Archè

By nicolaisi

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Hai mai sentito parlare della creazione? Qui saranno descritte le più grandi creazioni degli Dei. La creazion... More

Archè
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La profezia di Aretan si sbaglia
Il sedicesimo compleanno
L'imboscata di kaiak è il risveglio di limbo
Ybod Dio del tempo
L'esistenza viene riavviata
La rinascita degli Dei e la nascita del Dio supremo
Il Dio supremo

La nuova storia comincia da qui

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By nicolaisi

Passarono miliardi di anni da quando lo scontro più epico di tutta la storia mise fine all'universo come era al tempo degli Dei. Ma, come ben sappiamo, qualcosa rimase più vivo che mai.

Un semplice atomo di luce, che vagava per l'intero universo, e un castello con una biblioteca scollegata ormai dal pianeta in cui si trovava. I guardiani della biblioteca riuscirono a restare vivi grazie alla loro immortalità, ma erano molto deboli, quasi incapaci di ogni movimento, erano come in uno stato di sonno; oltre ai guardiani altri rimasero vivi trovando rifugio nel castello ormai morente.

Stella riuscì a restare vivo in qualche modo e fu testimone di tutto ciò che accadde nella storia passata; trovò rifugio all'interno del castello.

Riuscì a tenere attivo il convoglio che portava l'energia all'interno del castello, con l'aiuto di un entità a cui non credeva importasse la sopravvivenza della creazione, il Caos.

Il Caos resto lì a proteggere quanto poteva al fianco di Stella, perché era suo interesse far si che la creazione andasse avanti, poiché senza nulla da incasinare il Caos non poteva avere energia per sopravvivere: quindi i due opposti si unirono per salvare il salvabile.

Anche il Craken ebbe la sua parte nella protezione del castello, ma la protezione che lui portò era quella di uno scudo; sacrificò la sua vita pur di non far danneggiare il castello e la biblioteca, solo il suo corpo morto rimase vicino alle mura del castello, senza la possibilità di decomporsi, perché solo un Dio della creazione poteva ridare nuova vita ad una bestia così imponente o scomporre la materia di cui è composto.

A parte il convoglio di energia che restò intatto e raccolse, come fu progettato di fare, tutta l'energia emessa durante la fine di tutto. Adesso l'unica possibilità per tutti era solo quella di aspettare che il disegno progettato dal Dio Gormil e dalla Dea Incendio funzionasse al meglio: la loro speranza era rifugiata tutta in quel singolo atomo, che nel frattempo diventò molto più grande. Poiché nulla si trovava nell'universo per farlo crescere e fornirgli energia, questo si avvicinò all'unica fonte di energia esistente per dargli modo di crescere, il castello.

Nel corso dei millenni l'atomo prese proprio da lì l'energia che gli serviva per crescere ed aumentare la sua massa, fino a diventare grande come il sole che il Dio supremo creò per dare il via a tutto ciò che c'era stato. Anche questa volta diventò un sole di dimensioni gigantesche, uguale al primo che diede inizio a tutto quanto, ma anche questa volta aveva un nucleo instabile, e ciò significava una sola cosa: se il sole nato dall'atomo era instabile, prima o poi sarebbe esploso, e tutto sarebbe potuto ricominciare. 

L'unica problematica era che non poteva esplodere vicino al castello ne alla biblioteca, perché altrimenti tutto ciò che restava del vecchio universo sarebbe stato spazzato via: questo avrebbe significato spazzare via tutta la storia passata, mentre solo la storia nata in quel momento sarebbe stata la storia conosciuta. Stella e Caos cercavano di trovare una soluzione a questo grande problema: Stella, con la preoccupazione che tutto fosse dimenticato, Caos con l' egoismo e  la paura di sparire per sempre, ma in ogni caso dovevano trovare una soluzione per allontanare quel sole senza farlo esplodere; almeno non lì vicino ma abbastanza lontano da non danneggiare nulla di ciò che del passato era rimasto. Presero quindi una decisione insieme, solo la loro mente era abbastanza forte in quel momento, non potevano fare altro che comunicare, e quindi iniziarono a chiamare i guardiani della biblioteca per chiedere loro aiuto.

Un guardiano rispose, il guardiano più vicino, quello dell'ultimo piano, perché tutti gli altri erano troppo lontani, solo lui riuscì a sentire la richiesta di aiuto dato che l'energia usata per chiedere aiuto era troppo debole per arrivare a tutti. Stella e Caos erano più deboli di quanto credessero e la loro richiesta di aiuto non riuscì ad andare più lontano, ma per fortuna quel guardiano abbastanza vicino rispose.

-Guardiano:

Stella del mattino, è una gioia sentire la voce di un Dio dopo tutti questi millenni! Dimmi signore, come posso esserti utile?

Considera solo che non ho molta forza, non so come potrei essere utile.

-Stella:

Dovresti per favore darmi la tua energia, e chiedere anche ai tuoi fratelli, attraverso il passa parola fino al piano terra, di fare la stessa cosa, perché c'è un sole gigantesco di energia bianca che sta per esplodere e va spostato da un'altra parte: lo sposterò io, ma non ho abbastanza energia per farlo al momento, ho bisogno del vostro aiuto, altrimenti saremo cancellati. Se esploderà abbastanza lontano, l'energia che rilascerà l'esplosione sarà in grado di ridarci forza convogliandosi nel castello, e l'esistenza ricomincerà a svilupparsi.

-Guardiano:

Come può, un sole gigantesco formato da un atomo di luce, portare ancora all'esistenza di tutto il creato come lo era prima?

-Stella:

In realtà come succederà non lo so, ma ciò che conta e che dobbiamo restare vivi per vedere come si svilupperà il disegno degli Dei, che ancora una volta hanno lasciato una possibilità, per far si che la vita continui e tutti noi rimasti avremo ancora uno scopo.

-Guardiano:

Bene Stella, il tuo messaggio e già stato passato agli altri guardiani, poiché siamo tutti collegati telepaticamente: tu parlavi con me, ma tutti hanno ascoltato, anche se la tua energia non ti faceva arrivare neanche un piano più giù.

Fratelli, tutti insieme rilasciamo tutta l'energia che ci rimane. Di lui possiamo fidarci, ci arriverà nuova energia dopo l'esplosione e potremo continuare a custodire la storia e tutto il sapere, così continueremo a trascrivere la storia e forgiare i nuovi Dei, come è nostro compito fare.

I guardiani indirizzarono allora tutti insieme l'energia verso Stella, che pian piano si riprese, ma non era ancora abbastanza forte per rigenerarsi del tutto, figuriamoci per spostare un sole di quelle dimensioni, che stava per esplodere.

Per fortuna gli arrivò altra energia, era diversa da quella dei guardiani: arrivò direttamente da parte di Caos e, anche se sorpreso da questo gesto da parte sua, Stella accolse di buon grado quell'energia, che però ancora non bastava! Gli serviva altro potere, altra energia.

Inizialmente credeva di essersi ripreso, ma si accorse subito che l'energia non era abbastanza e nel castello non c'era altra energia, perche l'atomo ormai diventato sole l'aveva assorbita tutta.

Pertanto Stella, adesso abbastanza forte per spostarsi, decise di andare a raccogliere l'energia morente dei guardiani della biblioteca che c'erano sotto, quelli della parte oscura della biblioteca.

Arrivato alle porte del primo piano oscuro Stella fu fermato, il primo guardiano si rifiutava di aiutarlo e di darli la sua energia e allora Stella gli fece una proposta: dal momento che non volevano dare l'energia oscura a un Dio della luce, gli chiese se potessero darla a Caos. Spiegò cosa stava per succedere, quindi questi, non volendo morire poiché dovevano adempiere al loro dovere di guardiani e dovevano tutelare tutto il loro sapere, trasferirono la loro energia a Caos , che era quasi morto dopo aver dato l'energia a Stella. Con quel poco di energia fornita dai guardiani riuscì a riprendersi quasi completamente, andò subito da Stella al primo piano della parte oscura della biblioteca e rimproverò i guardiani oscuri di essere stupidi: avrebbero dovuto cedere la loro energia senza fare troppe storie, perché tutto sarebbe potuto sparire, loro compresi.

I guardiani oscuri dissero che a loro non importava nulla di morire, poiché la loro coscienza non fu creata per pensare alla conservazione dell'esistenza, e quindi non gli importava.

Ma poco male, adesso potevano spostare il sole, in due avevano abbastanza forza per compiere questo gesto estremo.

