indelebile

By Albastorie

2K 333 1K

"[...] Non parlarono. Lui la attirò a sé. Il suo volto nell'incavo della sua spalla. La sua bocca vicino a qu... More

Aesthetic personaggi
Dedica
Capitolo 1 "Serenità"
Capitolo 2 "La rabbia negli occhi"
Capitolo 3 "Al chiaro di luna"
Capitolo 4 "Segreti di famiglia"
Capitolo 5 "Vulnerabilità"
Capitolo 6 "Sorprese"
Capitolo 7 "La paura di perdersi"
Capitolo 8 "L'odio nel cuore"
Capitolo 9 "Ricordi"
Capitolo 10 "Per Nina"
Capitolo 11 "Il colore degli zaffiri"
Capitolo 12 "Somiglianze"
Capitolo 13 "Nuove amicizie"
Capitolo 14 "Attrazioni proibite"
Capitolo 15 "Rivelazioni"
Capitolo 16 "La tovaglia di Natale"
Capitolo 17 "Natale in casa Bawer"
Capitolo 18 "Natale in casa Jhonson"
Capitolo 19 "7 giugno 1994"
Capitolo 20 "Regali preziosi"
Capitolo 21 "Il desiderio che arde"

Prologo

185 29 58
By Albastorie

10 agosto  2022

Erano ormai passate le nove di sera, il sole silenziosamente aveva lasciato spazio ad un'oscurità umida, il cielo sulla sua testa era coperto da nuvole ma Nina, stesa sull'erba fresca del suo giardino, cercava ostinata e
con occhi attenti, una stella cadente.
Era una notte speciale, la notte dei desideri, ma per lei significava qualcosa in più. A dire il vero di desideri ne aveva tanti da spendere quanti chiunque altro, ma nonostante la moltitudine di sogni che le affollavano la mente era certa che se  avesse visto anche solo la scia di una qualche stella magica la sua richiesta sarebbe stata solo e soltanto una:  rivederlo almeno un'ultima volta.

Alla soglia dei ventidue anni Nina era ben consapevole di non essere mai stata una ragazza particolarmente bella. Sicuramente presentava del fascino tuttavia, era alta, troppo per i suo gusti e troppo poco per essere considerata oggettivamente alta, aveva due occhi grandi scuri senza alcuna particolarità, degli zigomi spigolosi, un naso imperfetto e delle labbra poco più carnose della norma.
Sapeva di non essere sicuramente il tipo di ragazza che rimane nella mente al primo sguardo. Ma, con la stessa onesta consapevolezza, sapeva anche che il suo volto e i lineamenti del suo corpo erano scolpiti nella memoria di  Helia.
Erano cambiate troppe cose da quando, in quella stessa notte magica di sei
anni prima lo conobbe.

10 agosto 2016

Il locale era angusto, la musica commerciale di quei tempi veniva messa a ripetizione da un dj improvvisato, alunno dello stesso liceo di Nina. Gli alcolici erano serviti senza nessun controllo, e l'afa colmava la sala. Faceva caldo, sentiva i suoi capelli sciolti pesarle sulle spalle nude, la pelle le ribolliva mentre i drink bevuti iniziavano a fare il loro malsano effetto

Verrà?» le chiese in cerca di rassicurazioni e con un tono colmo di speranza Aly «Si, devi stare tranquilla.» Nina pronunciò quelle parole nella maniera più convincente che avesse mai potuto inscenare.
«Ad Andrew piace farsi attendere e sa perfettamente che lo stai aspettando con ansia. Vedrai che quando meno te lo aspetti ti ritroverai un suo braccio intorno alla vita e lui starà già bevendo il suo drink.» A Nina non piaceva affatto Andrew, sapeva quanto fosse immaturo e violento e sapeva quante lacrime la sua migliore amica avesse versato nell'attesa di una sua chiamata. Ma Aly era un pezzo del suo cuore e lei non poteva fare altro che sostenerla nelle sue scelte e  metterla in guardia sulla tossicità di quel ragazzo. Era convinta che ogni uomo fosse artefice del proprio destino ma per quanto il cammino di Aly le sembrasse oscuro e pieno di negatività lei avrebbe fatto di tutto per alleviarle il percorso.

«Mi accompagni? Devo andare in bagno a rimettermi il rossetto, se dovesse venire non voglio che fantastichi sul perché io lo abbia sbavato» la domanda era chiaramente retorica, quando una delle due aveva bisogno di muoversi in automatico l'altra si muoveva, e così accadde. Aly a spintoni iniziò a farsi largo tra la folla e mano nella mano condusse Nina fuori dalla pista da ballo. Anche qui faceva molto caldo ma a Nina parve sentire l'aria fresca sul suo volto. Si avviarono verso i bagni  squallidi e sporchi, e come da copione Nina aspettò la sua amica fuori, tenendole la porta chiusa ed evitando di incrociare gli sguardi insistenti dei ragazzi in fila, per entrare a loro volta.

