Airiness

By Mari_Blackstar

615 133 2.3K

[COMPLETA] A Chloe è sufficiente una canzone per lasciarsi incantare dalla voce di Irene, per cui la musica è... More

EXTRA - Premessa & Moodboard
Capitolo 1 - Ovvie conclusioni
Capitolo 2 - La voce di una fata
Capitolo 4 - Costellazione
Capitolo 5 - L'amore che ho scelto
Capitolo 6 - Il peso sulla bilancia
Capitolo 7 - Per niente al mondo
Capitolo 8 - Conseguenze
Capitolo 9 - L'amore non basta
Capitolo 10 - Ricominciare
Epilogo

Capitolo 3 - Irene che si legge Airin

51 11 239
By Mari_Blackstar

«È un regalo di mia nonna.»

Irene si rigirò tra le mani la bambolina di pezza. Le lunghe gambe molli dondolavano sotto la vaporosa gonna di un abitino azzurro mentre Irene la ripuliva dalla polvere. Il tempo aveva ingrigito i capelli biondi - filamenti di lana raccolti in due code sbarazzine - ma l'allegro sorriso ricamato sul volto, proprio sotto i piccoli bottoni neri per gli occhi, non si era spento. «L'ha cucita lei, sai? A Dunya dicono che se vuoi davvero bene a qualcuno devi regalare qualcosa che hai fatto con le tue mani, così è come se lasciassi una parte di te. Ha cercato di insegnarmi come si fa, però sono negata. Non ho proprio pazienza! Quando ho provato è venuto fuori uno sgorbio, così l'ho gettato nel camino.»

Irene si portò una mano alla bocca e soffiò una risata dal sapore agrodolce. Nei suoi occhi c'era una tale amorevole nostalgia che per Chloe era impossibile distogliere lo sguardo.

"Sua nonna è morta" comprese, ma ne conservava un dolce ricordo. Dovevano essere molto legate, forse era stata per Irene una seconda madre o forse l'aveva cresciuta lei. Le sue dita reggevano la bambola con la delicatezza che si riserva a un tesoro prezioso: ne sistemò per bene gonna e capelli, e quando fu pulita la portò al petto in un sospiro, come se avesse riacquistato una parte di sé.

«Mi ha insegnato anche a cantare» disse, e le labbra rosee si distesero. «Quello le è riuscito meglio, credo.»

«Credi?» ridacchiò Chloe. «Se ti ha insegnato anche la modestia, in quello è riuscita fin troppo bene!»

Irene rise di nuovo, ed era un suono così allegro e leggero che Chloe si ritrovò a distendere le labbra. Era così adorabile, con le gote rotonde arrossate e la bambolina stretta al petto, che sarebbe rimasta a osservarla per ore, disegnando nella sua memoria ogni sua più piccola espressione.

«Grazie per avermi aiutata a cercarla. Oh, e grazie anche per prima: è stato carino da parte tua venire ad aiutarmi» disse Irene, allungando il passo verso l'ingresso. Dopo arricciò il naso, stropicciando le labbra in una smorfia incerta. «Un po' meno carino, invece, pensare che avessi bisogno di aiuto.»

«Ho solo pensato che quel tipo non mi piacesse» la corresse, facendo dondolare il capo. «È meglio essere inutili che assenti. C'è un proverbio jiyano che dice: un secondo di superflua accortezza pesa un secondo, ma un secondo di dannosa superficialità pesa cent'anni.»

Irene arrossì di nuovo, serrando le labbra. «Ho apprezzato, giuro. Insomma, è stata una bella cosa, hai fatto bene» borbottò, puntando gli occhi al suolo. «È solo che nessuno mi prende mai sul serio. Mi vedono così bassina, sentono la mia vocetta e pensano che sia fatta di porcellana. Sono una Dotai, eppure mi guardano tutti come se dovessero proteggermi dal mondo perché io non ne sono capace. È così frustrante!»

«Perciò hai messo gli stivali.»

Irene inarcò un sopracciglio. «Gli stivali?»