Così, molto lentamente, afferrarono il sole gigantesco con la loro energia e iniziarono a spostarlo: più lo muovevano più questo cercava di esplodere, quindi muoverlo lentamente non era una buona soluzione, se non si fossero sbrigati sarebbe esploso lì vicino e gli sforzi sarebbero stati vani.

Decisero quindi di spostarlo rapidamente teletrasportandosi lontano dal castello; una volta lontani, lo avrebbero lasciato lì di colpo senza preoccuparsi di rallentare prima di lasciarlo, questo avrebbe causato l'esplosione immediata del sole una volta raggiunta la distanza giusta. Così facendo si sarebbero salvati tornando subito al castello e i guardiani avrebbero potuto ricominciare ad adempiere al loro dovere, riparare la biblioteca ormai cadente e continuare a scrivere la storia.

Il castello si sarebbe restaurato automaticamente e tutto avrebbe potuto continuare come avevano pensato gli Dei del passato, poi Stella avrebbe solo dovuto aspettare che gli eventi accadessero e che gli Dei del prossimo futuro venissero alla luce; mentre Caos, appena la creazione avesse avuto un nuovo inizio e fosse iniziata a scorrere abbastanza copiosa, avrebbe ripreso a destabilizzare tutto come faceva in passato.

-Stella:

Caos rischiamo, che ne dici? Sei con me? Abbiamo una decisione unanime?

-Caos:

Piccolo Dio della luce insolente, stiamo facendo quello che voglio io non ciò che vuoi tu, e io dico di fare quello che hai detto tu, solo perché l'ho pensato io prima di te, quindi sei tu a fare ciò che dico io! Diamoci una mossa, ho da fare nei prossimi millenni: devo portare il caos, cioè me stesso, ovunque, dai non c'è tempo!

-Stella:

Si certo, come dici tu.

"Idiota insolente potrei cancellarti con uno schiocco di dita; neanche esisteresti se dovessi decidere io", Dai diamoci una mossa e seguiamo il tuo piano, mi sembra perfetto andiamo.

Stella assecondò le idiozie del caos dandogli ragione, pur di fare in fretta e risolvere quel grosso problema.

E così le due divinità afferrarono il sole con la loro energia, portandolo più velocemente possibile più lontano che poterono e, quando lo mollarono, si teletrasportarono subito al castello, ammirando i colori di quell'esplosione che solo il Dio supremo aveva già visto prima di loro. Per migliaia di anni restarono lì fermi ad ammirare quella bellezza e quelle combinazioni di luci e colori, materiali che si creavano e polveri che viaggiavano; gli elementi erano ancora una volta liberi nell' universo e tutto era ancora possibile.

I guardiani si ripresero tutti, buoni e cattivi , e nuovi soli e nuovi pianeti iniziarono a formarsi, con forme di vita primitive certo, ma inspiegabilmente gli Dei del passato riprogettarono tutto esattamente come lo avevano lasciato; dissero che sarebbe andata così, ma chi l'avrebbe detto che sarebbero riusciti a replicare il tutto senza seguire gli sviluppi, progettando solo tutto al meglio in anticipo.

Stella lo capì subito, perché la somiglianza dei pianeti e delle galassie era impressionante a quelli del passato e le forme di vita erano identiche, stava andando esattamente come gli Dei avevano pensato: adesso nuovi umani, nuovi draghi, nuovi maghi e nuovi Dei sarebbero venuti alla luce, restava solo da vedere cosa avrebbero scelto di fare e come l'evoluzione sarebbe andata avanti.

Così le galassie cominciarono a formarsi, la Via Lattea era uguale a come era in passato, forse anche più splendente, sembrava più bella di prima ma in realtà era identica, bella da vedere proprio come in passato.

Stella ricominciò il suo lavoro di ricerca per scoprire dove sarebbero nati i nuovi Dei e rimase sorpreso nel vedere che, anche questa volta, nella Via Lattea c'erano buoni propositi per far si che ciò accadesse. Ma c'era qualcosa di diverso: sentiva l'energia divina espandersi nella Via Lattea, ma senza una vera direzione, significava che questa volta non tutti gli umani potevano diventare Dei solo volendolo e che al momento praticamente nessun organismo aveva tale predisposizione, poiché molto primitivi. Ma allora perché quell'energia divina si diffondeva lì nella Via Lattea passando da un pianeta all'altro senza sosta?

Era impossibile in quel momento rispondere a quella domanda, ma nel frattempo l'evoluzione sulla nuova Terra e su altri pianeti iniziò.

Nella Via Lattea però la Terra era l'unico pianeta davvero eccezionale per ospitare la vita e far si che l'evoluzione portasse alla nascita di creature intelligenti.

Lo stesso succedeva in una galassia lì vicina, che si creò nello stesso momento in cui si creò la Via Lattea, ed anche qui c'era un pianeta con i presupposti per dare origine alla vita e dar modo all'evoluzione di portare uno sviluppo degli organismi presenti, fino ad arrivare ad avere degli esseri intelligenti.

Le due galassie erano molto vicine quasi collegate tra loro e chissà se un giorno le forme di vita presenti su quei pianeti avrebbero potuto comunicare tra loro, o addirittura incontrarsi per scambiarsi informazioni sulla vita nei loro mondi.

Erano molto vicini per Stella o per Caos, ma un mortale senza poteri divini non sarebbe stato in grado di spostarsi neanche dalla superficie del suo pianeta, quindi in realtà passare da una galassia all'altra poteva essere solo una fantasia.

Stella restò a guardare affascinato, lasciando scorrere il tempo senza alterare il lavoro che gli Dei avevano fatto prima di sparire e si limitò ad aiutare il castello e i guardiani a custodire ciò che era rimasto del vecchio creato, in attesa che qualcosa di importante richiamasse la sua attenzione, in modo da essere d'aiuto a chi sarebbe arrivato a gestire tutto quanto.

Passò altro tempo e le creature sui due pianeti si evolvevano e si crearono i primi animali, che erano però solo in grado di vivere nell'acqua; poi dopo altri migliaia di anni gli stessi animali lasciarono l'acqua, per camminare sulla terra ferma, col tempo nacquero dei rettili giganti e dei draghi.

Questi draghi avevano delle coscienze semidivine, erano capaci di comunicare tra loro con il pensiero esattamente come i loro antenati e come gli Dei dell'esistenza passata. Furono i primi a conoscere l'universo, potendo viaggiare fra le stelle anche solo con il pensiero; i loro corpi però restavano comunque legati ai loro pianeti, pochi draghi ovviamente avevano queste abilità ed erano i primi a essere nati dall'evoluzione ma non avevano accesso al castello degli Dei o alla biblioteca, neanche ne sapevano l'esistenza. Sapevano solo di essere in pochi e di avere una grande coscienza e una grande conoscenza del creato.

Nacque un drago per il fuoco, uno per l'acqua, uno per la terra, uno per l'aria, uno per l'oscurità e uno per il tuono, anche uno per i metalli.

Fra tutti il più forte era quello del tuono, mentre quello dell' oscurità era il più debole di tutti, anche se non si spiegava perché solo lui fosse meno maestoso degli altri; era evidentemente un drago che aveva delle mancanze rispetto agli altri, mancanze fisiche e mentali.

Però comunque la sua coscienza, anche se fuori dal normale, era egualmente immortale e semidivina come tutti gli altri, mentre gli altri draghi erano tutti di pari livello.

Stella vedendo tali forme di vita cosi intelligenti e cosi avanzate da potersi connettere in un'altra dimensione solo tramite la loro forza mentale, decise di manifestarsi a loro mentre erano tutti radunati nella dimensione creata precedentemente per loro, dove anche gli altri draghi si incontravano in passato, ma quando i draghi videro il Dio che prese forma sotto i loro occhi erano spaventati, perché sentivano che era una presenza diversa dagli organismi che conoscevano e sentivano che era un entità molto forte.

Cosi il drago del tuono, il più forte di tutti gli si avvicinò con aria minacciosa, chiedendo chi fosse e cosa volesse da loro.

Stella gli rispose dicendo che lui era li soltanto per controllare le nuove forme di divinità che sono nate, come il disegno degli Dei stesse procedendo, ma il drago del tuono rispose minaccioso.

-Drago del tuono:

Qui gli unici Dei siamo noi e noi governiamo le leggi dell' equilibrio nella galassia, tu non dovresti intrometterti se non vuoi avere problemi, siamo più di te e siamo draghi tu sembri solo un esile piccola creatura dovresti andartene fin che te lo concediamo.