I suoi sforzi nel sembrare goffa e poco attraente furono del tutto vani.

«Sei da sola?» le chiese un ragazzo estremamente alto ed estremamente robusto, dal viso poco intelligente.

«No» non sapeva se fosse stato meglio rispondere piuttosto che ignorare totalmente la domanda.

«Mi sembra che tu sia da sola ora» incalzò lui insistentemente.  

«Sto aspettando la mia amica.» non lo guardava negli occhi, si mostrava diffidente e distratta aspettando che Aly da un momento all'altro uscisse dalla porta del bagno per trascinarla altrove.

«Ti posso offrire qualcosa da bere, così ci divertiamo insieme!» era ostinato, e malgrado le parole usate fossero apparentemente innocue Nina percepì la sua voce viscida come le squame di un rettile.

«Ti ringrazio ma non ne ho voglia, a breve la mia amica avrà finito e andremo via» cercò di sorridergli educatamente nella speranza che lui capisse che il suo metodo di approccio con lei non avrebbe fatto centro.

«ti piace farti pregare, ti ho capita» un altro passo verso di lei. «La tua gonna è molto corta» si avvicinò al suo viso, «se non hai voglia di essere guardata, o toccata, perché mettere una gonna così corta?» Nina ora riusciva a sentire la puzza di alcol uscire dalla sua bocca e posarsi sulla sua guancia. Un senso di nausea le lacerò l'addome e iniziò a pregare che Aly uscisse presto da quella porta. Non aveva paura di lui. Sarebbe stata in grado di tenergli testa, ma voleva evitare di far succedere casini nel locale e attirare troppa attenzione. Era abituata a stare nel suo spazio, a camminare a testa bassa senza far ricadere su di sé i chiacchiericci delle persone che la circondavano. Per certi versi era invisibile, e godeva di questa sua invisibilità.  

«Ti sto parlando. Guardami in faccia!» iniziò ad alzare la voce «non farmi innervosire, andiamo in un posto più tranquillo.»
Nina lo guardò negli occhi, ma arretrò di un passo cercando di rubare quanta più distanza potesse tra lei e l'essere ripugnante che la braccava. Non riuscì nel suo intento, ottenne anzi il risultato opposto. Lui seguì il suo passo e poi ne fece ancora un altro costringendola con le spalle al muro, le mise con violenza una mano sul collo e iniziò ad annusarle i capelli.

«Profumi.» le prese un braccio e iniziò a stringerlo con forza. Gli altri intorno a loro sembravano spariti. Nina si sentiva totalmente isolata, sapeva che a poco le sarebbe servito urlare perché la musica copriva ogni altro suono nella sala. Temeva che se non si fosse liberata da quella stretta lui sarebbe riuscito a trascinarla nel bagno accanto, dove tutte le regole sul consenso e sul rispetto del corpo altrui a poco sarebbero servite.

«Ah Roy ci sei tu con Nina? Temevo che si stesse annoiando aspettandomi. Sei venuto solo? Andrew è con te?» era la voce solare di Aly che finalmente era uscita dal lurido bagno.

«Si, siamo arrivati mezz'ora fa. Ti sta cercando come un pazzo. Ti porto da lui, muovetevi.» Nina non aveva idea di chi fosse Roy. Provava un astio innato per Andrew  per preoccuparsi a fare ricerche sulle sue amicizie e conoscenze, cosa molto stupida pensò tra sé, se avesse saputo infatti che quel Roy frequentava il fidanzato della sua amica si sarebbe facilmente svincolata da quella situazione difficile. Percorsero la pista da ballo in fila indiana, Roy in testa e le ragazze al suo seguito.
C'era poco spazio per muoversi, la folla in pista ballava ed urlava, i movimenti erano promiscui e l'afa era molto più densa di quanto non lo fosse stata poco prima. 
Nina non aveva intenzione di incontrare Andrew e di rimanere con i suoi amici, soprattutto dopo aver avuto il piacere di conoscerne uno. Ma nonostante la sua riluttanza, ben visibile passo dopo passo,  non avrebbe mai lasciato da sola la sua amica.

«Dove cazzo eri?»  si avvicinò minaccioso ad Aly e le strinse un braccio con tanta più violenza di quanta  Aly volesse lasciar trasparire sul suo volto.

«Le stai facendo male, eravamo in bagno. L'ho accompagnata io» rispose prontamente Nina calma.

