La logica ti porterà
da A a B;
l'immaginazione ti porterà
ovunque.
Quando sento un raggio di sole colpirmi il viso, mugugno dal fastidio, rigirandomi nelle coperte.
Mi sembrava più piccolo il mio letto...
Un attimo... questo non è il mio letto!
Sbarro gli occhi, mettendomi seduta e guardandomi attorno.
Le pareti azzurre chiare, quasi bianche, riflettono la luce del sole che filtra dalle tapparelle, ancora chiuse.
Ci sono alcuni scaffali in legno, disposti dalla parte opposta del letto, mentre nell'angolino a sinistra c'è un divanetto nero con vicino un camino acceso.
Non sono a Moonberry.
Sono a Nightmare.
Nel castello del re.
Nel letto di Derek.
Mi alzo in fretta, tirando su le tapparelle per far entrare in sole e uscendo dalla camera.
Spero solo di non incontrare nessuno, sarebbe imbarazzante farmi vedere con dei pantaloncini e una maglietta di almeno tre taglie più grandi.
Cammino fino al piano terreno e, quando la paura di essermi persa si prende possesso di me, una voce squillante mi sorprende alle spalle.
« Buongiorno fiorellino!» squittisce la signora di ieri sera, che era entrata in camera di Derek quando lui se n'era andato.
« Buongiorno signora» rispondo.
Onestamente, più che un fiorellino, credo di assomigliare a una pianta appassita.
« Vedo che fortunatamente il mal di testa è leggermente diminuito!» sorride, prendendo tra le mani una padella.
« Più o meno» borbotto « Sa dirmi dove posso trovare Derek?».
« È al piano di sotto, in palestra» m'informa « Ma credo che tu voglia prima questi» mi passa i miei vestiti.
« Oh, grazie molte» annuisco, indossandoli velocemente.
« Comunque mi chiamo Amalia!» ridacchia « E il tuo fidanzatino è nella stanza dell'ultima porta a destra».
Sbuffo per la battutina, dirigendomi alle scale che portano al piano di sotto.
Peggio di un labirinto...
Quando sento delle nocche colpire quello che sembra un sacco da boxe, il mio cuore fa un salto.
Dopo quella sera sarà ancora andato a fare gli incontri clandestini?
Cammino lungo il corridoio dalle pareti bianche, fino alla stanza dove i botti si ripetono costantemente.
La porta è aperta e decido di appoggiarmi contro lo stipite, guardando i guantoni neri avventarsi sul sacco appeso al soffitto.
Dopo un paio di secondi, Derek si ferma per riprendere fiato e solo allora si accorge di me.
« Biondina!» mi sorride, venendomi incontro.
« Buongiorno!» ricambio il sorriso.
« Quando stamattina sono sceso eri troppo carina per essere svegliata» ridacchia, prendendomi in giro.
« Non penso di essere così carina quando sono mezza intontita» alzo gli occhi al cielo.
« Almeno non sei così snervante» si avvicina, prendendomi in braccio come se fossi una piuma e facendomi strillare.
« Ma che fai?» scoppio a ridere, scompigliandogli i capelli.
« Cerco di rimanere calmo e non farti una sfuriata perché tu sia qui a Nightmare» borbotta « E poi mi verrà la gobba a dover sempre chinarmi per poterti guardare in faccia!».
« Ma... ehi!» gli mollo uno schiaffo sul braccio, abbracciandolo l'attimo dopo « Grazie per ieri sera, ho... ho avuto davvero paura» mormoro.
« Io ci sono sempre, piccolina. Non avrei mai permesso che ti facessero del male» mi dà un delicato bacio sul naso e solo allora, mi accorgo che ci stiamo dirigendo al piano superiore.
« Hai già fatto colazione?» domanda.
« No, non ancora» ammetto.
« Mhh, bene. Sono certo che Amalia avrà cucinato dei buonissimi biscotti al cioccolato» alza e abbassa ripetutamente le sopracciglia.
« Che idiota» sospiro.
« Devi ammettere che tu adori quest'idiota» mi strizza una guancia.
« Fossi in te non ne sarei così sicuro» lo schernisco, appoggiando i piedi a terra.
« Vado a farmi la doccia e torno» mi lancia addosso i guantoni, salendo di corsa le scale.
« Che re maleducat... Oddio! Dove diavolo è Kate?!» mi agito.
« È nella mia stanza che russa come un orso in letargo» borbotta una voce al mio fianco.
« Oh, wow! Avete già una cosa in comune!» lo prendo in giro.
Chris ruba due biscotti dal piatto che è posizionato al centro del tavolo, ficcandoseli contemporaneamente in bocca.
« Tu non sei normale...» alzo gli occhi al cielo.
« O forse sei tu che non conosci l'arte dei biscotti» mi rimprovera.
« L'arte dei biscotti?».
« Certo! Informati!».
« Tu hai seri problemi».
« Irlanda!» una Kate tutta spettinata mi salta addosso all'improvviso.
« Kate! Finalmente! Come stai? Hai ancora la nausea?» domando preoccupata, abbracciandola di slancio.
« Sto molto meglio, mi è passata! Non so cosa mi sia successo, non era mai accaduto prima... credo sia un effetto collaterale del trasporto» fa spallucce.
Si siede, cominciando a mangiare colazione.
« Non mangi?» aggrotta le sopracciglia Chris, sedutosi anche lui attorno alla tavola.
« Ho lo stomaco chiuso» borbotto.
« E invece tu mangi! Hai subito anche tu gli effetti collaterali del portale, quindi hai bisogno di rimetterti in forze» enuncia duro Derek, appena tornato dal bagno.