-Stella:

Io sono Stella Del Mattino, un'entità divina. Io stesso ho assistito alla vostra creazione, passo dopo passo, sono sempre stato qui: vi controllo da prima che voi potesse avere accesso alla vita. Non siete Dei, siete divini solo per metà; se provaste a volare nello spazio da svegli morireste. Qui con me ci sono solo le vostre coscienze, io invece sono qui non solo in modo mentale ma in modo fisico, in questa dimensione io sono tangibile, voi no.

Invece di sfidare un Dio che può distruggervi con uno schiocco di dita, dovreste ascoltare cosa ho da dirvi e magari potremmo collaborare insieme.

-Drago dell'oscurità:

Ragazzi, dovremmo mangiare questo insetto, è troppo insolente!

-Stella:

Sei il più debole di tutti drago malefico, ma io so cosa pensi, so quanto ti logori il risentimento e il rancore verso i tuo fratelli draghi, perché sono tutti migliori di te.

Potrei dirti anche come diventare il più forte di tutti ed essere tu a tenere le redini, ma questo non succederà mai: tu sei malvagio, pazzo e causeresti un sacco di problemi se solo sapessi perché la tua fonte di energia è bloccata. Lo senti anche tu, vero? Lo percepisci in modo distinto che l'energia per te non arriva come per gli altri.

Gli altri hanno tutti accesso alla loro fonte di energia, ma tu proprio non puoi avere accesso alla tua vera forza, a parte l'energia necessaria per viaggiare con la mente e sopravvivere fisicamente, ma lo sapevi già, vero?

Sono sicuro che senti anche tu che il tuo flusso di energia è bloccato, ma è cosi che deve essere.

-Drago dell'oscurità:

Secondo me quello pazzo sei tu, stai dicendo un mucchio di assurdità, sanno tutti quanto sono pericoloso.

-Drago del tuono:

No, sta dicendo cose vere, lascialo parlare. Non sarai il più forte, ma sei il più stupido oscuro.

Per favore, non intrometterti, non reggeremmo uno scontro con lui, non senti la sua energia quanto è grande?

-Stella:

Bene, adesso che siamo tutti d'accordo, dovete eseguire un incarico per me.

Voi sarete i prossimi custodi dell'energia per adesso, dovete cercare di tenere un equilibrio nelle due galassie in cui vi trovate, non ho altro da aggiungere, sapete già troppo.

Detto ciò Stella andò via lasciando molti dubbi ai draghi, ma adesso almeno erano consapevoli di essere custodi di qualcosa, e che avrebbero dovuto tenere l'equilibrio nelle galassie.

In realtà avevano ben chiaro cosa dovessero fare, quindi cercarono solo di muoversi nella direzione più giusta secondo loro.

Dopo molte migliaia di anni su due pianeti tanto lontani tra loro, nacquero degli umani: alcuni erano pacati, con la pelle morbida, altri erano arroganti e con la pelle dura. 

Gli umani della Via Lattea erano pacati, mentre nella galassia Mandriala, la galassia lì vicino, nacquero degli umani fisicamente più sviluppati, molto più forti e prepotenti degli umani della Via Lattea. 

Gli umani della Via Lattea erano tecnologicamente più avanti rispetto a loro in tutto, tranne che per i viaggi nello spazio; i vichinghi della Via Mandriala però avevano trovato un sistema che gli permetteva di viaggiare nello spazio. Non riuscivano però ad uscire dalla loro galassia, poiché non erano ancora abbastanza sviluppati per cambiare galassia, ma solo per spostarsi di pianeta in pianeta.

Nonostante queste capacità tecnologiche, nessuno fra tutti loro era un Dio, neanche lontanamente, né nella Via Lattea né in quella Mandriala.

(Per distinguere le due forme di vita umane, gli daremo i nomi: i terrestri per il pianeta Terra e i krokkil per il pianeta Krokko, pianeta della Via Mandriala. I due pianeti erano molto simili).

Queste forme di vita molto intelligenti i krokkil, mancavano di qualsiasi tipo di accortezza nei confronti della vita, anche se con la loro tecnologia riuscivano a controllare alcuni stati della materia. Ma sappiamo già che in realtà non facevano nulla di particolare, nulla di divino: controllavano la corrente elettrica, prendevano risorse in giro per i loro pianeti, ma nulla di più.

Un giorno i krokkil, con uno dei loro radar, individuarono una caverna con all'interno un animale di dimensioni notevoli, mai visto prima, e siccome la carne rientrava nella loro alimentazione, pensarono bene di uccidere la creatura per cibarsene.

Non sapevano però che, all'interno della caverna, la creatura che avrebbero trovato era molto più forte di qualsiasi loro arma e, ignari del pericolo che avrebbero risvegliato, irruppero lì dentro, formando una squadra di pochi individui.

Una volta lì dentro videro la creatura che dormiva, avevano già ucciso creature uguali della stessa razza, ma nessuna aveva mai raggiunto tale dimensioni.

La creatura era un drago nero spaventoso ma fortunatamente dormiva: conoscevano bene quel tipo di animale, una creatura alata con occhi anche sulle ali e aculei velenosi in ogni angolo del corpo, capace di incendiare interi villaggi con le sue fiamme viola e tossiche. La descrizione era quella dei normali draghi che cacciavano sul pianeta per sopravvivere, ma quello era il padre di tutti i draghi che uccisero in passato, era il primo drago di quella specie e quel mostro sarebbe stato in grado di distruggere intere regioni, se solo si fosse svegliato, non si sarebbe limitato ad un villaggio o una città.

Caparbi e sprezzanti del pericolo, decisero di attaccarlo con i loro raggi laser, lasciando non più che un segno pari ad un pizzico sulla corazza di quel gigantesco animale, ma basto questo per svegliare la bestia dal grande sonno che la domava. Un istante dopo che l'animale aprì gli occhi, iniziò il delirio più totale, gli bastò scuotere gli aculei per uccidere all'istante tutti i presenti.

La bestia uscì dalla caverna con un'instancabile fame di distruzione e sangue: era il drago malvagio, il drago dell'oscurità, che si era svegliato e iniziò a vagare e portare distruzione ovunque sul pianeta Krokko.

Contemporaneamente sulla Terra un gruppo di terrestri stava cacciando con l'utilizzo di un radar, anche loro cacciavano i draghi, ma di tipi diversi: trovarono uno di questi in una caverna anche loro, ma furono più cauti, date le grandi dimensioni della bestia. Entrarono silenziosamente nella caverna senza far rumore e si accorsero dell'enorme drago; lo osservarono attentamente e decisero di battere in ritirata e confrontare le informazioni con quelle che avevano degli altri draghi, ma già dall'aspetto si capiva che era un drago elettrico.

Se i draghi elettrici possono provocare grande distruzione, una bestia così grande cosa avrebbe potuto fare?

Si trovavano davanti al drago più forte, il più grande e più forte fra tutti i draghi, la sua potenza era pari a quella del tuono.

Tornati alla base e confrontati i risultati delle informazioni, capirono anche loro di essere di fronte al primo drago della sua specie, la specie più letale di tutte, ma questa volta non potevano uccidere una creatura così letale, poiché erano consapevoli che la cosa fosse molto sopra le loro capacità.

Decisero quindi di studiarlo prima senza svegliarlo: portarono direttamente nella caverna tutte le strumentazioni.

Lo collegarono a delle sonde che prelevavano informazioni e successivamente installarono un collegamento a distanza, in modo da guidare le sonde e gli strumenti dal loro centro di comando nel loro villaggio, scaricando lì al sicuro tutte le informazioni, ben distanti dal drago, in modo da salvarle se questo si fosse svegliato.

Fu molto astuta la loro scelta, poiché riuscirono ad avere informazioni eccezionali. In poco tempo crearono un riproduttore di fulmini che tuonavano in modo aggressivo quando venivano scagliati, erano strumenti potentissimi e riuscirono a creare armature capaci di resistere a tale potenza, potenziarono anche l'intensità del fulmine rilasciato dalle loro armi.

Adesso potevano cacciare quel drago per farlo in mille pezzi se avessero voluto, ma decisero di non farlo: era una loro risorsa di studi e di potenziamento per la loro crescita tecnologica, però dovevano prendere una decisione poiché, essendo ormai pieno di sonde, volevano studiare il drago quando era vigile e al pieno del suo potenziale. Erano di fronte a un bivio, lo svegliamo oppure no? E cosa potrebbe succedere se decidessimo di svegliarlo?

