Love Bites

By LoryMMI

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{COMPLETA} Katherine è una giovane vampira, ma non una qualunque. Lei è la principessa dei vampiri, figlia pr... More

🎬Booktrailer🎬
🧛🏻‍♀️Protagoniste🐺
Personaggi Secondari
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciassette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitré
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Trentacinque
Trentasei
Trentasette
Trentotto
Trentanove
Quaranta
Quarantuno
Quarantadue
Quarantatré
Quarantaquattro
Quarantacinque
Quarantasei
Quarantasette
Quarantotto
Quarantanove
Cinquanta
Cinquantuno
Cinquantadue
Cinquantatré
Cinquantaquattro
Cinquantacinque
Cinquantasei
Cinquantasette
Cinquantotto
Cinquantanove
Sessanta
Sessantuno
Sessantadue
Sessantatré
Sessantaquattro
Sessantacinque
Sessantasei
Sessantasette
Sessantotto
Sessantanove
Settanta
Settantuno
Settantadue
Settantatré
Settantaquattro
Settantacinque
Settantasei
Settantasette
Settantotto
Settantanove
Ottanta
Ottantadue
Ottantatré
Ottantaquattro
Ottantacinque
Ottantasei
Ottantasette
Ottantotto
Ottantanove
Novanta
Epilogo
Avviso e Ringraziamenti
Sequel

Ottantuno

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By LoryMMI

[Katherine's Pov]

Dopo l'incontro con Amdis, io e Ulrich siamo tornati al villaggio e ora stiamo per entrare in casa dove gli altri ci stanno aspettando.

L'Alpha apre la porta e in salotto troviamo tutti quelli che c'erano al rito dei mate.

Le prime che vado ad abbracciare sono Wendy ed Allyson, mentre Ulrich va direttamente da Dayane.

"La situazione è grave. Amdis ha portato all'incontro una piccola parte del suo esercito e basta per distruggere il nostro intero branco. Ci ha dato un giorno per pensare ad arrenderci a lui, ma noi sfrutteremo questo tempo per chiedere aiuto a chiunque possa darcene" afferma Ulrich guardandoci tutti.

Con lo sguardo cerco Sharon e subito lo trovo, notando che anche lei mi stava guardando e vedendola farmi un cenno con la testa che mi fa capire cosa voglia.

"Io e Sharon forse sappiamo a chi chiedere" comunico vedendo gli sguardi di tutti puntare me.

"I Barrymore, il clan di vampiri nemico dei Black" al mio annuncio, vedo Ulrich guardarmi con sorpresa, ma subito interviene Sharon per dare spiegazioni.

"Sono vampiri Oscuri che odiano Amdis più di ogni altra cosa. Sono sicura che possano essere convinti a lavorare con i licantropi per batterlo" afferma con la voce di chi spera di ricevere un come risposta e dopo poco tempo passato a pensarci, Ulrich sospira e annuisce.

"Se questo potrà aiutarci contro Amdis allora va bene" accetta, ma ora devo intervenire io.

"C'è solo il problema che sono molto distanti, sulle montagne all'estremo Nord. Non possiamo essere tanto veloci da andare e tornare in 24 ore" spiego e Ulrich abbassa lo sguardo pensieroso, mentre io mi chiedo cosa ci sia da pensare.

Non esiste un modo veloce per raggiungere i Barrymore.

"Forse c'è un modo"

Okay, come non detto.

Ulrich alza lo sguardo e punta gli occhi su sua moglie.

"Il destriero di Solaris" comunica lasciando tutti perplessi, o almeno i non licantropi.

"Chi?" domando volendo prendere parte a questa conversazione e Wendy si fa avanti per spiegarmi.

"Si dice che ci sia un cavallo che si aggiri per i boschi del Branco della Prima Luna, lo stesso che viene ritratto con Solaris 2000 anni fa durante la guerra con Selene" mi spiega lasciandomi ancora più perplessa.

"Cioè stiamo parlando di un cavallo di 2000 anni dalla dubbia esistenza?" domando per essere sicura di aver capito bene.

"Non è un semplice cavallo" risponde Ulrich andando davanti alla sua libreria per prendere un libro dalla copertina di pelle nera. Lo apre, sfogliando velocemente le pagine e appena si ferma me lo porge, mostrandomi il disegno di questo magico cavallo, che con mia grande sorpresa riconosco.

