Archè

Por nicolaisi

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Hai mai sentito parlare della creazione? Qui saranno descritte le più grandi creazioni degli Dei. La creazion... Más

Archè
La gemma dei primi Dei e la profezia di Aretan
La profezia di Aretan si sbaglia
Il sedicesimo compleanno
L'imboscata di kaiak è il risveglio di limbo
L'esistenza viene riavviata
La rinascita degli Dei e la nascita del Dio supremo
Il Dio supremo
La nuova storia comincia da qui

Ybod Dio del tempo

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Por nicolaisi

-Limbo:

Io sono Limbo, una creatura superiore a tutti e, sinceramente, non posso volere nulla altro dai miei creatori.

-Aretan:

Noi?

Ma non farmi ridere, non ti avremmo mai creato senza volerlo, dicci chi sei o dovremmo distruggerti.

-Limbo:

Non potete distruggermi, voi stessi mi avete creato in ogni giorno della vostra vita. Io sono vivo da quando ognuno di voi è vivo, io sono la creazione di tutto, sono la parte oscura di ciò che voi create, sono una coscienza che è l'opposto di ciò che ognuno di voi realizza. Nel mio universo c'è un opposto per ognuno di voi.

Io sono il Limbo, uno spazio, una coscienza estremamente malvagia; ma siete voi che mi avete creato, senza pensare che c'è sempre un sopra ed un sotto, un bello ed un brutto; voi avete creato tantissimo nei millenni ed io sono il risultato opposto di tutte le vostre creazioni, di tutto ciò che esiste. Non potete neanche distruggermi, io sarò qui in eterno, perché sono sempre stato qui; mi nutro di coscienze e materia, e mangerò anche la vostra se continuate a starmi fra i piedi; ora sono attivo e non dormirò mai più: l'urlo di Ybod era quel pizzico di energia che mi mancava per completarmi, per cui signori potete anche andare via. Io ero già qui, voi mi avete solo incontrato adesso perché la mia energia è molto più grande di quando sono stato generato e avete potuto così percepirmi e percepire i miei movimenti. I creatori di ogni cosa mi hanno creato, i creatori di ogni epoca e galassia, voi compresi. Io sono tutti quanti insieme, sono indistruttibile. Senza di me non ci sarebbe equilibrio, ma senza di voi invece?

Ci saranno altri creatori e voi sarete solo cibo per me, andate via finché ve lo concedo, la mia pazienza, al contrario del mio illimitato potere, è molto ridotta.

Andarono via tutti, ma senza riuscire a star tranquilli, pur sapendo che Limbo sarebbe dovuto esistere per forza, perché senza di lui non esisterebbe niente altro; Ma Stella Del Mattino si sentì in dovere di prendere una decisione, ovviamente parlandone prima con i suoi creatori. Non sapeva cosa gli avrebbero risposto, quindi, anche se titubante, si decise e andò dai suoi creatori.

-Stella Del Mattino:

Padri, devo porvi una mia riflessione, ma non sono sicuro che voi approverete, ho bisogno di dirvelo perché è davvero molto importante per me.

-Enac:

Stella Del Mattino non devi avere timore di dirci ciò che pensi, tu sei il nostro primo figlio, il primo Dio che noi abbiamo creato, qualche diritto in più rispetto agli altri lo hai. Avanti, non farti troppi problemi ed esponici il tuo pensiero.

-Stella:

Io sono la creatura più luminosa che voi avete creato, ma sinceramente non riesco a smettere di pensare a tutto quel buio che abbiamo visto in quell'universo oscuro...

Beh io pensavo di poter portare anche lì un po' della mia luce, per illuminare anche se per poco tutto quel buio. Magari quell'essere che si fa chiamare Limbo potrà essere più sereno invece di essere così oscuro come lo è adesso.

-Ybod:

Stella Del Mattino è una cosa bella quella che hai pensato, ma devo dissentire da ciò che hai detto, poiché neanche la tua luce è abbastanza per illuminare un intero universo con tale oscurità al suo interno. Anche se tu dovessi essere capace di farlo, non sarebbe un bene, poiché se quell'universo dovesse cessare di esistere, noi stessi e tutto ciò che esiste cesseremmo di esistere, il tempo stesso potrebbe collassare se il nulla dovesse prendere il sopravvento.