Nello stesso momento in cui i terrestri erano di fronte a questa scelta delicata da prendere, il drago dell'oscurità se ne stava bello sveglio a creare distruzione su Krokko. In un'altra dimensione i draghi notarono da subito l'assenza del loro fratello malvagio, che non si era più svegliato dal momento in cui prese a dormire la prima volta. Preoccupati, discussero della situazione e decisero di unire le loro menti da drago per trovarlo, ovunque fosse, e creare una connessione con lui per sapere qualcosa.

Lo rintracciarono e stabilirono una connessione con lui: era a causare la distruzione della città più grande della regione in cui si trova.

I fratelli cercarono di fermarlo cercando di farlo tornare a dormire; il drago oscuro si rifiutò da subito, dicendo che dal momento che quegli insulsi krokkil avevano provato ad ucciderlo, lui avrebbe distrutto tutto il loro pianeta, così sarebbe potuto finalmente tornare a dormire in pace.

Interrotta la connessione fra i draghi, il drago del tuono iniziò a sentire un fastidioso formicolio. Molto leggero, non era invasivo, ma dolce e delicato, anche se fastidioso come un prurito; la cosa lo incuriosì molto poiché non aveva mai avuto stimoli esterni durante il sonno, tanto che si congedò dai suoi fratelli accennando loro il problema e decise di svegliarsi per controllare che fosse tutto apposto.

Dopo pochi istanti i terrestri registrarono un notevole cambio di energia sui loro monitor, ed era energia che proveniva proprio dal corpo del drago. Iniziarono ad indagare per capire da cosa potesse dipendere, ma non fecero in tempo a capire che il drago si svegliò. All'inizio si infuriò poiché capi subito l'affronto dei terrestri, ma si calmò pensando che almeno non avevano provato ad ucciderlo, ma volevano solo studiarlo.

I terrestri persero i collegamenti con il drago poiché tutte le sonde furono espulse all'istante dal suo corpo quando si svegliò e si fulminarono nell'immediato, decisero quindi di andare a controllare di persona cosa fosse successo, facendolo con cautela.

Il drago nel frattempo si calmò e iniziò a stiracchiarsi. Decise di aspettare che qualcuno si facesse vivo: aveva distrutto tutta l'attrezzatura di monitoraggio presente lì, quindi sarebbero venuti a controllare e lui avrebbe potuto parlare con qualcuno del perché quelle sonde erano dentro di lui; dopodiché sarebbe potuto tornare dai suoi fratelli, per cercare di risolvere il problema del fratello malvagio.

Poco dopo arrivò una squadra di ricerca poco armata, poiché non volevano uccidere la bestia, anche se adesso potevano farlo, o almeno credevano di poterlo fare. Una volta lì furono sorpresi nel vedere che il drago dormiva ancora, o meglio, loro credevano che fosse così, finché un ricercatore, Flusso notò un cambiamento di posizione che aveva avuto il drago, quindi comunicò e annotò la cosa. Flusso fu quasi convinto che lo sbalzo che aveva bruciato tutta l'apparecchiatura potesse essere dovuto al fatto che il drago si fosse spostato nel sonno, ma l'aria era elettrica, e poi notò che il drago respirava in un modo diverso. Pensando fosse solo una fase del sonno, Flusso disse agli altri di attaccare le sonde e le nuove strumentazioni e di tornare alla base, gli altri obbedirono e così fecero.

Quando finirono di attaccare l'attrezzatura nuova, iniziarono ad incamminarsi per andar via, ma il drago diede un'altra scarica di energia e fuse tutto ancora una volta.

Dalla centrale comunicarono l'accaduto, quindi i ricercatori decisero di tornare a vedere cosa fosse successo questa volta, ma quando varcarono la soglia del giaciglio del drago lo trovarono dritto in piedi, con un pugno sotto il mento. Erano tutti scioccati ed impietriti di fronte a tale creatura.

Flusso osò parlare per primo, non curandosi delle conseguenze che la sua voce poteva scatenare.

-Flusso:

Puoi capire quello che dico, maestosa creatura?

-Drago del tuono:

Piccolo terrestre io ti capisco, quello che non capisco e cosa volete da me, perché ero pieno di tubi e cose che non comprendo?

Volete uccidermi?

-Flusso:

No grande drago, non è nostra intenzione ferirti. Noi studiamo soltanto ciò che sei e grazie a te la nostra tecnologia ha fatto grandi progressi.

-Drago del tuono:

Ma a quanto pare non potete viaggiare fra i pianeti .

-Flusso:

No, una cosa simile non pensiamo neanche di riuscire mai a farla, siamo riusciti a mandare satelliti su nello spazio e al massimo abbiamo raggiunto la nostra luna, che è il nostro satellite naturale più grande, ma non siamo mai andati oltre.

-Drago del tuono:

Bene piccolo essere, cosa altro volete da me?

Se posso aiutarvi lo farò, ma in ogni caso voi dovete aiutare me, poiché avete osato disturbarmi.


-Flusso:

E come potremmo aiutarti, non penso che abbiamo ciò che può servirti.

-Drago del tuono:

Questo lascia che sia io a deciderlo.

Flusso e gli altri ricercatori dissero al drago di seguirli, lo avrebbero portato alla base e lì lui avrebbe fatto la sua richiesta.

Arrivati, il drago volle parlare con il capo del gruppo di umani e disse, senza perder troppo tempo, che gli serviva viaggiare nello spazio per poter raggiungere un pianeta su cui una piaga si era abbattuta e lui doveva fare di tutto per fermare quella piaga. Ma la risposta da parte dell' umano fu solo una.

-Re Ocig:

Noi non sappiamo come fare.

-Drago del tuono:

Io vi dirò come fare per avere le attrezzature per viaggiare nello spazio, non solo tra i pianeti ma anche nelle galassie, voi mi porterete lì e in più voglio Flusso per me, lui ha qualcosa di diverso da voi altri, lui sarà mio!

-Flusso:

Perché proprio io? Re Ocig dica qualcosa la prego...

-Re Ocig:

Flusso non possiamo opporci al suo potere, sono costretto ad accettare.

-Drago del tuono:

Non avere paura, non ho intenzione di mangiarti, ma non sono sicuro che ciò che sto pensando sia meglio o peggio che morire, questo poi me lo dirai tu.

-Flusso:

Che vuol dire che devo dirtelo io? Ho diritto almeno ad una spiegazione, non credi?

-Drago del tuono:

Collegate i vostri macchinari alla mia testa, vi farò avere tutte le informazioni che vi servono in pochi minuti, dopodiché tu Flusso verrai con me: dobbiamo fare una cosa prima che i tuoi finiscano la nave per volare nello spazio. Mi raccomando signor Re, deve poter contenere anche me.

-Re Ocig:

Senz'altro, di qualsiasi cosa tu stia parlando sarà abbastanza grande.

-Drago del tuono:

Presto capirete tutto, collegate questi maledetti fili e cerchiamo di fare in fretta; avete pochi giorni per costruire ciò che vi dirò di fare, dovranno lavorare tutti a qualcosa, anche i più piccoli avranno i loro piccoli incarichi, e se non sarà tutto pronto entro il tempo stabilito, voi tutti sarete mangiati.

Collegarono i fili il prima possibile alla testa del drago, nel giro di pochi minuti i loro database erano pieni di una tecnologia che non avevano mai visto, ma estremamente chiara da capire e facile da applicare, adesso che sapevano la procedura per riprodurla.

Mentre i terrestri creavano la nave "prototipo" presa dai krokkil tramite la mente del drago attuando i miglioramenti forniti dal esso stesso, il drago iniziò a spiegare a Flusso il motivo per cui avesse scelto lui anziché altri: gli disse che lui avrebbe dovuto indossare il suo cuore, così facendo il drago gli avrebbe donato il suo respiro e insieme avrebbero fermato oscuro.

Il ragazzo era spaventato e non sapeva cosa avrebbe comportato un intervento così invasivo, ma non sapeva che il drago poteva impiantarlo nel suo petto senza troppo sforzo. Anche se non sapeva se l'umano avrebbe davvero retto così tanta energia, c'erano grandi probabilità che esplodesse, ma non disse nulla riguardo a ciò per non spaventarlo.


Nel frattempo che tutti si preparavano, gli oracoli apparvero agli occhi di Stella, unica vera divinità di luce presente al momento nell' esistenza

-Oracoli:

Il ragazzo con il cuore di drago sarà il nuovo prescelto, lui soltanto riuscirà ad indossare gli accessori creati dagli Dei, ma non sarà il solo.