«Ti piacciono i fiori.» Chloe abbassò lo sguardo sull'abito dal morbido tessuto color panna, che faceva da sfondo a una moltitudine di petali e fiori. Il vestitino azzurro della bambola ne recava solo alcuni - dai petali e dal colore, sembravano magnolie - ma erano stati ricamati con cura, troppa per essere casuale. «Non vuoi rinunciare a indossarli, però ti fanno sembrare ancora di più una graziosa bambolina. Hai cercato di trovare un compromesso tagliando i capelli, ma anche con un taglio così corto e sbarazzino sei comunque adorabile. Così hai provato con gli stivali: poche cose urlano "ragazza forte e indipendente" come un paio di stivali alti a frange, però ti è andata male anche stavolta. Non è colpa tua, e neanche dei fiori: sei semplicemente troppo carina.»

Irene spalancò gli occhi e il rossore raggiunse la punta delle sue orecchie, bloccandola sul posto. Chloe conosceva quel genere di stupore: come hai fatto a capirlo, sembrava chiedere, come fosse qualcosa al di fuori della sua comprensione. A nessuno piaceva sentirsi scoperti, con i propri segreti messi a nudo così facilmente, quello Chloe lo capiva; ciò che trovava ancora difficoltoso era comprendere cosa considerassero tale, perché a lei sembrava tutto così evidente da risultare ovvio.

«Voleva essere un complimento... Forse mi è uscito un po' male» disse Chloe, umettandosi le labbra. «C'è una cosa positiva, però: è molto divertente vedere le facce di chi ti sottovaluta quando gli dimostri che si sbagliano.»

«Oh, quello è vero: restano sempre a bocca aperta, non sanno mai che dire. Che soddisfazione!» Irene rilassò i muscoli, offrendo un sorriso vispo e fiero. Due passi dopo, però, si fece di nuovo pensierosa. «Secondo te è una cosa stupida? Gli stivali... Forse dovrei lasciar perdere i vestitini. A Roumberg va di moda la pelle, adesso, sai? E questi pantaloni larghi con le bretelle...»

«Se ti piacciono i fiori, indossa i fiori» sorrise Chloe, accostandosi all'ingresso del Baffo Rosso. Non accennò ad aprire la porta, però, dandole le spalle per guardare Irene. «Se qualcuno dovesse trattarti come una fragile bambolina per questo, il problema è suo; e tu puoi sempre rispondere facendogli assaggiare i tuoi brillantini esplosivi!»

«Oh, di quello puoi starne certa!» Irene sollevò il capo con fierezza. Il piccolo naso all'insu e le orecchie un po' a sventola la facevano sembrare un folletto dispettoso. «Grazie del consiglio, allora. Ora ti lascio libera, scusami tanto! Miseriaccia, mi sa che ti ho stordita con le mie chiacchiere, non so starmene zitta.»

«Siamo in due. Lasciarmi stordire di chiacchiere è tra i miei passatempi preferiti: non è qualcosa che puoi permetterti di odiare, se fai la barista!»

«Oh, sei una barista?» Irene si illuminò, puntando l'indice verso una delle vetrate colorate del locale. «Il ragazzo coi capelli bianchi che fa i cocktail, Arroz, è mio amico.»

«Lo sospettavo» rivelò Chloe, piegando la testa di lato. «Ho visto che sei andata ad abbracciarlo, prima. Stavamo cercando di capire se fossi la sua fidanzata oppure no, dato che un mio amico voleva provarci con lui... Ovviamente avevo ragione io.»

«Che cosa buffa!»

Chloe allungò un sorriso birbante. «Che avessi ragione? Così mi ferisci!»

«Ma no!» Irene rise, scuotendo il capo. «Il tuo amico che ci prova con un mio amico e noi che ci incontriamo qui fuori. È buffo, no? Che coincidenza!»

«In realtà non è affatto una coincidenza, se ci pensi: quello è il motivo per cui ti stavo osservando, perciò ho notato che eri uscita e perciò ti ho seguita» obiettò Chloe, picchiettandosi una guancia con l'indice. «Ma no, in effetti non c'entra. È stata la tua voce: ti ho sentita cantare e ho pensato che io avrei voluto provarci con te

Irene le offrì un sorriso incerto, fissandola di sottecchi. Si coprì la bocca con la mano e sbuffò una risata divertita, che lasciò le sue labbra piegate all'insù.