-Enac:

Inoltre c'è da dire che tu stesso potresti restare compromesso da quell'oscurità e non saresti più un portatore di luce come lo sei adesso, la tua luce potrebbe sparire completamente nell'oscurità, per cui dovresti restare lì perché l'oscurità potrebbe inglobarti senza darti nessuna possibilità di tornare indietro. Anche noi creatori penso che non saremmo in grado di tornare da quel posto, potremmo sopravvivere forse, ma probabilmente senza poter più tornare indietro.

-Stella:

Ho capito, cercherò di non pensarci troppo e tornerò a svolgere i miei compiti ordinari, scusate per la perdita di tempo ma ovviamente essendo una creatura di pura luce, non mi piace l'idea che tanta oscurità esista. Seguirò il vostro consiglio e resterò al mio posto, come voi mi avete indicato di fare.

In cuor suo però Stella pensava di continuo a quell' oscurità, che era ormai diventata un ossessione, non riusciva a tirarla fuori dalla sua mente.

Per anni quell'oscurità lo tormentò senza tregua, non riusciva a liberarsi dal pensiero che se la sua luce non fosse in grado di illuminare quel buio, allora il buio avrebbe potuto oscurare lui se ci fosse stato uno scontro. 

Essendo Stella una creatura che può auto-realizzarsi, sia nel bene che nel male, in base a ciò che pensa, stella iniziò a incupirsi senza che Enac o Ybod riuscissero ad accorgersene.

L'oscurità nella luce di Stella era qualcosa che si muoveva tanto lenta da non essere percepita, ma se quell'oscurità avesse avuto il pieno controllo della luce di Stella Del Mattino, Stella sarebbe diventato un essere malvagio e la sua stessa coscienza sarebbe mutata, diventando oscura.

Mentre stella pensava di poter diventare un essere malvagio, a distanza di un centinaio di anni di tormento, l'opera dell'oscurità al suo interno si compiva: Stella diventò un portatore di distruzione, un demone malvagio creato dal primo demone che sia mai nato nell' universo oscuro, che si era insidiato dentro di lui quando per la prima volta si incontrarono ai confini di quell' universo oscuro.

Limbo depose una traccia della sua oscurità dentro Stella all'insaputa di tutti, che crebbe al punto da riuscire a cambiare la sua natura e ciò lo portò ad opporsi al volere dei suoi creatori, al punto da farsi esiliare da questi, che, compassionevoli e incapaci di portare la distruzione, decisero di condannare Stella a vagare per l'eternità, senza scopo e senza meta e senza avere la possibilità di interferire in nessun modo con la creazione degli Dei, restando cosi anche lontano dall'universo oscuro poiché tutto ciò che c'era all'interno di quell'universo veniva comunque creato in parte dagli Dei della creazione.

Stella però, accettò di buon grado quell'esilio, aveva uno scopo da raggiungere all'insaputa dei suoi creatori: uno scopo auto-imposto dai suoi principi che non erano ancora cambiati come lo era lui. I suoi principi non erano cambiati perché rimase al centro della sua coscienza un atomo di luce, l'ultimo atomo di luce della sua essenza, che lo spinse a provare ciò che sarebbe stato impossibile secondo i suoi creatori. Essere fatto di tenebre e oscurità per lui era come essere morto, quindi prese una decisione che avrebbe dovuto prendere già molto tempo prima: Stella, molto motivato e pieno delle sue convinzioni, si diresse verso l'universo oscuro di Limbo e arrivato ai confini dell' universo oscuro, si fermò a meditare.

Restò fermo immobile a meditare sul confine di quell'universo per molti anni, consapevole anche del fatto che non gli era possibile accedervi perché gli fu proibito da Ybod e Enac, fino a quando non senti una voce familiare, era la voce di Limbo che lo chiamava e lo invitava ad entrare nel suo universo, così da mostrargli quali meraviglie si celassero dietro le ombre; ma Stella, estremamente spaventato all'udire di quelle parole, fece due passi indietro, poi ne fece uno avanti e, prendendo il coraggio che gli era rimasto, gli gridò una risposta...

-Stella:

Cosa vuoi da me?