Un altro umano indosserà il cuore di un drago, il drago oscuro, e anche esso alla fine riuscirà ad accedere alla biblioteca, con la differenza che accederà alla parte oscura.

Una guerra fra due mondi si combatterà nello spazio, colui che sarà il vincitore darà nuova forma all'universo e sarà il nuovo Dio di tutto. Se il Dio di luce che nascerà sopravvivrà, diventerà il nuovo Dio supremo, se il Dio oscuro avrà la meglio il puro male sarà liberato, sarà la fine per l'intero creato, gli eventi non sono ben chiari ma i risultati presto si sapranno .

E così gli oracoli scomparvero senza lasciar traccia, come era loro solito fare. Stella odiava tantissimo questa loro abilità nello sparire senza dare risposte più precise.

-Stella:

Maledetti oracoli, arrivano, ti dicono che sta per succedere il delirio più totale e se ne vanno. Non li sopporto più, Gormil avrebbe dovuto progettare meglio questa loro caratteristica!

Quindi stella andò dai draghi per parlare con loro, ma notò subito che due di loro mancavano all'appello, quindi chiese agli altri draghi dove fossero finiti i loro fratelli; questi non risposero, ma gli fecero vedere telepaticamente ciò che stava succedendo.

E allora Stella capì e si recò subito dal drago del tuono risvegliatosi dal sonno: lo sorprese proprio nel momento in cui stava inserendo il suo cuore nel petto del ragazzo, che era totalmente ignaro di ciò che stava per accadere. Stella non fece in tempo a dire una sola parola che lo scambio era fatto.

Ora il ragazzo aveva il cuore del drago, iniziò a sollevarsi dal suolo, poiché gli si crearono delle ali sulla schiena. Fulmini e saette uscirono da ogni angolo del suo corpo, reso squamoso e super resistente dal DNA del drago del tuono; non riusciva a controllare tale potere e una palla elettrica gigantesca lo circondava; per fortuna, prima che facesse esplodere l'intero pianeta, Stella intervenne.

Placato l'impulso di distruzione scatenato involontariamente dal ragazzo, Stella si infuriò con il drago e gli spiegò che esistono degli oracoli; gli spiegò cosa fossero e quale fosse la loro funzione e gli disse che adesso era troppo tardi per cambiare l'accaduto e che neanche lui poteva tornare indietro; l'evento sarebbe dovuto accadere in ogni caso, ma bisognava usare un po' più di cautela.

-Stella:

Drago del tuono, sei stato troppo imprudente pur di raggiungere i tuoi obiettivi contro il drago oscuro, ora dovrai pagarne le conseguenze, hai un mese di tempo per preparare il ragazzo.

Entro un mese lui dovrà controllare perfettamente il tuono e l'elettricità in generale, per poter affrontare una guerra che non è la sua.

Tu l'hai privato del libero arbitrio, quindi adesso ne sarai privato tu, tu sarai il suo maestro fino a che non sarà capace di esistere da solo: quel ragazzo è destinato a diventare un Dio potentissimo ma, bada bene, anche tuo fratello, drago oscuro, troverà un umano con le stesse capacità, con la differenza che le loro intenzioni non sono per niente nobili. Mio caro drago dovrai fare di tutto per risolvere la questione, una battaglia divina sarà scatenata ed in parte è anche colpa tua. 

Se il mortale scelto da tuo fratello malvagio vincerà lo scontro, il male puro sarà liberato. Il drago oscuro forse è un pazzo, ma sa molte più cose di quanto immagini: se il male sarà liberato tutto il creato sarà a rischio di distruzione ancora una volta, hai innescato una guerra che tu stesso non sei minimamente capace neanche di immaginare.

Stella sparì nel nulla ed il drago del tuono era impietrito. Pensava che Stella lo avrebbe polverizzato al momento, ma adesso aveva un compito da svolgere e gli conveniva farlo al meglio. Il ragazzo dovrà essere pronto prima di un mese, quindi dovevano iniziare subito: spiegò rapidamente tutto al ragazzo non appena riprese coscienza poiché era svenuto nell'incontro con Stella troppe emozioni da reggere.

Quando il ragazzo capì che la responsabilità dell'intero universo era sulle sue spalle, svenne ancora una volta, mortificando il drago che iniziava a credere di aver fatto una scelta sbagliata nello scegliere Flusso per indossare il suo cuore. In realtà il drago del tuono non avrebbe potuto fare scelta migliore. Pensava di dover affrontare uno scontro con un drago di livello inferiore, viste le condizioni del drago Oscuro, ma adesso il drago del tuono era consapevole che ciò che avrebbero dovuto affrontare non si limitava al drago in se, ma avrebbero dovuto affrontare un mortale che sarebbe potuto diventare un Dio malvagio e potente e che avrebbe potuto distruggere l'intero creato.


Fortunatamente il drago oscuro non sapeva ancora come sarebbero andate le cose e decise di fermarsi un attimo per distrarsi da tutta la distruzione che stava causando, prestando attenzione ai krokkil del posto.  Quando si fermò, Oscuro percepì un'energia diversa, anche se era molto debole rispetto a molte altre, ma era diversa da quella degli altri: l'energia che sentiva poteva combinarsi perfettamente con la sua, pensò quindi di rapire quel krokkil per farne un arma di distruzione molto potente.

Quando arrivò dal mortale, il krokkil rimase impietrito: non aveva mai visto un drago di tali dimensioni, non riusciva a parlare, ma non ci fu poi molto da dire poiché il drago lo rapì subito e lo portò con sè.

Arrivarono in un bosco e il drago lo lasciò cadere per terra.

-Drago oscuro:

Io ti ho scelto perché credo tu possa aiutarmi nella mia impresa, se mi aiuterai il potere sarà tuo. Dimmi come ti chiami umano e accetta la mia proposta.

-Muril:

Io sono Muril, ma non credo di poter soddisfare le tue aspettative, anzi credo di essere molto al di sotto di quello che pensi, ma... giusto per curiosità, quale sarebbe l'impresa?

-Drago oscuro:

Muril, tu porterai nel petto la mia energia, il mio cuore, il mio respiro, e diventerai come un Dio oscuro, un demone potente, ed il potere sarà tuo.

Muril fu costretto ad accettare la proposta. Non era convinto che sarebbe sopravvissuto, ma se si fosse rifiutato il drago lo avrebbe ucciso comunque, quindi tanto valeva provare. Il drago intanto, senza aspettare una risposta ben precisa da Muril, si strappò il cuore dal petto e lo scambiò con quello dell'uomo che si ricoprì di un energia oscura tanto che anche sulla Terra riuscirono a percepirla. Stella, che seguiva tutto avendo accesso allo specchio, l'occhio che vede tutto creato da Gormil, capì che l'oracolo diceva la verità: gli eventi si stavano compiendo e il male stava proliferando, anche se il vero male era in realtà ancora rinchiuso nel diamante di sangue. Ma il male trova sempre un modo per proliferare, questa ormai non era più una leggenda, ma un dato di fatto: il male stava tornando e sarebbe stato spietato.

Stella non capiva come poter intervenire, ma pensò che forse una soluzione c'era: un nuovo Dio doveva sorgere, come disse l'oracolo, e al momento la cosa più simile a un Dio, anche se in minima parte, era il terrestre Flusso. Adesso Flusso era in parte drago ed il potere di questo innescò qualcosa dentro di lui che fece aprire una porta di energia all'interno di se stesso, rendendolo esageratamente forte per gli standard di un comune mortale. Era da tanto che nessuno manifestava un'energia come quella, sicuramente in passato la forza dei mortali che sono diventati dei era molto più elevata ma il meccanismo era lo stesso.

Stella ipotizzò che Flusso sarebbe stato in grado di accedere alla biblioteca e magari anche agli accessori con le coscienze degli Dei, rendendolo a tutti gli effetti un Dio e rendendolo immortale, ma c'era così poco tempo e così troppo da imparare per lui, che molto probabilmente non avrebbe retto tale sforzo mentale. Era troppo e ci sarebbe voluto troppo tempo, non era per nulla fattibile fargli attraversare la biblioteca per prepararlo a ciò che l'avrebbe aspettato, quindi il modo più veloce era portare lo stesso Flusso al castello e dargli accesso agli oggetti, ovviamente tutti tranne che la gemma di sangue.

