La famiglia è come i rami
di un albero.
Ognuno prende direzioni
diverse, ma le radici sono
sempre le stesse.
Cammino per lo stretto sentiero in mezzo al bosco, facendo attenzione a non bucarmi i collant con i rovi o a rimanere agganciata a qualche ramo con la felpa.
Arrivo davanti alla casetta bianca e busso due volte, mentre dall'interno sento Roran litigare con qualcuno.
Ma lui non vive da solo?
« Vivo con Chase, il mio gatto» apre la porta affannato, facendomi segno di entrare.
Ma come...
« Piccoli trucchi di magia. Prego, accomodati. Stavo litigando con quel birbante» indica un micio arancione coricato bellamente sopra la credenza « Sa che odio quando dorme lì sopra!» gli fa la linguaccia, beccandosi di rimando un secco e sonoro « Miaooo».
« Mh, come Gargamella e Birba» commento ridendo.
Roran, indispettito, prende una piccola piuma bianca, si sporge sulla credenza e la sventola davanti al naso del piccolo Chase.
Questo, colto alla sprovvista dalla polvere che si è alzata, starnutisce e come per magia il suo pelo in un "puf!" si colora di verde.
« Oddio» scoppio a ridere come una matta.
« Una giusta punizione» commenta, guardandomi « Vedi? Questa sì che è la vera utilità della magia» mi fa l'occhiolino.
« Onestamente ho qualche dubbio» mi siedo sul divanetto, prendendo tra le mani il giornale appoggiato sul tavolino in vetro.
« La Gazzetta Dell'Incubo? È così che si chiama il vostro giornale?» sorrido entusiasta.
« Attinente al nome della vallata» si siede di fianco a me « I tuoi zii hanno fatto storie per la tua assenza?».
« E tu come sai che vivo con i miei zii?» aggrotto le sopracciglia.
« Me l'hai detto tu ieri» fa spallucce.
Eppure non ricordo...
« Sei tornata per nuove storie? Perché in tal caso ne ho una fresca fresca per te» esclama.
« Dimmi! Sono tutta orecchi!» gli intimo curiosa di continuare.
« Ha già sentito parlare della tua profezia, Irlanda?» domanda.
« Sì. Sì, certo! Me l'ha detta Arline. È quella che uso per entrare nel Regno» annuisco.
« Esatto. Ma non è una profezia qualunque. È la tua profezia. E vorrei spiegartene l'origine. Promettimi solo di non prendere decisioni avventate dopo, okay?» mi guarda serio e io faccio di sì col capo.
« Ottimo. Mettiti comoda, cara Irly, perché comincerò dal principio... un principio molto lontano e remoto» mi appoggio allo schienale del divano, attenta.
« " Prima che il castello venisse abitato dal male, dentro vi viveva un re con la sua piccola figlia, una dolce bambina dai riccioli bianchi come la neve e gli occhi scuri come la pece. Sembrava una rosa candida, il primo fiore dopo l'inverno. Il castello, allora tenuto molto bene, era circondato da un enorme giardino, ricamato da innumerevoli siepi di rose bianche. Il bianco rappresentava la purezza, la pace"».
« Parli del castello che contiene le gemme delle vallate? Il castello diroccato di Sunrise? Dove manca l'ametista?» chiedo.
« Esatto, proprio quella. Ma tu continua ad ascoltare la storia» prosegue « "Un giorno, mentre il re era in viaggio per il Regno con i suoi cavalieri più fidati, venne a sapere che al suo castello era successo qualcosa di strano. I mercanti che ci passavano davanti per andare a vendere la loro merce raccontavano che non usciva mai nessuno e non c'era nemmeno il suono del bisbiglio del vento. Il palazzo sembrava coperto da una cupola"».
« Tipo un castello fantasma? E dov'era finita tutta la gente che vi abitava?» esclamo sorpresa.
« "Il re, allora, spaventato per la figlia che vi era rimasta, decise di fare subito retro-front e tornare alla sua dimora. Una volta davanti all'enorme palazzo in pietra, rimase stupefatto. Davanti a lui c'era la sua piccola Lily, intenta nel colorare accuratamente di rosso ogni rosa. Intanto canticchiava parole di una vecchia strofa, che il re non aveva mai sentito prima:
Nero avorio,
Azzurro zaffiro,
Rosso infuocato.
Orgoglio e coraggio,
Paura di passaggio.
Segno del destino,
Mandata dal Malandrino.
Figlia del Lago Maggiore,
Affronta l'avventura senza timore"».
« La mia profezia, ma cosa centra con la storia del castello?» sbotto confusa.
« Adesso lo capirai» mi tranquillizza, riprendendo il racconto « "La cantava lentamente e a bassa voce, come il più pericoloso dei segreti. Quando si girò verso il padre, egli si accorse del colore rosso sangue dei suoi occhi. Un colore che sapeva di male e dolore. Un colore che sapeva di morte. La piccola gli fece cenno di seguirla e lui, incosciente, acconsentì"».
« Ma che idiota!» borbotto, ricevendo in cambio un'occhiataccia.
« "La seguì su per le scale del palazzo e, l'unica cosa di cui il Regno è a conoscenza, è che al calar del sole la piccola scese di nuovo le scale, facendo ondeggiare le pieghe del vestitino azzurro, sola. Poco dopo, tornò al lavoro, continuando a colorare di sangue le rose bianche e innocenti che il palazzo aveva intorno. Da allora, tutti quelli che hanno cercato di entrarvi per prendere le gemme, sono spariti nel nulla. E ad ogni sparizione, il giardino si colorava sempre di più"».
