"Siete pronti ragazzi?" chiede la nostra professoressa.
Le verifiche di Maggio erano ormai finite da un bel po' di giorni e ci stavamo concentrando sulle prove per la maturità.
La conversazione con Lando a Miami mi aveva spiazzato e non di poco.
"Amore"
Faticavo a comprendere se mi stesse solo prendendo in giro o fosse serio, ma i suoi occhi parlavano abbastanza da farmi girare il cuore.
"Non proprio" esclama Rebecca al mio fianco dopo la domanda della mia prof.
"Lo siete, Lo siete" ci sorride lei.
Rebecca negli ultimi mesi era diventata più brava di me, tanto che a volte doveva aiutarmi con alcune materie, ma la mia media era ritornata alta ed io ero fiera del mio trimestre.
"Io credo in voi ragazzi, sarà dura, ma ci sono passati tutti, avete lavorato sodo tutto l'anno e penso che vi meritiate un po' di pausa, quindi vedete di affrontare le ultime tre prove in modo decente e poi potrete partire per girare il mondo" ci sorride la signora anziana.
Le sorrido.
La professoressa in questione insegnava Italiano ed era stata l'unica insegnante che avevamo tenuto dalla 1ª alla 5ª.
Il legame affettivo con noi era impossibile da non notare e la sua ansia era palpabile, come era ben visibile anche la sua voglia di insegnare, di trasmettere conoscenze.
La campanella suona e lei con le lacrime agli occhi ci saluta uno ad uno.
Esco dall'aula e vado al parcheggio.
"Becchi" richiamo la mia amica.
"Dimmi" si gira a guardarmi.
Il nostro rapporto non era più tornato lo stesso, così avevo deciso di proporle un viaggetto con me.
"Partiamo per il GP di Monaco domani" dico.
"G devo studiare" ammette.
"Studieremo assieme" alzo le spalle.
Ci pensa un attimo, poi annuisce.
"Domani mattina alle 4 sono da te" le sorrido.
Lei annuisce, poi va verso casa sua a piedi ed io aspetto che Thyago passi a prendermi.
Oggi pranzavamo tutti a casa di Blake che doveva darci una notizia importante.
Aveva voluto con tanta insistenza invitarci e io avevo trovato solo questo come giorno libero nella mia agenda.
"Credi di salire o vuoi aspettare ancora un po'?" mi chiede il mio ragazzo.
Sorrido e salgo sul Range Rover.
In qualche minuto siamo a casa di Chiara e di mio fratello.
Pongo ci accoglie in giardino come un grande rompi scatole, saltandoci addosso.
"Il vostro cane è davvero poco simpatico" ammetto indicando la sua zampata fangosa sul mio cappotto color cammello.
"Ma se Heidi è un toro" ammette mio fratello.
"Lei è più delicata e non si sporca come un porcellino" alzo le spalle ridendo.
"Scusami Grace" si porta una mano sulla fronte Chiara desolata.
"Ma figurati, non è un problema, ci penserà mamma" sorrido e faccio l'occhiolino a Coraline che mi guarda da infondo la stanza.
Lascio il cappotto a Chiara che lo sistema sopra a quello di Thyago, scusandosi ancora.
"Cara ma tu divieni ogni volta più bella" mi dice Angie la mamma di Chiara.
Le sorrido con le guance timidamente rosse.
"E tu devi essere il suo ragazzo, devi trattarla bene, il suo ex non è stato bravo con lei" continua verso Thyago riferendosi a Lando.
Io non ero stata brava con lui.
"Sono perfetto" dice Thyago ridendo.
Sorrido.
Thyago aveva ragione, era perfetto, ma non per me.
Lando non era perfetto, ma lo era per me.
"Grace, ti avessi incontrato in giro di sicuro non ti avrei riconosciuta, non sapevo fossi passata al biondo" si intromette Andrea il padre di Chiara.
Sorrido imbarazzata.