Si diresse quindi da Flusso, per parlargli di ciò che aveva pensato.

-Stella:

Ciao Flusso, ho bisogno del tuo aiuto.

-Flusso:

Tu sei un Dio!? Sei un vero Dio! Cosa posso mai fare per te?

-Stella:

Devi venire con me, ti spiegherò tutto per strada.

-Drago del tuono:

Sei ancora tu mio Dio, sto preparando il ragazzo come mi hai chiesto di fare, non è ancora pronto ad affrontare la guerra. Dovrei finire prima di addestrarlo, dopo potrai portarlo via con te a compiere il destino del creato come ha detto l'oracolo.

-Stella:

Bene abbiamo lo stesso obiettivo, il ragazzo adesso però deve venire con me, dai Flusso prendi la mia mano. Ora!

-Drago del tuono:

Non puoi portarlo via, lui è una risorsa importante qui, ci serve adesso e non è ancora abbastanza forte.

-Stella:

Bene, ti spiegherò tutto molto in fretta, così mi lascerai andare con Flusso senza essere ostile, tu sei buono lo percepisco e sarebbe un peccato perdere una così maestosa creatura.

Apri le orecchie Flusso, parlo anche a te.

Anche il drago oscuro ha trovato un tramite, ma la cosa spaventosa non è questa: la cosa spaventosa è che il male sta proliferando e, molto probabilmente sarà attirato dal potere del vero male rinchiuso nel diamante di sangue. Se il diamante di sangue cadrà nelle mani del drago oscuro e di Muril, nulla resterà integro tutto sarà distrutto! Gli oracoli mi hanno parlato e quando parla un oracolo non è per dare aria alla bocca, ma perché ciò che dicono è quasi imminente. Se il vero male viene liberato, il male stesso che lo ha liberato verrà distrutto, e nel tempo ci potrà essere la fine di ogni cosa.

Flusso deve venire con me perché deve diventare un Dio ed è l'unico mortale che potrebbe sopportare l'energia che gli deve essere sottoposta tramite degli accessori da indossare. Questi accessori contengono le coscienze degli Dei che ci sono stati prima, tutte insieme daranno vita ad un nuovo Dio; se l'assimilazione dell'energia andrà bene e il corpo si adatterà e diverrà parte di quell'energia, tutto potrà ancora essere salvato. Un Dio supremo nascerà e potrà sistemare tutto, anche solo pensandolo.

-Drago del tuono:

E se va male, che succede?

-Stella:

Basta parlare, ci vediamo presto drago, ora fatti da parte: questa non è più la tua battaglia.

-Flusso:

Aspetta! Sarei interessato anche io a sapere cosa potrebbe accadere nell'evenienza in cui dovesse andare male la cosa.

-Stella:

Ne parliamo dopo.

-Flusso:

Come dopo?

Stella afferrò Flusso da un braccio e sparirono nel nulla lasciando il drago sulla Terra. Lui non sapeva cosa fare in quel momento, poiché la sua arma non c'era più, ma almeno i preparativi della nave che stavano costruendo i terrestri andava avanti, anche se poi non gli sarebbe più servita.

-Stella:

Eccoci flusso, siamo arrivati.

-Flusso:

Dove siamo?

-Stella:

Questo è il castello degli Dei, adesso ti spiego tutto così potrai capire.

Tu Flusso sei l'unico essere in grado di fare almeno un tentativo, chiunque altro esploderebbe al contatto con gli accessori di cui ti parlavo prima.

Il male più puro che ci sia è contenuto nel diamante di sangue, custodito qui nel castello dove ci sono anche gli accessori degli Dei: tu non devi far altro che indossarli, quando saranno su di te, sapremo se potrai essere il nuovo Dio supremo o se esploderai come chiunque altro farebbe.

-Flusso:

Benissimo, io mi rifiuto di accettare tale follia! Non voglio esplodere, riportami indietro, voglio essere mangiato dal drago!!!

Hai sbagliato persona, sicuramente non sono io quello che cerchi.

-Stella:

Non mi sono sbagliato, ma l'intera esistenza dipende da questo: devi credermi se ti dico che se non ci provi morirai comunque, forse anche in modo peggiore, quindi tanto vale provare. Se non ti sottoponi di tua volontà ti costringerò, mi dispiace: non si parla né di me né di te, ma dell'intera esistenza e tu sei l'unica possibilità che l'esistenza possa continuare ad esistere, per cui non devi decidere cosa vuoi fare, ma devi fare ciò che va fatto, senza discutere!

-Flusso:

Va bene, ho capito. Se funziona, cosa dovrei fare?

-Stella:

Se funziona, saprai già tutto e in più avrai a tua disposizione una gemma del tempo e la gemma dei primi: sarai invincibile e supremo in tutto l'universo, devi solo indossare gli accessori e saprai ogni cosa; gli dei all'interno degli accessori ti passeranno tutte le informazioni necessarie.

Seguimi, non c'è tempo da perdere, dobbiamo farlo adesso.

-Flusso:

Andiamo.

Stella lo portò nella stanza dove erano custoditi gli oggetti e Flusso riuscì a percepire le coscienze degli Dei: sembrava quasi che gli parlassero, lo chiamavano. Senza indugiare iniziò ad indossarli, cominciando dall'elmo di Gormil; una volta completata l'armatura, iniziarono a formarsi delle crepe nel suo corpo, l'energia si liberò nello spazio e il corpo di Flusso iniziò a scomporsi, ricomponendosi lontano dal castello. Quando Stella credeva che non avesse funzionato, pensando che Flusso potesse esplodere, sentì un'energia immensa: non la sentiva dall'ultima volta che il Dio supremo si manifestò, era inconfondibile. Il Dio supremo era tornato.

Stella entusiasta si diresse subito verso di lui. Una volta giunto lì il Dio supremo lo ringraziò per avergli dato modo di risorgere attraverso un terrestre, ed era al corrente di tutto ciò che stava succedendo.

Stella gioì per un secondo, ma il Dio supremo lo riportò sull'attenti poiché, mentre Stella viaggiava verso il Dio supremo comunicando con lui telepaticamente, il palazzo era stato violato: il diamante di sangue era stato rotto, il vero male era libero e con un Dio supremo in circolazione. La sua potenza era illimitata, poiché il male era forte quanto il bene.

Il drago oscuro e Muril, mentre il Dio supremo sorgeva, percepirono l'energia degli accessori e del Dio e quindi Muril si fece portare più in alto possibile dal drago oscuro. Successivamente spiegò le sue ali, identiche a quelle del drago, e continuò da solo in direzione dell'energia rilasciata dagli accessori nello spazio, arrivando così al castello. Lì udì il richiamo dei guanti oscuri, l'accessorio che creò il demone con il potere della strega Zangaria e li indossò, facendo crescere ancora di più la sua potenza. In questo modo diede accesso alla coscienza di un demone che adesso era dentro di lui: questo demone percepì bene il richiamo del vero male, dando la possibilità a Muril di prendere il diamante di sangue e portarlo su Krokko.

Il Dio supremo fu in grado di vederlo dall'occhio del castello, essendo ormai collegato ad esso, quindi fece di tutto per arrivare su Krokko con Stella il prima possibile, per impedire ciò che stava per accadere; ma ormai la profezia si era compiuta, il vero male era stato preso dal drago oscuro, che capì subito che nel diamante di sangue c'era un'energia spaventosamente potente e che quel diamante era il blocco della sua energia. Si affrettò così a rompere il diamante con le sue fiamme acide, però il vero male non scelse lui come suo tramite ma Muril, che fu subito posseduto da quell'atomo di puro male: questo riuscì a crescere subito dentro di lui, dato che era diventato ormai un demone indossando i guanti. La forza sviluppata dalla loro unione fu davvero spaventosa e, come primo passo per accrescere ancora il suo potere, il vero male consumò tutta l'energia vitale (persino la materia del drago oscuro che, come disse Stella prima che ciò accadesse, dovette morire senza avere la possibilità di salvarsi).

Il Dio supremo decise di prendere tempo e non mostrarsi da subito, poiché aveva bisogno di capire cosa potesse fare per contrastare quel male, senza causare ancora una volta la distruzione di tutto, poiché non c'era tempo di riprogrammare la creazione.

Ebbe un'idea.

