She looks so perfect standing there
In my American Apparel underwear
And I know now, that I'm so down
Your lipstick stain is a work of art
I've got your name tattooed in an arrow heart
And I know now, that I'm so down
~Five seconds of summer
"Ti vuoi muovere?" Urla Dylan dal piano terra.
Che palle.
"Arrivo aspetta" urlo tirandomi su la cerniera.
Già.
Il coglione mi porterà tutte le fottute mattine perché non ho voglia di rifare la strada come quella che ho fatto ieri.
È stato esasperante.
Inoltre mi ci è voluto poco per convincerlo, è bastato semplicemente che lo ricattassi con il non voler aiutarlo più.
Se ricordo la conversazione di ieri sera mi viene da piangere.
Quale altro coglione comprerebbe e ristrutturebbe una casa per farci del sesso?
E poi non gli basta casa sua?
Scuoto la testa cercando di allontanare questi stupidi pensieri.
"Finalmente" apre le braccia in modo teatrale sbuffando
Lo ignoro e gli passo accanto uscendo di casa.
Entro dentro la sua macchina e mi sistemo mettendo la cintura di sicurezza. Mi raggiunge scuotendo la testa e fa partire subito la macchina; senza chiedergli il permesso accendo la radio e mi fermo non appena sento le note di She looks so perfect ~5SoS
Adoro questa canzone.
"Fai con comodo" ironizza.
Lo ignoro cantando insieme alla bellissima voce di Luke.
Ridacchia guardandomi "Seriamente ti piacciono queste cornacchie?"
Cornacchie?
Non ha proprio capito nulla!
"Ma quali cornacchie? Sono bravissimi! E poi Luke Hemmings è da stupro istantaneo" dico con aria sognante.
Sbuffa "se lui è da stupro istantaneo allora io dovrei rinchiudermi in casa per quanto sono bello affascinante e sexy" si pavoneggia.
Alle sue parole non riesco a trattenermi dallo scoppiargli in faccia dal ridere.
Povero, lasciamolo alla sua convinzione.
Non che non sia vero, sia chiaro, ma Luke hemmings è il mio futuro marito.
"L'importante è crederci, Mr modestia" lo beffeggio
Finalmente arriviamo di fronte a quell'edifico bianco e con i colori rosso e blu che rappresentano la scuola.
Senza salutarlo lo supero dirigendomi subito alla mia classe ma lui in tempo record mi raggiunge bloccandomi il polso.
"Non mi fare incazzare, all'uscita ti voglio trovare qua." Dice categorico
Roteo gli occhi al cielo "si si"
"Non scherzo, se non ci sei te ne torni a piedi"
Con un strattone mi libero dalla sua presa.
"A dopo"
Con una corsa entro in classe di fisica e gli sguardi improvvisamente si puntano su di me.
La professoressa che mi scruta sotto i suoi occhiali mi fissa "lei deve essere la nuova alunna giusto?"
Annuisco "Ally Rose"
Legge il registro che ha di fronte "Ally Rose Stewart" corregge
È il cognome di mio padre, ma io odio esserci chiamata, quindi per presentarmi sono sempre Ally Rose.
Annuisco senza tante lamentele "bene Stewart si accomodi pure accanto alla sua compagna Erikson.
Inizio a guardarmi intorno finché una mano mi indica chi è la Erikson.
Mi siedo imbarazzata al mio posto e lei mi porge la mano "sono Jessica Erikson"
Sorrido dolcemente, la ragazza di fronte a me è bionda occhi color nocciola e un plateale sorriso che non ho mai visto prima, è molto bella "piacere sono Ally Rose" le porgo la mano.
Per tutta la durata dell'ora Jessica mi ha raccontato gli aneddoti che racchiude questa scuola, i segreti, e le vite di alcuni ragazzi e ragazze considerate informazioni vitali per stare qui.
Ho scoperto con piacere che abbiamo molte classi in comune, e che abita praticamente nel quartiere di fronte al mio.
È l'intervallo e Jessica, mentre camminiamo a braccetto, mi indica i vari studenti con cui posso provare a trattare un buon approccio e quali dovrei evitare completamente.
"Lo vedi quel bel fusto moro, occhi azzurri in mezzo a quel gruppo di ragazze"
Annuisco.
Sta parlando di Dylan.
"Beh lui è Dylan Wilde ed è totalmente da evitare"
Mi giro "perché?" Non riesco a nascondere la mia curiosità e inoltre lei non sa che lo conosco già.
"Beh perché lui non si fa abbindolare da qualsiasi.
È figo si, ma è totalmente vuoto dentro, basta vedere quella cerchia di troie che si strusciano contro: sei non sei figa e non hai una terza di tette sei esclusa completamente dall'essere considerata.
Annuisco guardandolo con curiosità.
"Inoltre non è un ragazzo serio, è il tipo da una botta e via e qui tutte sognano un giorno di far attirare l'attenzione su di loro."
"Anche tu?"
Storce la bocca "è un bel ragazzo ma sono felicemente fidanzata"
Sgrano gli occhi "davvero?"