"Pegaso? Il cavallo alato?" domando incredula e l'Alpha annuisce, mentre io abbasso lo sguardo sul disegno, vedendo appunto questo cavallo ergersi sulle zampe posteriori, con le ali spalancate, nell'intento di schiacciare i suoi nemici sotto gli zoccoli.

"Ma non può esistere. La leggenda di Pegaso è appunto questa: Una leggenda" faccio notare a tutti, ma questa volta è Allyson ad intervenire.

"Solo per il fatto che vampiri, licantropi, streghe, fate, elfi e sirene siano le specie sovrannaturali più famose non significa che siano le uniche. Alla Struttura esistono mutaforma, spettri e altre creature che non si vedono quasi più in giro" mi fa notare lei e in effetti non posso darle torto.

Si dice che millenni fa, prima di Selene e Solaris, esistessero addirittura i draghi, ma non è mai stato accertato con sicurezza.

"Okay, mettiamo per assurdo che possa esistere. Qualcuno l'ha mai visto?" domando guardandoli uno ad uno, ma tutti distolgono lo sguardo, dicendo implicitamente di no.

"Io" risponde Nicole e tutti ci giriamo verso di lei con stupore.

"Cosa? Quando?" domanda Brenda scioccata sul divano in parte a lei.

"A Capodanno" risponde. Noi rimaniamo in silenzio in attesa che racconti.

"Io soffro di insonnia ed era da qualche notte che non dormivo bene. La mattina di Capodanno, dopo l'ennesima notte insonne, sono uscita presto di mattina per raccogliere oggetti utili per Brenda. Ad un certo punto ho sentito un nitrito, ma diverso da quello dei comuni cavalli, più....celeste, non saprei come spiegarlo meglio. Mi sono sporta oltre i cespugli e l'ho visto. Un cavallo bianco candido, con la coda e la chioma dorata e le ali aperte che riflettevano i colori dell'arcobaleno. Io ero sconvolta, credevo che fosse un'allucinazione dovuta alle poche ore di sonno ed è per questo che non ne ho parlato con nessuno. Non volevo essere considerata pazza" ci spiega e questo mi basta per capire che Pegaso esiste veramente ed è qua intorno, forse per il collegamento che c'è tra Solaris e il suo branco, quello della Prima Luna.

"Vale la pena cercarlo allora" decido, ma Ulrich interviene di nuovo.

"Non sarà facile avvicinarlo. C'è un motivo se è rimasto nascosto e selvatico per 2000 anni" mi fa notare, ma davanti ad una sfida la sottoscritta non si tira di certo indietro.

"Non è il mio primo rodeo. Ho già domato cavalli selvatici" rispondo sicura di me.

"Forse però è meglio che Wendy venga con te, essendo che i Moon discendono da Solaris e magari Nicole può aiutarvi a trovarlo" ribatte Ulrich e così accetto.

"Io mi assenterò per poco" comunica Allyson di punto in bianco stranendoci tutti.

"Forse so a chi chiedere aiuto contro Amdis, ma devo andare da sola" ci spiega in modo molto vago e ovviamente Jack si oppone.

"È troppo pericoloso Allie, per te e per nostro figlio" le fa notare visto che i vampiri di Amdis potrebbero essere in agguato ovunque.

"Ho la magia dalla mia parte e un passato da Cacciatrice alle spalle. Sfido chiunque a mettermi i bastoni tra le ruote" ribatte con il tono tipico di Allie Spacca-Culi.

"Jack, ci serve tutto l'aiuto possibile e dobbiamo fidarci di lei" interviene Ulrich e il giovane licantropo, anche se non vorrebbe mai lasciare andare la sua ragazza da sola, decide alla fine di accettare e la abbraccia pregandole di tornare sana e salva.

Mi avvicino anch'io e abbraccio la mia mate.

"Sta attenta" le chiedo intanto che sciogliamo l'abbraccio.

"Anche tu. Pegaso non è un comune cavallo, non sottovalutarlo" mi avvisa e io annuisco, per poi vederla salutare gli altri e infine uscire di casa.

"Bene" dico voltandomi per rompere il momentaneo silenzio che si era creato.

"Andiamo a stanare un cavallo leggendario"

...

Dopo ore passate a girare a vuoto il bosco, mi fermo e mi appoggio ad un albero sbuffando sia per la noia che per la frustrazione.

All'inizio era eccitante l'idea di incontrare un cavallo leggendario come Pegaso, ma ora vorrei solamente tornare al dolce caldo di casa mia, però continuo perché ne va della salvezza della mia famiglia.

