando che qualcuno mi indichi dove sedermi.

"Dammi pure del tu, Grace, e se è per questo non preoccuparti, sono felice che Lando ti abbia dato una mano" sorride.

Ma aveva capito che ero stata io a distruggere il cuore del suo bambino?

Mi accomodo al tavolo e dopo mille discorsi salta fuori proprio la nostra ex relazione.

"Grace sono così triste che tu abbia ricevuto quegli insulti e che il tuo cane sia morto per colpa dei fan di Lando" dice il padre del ragazzo mentre Cisca annuisce silenziosa.

"A dire la verità non era nemmeno il mio cane, era del compagno di mia madre e ciò ha causato problemi anche tra di loro che si sono lasciati per diversi mesi" ammetto "I fan di Lando non sono stati carini con nessun membro della mia famiglia, ma non è colpa di nessuno se non di quei leoni da tastiera che si nascondono dietro uno schermo" alzo le spalle.

Ero passata avanti a Kentucky, mi mancava parecchio, ma avevo imparato a vivere senza la sua presenza.

In ogni caso un pezzetto di lui era sempre con me, inciso nel cuore.

Adesso c'era Heidi, però, e se qualcuno avesse provato a torcerle un solo pelo avrebbe dovuto vendere la sua anima al diavolo per salvarsi dalla mia furia.

Nessuno avrebbe dovuto farle del male, mi sarei messa davanti ad un proiettile per lei.

"Sei una brava ragazza Grace" dice Cisca sorridendomi.

"Voi siete una bellissima famiglia" affermo sicura io.

Mi ero sentita a casa sin da subito e non avevo potuto fare altro che bearmi del calore che mi mancava da quando vivevo da sola.

La famiglia di Norris, quella sera, non era al completo e mi domandai più volte quanto caldo avrei sentito se fossero stati tutti qui.

Weiterlesen

Das wird dir gefallen

5.2K 213 20
Victoria, sorella del campione di Motogp Fabio Quartararo, è un'astista di 16 anni, la migliore in circolazione. Convocata ai Giochi Olimpici Juniore...
3K 201 14
- ISCRIZIONI CHIUSE - VALUTAZIONI IN CORSO - L'estate è alle porte e noi del Team siamo già pronti a prendere i vostri biglietti aerei per la vittori...
Degradazione Von Neym

Aktuelle Literatur

208K 665 24
AVVERTIMENTO [Presenza di scene moralmente sbagliate e contenuti che a molti potrebbero risultare disgustosi. Pertanto non è da considerarsi una semp...
6K 692 90
Settima parte del romanzo "Dolore e Perdono" (nove in totale) Una storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie c...