Doveva tornare indietro nel tempo e portare nel presente gli Dei antichi, in modo da riuscire tutti insieme a rinchiudere il vero male nella forma in cui si trovava e fare una prigione capace di contenerlo, fatta della sua stessa materia. L'esperto in questo era il Dio Ybod primo Dio a viaggiare nel tempo. Il Dio supremo non sapeva come avesse queste informazioni dentro di sé, ma sicuramente fu grazie al collegamento mentale che adesso aveva con la biblioteca e con gli altri Dei dentro di lui: decise quindi di tornare al castello, attivare la gemma dei primi per aumentare la sua potenza e attivare l'anello di Kaiak per viaggiare nel tempo, in modo da conoscere Ybod di persona e riuscire a convincerlo ad andare con lui nel futuro.

Tornò indietro nel tempo e, una volta giunto nel tempo giusto, individuò l'energia di Ybod.

Ma non era solo, c'erano molti Dei con lui, quindi pensò di non essere capitato in un buon momento.

Ybod avvertì la sua energia, ma solo lui riuscì a percepirlo, pertanto non disse nulla agli altri e lo contattò telepaticamente chiedendo chi fosse e di cosa avesse bisogno; gli disse di non muoversi oltre, poiché straniero e con un potenziale così elevato: se gli altri lo avessero avvertito, lo avrebbero attaccato subito.

Non riusciva a spiegarsi perché gli altri non lo percepissero ma, tenendolo fermo e lontano poteva capire di cosa si trattasse. Il Dio supremo si fermò come chiesto e fece la sua richiesta, dicendo di essere in difficoltà e che aveva bisogno di lui nel futuro .

Ybod fu sorpreso che un altro Dio potesse viaggiare nel tempo, ma allo stesso tempo non poteva allontanarsi dagli altri poiché era impegnato nella guerra contro l'universo oscuro in quel momento; spiegò al Dio supremo che non era proprio un buon momento, che doveva andarsene subito.

Il Dio supremo si rifiutò di andar via, spiegando la situazione che aveva nel futuro e chiedendo aiuto. Spiegò a Ybod che se non fosse andato con lui nel suo tempo il male avrebbe raggiunto il massimo della sua potenza e avrebbe distrutto ogni cosa mettendo fine a tutto; lo informò anche che allontanandosi dalla sua battaglia per viaggiare nel tempo al suo rientro dal viaggio si sarebbe trovato di nuovo nello stesso istante dal quale era partito e avrebbe potuto continuare la sua battaglia. 

Ybod capì che la situazione del Dio supremo era molto grave tanto quanto la sua e decise di fare una sosta inaspettata: nessuno si sarebbe accorto della sua assenza, tranne Enac, che fu avvisato subito poiché cerebralmente connesso con Ybod. Questo chiese ad Ybod di andare con lui perché non poteva rischiare che Ybod non tornasse, altrimenti avrebbero perso sicuramente lo scontro.

Quindi, finalmente convinti sull'andare nel futuro, Ybod, Enac e il Dio supremo si misero in viaggio e arrivarono nel futuro.

-Ybod:

Bene Dio del futuro, ora dimmi almeno chi sei.

-Enac:

Ybod, dobbiamo fare presto, la battaglia potrebbe essere vinta dall'universo oscuro e noi rimarremmo bloccati qui in questo tempo, lontani dalla nostra realtà, e il tempo collasserebbe. Aspetta, ma è il nostro castello quello?

-Dio supremo:

Si, quello è il vostro castello, è successo molto da quando voi non ci siete stati, ma se mi tenderete le mani saprete tutto: è inutile parlare, posso mostrarvi la storia, così faremo prima.

Allora tesero le mani e subito tutto fu chiaro, ma Ybod, genio come sempre, riuscì a capire che quella era un' occasione d'oro: in ogni tempo si stava combattendo una battaglia contro il male e quindi, se gli scontri fossero stati vinti tutti contemporaneamente, si sarebbe potuto raccogliere la materia giusta e l'energia giusta per creare una sfera fatta di pura energia che avrebbe contenuto il male per sempre e nessuno sarebbe mai riuscito ad assorbire tale potere; nessuno avrebbe più potuto liberare il vero male, certo l'energia negativa sarebbe continuata a fuoriuscire dalla sfera, creando il male, ma la sua vera potenza sarebbe contenuta per sempre.

Quindi Ybod studiò un piano: dovevano collaborare altri Dei a questa battaglia. Per far si che il piano funzionasse bisognava che, dopo ogni scontro contro l'universo oscuro ed il male puro,   qualcuno raccogliesse l'energia rilasciata e la portasse in quel tempo, in modo che potessero formare la sfera che avrebbe contenuto il vero male.

Cosi Ybod iniziò a viaggiare indietro nel tempo e andò da Ferbido e Aretan, nel momento in cui combattevano contro i primi, e gli spiegò tutto. Anche se molto impegnati nello scontro, gli dei accettarono, dopo aver ricevuto una giusta spiegazione. Cosi Ybod, lasciando a Ferbido un po' di energia del tempo, quel poco che bastava per trasferire un po' di quell'energia nel tempo in cui gli serviva utilizzarla, portò Enac nel tempo in cui si trovava, nel preciso momento dello scontro, con lo stesso incarico. Gli chiese di fare lo stesso, lasciando anche a lui un po' di energia del tempo e fece visita a Gormil, mentre anche il suo scontro stava per iniziare, con la stessa richiesta: unica differenza era che lui era già capace da solo, tramite la gemma di Kaiak, di mandare l'energia nel tempo in cui si stava per combattere la più grande delle guerre e dove finalmente il male avrebbe smesso di creare distruzione e morte.

Ybod, una volta sincronizzati perfettamente tutti gli eventi delle guerre combattute contro il male, spiegò al Dio supremo che, per far si che adesso tutto funzionasse, lui avrebbe dovuto creare una sfera di energia che fosse capace di raccogliere l'energia dei vari scontri nel tempo: se tutto avesse funzionato, una volta pronta la sfera, il vero male, in qualunque forma si trovasse, sarebbe stato costretto ad essere assorbito dalla stessa, fatta con la sua stessa materia, raccolta nei vari scontri nel tempo. Aggiunse anche, che in un tempo lontano dal suo, un oracolo annunciò che, se ciò che stavano per fare si fosse compiuto sincronizzando tutti gli eventi, il male sarebbe stato sconfitto.

Il Dio supremo, senza un minimo di esperienza, non aveva idea di come potesse realizzare qualcosa di tanto potente. Avrebbe dovuto avere almeno qualcosa da cui partire, non aveva idea di come iniziare. Ybod lasciò il Dio supremo lì nel tempo in cui doveva essere e tornò al suo scontro nell'istante in cui era andato via .

Nel frattempo il Dio supremo ebbe una magnifica idea: avrebbe usato la stessa struttura della gemma rossa dei primi, ovviamente solo prendendo spunto, combinata con la struttura della gemma sull'anello che conteneva Kaiak (anche questa volta senza compromettere la gemma). In questo modo avrebbe avuto molta energia e la capacità di convogliarla tutta attraverso il tempo. È così che iniziò a raccogliere energia e materia dal castello, creando una sfera gigantesca grande come un pianeta, ma fatta solo di energia e materiali cristallini sconosciuti, mai visti prima. Il materiale era nuovo, fatto di un cristallo nero che si collegava con fili invisibili. Non si rendeva conto di quanto stesse facendo, mentre lui creava la sfera l'energia di ogni era, di ogni scontro epico tra il bene e il male, si stava convogliando da lui, riuscendo ad incanalarsi nella sfera, rafforzando il cristallo nero filamentoso e aumentando l'energia che la sfera possedeva.

Quando la sfera fu creata al cento per cento, il Dio supremo andò dal demone e, una volta di fronte a lui gli scagliò contro un'ondata di energia immensa. Il demone rispose con un altro attacco simile al suo, molto potente, tanto da riuscire ad eguagliare l'energia del Dio supremo. Il demone era ignaro che nello stesso istante, in tutta la storia, si stesse combattendo la stessa battaglia: la sincronizzazione dei tempi e delle guerre fecero si che la sfera si completasse nel giro di poco tempo.

Quando la sfera fu pronta, il demone iniziò ad avere un abbassamento di energia e non riuscì a tener testa per molto tempo al Dio supremo che, avendo una fonte di energia inesauribile a sua disposizione, appena notò il cedimento da parte del demone, colse l'occasione per aprire un portale collegato all'interno della sfera fatta della materia e dell'energia di cui il vero male era composto, forgiata con le esplosioni di tutte le battaglie e dall'energia che loro stessi stavano liberando nello scontro.