"Wendy" la chiamo appena mi viene un'idea che potrebbe rivelarsi geniale.

Mi giro e la vedo appoggiata ad un albero che prende fiato e riposa le gambe insieme a Nicole.

"Nei miti di Pegaso, non esiste qualche frutto o cibo ricorrente che potrebbe piacergli?" domando cambiando il mio tipo di approccio.

Se noi non possiamo arrivare a Pegaso, facciamo arrivare Pegaso da noi.

"Le bacche di biancospino" risponde dopo averci riflettuto per qualche secondo.

"Beh Pegaso era il cavallo di Solaris. Ha senso che i suoi frutti preferiti vengano da una delle due piante letali per i vampiri Oscuri" fa notare Nicole e in effetti è una simpatica coincidenza.

"Dovrebbero esserci dei cespugli più avanti" dice sempre lei, così riprendiamo a camminare nella stessa direzione per un altro quarto d'ora.

"Allora Katherine? Come hai intenzione di domare il leggendario Pegaso?" mi chiede Wendy con un tono strano, quasi di sfida più che di curiosità.

Il problema è che me la sono tirata prima dicendo che sarei riuscita a domarlo, ma in fondo in fondo un po' mi sento in ansnia al pensiero di trovarmelo davanti.

Apro bocca per risponderle, ma improvvisamente Nicole mi zittisce e ci fa cenno di abbassarci, così lo facciamo tutte e tendiamo le orecchie, sentendo dei rumori più avanti.

Cercando di essere più silenziose possibile avanziamo fino a giungere ad un piccolo spiazzo naturale e quando ci affacciamo da dietro gli alberi, rimaniamo tutte e tre a bocca aperta.

"Per la santissima Luna" sussurra Wendy dando voce ai nostri pensieri.

Un cavallo dal manto bianco come la neve, la criniera dorata e la coda dello stesso colore è chino davanti ad un cespuglio di biancospino intento a mangiare le sue bacche, ma sembra che le spine della pianta non gli facciano nulla.

"È lui" ci dice Nicole riconoscendo l'animale.

Tuttavia, la sua vista risveglia uno stato d'animo strano in me. Mi sento quasi indegna di essere alla sua presenza, però ci pensa Wendy a risvegliarmi da questo stato stringendomi la mano e a dirmi con un cenno della testa di farmi avanti.

Coraggio Katherine, hai domato decine di cavalli! Ce la puoi fare!

Esco dal mio nascondiglio in punta di piedi, ma il cavallo si accorge subito di me e alza la testa di scatto nella mia direzione, perciò mi fermo e alzo le mani.

"Ehi....calmo, non voglio farti del male" dico avanzando lentamente verso di lui senza fare movimenti bruschi, ma il destriero di Solaris fa un passo indietro, segno che non si fida di me o probabilmente non si fida di nessun essere che non sia un animale.

"Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Il branco di Solaris rischia la distruzione per mano dei vampiri" continuo cercando di fargli capire che non farei mai del male ad un essere bello come lui.

Pegaso mi nitrisce contro, ma non mi è sembrato un Va bene vi aiuterò.

Come volevasi dimostrare, il cavallo si erge sulle zampe posteriori e in quell'istante sulla sua schiena compaiono due grandi ali piumate che, come ha detto Nicole, riflettono proprio l'arcobaleno.

Per quanto ammaliante questa vista possa essere, realizzo subito che voglia volare via e se lo facesse lo perderemo, probabilmente per sempre, perciò decido di avanzare, ma proprio in quel momento Pegaso torna con le zampe anteriori per terra, ma lo fa con una forza tale da far tremare la terra sotto di me e farmi cadere.

Il cavallo si gira e inizia a correre per prendere la rincorsa per volare, ma io non sono per niente una che si arrende, perciò mi rialzo e scatto con la mia velocità di vampiro, vedendo davanti a me Pegaso che inizia a sbattere le ali e a librarsi in volo, perciò accelero e salto, balzandogli sulla groppa proprio mentre spicca il volo, salendo sopra le cime degli alberi.

Il problema è che lui ovviamente si è accorto della mia presenza e inizia a fare giravolte brusche in aria per disarcionarmi, ma io mi aggrappo a lui più forte che posso e cerco di non scivolare, sebbene sia una delle cose più difficili che abbia mai fatto, soprattutto quando vola a testa in giù per un tratto che mi disorienta parecchio.