Perché mi parli? E perché dal giorno in cui ci siamo visti, quando c'erano anche gli altri Dei, non faccio altro che pensare a questo posto?

Se solo volessi, potrei far sparire l'oscurità che ti circonda e che ti protegge e potrei distruggerti con le mie mani.

-Limbo:

Si è vero, potresti, ma non sono io a volere qualcosa da te, sei tu che hai fatto tanta strada per venire da me, sei tu che stai cercando qualcosa e non so perché la stai cercando da me.

Nessuno è mai venuto qui a chiedermi qualcosa dall'esterno del mio universo, e comunque, se dovessi mai distruggermi, tu stesso smetteresti di esistere: guarda, qui vicino a me c'è una copia esatta di te, ma stranamente ho notato che non è più solo completa oscurità. Stella che è qui da me dovrebbe essere oscuro, senza luce, eppure un po' di luce è nata in lui, devo ipotizzare che anche tu non sei più fatto solo di luce.

L'oscurità sta crescendo in te, e sei venuto fin qui per capire cosa ti stia succedendo, perché sei cambiato al punto da farti esiliare dai tuoi creatori. Ma non c'è nulla da capire: stai diventando oscuro ed invece il tuo opposto sta diventando luce, se mai vi doveste incontrare o congiungere sarete completi insieme, raggiungendo il perfetto equilibrio tra luce e buio, fra male e bene. Automaticamente, però, si genererebbe un vostro copione, completamente squilibrato: nessuno può sapere quali saranno gli effetti di una creatura squilibrata e con quel livello di potere.

Sta a te la scelta adesso: diventerai malvagio, lasciando che la parte di Stella oscura diventi buona, facendosi poi distruggere dalle tue stesse mani, o ti unirai a lui creando un unico essere che darà vita ad un altro essere squilibrato e malvagio?

Dopo quelle parole pronunciate da Limbo, successe qualcosa: Stella iniziò a muoversi in un modo praticamente inconscio, per lui non era possibile opporsi a quel movimento, era come se ci fosse un magnete che attirava i due opposti, l'uno verso l'altro. Non potendo far nulla per controllare quell'evento, nella risata del demone Limbo, mentre i due si univano raggiungendo la perfezione ed un perfetto equilibrio, una creatura nasceva.

La creatura che nacque nello stesso istante in cui Stella diventava un essere praticamente perfetto da ogni punto di vista, era completamente squilibrata, senza luce né oscurità. Il caos nacque quel giorno, non appartenente né al bene né al male: semplicemente il caos. Questa creatura sarebbe andata vagando nell'infinito dell' universo oscuro e nell' infinito dell' universo conosciuto dagli Dei, creando disagio e scompiglio ovunque e sempre, non si poteva fermare tanto facilmente. Ma qualcuno avrebbe potuto tenergli testa, anche senza doverlo distruggere.

Stella, ormai completo da ogni punto di vista, capì il suo nuovo obiettivo: avrebbe dovuto tenere sotto controllo quel caos, poiché il caos era nato da lui, ed era quindi sua responsabilità tenerlo a bada. Stella voleva però tornare a casa dai suoi creatori, e raccontare ciò che era successo, per chiedere consigli su come porre rimedio al guaio combinato sotto l'effetto dell'oscurità. (In realtà pensava che non ci fosse altra soluzione che seguire il caos per l'eternità, mettendo ordine là dove lui creava scompiglio: in fondo il caos era nato da lui ed era il suo opposto, quindi era come un fratello, anche se in modo diverso condividevano la stessa energia e materia).

Si recò quindi ai confini dell'universo che chiamava casa e, non avendo più la possibilità di accedervi poichè aveva anche il Craken contro ad impedirgli l'ingresso, chiamò i suoi creatori che subito si recarono da lui. Notarono subito che Stella era cambiato in un modo che non compresero da subito: la sua energia era ormai perfettamente controllata ed equilibrata, non era più come loro lo avevano creato ma era cambiato, si era evoluto, si era completato. Lo lasciarono entrare, dal momento che non percepirono nessun rancore nei loro confronti, anzi percepivano uno strano senso di gratitudine, gli chiesero cosa gli fosse capitato e il perchè del suo cambiamento e della sua potenza.