Non perse l'occasione di spingere il demone verso il portale dimensionale, ma questo era molto forte e troppo furbo per cascarvi dentro con così poco sforzo: ricambiò l'attacco con un'ondata di energia nera più affilata e distruttiva di una pioggia di diamanti e più velenosa di qualsiasi veleno mai esistito, colpendo il Dio supremo, il quale cedette a quell'attacco perdendo il controllo del portale .

Decise quindi, con le ultime energie rimaste, di creare un sole di energia mista: avrebbe preso tutta l'energia che poteva da qualunque cosa lì intorno. I draghi per primi mandarono la loro energia al Dio supremo per aiutarlo, Stella e il caos fecero lo stesso, anche se Stella pensava che stavolta, se l'universo fosse esploso, la creazione sarebbe terminata; ma il Dio supremo aveva un piano e dovevano solo fidarsi tutti di lui.

Raccolta l'energia necessaria, il Dio supremo creò il sole di energia mista di ogni tipo, la indirizzò verso il demone, che si affrettò a bloccarla tra le mani: ma l'energia era troppo forte anche per lui e iniziò a indietreggiare. Mentre pensava di deviare l'attacco in un'altra direzione, il Dio supremo creò un altro portale proprio dietro di lui, anche questo collegato nuovamente alla sfera di contenimento che avevano pensato per lui. La sfera non poteva essere distrutta, quindi se l'esplosione di quell'energia fosse stata all'interno della sfera l'intera creazione si sarebbe salvata e il vero male sarebbe tornato ad essere un solo atomo rinchiuso in una sfera, per l'eternità.

Il demone resisteva più che poteva, ma l'attacco del Dio supremo superava di gran lunga ogni sua aspettativa di forza e fu costretto a soccombere facendosi buttare nel portale. Il demone (che si pensa possa essere Limbo), promise di tornare per distruggere tutto ma, una volta finito dentro l'esplosione, l'energia lo ridusse ad un solo atomo vagante senza via di uscita e all'istante in ogni tempo e ogni posto esistente, si percepì una sensazione di tranquillità; persino il caos si rilassò per qualche secondo.

Il vero male era stato rinchiuso per sempre e nessun pericolo ormai poteva essere tanto preoccupante da richiedere l'intervento del Dio supremo al momento, quindi decise di tornare al castello e di riconsegnare a Stella gli oggetti, la pietra dei primi e quella di Kaiak; ma quando arrivò lì, altri due Dei, insieme a Stella, lo aspettavano.

Ybod e Gormil gli unici dei che hanno viaggiato nel tempo senza diventare un Dio supremo erano lì che lo aspettavano. Anche Stella era lì che lo aspettava, e tutti e tre solo per un motivo: erano lì in silenzio e aspettavano che tornasse solo per ringraziarlo per il suo operato, dicendo che senza di lui tutti gli sforzi che erano stati fatti nei millenni per preservare l'esistenza sarebbero stati vani. Se l'esistenza adesso poteva continuare non era solo grazie ai loro disegni di creazione, ma anche grazie a lui che eroicamente aveva sconfitto il male una volta per tutte.

Ma adesso cosa altro avrebbe potuto creare tanto scompiglio da richiamare l'attenzione di più Dei nello stesso istante lontani dal loro tempo?

Finiti i ringraziamenti, il Dio supremo si privò delle gemme e degli oggetti, ma uno proprio non riusciva a toglierlo: era l'oggetto con la coscienza di Gormil al suo interno, l'elmo, poiché, avendolo conosciuto come Dio supremo in passato e nel futuro, adesso Gormil aveva deciso di restare a far parte di lui: quando il Dio supremo tornò ad essere solo Flusso, si rese conto che adesso era diventato un Dio con il cuore di drago. La coscienza divina che lo aveva scelto era quella di un Dio del tuono, un Dio elettrico, proprio come il drago che gli aveva concesso il suo cuore .

Contemporaneamente il drago del tuono tornò a dormire nella sua caverna, sigillandola dall'interno per evitare altre sorprese da parte dei terrestri, per andare nella dimensione in cui tramite il sonno poteva recarsi. Voleva andare da Flusso, ovunque si trovasse, per chiedergli cosa stesse succedendo, dato che, dopo aver mandato al Dio supremo la sua energia non aveva saputo più nulla.

I mortali sul pianeta terra guadagnarono invece una tecnologia che finalmente permetteva loro di viaggiare nello spazio fra le galassie e iniziarono così i loro viaggi.

Una volta che il drago del tuono trovò Flusso, si trovo  di fronte anche gli altri Dei e chiese cosa stesse succedendo. Ma flusso gli rispose soltanto di non preoccuparsi di nulla e di tornare dai suoi fratelli poiché l'equilibrio era ormai ripristinato. Disse di comunicare a tutti gli altri draghi che, da ora in avanti, avrebbe tenuto lui l'equilibrio e che loro erano ormai sollevati dall'incarico.

Il  drago chiese come avesse fatto Flusso a diventare un Dio, ma questo gli rispose che quello non era importante e che non era necessario sapere tutto: gli bastava sapere che adesso il male era sotto controllo .

Il drago del male fu ripristinato, ma questa volta non era più grande di un granello di polvere ed era completamente impotente, dato che fu ripristinata solo la sua coscienza (in modo molto ridimensionato, perché senza il male non esisteva il bene, quindi era necessario averlo tra loro come esponente del male tra gli elementi); il suo corpo fisico non esisteva più e la sua coscienza era troppo piccola e mal messa per causare problemi ed inoltre non sarebbe più stata in grado di crescere.

Quindi il drago del tuono fece ritorno dai suoi fratelli, portando con sé la novella e il piccolo drago oscuro.

Nel frattempo gli Dei iniziarono a parlare e dissero a Flusso che adesso lui avrebbe dovuto custodire tutto ciò che di prezioso e pericoloso ci fosse nel castello, come la gemma di Kaiak, la gemma dei primi e gli accessori delle divinità passate.

Flusso era molto preoccupato non sapeva nulla di ciò che doveva fare, ma gli Dei raccomandarono a Stella di farlo studiare, ritenendo Stella ancora una volta un fedele servitore, nonché grande amico e Dio dell'equilibrio; gli chiesero di formare questo nuovo Dio dando la possibilità all'esistenza di avere ancora un guardiano, un nuovo Dio della creazione che potesse tenere sotto controllo tutto ciò che esisteva.

Stella accettò senza batter ciglio, poiché motivato anche lui a proteggere l'esistenza.

Flusso decise di accogliere quell'incarico, diventando il Dio di tutto in quel momento, consapevole che, qualunque cosa sarebbe successa nel corso del tempo, doveva essere pronto ad affrontare le ostilità che si sarebbero presentate da lì in avanti; probabilmente nelle volte successive sarebbe stato solo.

Quindi c'era da studiare e da lavorare, sicuramente non c'era tempo da perdere: doveva essere pronto a tutto il prima possibile.

Ristabilita così la tranquillità nell'universo, l'esistenza continuò in un tempo di pace, ma prima o poi sarebbe successo qualcosa e chissà se Flusso sarebbe stato pronto ad affrontarlo.

Questo riusciremo a vederlo solo con il tempo, poiché altri oracoli parleranno, altre guerre si combatteranno, altri Dei verranno alla luce e altri demoni nasceranno dal buio.

Si sono ancora io a parlare, Aretan.

La mia coscienza riesce ancora ad avere la forza di narrare questa storia, perché quando mi donai a Ybod alla fine dello scontro, riuscì a legarmi alla biblioteca che Gormil creò dopo la scomparsa di Ybod e ci riuscì dato che la biblioteca era connessa al tempo: è per questo che ho la possibilità di narrare la storia.

Sicuramente ci sarà da narrare un'altra storia nei prossimi millenni, la mia coscienza è parte di tutta la storia. Anche se, sono morto in passato, continuerò a raccontare la storia nel futuro in modo che ciò che è stato e ciò che sarà resti divino e immortale, come tutto ciò che esiste, poiché tutto è stato creato e tutto è stato disfatto nel tempo; nulla si è distrutto ma tutto si è trasformato. Non sappiamo cosa succederà nel futuro, ma sicuramente il tempo saprà parlarci e darci una risposta ed io continuerò a narrare la storia, per far si che le memorie del tempo possano continuare a parlarci e a insegnarci tutto ciò che è esistito e ciò che esisterà. Adesso sembra che siamo alla fine,  ma lo è davvero o sarà solo l'inizio? La storia avrà mai una vera fine?

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