"Già, ho deciso di cambiare, ma credo che presto tornerò del mio colore" sorrido cercando di essere gentile.
Erano persone fantastiche Angie e Andrea, ma sapevano come mettermi a disagio.
Li lascio parlare con Thyago e nel frattempo passo da mamma e Tommaso per lasciare un bacio ad entrambi.
"Prossimo viaggio?" scherza Tom.
"Domani, per Monaco, 2 giorni per vedere il gran premio con Reb" ridacchio.
Lui scuote la testa.
"Viaggio pre maturità" rido alzando le spalle.
"Impegnati dai che sei alla fine" sorride mamma posando un braccio sulle mie spalle.
Annuisco "Avrò un esaurimento nervoso, ma ce la farò" sorrido.
Mi allontano e vado verso papà che sta seduto isolato con il cellulare tra le mani.
Noto la televisione accesa per nessuno, quindi prendo il telecomando e la spengo, poi mi rivolgo a mio padre.
"Potresti metterlo via per questo pranzo, non credi?" chiedo alzando le spalle e indicando il cellulare "Sono sicura che George, Lewis e il resto della squadra non combineranno guai per questa sessione" dico consapevole che ci siano le FP2 di Monaco.
"Hai ragione princi" sorride per poi lasciarmi un bacio sulla testa "Ma questa credo che rimarrà accesa" afferma riaccendendo la televisione su Sky Sport F1.
Ridacchio.
"Toto" la voce di Susie lo fa staccare da me.
Che problema aveva quella donna.
"Ciao" le sorrido cercando di essere gentile, rimanendo al fianco di papà.
Mi ignora facendomi incazzare.
Guardo papà e lui scuote la testa.
"Pensavo che ti piacessero le persone educate, ma evidentemente mi sbagliavo" ammetto riferendomi a mio padre e non preoccupandomi del tono di voce.
Papà aveva lavorato molto per insegnare a me e a Blake l'educazione, in casa non si poteva fare niente senza dire "grazie" "prego" "per favore" e via dicendo.
Ma sembrava che per la sua nuova fiamma l'educazione fosse una cosa sconosciuta.
Giro i tacchi e vado da Chiara.
"Come mai?" le chiedo indicando la tavola ben apparecchiata.
"Non devi chiederlo a me" alza le spalle "Tuo fratello ha organizzato tutto" sorride.
Guardo Blake estremamente nervoso.
Non riuscivo a capire.
Chiara ci invita a metterci tutti seduti e a questo punto l'unico che rimane in piedi è Blake.
Guardo Thyago che mi sorride e mi prende la mano.
Torno con gli occhi verso il padrone di casa.
C'era qualcosa che non andava.
L'aria era davvero strana in questa casa.
Blake prende la mano della sua ragazza e la porta davanti a sé.
Chia diventa rossa e chiede in un sussurro a mio fratello cosa sta facendo.
"Non sono mai stato perfetto" inizia il suo discorso Blake facendomi già venire le lacrime agli occhi "Non sono mai stato abbastanza" continua "Non sono mai stato quello buono nella coppia, e non lo sono nemmeno vicino a te" dice portando una mano nell tasca dei suoi pantaloni.
"A dire la verità tu fai risaltare ancora di più quanto io sia sbagliato in questo mondo" dice.
Sospira e io mi porto la mano libera sulla bocca stringendo con l'altra la mano di Thyago.
"Però questo è sempre stato il pensiero degli altri e a me non è mai importato più di tanto, perché avevo te" dice sorridendo.
Guardo mamma che sta già piangendo mentre Tommaso e papà non possono fare a meno di sorridere e nascondere le lacrime.
Susie sembra poco interessata e si specchia nel calice di vino ben pulito davanti ai suoi occhi.
I genitori di Chiara sono commossi mentre Thyago riprende il momento con il cellulare di mio fratello.
Doveva sapere già tutto lui.
