MIKADO: "Hmmm..."
La sensei approfittò del suo giorno libero per rilassarsi come si deve, dimenticando gli eventi della passata giornata.
Che in realtà la sua mente aveva già bello che rimosso, ma sono dettagli.
Una veloce rivestita con abiti leggeri e la nostra Mikado decise di riordinare un po' la sua casa.
Che tutto sembra, tranne che l'abitazione di una severissima sensei: Peluche ovunque.
Coglinetti, orsacchiotti, gattini e cagnolini di ogni genere rappresentavano la sua enorme collezione.
MIKADO: "Ah! I miei piccini! Quanto vi ho trascurati! Fufufu!^^"
Se li abbraccia, coccolandoli come fossero veri. Ed ognuno di loro ha pure un nome.
In questa sua dimensione, (ed un po' come accade per Kido), Mikado è una persona di stampo diverso.
Nemmeno la temibile Suzune sa.
E probabilmente non dovrà mai venirne a conoscenza, anche se ha assistito alla scena dell'armadietto.
MIKADO: "Se i miei studenti mi vedessero..."
Pensò tra lei e lei.
Una figuraccia da guinness probabilmente.
Perderebbe tutta la sua autorità acquisita in questi anni da dura insegnante.
Ma in fondo, chi mai andrebbe a trovarla?
Chi mai oserebbe suonare alla porta di un tale "demonio"?
Solo un pazzo.
Ed infatti, suonò la porta.
MIKADO: "Eh?"
Un brivido, percorse la schiena di sensei.
Chi poteva mai essere?
Non attendeva pacchi o visite.
MIKADO: "Sarà qualche venditore porta a porta! Lo manderò subito via..."
Ma apre l'uscio di casa...
KIDO: "S-Sensei! P-Perdoni il disturbo!! Io..."
Ma richiude l'uscio di casa...
MIKADO: "(AWAWAWAWAWAWAWAH???? K-K-K-K-KIDO-KUN... QUIIII???)"
KIDO: "(F-Fueeeh... m-mi odia così tanto da sbattermi subito la porta in faccia... ><)"
Cosa ci faceva l'adorabile Kido a casa sua?
Beh, molto semplice.
SUZUNE: "Kido-kun! Mikado-sensei deve aver dimenticato la sua borsa qui! Saresti così... ma COSÌ gentile da riportargliela? Ti dò il suo indirizzo!^^"
KIDO: "Eh? M-Ma proprio io?"
SUZUNE: "Si! Tu e SOLTANTO tu! *aura di gran malvagità strategica*"
Capito?
Torniamo ai due comunque, perché Mikado deve per forza aprire adesso e vedere come risolvere l'annosa situazione: Non può far vedere a Kido la sua collezione di peluche.
Quindi si fece coraggio e lentamente fece capolino da dietro l'uscio di casa sua.
MIKADO: "Ehm... Kido-kun? Cosa ci fai qui? Non dovresti stare a studiare visti i tuoi voti bassi??"
KIDO: "GAH! S-Scusi sensei! È solo che... le ho riportato la b-borsa come richiesto da... da... S-Suzune-sensei! ><"
E comprese tutto.
MIKADO: "(M-Maledetta Suzune!!!) *denti che digrignano minacciosamente*"
KIDO: "(Q-Questa mi ammazza! G-Guarda come d-digrigna i denti!)"
Quindi adesso doveva risolvere il puzzle che si era presentato dinnanzi ai suoi occhi:
1)Prendere la borsa
2)Non far entrare Kido
3)Resistere alla sua adorabilità
Più facile a dirsi che a farsi.
MIKADO: "Oh? In tal caso... ti ringrazio per il tuo... supporto! (SUPPORTO?? Dovrei dargli una carezza, altroché!!)"
KIDO: "P-Prego... (S-Sono ancora vivo, ma...)"
MIKADO: "Molto bene! Se è tutto, ti consiglio di tornare a casa a studiare! Arrivederci! (Ah! Che delitto mostruoso mandarlo via!!)"
Sta per chiudere la porta, con dispiacere al massimo, quando con uno sprezzo di gran coraggio...
KIDO: "U-Un secondo sensei! Io... Io vorrei... parlare un secondo con lei! P-Posso... Posso entrare un secondo? (Lo sto facendo davvero, non ci credo... ma devo chiederle se davvero mi odia! ><)"
MIKADO: "Eh? EH??? Entrare? Cioè... intendi in casa mia? Nel mio appartamento? Ora???"
Sembra che al destino questi due non stiano tanto simpatici.
Ma ricordiamo sempre che è colpa di una certa "collega" fissata con i leccapiedi.
SUZUNE: "Ecciù!! (Qualche narratore starà parlando alle mie spalle... ufufu!)"
Quindi, cosa faranno (ancora) i due?
MIKADO: "N-Non potremmo parlarne chessò DOMANI all'università?"
KIDO: "N-No, la prego... adesso!"
MIKADO: "Si ma... proprio DENTRO casa mia dobbiamo farlo???"
Pur rimanendo adorabile, l'inaspettato ed inatteso slancio di coraggio da parte del suo amato (in segreto) alunno, sta mettendo in seria difficoltà la sensei.
Ma tanto.
MIKADO: "Ehm... h-ho la casa un pochino in disordine!"
KIDO: "L'aiuto a riordinare! ><"
MIKADO: "H-Ho anche dei piatti sporchi da lavare! Impossibile!"
KIDO: "Ve li lavo io!"
Era davvero insistente.
Mikado diede una craniata immaginaria al muro per riprendere conoscenza mentale.
Ma alla fine... di soluzione ve ne era soltanto una...