Annuisce "è quel ragazzo!"Indica un bel ragazzo castano con gli occhi scuri.
"È migliore amico di quel deficiente" rotea gli occhi
"Cos'è successo a sua sorella?" Dico senza pensarci
Allarga gli occhi intimandomi col dito di stare zitta "cosa sai di sua sorella? Senti, mi sono dimenticata di questo particolare: non devi assolutamente accennare o tantomeno parlare di sua sorella"
"Perché?"
Si guarda intorno come se potesse sentirla qualcuno "sappiamo che è morta per colpa di un delinquente, ma nessuno deve osare a sfiorare questo argomento"
"Come mai me lo hai chiesto.Che cosa sai?" Aggiunge.
Sospiro e decido di parlagliene, in fondo sembra una buona amica, e mentire non avrebbe nessun senso.
"Wow"
La guardo allibita "cosa c'è di wow?"
"Pensa che tutte vorrebbero essere al tuo posto in questo momento."
"Nahh non sono una tipa da queste cose"
Senza volerlo sposto lo sguardo verso di lui che parla con i suoi amici finché una ragazza bionda, sicuramente tinta gli si avventa addosso come una disgustosa sanguisuga.
Lui dal suo canto la accoglie palpandole il sedere.
Guardo disgustata la scena "lei chi è?" la indico
Alza gli occhi al cielo "beh lei è Ashley, una di quelle persone che non vorresti mai incontrare in vita tua, e non la augureresti nemmeno al tuo peggior nemico.
È una delle tante troie, solo che a differenza delle altre lei è riuscita ad avere una relazione con Dylan che è durata si e no un anno"
La scruto, e lo sguardo si incrocia con quello di Dylan che non appena mi vede sorride malizioso e mi fa l'occhiolino.
"Che occhiolino" ironizza e mi metto a ridere.
"Seriamente è stato con lei?"
Stiamo praticamente spettegolando sulle vite altrui, ma Dylan mi attrae in un certo senso.
Annuisce.
"E cos'è che non è andato bene?"
La curiosità mi assale facendomi essere un po' troppo interessata "Beh, gli ha fatto semplicemente le corna. E da lì non si è più fidanzato"
"L'amava?" Continuo il mio interrogatorio
Lei chiude gli occhi a fessura "le cose sono due: o ho a che fare con una pettegola, oppure sei interessata a Dylan"
"No macché dici?- arrossisco- semplicemente come hai detto tu, devo sapere ogni particolare di questa scuola giusto?"
Annuisce facendo finta di crederci "comunque si, l'amava, ma Dylan non riesce a sopportare di essere preso per il culo"
"Credo che questo valga per tutti?" Affermo l'ovvio.
"Capirai che il modo di fare di Dylan è diverso. Beh a nessuno piacerebbe essere preso per il culo, ma lui ha tutto un altro modo di reagire.
Basta vederlo adesso-lo indica con un cenno- non la sta ignorando per niente anzi la tratta come se niente fosse"
Annuisco guardandolo a fondo come se stessi cercando di scovare tutto il mistero che racchiude quel ragazzo con la sola forza degli occhi.
Finite le ore di lezione mi presento nell'orario prestabilito in modo da non tornare a casa a piedi.
Dopo circa quindici minuti passati ad aspettarlo, inizio a sbuffare sonoramente.
Vedo la sua immagine incamminarsi lentamente come se avesse tutto il tempo del mondo.
"Alla buon'ora! Meno male che dovevo presentarmi in orario"
"Io sono l'autista, posso venire a che ora mi pare" si giustifica
Sbuffo "certo, poi cos'è tutto quel modo di camminare scazzato come se non avessi fretta" lo fulmino con lo sguardo sopraffatta dall'ira.
Se c'è una cosa che odio è aspettare.
"Infatti non avevo fretta.
Chi va piano va sano e lontano" si giustifica stiracchiandosi e per farlo mi cade l'occhio sulla parte scoperta della sua linea a V.
Se ne accorge e ridacchia.
Distolgo lo sguardo cercando di fare l'indifferente e mi avvio in macchina.
Prima di uscire mi attira il polso "bellezza, dopo inizia il tuo primo lavoro"
Cosa?
"Cosa? E me lo dici adesso? Devo mettermi in pari con le materie Dylan"
Fa una faccia del tutto disinteressata "ti aiuto io se vuoi..."
Gli rido in faccia per la ridicolità di ciò che ha appena detto.
"Perché ridi? Pensi che un dio del sesso come me non sia un bravo studente?"
"Sinceramente no" dico continuando a ridere
"Bellezza, non ti hanno mai detto che un libro non va mai giudicato dalla copertina? Specialmente se la copertina è bella" fa l'occhiolino.
Sospiro "va bene. Dopo pranzo vieni da me e mi aiuti, poi iniziamo a lavorare"
"Affare fatto" si avvicina troppo velocemente e senza rendermene conto mi ha dato un bacio sulla guancia.
Stordita, esco dalla macchina ed entro a casa.
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Ho tante idee in mente per questa storia.
Voglio i commentsssssssss ❤️❤️