"Credere nell'amore per me e mia sorella è sempre stato difficile perché beh, la conosci la mia famiglia" sdrammatizza "Ma quando sono tornato dal nostro primo appuntamento, la notte, Grace è venuta in camera mia, si è sdraiata con me nel letto e mi ha guardato per un istante, poi mi ha stretto a lei e mi ha detto "Chiunque sia quella ragazza, promettimi che la sposerai" e adesso sono qui, anche se fatico a credere nel matrimonio so che tu mi aiuterai e annullerai qualsiasi mio dubbio" si piega su un ginocchio.
"Amore mio, vuoi sposarmi?" chiede Blake tirando fuori una scatoletta con un bellissimo anello argentato e un diamante finissimo al centro.
Chiara in preda alle lacrime annuisce, fa alzare mio fratello e lo stringe alle sue braccia sussurrandogli qualcosa.
Era vero ciò che Blake aveva detto, gli avevo chiesto di promettermi che l'avrebbe sposata, perché l'avevo visto ancor prima di lui quella luce che emanava il suo corpo tornato dal primo appuntamento con quella che ben presto sarebbe diventata sua moglie.
Stringo forte la mano di Thyago e mi asciugo le lacrime.
Blake si meritava il mondo intero e l'unica persona che avrebbe potuto darglielo era proprio Chiara.
La ragazza piange a dirotto mentre mio fratello le infila l'anello sull' anulare sinistro.
Il mondo era immenso, ma quel mezzogiorno pensai ad un unica persona.
Presi il cellulare e aprii un'unica chat.
"Mio fratello si sposa" digitai.
Mi sembrò una cosa assurda e stupida da fare, ma desiderai che lui fosse la prima persona a saperlo, saperlo da me.
La sua risposta non tardò ad arrivare.
"Per noi è ancora presto"
Il mio cuore saltò per aria mentre Thyago mi riportò alla realtà stringendomi tra le sue braccia e lasciandomi un bacio.
Era vero, per noi era troppo presto.
-
Sono le 3.35 del mattino e io mi sto preparando per andare a Monaco, nel modo più silenzioso possibile, dato che Thyago è nel letto che dorme, perché si è offerto gentilmente di rimanere a casa con Heidi.
Non lo avrebbe mai ammesso ma la mia piccola dobermann gli era entrata nel cuore.
Prendo il mini trolley e lo porto giù dalle scale, prendo qualcosa da mangiare e bere per il viaggio e carico tutto nella mia auto.
Infine salgo e parto verso casa di Becca.
Una volta da lei, stranamente la trovo già fuori ad aspettarmi, carica le sue cose nel baule e sale.
"Ciao" dice buttandosi a peso morto sul sedile.
"Ciao" la saluto impostando il navigatore.
Avevo guidato spesso verso Monaco per raggiungere Max, Lewis e Lando quando ancora stavamo insieme, però era passato davvero troppo tempo e il mio cervello aveva rimosso la strada.
"Dove staremo a dormire?" chiede appena parto.
"Io starò a casa di Lewis, tu credo starai con Mick, ti conosco abbastanza da sapere che la notte mi abbandonerai per lui" alzo le spalle guardando dritto davanti a me "Però se vuoi Lewis ha posto anche per te" dico.
"Non doveva essere un weekend solo per noi?" domanda sbadigliando.
"Si e lo sarà, casa di Lewis sarà vuota" affermo.
"Ma è casa sua, non puoi averlo sfrattato" dice.
"Sono Grace" alzo le spalle "Grace Jasmine Wolff" continuo.
Lei mi guarda e ride.
"D'accordo, sto scherzando, Lew sarà a casa sua ovviamente, però ci starà solo la notte, non ci disturberà" rido.
Non lo avevo sfrattato nel vero senso della parola, però più o meno lo avevo sfrattato.
"D'accordo e qual è il programma dei due giorni" chiede la mia migliore amica.