Stella gli spiegò tutto, dell' oscurità e del cambiamento che aveva avuto nel corso del tempo in cui è rimasto solo a vagare nello spazio, del cambiamento avuto nella sua coscienza una volta unitosi con la sua metà nell'universo oscuro.

Spiegò loro come adesso avessero bisogno di lui nel loro universo, come ci sarebbe stato bisogno di lui in ogni altro posto esistente, compreso l'universo oscuro, dato che un opposto di lui avrebbe creato devastazione e disordine; spiegò che una copia opposta a lui era nata sotto forma di puro caos e che solo lui avrebbe potuto porvi rimedio per mantenere ovunque il perfetto equilibrio delle cose.

Nulla sarebbe cambiato se lui avesse operato con loro, anche con il caos a piede libero sarebbe stato ancora tutto possibile, avrebbero comunque potuto continuare a realizzare la creazione del loro universo senza avere molte preoccupazioni, facendo semplicemente quello che già facevano.

Quella sarebbe stata una delle poche volte che avrebbero visto o parlato ancora con Stella: questo si distribuì in una nube che invase l'intero universo diventandone parte per prevenire il caos e tenere l'equilibrio.

Nel frattempo l'evoluzione sui pianeti andò avanti come previsto, ma sulla terra le coscienze crescevano sempre più consapevoli e sempre più forti, fino a quando degli esseri si svilupparono e richiamarono l'attenzione degli Dei.

-Ybod:

Enac hai visto?

Queste creature sono diventate intelligenti e coscienti, e tutto ciò completamente da soli, senza la nostra guida: forse adesso dovremmo dirgli che esistiamo e che li abbiamo creati noi? Tu che ne pensi?

-Enac:

Io penso di no.

Secondo me sanno già che sono nati per mano di qualcuno, le loro coscienze sanno di esistere e alcune di esse riescono addirittura a collegarsi con l'universo, senza avere un insegnamento programmato apposta per portarli a far questo. Sono a dir poco strepitosi ma, ciò che realmente non mi spiego, è perché molti di loro non riescono a raggiungere questo stato prima di lasciare la carne in cui si trovano, mentre altri si.

-Ybod:

Ricordi il caos?

Secondo me sono gli effetti di questa entità superiore: la perfezione non potrà essere raggiunta da tutti nello stato fisico delle cose, perché il caos intorno a loro non lo permette.

Stella, anche se non è più visibile o percettibile agli occhi di tutti, porta l'equilibrio in alcuni di essi, che riescono così a raggiungere, prima della morte, l'universo che li ospita, per conoscerlo e riuscire a comprendere l'esistenza che noi abbiamo creato per loro; quelle coscienze che a fatica riescono a farlo, sono perfettamente equilibrate, e successivamente alla morte fisica vivranno nel nostro universo senza alcun problema.

Ciò che in realtà mi preoccupa, è il fatto che le coscienze che non raggiungono l'equilibrio prima della morte, possano essere consumate dall'oscurità e dal demone Limbo non raggiungendo mai la luce e dando modo all'oscurità di crescere sempre di più. Però potremmo fare qualcosa per deviare questo problema. E' solo un idea, non sono sicuro che possa funzionare, ma possiamo comunque provarci no?

-Enac:

Cosa ti frulla nella mente questa volta? Ti ascolto.

In fondo ogni volta che ti viene in mente un'idea, quasi sempre funziona. Sono tutto orecchi.

-Ybod:

Creeremo dei posti dove le coscienze possano andare in modo diretto e sicuro dopo l'abbandono dello stato fisico; Le coscienze intaccate dal caos e dall'oscurità invece, avranno il tempo di liberarsi da ciò che li costringe a non comprendere l'universo che abbiamo creato. Solo quando avranno trovato finalmente il loro equilibrio, saranno liberi e avranno anche loro accesso all'universo per godere delle meraviglie che abbiamo creato.

Se non riusciranno a trovare un equilibrio, perché troppo oscure o completamente sopraffatte dal caos, le coscienze verranno liberate direttamente nell'universo oscuro, dove verranno mutate in demoni malvagi fatti di pura malvagità (cosa che, in ogni caso, sarebbe successa anche se non dovessero passare dal posto che costruiremo per purificarle).