«Provarci con me?» ripeté, incredula. «Non è possibile, tu sei...» Troncò la frase in un sussulto, serrando le labbra mentre abbassava lo sguardo.

«Una ragazza?» tentò Chloe.

Irene però scosse il capo. «Oh, questo è davvero imbarazzante» disse invece, e incassò ancora di più la testa nelle spalle. «È una cosa stupidissima. Stavo per dire che sei troppo bella per me.»

«Sul troppo bella avrei da ridire... Però non mi sembra così imbarazzante» disse Chloe, facendo spallucce. «Pensa se mi avessi detto che sono brutta o, peggio, fastidiosa! "Voglio uscire con te" e tu: "Dev'essere uno scherzo, perché detesto i tuoi capelli. E poi chi tira fuori proverbi jiyani per fare conversazione? Orrore!" Ecco, questo sarebbe stato davvero imbarazzante!»

Irene scoppiò a ridere di nuovo, dondolando il peso del corpo da un piede all'altro. «No, poverina! Sarebbe stato cattivissimo!»

«Direi che un "troppo bella" non sia poi così male, a confronto. Tutto sommato posso sopportarlo.»

Irene liberò un ultimo sbuffo ilare, mordicchiandosi il labbro inferiore con una punta di divertimento mentre la guardava.

«Dovrei tornare dai miei amici, si staranno chiedendo dove mi sia cacciata. Però...» Inclinò il capo, rigirando una delle corte ciocche tra le dita prima di sistemarla dietro l'orecchio. «Sarò qui per cantare anche la prossima settimana. Potrei chiedere ad Arroz di tenerci un tavolo, se ti andasse di...»

«Mi va» la fermò Chloe, distendendo le labbra. «Mi va eccome

Lo sguardo di Irene si illuminò. Drizzò le spalle e roteò per dirigersi alla porta, così da mantenere il contatto visivo con lei mentre la spingeva per entrare. Stava per lasciare la maniglia quando un sussulto la fece saltare all'indietro.

«Sante Stelle!» esclamò. Uno sbuffo di polvere dorata si sollevò dalla sua pelle, svanendo in un rapido luccichio. «Che scema! Non ti ho chiesto come ti chiami!»

«Chloe» rivelò lei, e di fronte al suo sguardo sorpreso aggiunse: «È dunier, sì. Piaceva a mia madre.»

«Ha fatto bene, è molto carino! Almeno è facile da ricordare, non sono brava con i nomi. Io invece sono...»

«Irene che si legge Airin» ricordò con un sorriso. «E non ho intenzione di dimenticarlo.»



Chloe non si lascia sfuggire l'occasione e non si preoccupa di essere molto diretta 👀 Abituati a questo atteggiamento, non c'è da stupirsi se i suoi amici restino così sorpresi del suo "trattenersi" con Brycen! XD 

Anyway, ditemi se queste due non sono la cosa più cute dell'universo ♥ Adoro la loro chimica!

Conosciamo anche un po' meglio Irene, che sfoggia la sua personalità: vitale, dolce ed energica. She looks like a cinnamon roll and she's actually a cinnamon roll, ma un po' speziato :P La immagino proprio come la polverina del suo Naru: leggera e brillante, ma attento a non farti pizzicare! 

PS: Dato che Reigan10 era curioso di sapere che canzone Irene avesse cantato, vi lascio un video qui sotto per farvi un'idea :3

Continue Reading

You'll Also Like

83.9K 4.8K 97
una storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene
1.2M 32.6K 94
Kimberly Morgan è una ragazza gentile, simpatica, testarda come poche, e a dir poco bella. Suo fratello ritenendola troppo innocente per la vita crud...
485 100 15
Sono una storia timida. Okay? Ho i complessi... Ps: non sono per davvero una storia. Sono... peculiare, a volermi graziare della vostra gentilezza. S...
4.1K 163 19
Una comunità che vive tra boschi e montagne velati di nebbia. Uomini e donne scelti dai draghi per essere loro messaggeri tra le genti. Esseri in gra...