"Oggi arriviamo e andiamo dirette a fare shopping, poi pranziamo a casa di Charles, sua madre ha insistito troppo, torniamo a casa riposiamo qualche ora, andiamo a vedere le qualifiche e poi passiamo da Charlotte a salutarla, infine la sera ci sarà sicuramente qualche party a cui ci imbucheremo grazie al mio cognome" spiego la giornata di oggi.
"Domani?" chiede lei curiosa.
"La mattina magari studiamo un pochino, andiamo a pranzare con le ragazze, poi Gran Premio e poi direi di tornare a casa così facciamo presto e non siamo morte lunedì" le spiego.
"D'accordo, Weekend approvato" dice lei sistemandosi sul sedile della mia Mercedes.
"Dovresti comprare un'altra auto" dice la mia migliore amica "Questa oramai l'anno vista tutti" alza le spalle chiudendo gli occhi.
"Beh certo, hai ragione, ho i soldi che mi crescono in giardino" ammetto.
"Circa" dice lei.
Roteo gli occhi e mi concentro sulla guida.
La stanchezza degli ultimi giorni di scuola iniziava a farsi sentire.
In men che non si dica la mia compagna di viaggio si addormenta e a me mancano ancora 3 ore di auto.
-
Ci buttiamo sul letto di Hamilton dopo aver ricevuto le feste da parte di Roscoe.
"Credi che ci ucciderà, se scopre che ci siamo buttate sul suo letto con le scarpe addosso?" chiede la mia amica riferendosi al Sir.
"Potrebbe farlo" ammetto.
"Ma non lo saprà mai perché non è in casa" ridacchia lei.
"Ha una telecamera in ogni stanza" alzo le spalle.
"Grazie dell'avviso, non andrò in bagno per due giorni" ammette lei.
Roscoe salta sul letto con la poca agilità che ha ed inizia a leccare la faccia di Becca.
"Che schifoso" si ritrae dopo essere stata sbavata da capo a piedi.
"Il mio nipotino del cuore" rido lasciandogli una carezza sulla testolona.
"In ogni caso sono abbastanza certa che non abbia le telecamere nel bagno" rido.
"Lewis potrebbe essere un maniaco che si sega sui video di te che vai in bagno a casa sua e non lo sapresti nemmeno" dice non credendo nemmeno lei a ciò che dice.
"Mi correggo, sono convinta che Lewis non abbia telecamere in bagno" rido.
"Non sono comunque certa di questa cosa" dice Reb.
"Dai Becchi smettila di trovare pretesti inutile per andare a dormire da Mick, vai e basta, non mi offendo mica eh" sorrido.
"Solo dormire, non lo vedo mai" mi fa il labbruccio.
"Solo dormire" ripeto.
Lei sorride lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Porto le valige in hotel e torno, tanto è a qualche passo da qui" dice entusiasta.
La mia migliore amica era un pezzo di merda.
Sorrido e la lascio andare.
Sistemo la mia valigia e mi metto sul divano a guardare la televisione, mentre aspetto la mia amica.
Prendo il cellulare e vedo un messaggio da parte di Lando.
Ho visto Rebecca a
Monaco, è possibile?
È difficile scambiare
Rebecca per qualcun'altro
quindi credo di sì
Che vuol dire?
Mi stai confondendo
Si era Rebecca
Ci sei anche tu quindi?
Forse
Non è una risposta
Si che lo è
Rompicazzo
Tu
Quindi sei qui?
Si
Dormi da me
No
La mia non era
una domanda
La mia era una risposta però
Noiosa
Vieni dai
Siamo fidanzati
Sai cosa mi importa
di Thyago
Infatti non dovrebbe
importarti Thyago ma Luisa
Quanto rimani a Monaco?
Oggi e domani
Una notte da me
non ti farà morire
Sono da Lewis
E ci rimarrò
Fai come ti pare
Poso il cellulare al mio fianco e mi rendo conto di star sorridendo.
Oh Lando, Lando.
Perché sei tu, Lando?