Ad un certo punto, fa una brusca inversione a U e questo mi coglie alla sprovvista, facendomi scivolare con le gambe, ma per fortuna riesco ad aggrapparmi alla sua schiena con le mani, vedendo sotto di me la caduta che mi aspetterebbe se mollassi la presa.

"Se pensi veramente che mi arrenderò ora ti sbagli di grosso" gli dico facendo appello a tutte le mie forza per resistere ai suoi tentativi di farmi cadere e finalmente riesco a tornargli in groppa.

"Io devo proteggere la mia famiglia!" allungo le mani sul suo collo, quasi vicino alla testa e involontariamente le mie iridi diventano rosse, mentre davanti a me lo scenario cambia completamente, mostrandomi immagini che non avevo mai visto prima.

Vedo dei vampiri maltrattare un cavallo, frustandolo ripetutamente e alla fine lo lasciano morente in mezzo alla foresta, ma improvvisamente compare una donna che riconosco grazie ai numerosi ritratti che si vedono nei libri di storia: Solaris, ma più giovane, forse poco dopo essere diventata un licantropo.

La prima lupa cura il cavallo salvandogli la vita, ma, dopo un periodo di tempo imprecisato, i vampiri che avevano quasi ucciso l'animale tornano per riprenderselo, però Solaris si intromette e combatte per proteggere il suo amico.

Tuttavia, un vampiro gioca sporco ed è sul punto di uccidere Solaris con una lancia, quando improvvisamente il cavallo si intromette, prendendo il colpo al posto della lupa e lei, addolorata e allo stesso tempo piena di rabbia, uccide i vampiri.

Non volendo lasciar morire il cavallo, prende un grimorio e usa l'ultima scintilla di magia rimasta dentro di sé per lanciare un incantesimo sul cavallo, facendogli assorbire l'arcobaleno che c'era quel giorno e trasformandolo nell'animale che è oggi: Pegaso.

Le immagini svaniscono così come sono apparse, mostrandomi il terreno farsi sempre più vicino e Pegaso che si appresta ad atterare in una piccola radura, senza accennare ad un tentativo di liberarsi di me.

"Katherine" mi chiama Wendy e la vedo avvicinarsi con cautela, infatti Pegaso indietreggia, mentre dietro di lei compare Nicole.

"Tranquillo, sono con me" dico accarezzandogli il collo e questo sembrerebbe calmarlo.

Scendo da lui e mi ricongiungo con la mia ragazza con un abbraccio.

"Stai bene?" mi chiede preoccupata per il volo che ho fatto, ma io annuisco per tranquillizzarla, mentre con una mano torno ad accarezzare la criniera del cavallo.

"Sì sto bene. Credo di aver visto per sbaglio nella sua mente e ho capito che Pegaso non si fidava di me perché i vampiri gli hanno fatto molto male, l'hanno quasi ucciso due volte, ma credo che abbia capito che non ha nulla da temere da me" le spiego rimanendo ancora stranita da come sia stato possibile che io sia entrata nella mente del cavallo, dato che non lo avevo mai fatto prima.

All'improvviso, Pegaso mi avvolge con la sua ala come per abbracciarmi e strofina il muso contro il mio petto.

"Forse non sei l'unica ad essere entrata nella mente di qualcuno. Forse anche lui ha visto nella tua" ipotizza Nicole e anche se non risponde alla mia domanda su come abbia fatto, sono felice che tutto si sia risolto per il meglio.

Ora che la parte sull'addomesticare Pegaso è stata fatta, bisogna passare al viaggio, perciò mi volto verso il cavallo.

"Dobbiamo raggiungere le montagne all'estremo Nord e abbiamo 3 giorni per andare e tornare. Credi di poterci aiutare?" domando e lui nitrisce con un tono che sembrerebbe essere felice, dopodiché si allontana da noi e spalanca al massimo le sue ali che iniziano a brillare di una luce intensa e infine da un colpo secco, facendo sparire questa luce, mentre dietro di noi compare quello che sembrerebbe essere un portale, dove dall'altra parte si vedono chiaramente le montagne che dobbiamo raggiungere.

"Un portale magico per il teletrasporto? Ci credo che nessuno è mai riuscito a prenderlo. Sfido chiunque a prende un cavallo così formidabile" commenta Wendy ottenendo un nitrito di approvazione da parte di Pegaso.

"Okay, ora continuo da sola. Dei licantropi non sarebbero i ben accetti" informo Nicole e Wendy, che sono costrette ad accettare.

"Puoi scordarti che ci andrai da sola" afferma la voce di Sharon e quando mi volto la vedo avvicinarsi, quindi forse ci ha seguite da lontano.