Sbuffo, non ascoltandolo ugualmente.
« Io e te dobbiamo parlare. Subito. È molto più che urgente» mi punta i suoi occhi di ghiaccio addosso.
« Ora? Credo mi sia appena venuta fam-» comincio.
« Niente scuse, biondina. Altrimenti sarò costretto a portarti di peso» mi minaccia.
Lo seguo in silenzio, fino ad arrivare a quello che deve essere il suo 'studio da re', a giudicare dalla scrivania e dalla valanga di fogli che la occupa.
Accanto c'è un divanetto arancione, dove si siede.
« Non credo ci sia bisogno di tutta questa formalità con te» mi fa segno di sedermi accanto a lui.
Obbedisco, aspettando che cominci a parlare.
« Prima di tutto, vorrei sapere come ci sei arrivata nel Regno. Perché qualcosa mi dice che non è assolutamente una coincidenza» alza un sopracciglio, tirando da qualche parte la pila di fogli che ci separa.
« Il libro su Nightmare: ho scoperto che in realtà non è un libro solo di stregoneria, ma tratta anche di altro. È lì che ho scoperto come funzionano i portali! Se appoggi l'ametista sulle pagine lei ti rivela le parole nascoste» spiego.
« Beh, tu sei un Guardiano. Puoi farlo. Ma Kate?».
« Per questo devo ringraziare il pizzaiolo dietro casa mia. Mi ha imprestato il DVD di 'It'... fa più paura di quanto ricordassi. Ci credo che poi ha cominciato a fare degli incubi! Anche se non ero certa che sarebbe entrata nel Regno. Non siamo noi a sceglierlo» continuo « Credevo che qui ci fosse qualcosa di importante... lo sentivo, Derek. Sentivo che ieri sera sarebbe stata la serata giusta».
« È l'ametista, Irlanda. Non devi lasciarti comandare dalla sua volontà» mi rimprovera.
« Non è facile» singhiozzo.
« Non ho mai detto che lo sarebbe stato» sospira « Ringrazio solo i cieli che non ci sia mia madre qui».
« Perché? Cosa sarebbe successo?» chiedo.
« No... no, niente» scuote la testa.
È davvero niente, o non vuoi dirmelo?
« E ora? Gli zii penseranno che sono sparita! Ancora peggio la mamma di Kate!» esclamo.
« Sei obbligata a tornare a casa stanotte. Non hai scelta. È la regola del portale di Nightmare. Ma una cosa ancora non mi è chiara... al primo viaggio che si compie, l'effetto collaterale più comune è la nausea, e se non quella molti altri. Kate sì, ma tu no. Non hai avuto nulla oltre che un po' di stanchezza, che è normale anche per chi lo fa tutti i giorni. Eppure questo era il tuo primo viaggio» osserva.
« Magari sono più resistent-» ipotizzo.
« Diamine!» scatta all'improvviso, facendomi sobbalzare « Se tu sei qua significa che si è creato l'uovo! Ma dove diavolo ho la testa?».
« Che intendi?».
« Tu sei un Cavaliere! E al tuo primo viaggio nel Regno sarebbe dovuto comparirti l'uovo di drago. Non hai visto niente?».
« No, Derek» faccio segno di 'no' con la testa.
Si alza, cominciando a girare intorno.
« Magari è solo... in ritardo!» provo a rassicurarlo.
« Non può essere in ritardo» sibila.
Quando sto per parlare, qualcuno irrompe nella stanza, saltando addosso a Derek.
« Sam» le scocca un bacio sulle labbra.
Quando si staccano anche lei si accorge di me.
« E tu sei...» arrotola, arricciando il naso.
La tua futura Guardiana, stronz-
« Irlanda, piacere!» le sorrido falsamente.
« Samantha!» mi porge la mano, che fingo di non vedere.
« È meglio che vada a vedere cosa sta facendo Kate» mormoro, allontanandomi velocemente.
« Io quella la ammazzo!» mi urla contro lei, dall'inizio delle scale.
« Che è successo?» domando a Chris.
« Samantha le ha detto che deve farsi meno la piastra perché ha i capelli, come li ha definiti lei, "fritti"» racconta.
« Se dovessi elencare cos'ha lei di fritto... cominciando dal cervello» brontolo tra me e me « Posso andare un po' in giardino?».
Annuisce, indicandomi la strada con un dito e tornando a cercare di far calmare Kate.
Una volta fuori, scavalco silenziosamente la cancellata e mi addentro nel cuore del bosco.
Perché io questo sentiero me lo ricordo.
Angolo autrice:
Ehilà! Eccomi qui con un nuovo capitolo un po' di passaggio ma molto... Intrigante✨🕸️
Voi avete capito qualcosa a proposito di uno strano... Uovo? 🏻💭
E cosa ne pensate del comportamento di Derek? Dei dubbi a proposito delle "non conseguenze" del viaggio di Irlanda? ⚔️🏰
Lo so, sono cattiva, vi ho lasciati con un po' di suspense, ma altrimenti non sarei io💅🏻🎭
Oh, e finalmente avete conosciuto direttamente Samantha👑🏻
Sento già il vostro amore verso di lei... 🥀
Ma posso assicurarvi affermando che non la rivedrete per un bel po' di tempo...
È quando tornerà sarà proprio nel capitolo che più state aspettando🖤✨
Non posso dire nulla💭🎭
Vi lascio così, ma preparatevi per il prossimo capitolo!
Sarà pieno di... 🎭