«Stai zitta.» Andrew si girò furioso verso di lei «non sto parlando con te» continuò.
Era un ragazzo sulla ventina, innatamente attraente. Alto, dal corpo scolpito. Aveva un viso accattivante dove spiccavano i suoi due grandi occhi neri, a Nina parve quasi impossibile distinguere il colore dell'iride dalla pupilla. Portava i capelli rasati, e il collo era interamente tatuato. Evidentemente doveva avere importanti conoscenze per superare indenne la selezione che i buttafuori facevano all'entrata del locale.

«Allora con chi cazzo eri a fare la puttana?» Aly cerco di mantenere un sorriso flebile sulle sue labbra, ma a Nina non sfuggì che gli occhi dolci della sua amica si stavano riempiendo di lacrime.

«Andrew, erano ai bagni le ho viste io. La ragazza l'ha accompagnata al bagno e lei è entrata da sola, poi fuori c'è stato Roy a tenerle d'occhio» alle spalle di Nina si levò una voce profonda, lei si girò di scatto.

Quello fu il momento in cui vide Helia per la prima volta. Era bello. Era molto bello, certo non oggettivamente bello quanto Andrew ma per lei aveva le sembianze di un dio. Non eccessivamente alto. Con i capelli leggermente mossi che cadevano ricci sulla sua fronte e due occhi verdi. Indossava una camicia di lino e fu divertita nel notare che sulla sua testa portava un cappello  di paglia. Nina pensò anche che la sua bocca dovesse essere morbida e carnosa.

«Tu vieni con me» Andrew strattonò Aly per un braccio e la portò via dallo sguardo materno di Nina.

«allora tu vieni con me» Roy e il suo alito erano ancora lì e non avevano nessuna intenzione di andar via. Lui iniziò a spingerla in avanti e Nina ricadde nuovamente nello sconforto e nel senso di solitudine che provò poco prima. Ma, ora era anche ben consapevole del fatto che la sua amica non sarebbe stata presente per cercarle una via di fuga.

«Roy mi hanno detto che hanno rigato la tua auto, forse dovresti andare a controllare, mi hanno detto che è in pessime condizioni!» Roy trasalì. Aveva acquistato da poco l'auto e la sfoggiava orgoglioso, rombando per le strade della città, avrebbe ammazzato chiunque fosse stato a rovinare la sua "piccola".
Si voltò verso  Nina, affamato, ma a malincuore preferì allontanarsi tra una bestemmia e una minaccia lanciate a destra e a manca.
«Ciao. Sono Helia.» Tre parole che Nina aspettava di sentire con ansia. Helia. Non era un nome frequente. Lui non aveva il volto di un "Helia". Ma era il nome con il suono più seducente che le sue orecchie avessero mai sentito.
«Grazie. Sono Nina, un' amica di Aly» le lettere le uscirono imbarazzate dalla bocca. Gli occhi verdi smeraldo di lui puntati sulle sue labbra. «Ora vado, se la incontri dille che può stare serena, tornerò a casa in taxi.» desiderava ardentemente continuare a parlare con quel ragazzo. Gli era estremamente grata per averle tolto Roy dalle spalle, ma era pur sempre un amico di Andrew, e nonostante avesse visto il modo in cui Roy avesse approcciato con lei fuori il bagno non aveva comunque fatto nulla per aiutarla, se non stare a guardare. 
Forse sarebbe stato meglio evitare di approfondire la conoscenza.

Si allontanò tra la folla, da sola, a  testa bassa per tornare a casa in taxi.

Curiosi di sapere come tutto ebbe inizio dopo questi primi sguardi?
Sarà un viaggio lungo che durerà anni. Tra lontananze, pensieri nel vento e tante emozioni.
Avete avuto un assaggio dei personaggi, Nina ed Helia saranno affiancati da Aly, Andrew e tanti altri. Vi consiglio quindi cari lettori di inoltrarvi nel vivo della storia e non fermarci all'introduzione.

❗️Attenzione: questa storia può contenere la descrizione di immagini forti e violente!

Date un vostro feedback.
Alba leggerá e risponderà ad ogni curiosità su personaggi, ambientazioni e relazioni.
🤎🌞🧋

Continue Reading

You'll Also Like

14.3K 3.5K 27
Lunghi capelli castani e grandi occhi nocciola. Amanda Evans è una diciassettenne nata e cresciuta in California. Vittima di tragici eventi, perde i...
40.6K 807 63
William, Lima, Ethan e Luke sono 4 attraenti fratelli da poco usciti di galera che cercano vendetta: a causa di una donna sconosciuta, non solo hanno...
61.2K 2.3K 60
Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite opposte. Due nazionalità opposte. Due inte...
452K 11.8K 39
« Sono tua » dico guardandolo negli occhi. « Ridillo » mi ordina. « Sono tua » ripeto, facendo ciò che mi ha chiesto. « Cazzo se sei mia » mormora pr...