Ultimante penso spesso all'universo oscuro...

-Enac:

 Anche tu?

Non dirmi che stai cambiando come è successo con Stella che si è completato con il suo opposto liberando il caos o cose simili, perché ti distruggo qui e adesso! Se tu raggiungessi l'equilibrio perfetto, con la potenza che hai, non oso immaginare cosa potrebbe nascere nell'universo oscuro. Se con Stella è nato il puro caos, con te arriverebbe la fine di tutto il creato!

-Ybod:

No no, al contrario pensavo di poter tenere sotto controllo l'intero universo oscuro e sigillarlo lì dove si trova, senza dargli spazio per continuare ad espandersi. Bisogna fermarlo e, per non distruggere tutto, non possiamo farlo sparire distruggendolo,  ma possiamo chiuderlo limitando i suoi effetti.

-Enac:

Non stai parlando mica di chiudere Kaiak o i primi in una gemma, stai parlando di chiudere l'intero opposto del creato, tutto ciò che esiste compresi i nostri opposti e tutto il resto. È praticamente impossibile.

-Ybod:

Nulla è impossibile se pensi che in realtà è possibile. Ci servirà tutta l'energia che possiamo avere a disposizione e la collaborazione di tutti gli Dei esistenti, anche quelli che non conosciamo; dovremmo avvisare i nostri padri e far avvisare tutti gli altri Dei creatori dell'esistenza; dobbiamo collaborare tutti per far sì che questo sia possibile. Solo dopo potremmo ultimare le nostre creazioni, senza dover avere la paura che vengano distrutte, così potremo portare le coscienze che noi stessi facciamo nascere nella dimensione perfetta, quando saranno pronte ad abbandonare la carne in tutta tranquillità, senza dover avere il rischio di essere assorbiti nell'oscurità dell'universo oscuro.

Dobbiamo controllare tutto ciò che è in nostro potere controllare, altrimenti tutto controllerà e non ci sarà una soluzione diversa: dobbiamo rinchiudere l'universo oscuro con dei confini, e dobbiamo imprigionare Limbo nel suo stesso universo, perché quel demone è un portatore di distruzione e soprattutto di oscurità. Da quando l'energia di quell'universo si percepisce, nessuno è più veramente tranquillo, poiché tutti temono che Limbo possa causare problemi.

-Enac:

Va bene, possiamo fare un tentativo, ma in ogni caso sappi che non sarà facile convincere tutti a svolgere questa impresa, anche perché non tutti sono disposti a perdere la vita o anche molto di più.

Se tutto ciò che dici si rivela essere una gigantesca idiozia che porta alla distruzione di tutto, se non va come pensi che possa andare,  se anche solo di un dettaglio tu dovessi sbagliarti, tutto finirà, e l'universo oscuro assorbirà l'intero creato di ogni universo. Tu vuoi giocare con forze che sono più grandi di ognuno di noi, non so se vale la pena provarci. Magari, se lasciamo tranquillo Limbo nel suo universo, non causerà problemi, ma se lo stuzzichiamo chissà cosa potrà succedere.

-Ybod:

Si è vero, sono forze che ognuno di noi non può combattere da solo, ma siamo tanti e tutti uniti, insieme possiamo fare qualsiasi cosa. Con tutti gli eserciti dell'intera opera di ogni creato e tutti gli Dei esistenti, esistiti e che esisteranno, insieme possiamo.

Ti posso garantire che se davvero partecipiamo tutti, possiamo farcela.

-Enac:

Come intendi fare a portare qui tutti, anche quelli esistiti e quelli che non esistono ancora? Dovresti usare l'anello con il potere di Kaiak per viaggiare nel tempo, e sai benissimo quanto è pericoloso.

-Ybod:

Si, viaggerò nel tempo e nello spazio usando l'anello, porterò a tutti il messaggio e chiederò a tutti di andare vicino ai confini dell'universo oscuro. Quando avrò finito, anche io andrò vicino a quell'universo e bloccherò il tempo in quel punto.

