ISY'S POV
La reazione di ieri di mio padre mi ha fatto sorgere delle domande.
Perché essere tristi se mamma sta meglio?
Non ne ho idea.
La sveglia suona,interrompendo i miei pensieri,mi alzo,mi vesto e scendo giù per la colazione.
Mio padre dormiva...o forse era da mia madre in ospedale...non lo so.
Faccio colazione e mi preparo per andare a scuola.
***
"Ciao Isy."
"Hey." bacio sulla guancia Mary.
"Come stai?"
"Bene.."
"Sicura?"
"Non lo so...mia madre è in ospedale."
"Cosa?! Perché?!"
"Ha litigato con papà ed è successo un incidente."
"Spero vada tutto bene."
"Anche io."
"Ma come sta ora?"
"Meglio....Credo."
"Mh,okay." dice.
"Tu come stai?"
"Sto bene."
"Sono contenta." dico guardando in basso.
La campanella suona.
Mi dirigo in classe quando vengo fermata dalla sua voce.
"Isy,se hai bisogno di qualcuno...Ricordati che io ci sono."
Sorrido e anni uscio lentamente.
Mi giro e vado in classe.
"Hey." mi chiama Luke già seduto in classe.
"Hey."
"Scusa per ieri,dovevo rientr-"
"Sta tranquillo,veramente." gli sorrido.
Annuisce e sorride.
Non diciamo più una parola uno alla fine della lezione.
Il fatto è che non sto bene.
Mio padre mi nasconde qualcosa.
Insomma non si può essere tristi se sta meglio una persona.
Poi..
Credo di pensare ancora a lei.
Quando mi ha scritto che usciva con quella ragazza,ho provato qualcosa di strano nel mio stomaco.
Non lo so...
Sono molto pensierosa in questo period-
"E tu Isy,sei d'accordo?"
"Cosa?"
"Di quello che ha detto Tom riguardo il testo."
Faccio una pausa e mi invento una scusa.
"Sono d'accordo."
"Sai di cosa stiamo parlando?"
"No.." sussurro.
"Stai più attenta per favore Isy."
"Certo." annuisco.
Il fatto è che non cero più con la testa.
Finisco scuola e vado subito in ospedale.
Raggiungo la sua stanza.
Entro.
Rimango a fissarla.
Stava dormendo.
Mi avvicino a lei lentamente,la
guardo.
"Mamma.." le prendo la mano.
Non risponde.
Provo a toccarla.
Muove un po i suoi occhi.
Li apre lentamente.
"Mamma....Come stai?" dico.
"Non lo so.."
"Come non lo so?.." dico.
"Amore mio."
"Cosa." dico confusa.
"Tu ce la farai,ne sono certa."
"In che senso." dico.
"Amore tu sei forte..."
"Non lo sono." dico con una lacrima agli occhi.
"Si invece."
"Mamma che stai dicendo." dico seria.
"Che succede qui?"
Mio padre entra e mi guarda.
"Io non lo so...Mamma dice delle cose
strane."
"Tesoro.."
"Cosa." guardo mio padre.
"Mamma sarà in coma.."
"Cosa?No impossibile.."
"Tesoro.."
"Nono.."
Mi allontano dal suo tocco.
"Piccina."
"Vattene." dico.
"Ma-"
"Voglio stare con mamma!" urlo.
Mio padre se ne va.
Mi giro verso mia madre che ha ripreso a dormire.
Ora è in coma.
Io non sono forte.
Entra il dottore in stanza.
"Come va?"
"Come dovrebbe andare?"
"Lo so...è entrata in coma,come avevamo previsto."
"Ma che significa?"
"È come se stesse dormendo...ma il suo corpo e il suo cervello stanno lottando per tenerla in vita."
"E quale sarà la conclusione?"
"C'è ne sono due."
"Credo di sapere quali." dico guardandola.
No,non può essere.
Non te ne puoi andare.
Non ora.
Non sono pronta.
"Vuoi un po di tempo per restare con lei?" dice in un modo tenero il dottore.
"Si.." dico.
Il dottore annuisce e se ne va.
"Allora..." sussurro sedendomi sulla sedia accanto al suo lettino.
"Io...non so cosa dire cioè...
Non sono forte come tu credi,non lo sono.
Tu mi hai aiutata con i problemi,mi hai cresciuta,mi hai spinta ad andare avanti,mi hai fatto vedere dove ho sbagliato e mi hai corretto però non farli di nuovo."
Scendono le lacrime.
"Ma non solo a me...anche a papà,anche lui hai cresciuto.
Quando perdeva la testa per ciò che combinavo,tu glielo facevo capire che esagerava e a volte davi ragione e me.
Ora,ha bisogno ancora di te,perché lo sappiamo entrambi com'è,deve ancora crescere,o forse no?
Non lo so,tu lo conosci da molto più tempo di me,quindi puoi dirlo solo tu."
Le prendo la mano.
"Mamma ti prego,l'unica persona forte qui sei tu." la fisso.
Non risponde.
Dorme,tiene gli occhi chiusi.
Sospiro.
"Ora devo andare..." mi alzo.
La saluto dandole un bacio.
Esco dalla stanza e trovo mio padre seduto sulla sedia con le mani sopra la testa.
Lo fisso in piedi per un po.
Nota che lo stavo fissando e si alza.
"Isy.." dice.
"Mi hai mentito."
"Lo so,ma l'ho fatto.."
"Per cosa?Per non vedermi soffrire?Beh,preferisci vedermi soffrire o tenermi nascosta una cosa del genere?"
"Lo so,scusa ho sbagliato.." dice piangendo.
I singhiozzi di mio padre erano forti,era triste.
E non potevo trattarlo male,già stava male...
Mi avvicino a lui,lo stringo al mio petto.
"Scusa.." dice singhiozzando.
"Non fa niente." gli sussurro.
"Andiamo a casa.." dice.
Annuisco.
Andiamo a casa.
Vado in camera mia e mi distendo sul letto.
Chiudo gli occhi sperando che tutto questo sia un sogno.
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Sera,buona domenica.
Capitolo brutto brutto.
Sisi.
Povera Isy,anche questo.
Commentate e ditemi cosa ne pensate.