Alla fine del racconto sento un brivido corrermi per la schiena, completamente confusa.
« Non capisco... perché le gemme si trovavano lì?» inclino la testa, pensosa.
« Perché prima il Regno era governato da un solo re, quello del castello. Era lui che teneva le gemme. Solo con il tempo il Regno si è diviso» spiega.
« Quindi non sono i Guardiani a non voler portare le gemme al Lago Maggiore. Il fatto è che non possono» osservo.
« Sbagliato. I Guardiani hanno cercato in mille modi di ottenere le gemme. Gemme uguale potere. Potere uguale Regno. Vogliono le gemme per scopo personale, è per questo che la bambina ha maledetto il castello. O almeno, questo è ciò che penso io» ragiona.
« E cosa centra la profezia con me e la bambina?» continuo.
« Le prime tre strofe fanno riferimento a tre colori, giusto? Nero avorio come i tuoi occhi. Azzurro zaffiro come gli occhi del tuo drago. Rosso infuocato come gli occhi della bambina. Tu sei la prescelta. La bambina ti ha chiamata. Solo tu puoi entrare nel castello per prendere le gemme» racconta, aspettando una mia reazione.
« Quindi io... dovrei partire» mormoro.
« È una scelta molto importante, Irlanda. Devi prima prepararti ai pericoli che correrai. Io posso aiutarti» mostra la cicatrice a forma di fiamma sul polso « Questo è il segno dei Cavalieri. La fiamma di drago. Io sono l'ultimo rimasto. Lo sento, Irlanda. Sento il tuo drago. La bambina lo accudisce da quando hai fatto il tuo primo viaggio. Lui ti aspetta là».
« Non capisco come sia possibile... conoscevi mio nonno? E poi io ho fatto il mio primo viaggio solo due giorni fa!» asserisco angosciata.
« Tuo nonno era... il mio migliore amico. Eravamo Jacob e Roran, i Cavalieri del bene. Coloro che volano nel cielo per fare i fuochi d'artificio. Lui mi ha fatto promettere di proteggerti, Irlanda. Mi ha fatto promettere che appena avresti messo piede nel Regno ti avrei dovuto proteggere come una figlia. E voglio farlo. Mi ricordi così tanto lui. Quando eri piccola e correvi nel giardino qui fuori. Tu hai conosciuto Rose. La glicine che c'è dietro casa l'avete piantata insieme. Sei tutti i ricordi più belli che ho» sussurra con le lacrime agli occhi.
« Mio nonno mi ha già portata qua. Ecco perché mi sembrava di conoscere la via. Il mio drago non è apparso perché è vivo da anni. Tu sei il mio... padrino. Il nonno mi ha parlato di un Cavaliere dal cuore nobile quanto il suo coraggio» lo abbraccio, sentendo una lacrima scorrermi lungo la guancia.
Perché per la prima vota sento di appartenere a qualcuno.
A una famiglia vera.
« Dovrai scegliere, Irlanda. La realtà o il Regno. Se sceglierai il Regno dovrai partire. Il tuo destino è salvarlo. Solo tu puoi farlo» si stacca lentamente « Ma prima ti insegnerò a usare la magia e a combattere».
« So di potercela fare» rispondo « Lo sento».
« Lo so che puoi farcela. Sei una Miller, no?» ridacchia, mentre il cicciottello Chase si siede sulle mie gambe e comincia a fare le fusa.
« Raccontami del nonno» sorrido.
« Quello spericolato di Jacob era una vera è propria peste!» alza le sopracciglia.
« Eravate molto simili?» accarezzo Chase.
« Eravamo quasi uguali. L'unica differenza è che lui ha scelto la realtà, mentre io il Regno...» sospira, abbassando lo sguardo.
Angolo autrice:
Ehilà! Eccomi tornata con un nuovo capitolo pieno di informazioni super importanti ✨
Amanti del fantasy a rapporto! ⚔️
Questo può sembrare un capitolo un po' insignificante e noioso, ma io vi consiglio di leggerlo attentamente perché potrebbe essere la terza chiave per la scoperta del finale che raccimulate dall'inizio della storia 🎭🏻💅🏻
Allora, tornando a noi e mettendo un attimo da parte le idee complottiste:
Cosa ne pensate della leggenda? Cosa credete che sceglierà Irlanda? E Roran? Cosa pensate di lui? 🕸️🏰👑
Beh, ammetto che questo da scrivere è stato uno dei capitoli più belli perché la leggenda mi piace un sacco💭🎨❄️
Ps: fate molta attenzione a ciò che dice Roran sul dragoni Irlanda! 🥀🕸️⚔️
Grazie a chi lascerà una stellina e commenterà, per me è molto improntate✨🖤
E siamo quasi a mille letture! Irlanda e Derek ringraziano una sacco! 💜🎭
E io non vedo l'ora di mostrarvi la sorpresina che ho preparato 🔥
Pronti per il prossimo capitolo? Vi lascio due indizi:
🏰⚔️🦇🌺
A venerdì, ma se arriviamo prima a mille potrei aggironare in settimana... Chi lo sa! 👑💅🏻🏻
Bye🖤