In questo modo tutti ci troveremo lì nello stesso momento, ed avrà inizio l'attacco verso Limbo e la chiusura dei confini di quell' universo. Enac sono sincero con te, non so se funzionerà al cento per cento, ma dobbiamo provarci: quell' universo deve essere sotto il controllo di tutti gli Dei, non può essere regnato da Limbo senza un controllo, altrimenti tutto ciò che creiamo darà origine a un nuovo demone e cosi via per sempre, fino a che l'universo oscuro non incontrerà altri universi per inghiottirli nel buio per sempre, aumentando il suo spazio e i suoi confini all'infinito! Non può succedere! Va fermato e non c'è più tempo.

Così Ybod attivò il suo anello senza perdere altro tempo, e, mentre scompariva dissolvendosi nel nulla, Enac raggiunse tutti gli Dei del tempo in cui si trovava, compresi i genitori che li avevano creati, cercando di spiegare a tutti ciò che stava per accadere. Tutti gli risposero che sapevano già ciò che stava per accadere, ed erano pronti.

Enac, stupito, chiedeva come fosse possibile che sapessero già tutto. Gli risposero tutti la stessa cosa.

-Divinità che raccontano l'apparizione di Ybod:

Ybod Dio del tempo, presente in ogni dove, è andato da tutti ed ha raccontato cosa sta per accadere; tutti gli eserciti sono già pronti per la grande guerra: tutti gli eserciti degli Dei saranno lì ad aspettare il via del Dio Ybod, per iniziare l'assalto ci sarà persino un esercito ormai morto da tanto tempo che dal passato arriverà per aiutare; l'esercito dei primi, anche se sotto il controllo dei primi, prenderà parte allo scontro, poiché neanche i primi da soli potrebbero contrastare tale oscurità, pertanto loro stessi prenderanno parte allo scontro restando nel loro tempo, attaccando l'universo oscuro quando era appena nato per indebolirlo.

Questa volta il male sarà rinchiuso in uno spazio confinato, in un universo che non ha via di uscita. Sappiamo tutto, dobbiamo solo andare lì, poi sarà Ybod a dirci cosa fare. Dobbiamo solo attendere le sue indicazioni.

Arrivò il giorno atteso, e tutti gli Dei mai esistiti e quelli non ancora nati erano lì con i loro eserciti al massimo delle loro potenze, ognuno nel suo tempo ma tutti nello stesso posto. Dopo pochi minuti dall'arrivo dell'ultimo degli Dei mancanti, apparve Ybod, avvolto da una nuova luce, una nuova consapevolezza di sé che tutti gli altri non erano mai riusciti a raggiungere. Era parte integrante con tutto: diventarlo non era ciò che intendeva fare, ma quel viaggio attraverso le dimensioni spaziotemporali lo rese parte di qualsiasi cosa del caos, dell' equilibrio, della luce e dell' oscurità, era parte di tutto. Era diventato il Dio di tutti gli Dei e non avrebbe potuto avere un opposto malvagio, poiché egli stesso era il suo opposto, perche lui era ormai tutto e l'opposto di tutto. Quindi, manifestando la sua infinità, Ybod fece unire a tutti l'energia e la materia di cui disponevano fino all'ultimo atomo possibile da utilizzare, spiegando loro che, creando una barriera esterna di quella portata e con la forza di tutti unita, un'altra barriera di pari forza sarebbe nata dalla parte interna dell' universo nero: le due barriere create ne avrebbero quindi creata una terza che, fondendosi con l'energia che Ybod adesso era in grado di liberare, sarebbe stata in grado di contenere l'universo oscuro per l'eternità e non solo. Si sarebbe potuto scegliere quali coscienze indirizzare in quel universo e quali materie, tramite una selezione fatta da un guardiano senza nome messo all' ingresso di un grande cancello, con il compito di smistare le coscienze e la materia in base a dove sarebbe più comodo farle stare, senza correre il pericolo che queste possano tornare sotto forma di demoni; le creazioni di tutti sarebbero potute continuare all'infinito. 

Subito dopo l'arrivo di Ybod in un istante tutti gli Dei di tutti i tempi si trovarono magicamente insieme, circondando l'universo oscuro. Quando Ybod iniziò a rilasciare la sua energia, tutti quanti lo seguirono, rilasciando il massimo del loro potenziale e riuscendo davvero a creare le barriere che avrebbero contenuto quell'universo.

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