"Ne sei sicura?" domando preoccupata per il fatto che su quelle montagne ci sarà molto probabilmente anche Jaden, colui che ha trasformato Sharon in malo modo.

"Assolutamente" risponde senza un filo di esitazione e questo mi convince a portarla, così ci voltiamo verso Wendy e Nicole per gli ultimi saluti.

"Non cacciatevi nei guai e tornate immediatamente al villaggio" avviso entrambe e dopo aver dato un bacio alla mia ragazza, mi volto e vedo Nicole e Sharon farsi un semplice cenno con la testa, ma dai loro sguardi credo che vorrebbero fare di più.

Mi toccherà vestire ancora i panni di Cupida a quanto pare.

Tornando alle cose serie, mi volto verso il portale e insieme a Sharon e Pegaso ci entro.

...

Una volta dall'altro lato, vengo subito colpita da una sferzata di aria gelida, mentre una tempesta di neve imperversa su questa montagna, costringendo me e Sharon a tirarci su il cappuccio dei giubbini e fare lo stesso con la cerniera.

Mi volto verso Pegaso e lo vedo un po' in difficoltà con questa tempesta.

"Trovati un riparo. Verremo noi a cercarti!" esclamo per sovrastare il rumore della tormenta e Pegaso nitrisce per accettare, dopodiché lo vedo scendere per qualche metro ed entrare in una piccola grotta in questa parete di roccia, abbastanza grande da ospitarlo.

"Pronta?" chiedo sempre ad alta voce a Sharon. Lei annuisce e così insieme iniziamo a salire lungo questo sentiero alla ricerca della zona in cui vivono i Barrymore, ma il percorso si rivela più arduo del previsto a causa di questa tempesta di neve, con il vento così forte che sembra di essere davanti ad un tornado.

Appena finisce la parete di roccia, mi sporgo e vedo una salita da fare senza alcun tipo di riparo.

"Te la senti?" domando quasi urlando e Sharon si sporge per vedere cosa ci attende, per poi voltarsi e guardare lo strapiombo dal ciglio sul quale abbiamo camminato durante l'ultima mezz'ora almeno.

"La tempesta è troppo forte! Rischiamo di fare un bel volo!" esclama, ma io non voglio fermarmi.

Devo arrivare dai Barrymore e cercare un modo per salvare la mia famiglia.

"Katherine! Non ne vale la pena! Troviamo una grotta e aspettiamo che questa tempesta finisca!" aggiunge quasi come se fosse una supplica e pensandoci bene, se ora iniziassi a salire, rischierei di cadere giù dalla montagna e anche se non posso morire ci metterei troppo tempo a tornare su, quindi l'idea migliore è quella di Sharon, anche se non è la mia preferita.

"Merda!" impreco tra me e me tornando indietro e rimanendo incollata alla parete per non fare un brutto volo.

Dopo pochi minuti, trovo finalmente un buco in questa parete dove poterci nascondere temporaneamente, perciò faccio un cenno alla mia amica ed entrambe entriamo gattonando, date le dimensioni ridotte dell'entrata.

Una volta dentro e al riparo dalla tempesta, mi scrollo la neve di dosso, vedendo Sharon fare lo stesso e la cosa bella è che il rumore qua dentro è ridotto, perciò si può parlare normalmente.

"Ora ricordo perché odio la montagna" commenta la mia amica sedendosi in terra per riposarsi, mentre io cerco in questa grotta degli oggetti che possano aiutarmi ad accendere un fuoco.

"Quanto vorrei che ci fosse Allyson e la sua magia" commento pensando che la mia mate avrebbe acceso un fuoco con uno schiocco delle dita.

Purtroppo in questo caso non trovo niente che possa tornarci utile.

"Temo che dovremmo attendere senza fuoco" comunico a Sharon tornando da lei.

"Possiamo scaldarci tra di noi" propone, ma io la guardo perplessa e lei allora mi guarda male.

"Non intendevo scopare. Intendevo abbracciarci per scaldarci a vicenda con il calore dei nostri corpi" mi spiega e pensandoci bene è l'alternativa migliore che stare al freddo in attesa che finisca la tempesta.

Essendo che di corporatura sono la più piccola delle due, decidiamo che sarà Sharon ad abbracciarmi da dietro, perciò mi sdraio in terra e sento da dietro le sue braccia che mi stringono e il suo corpo che si incolla al mio.

"Sai vero che incontreremo Jaden?" domando senza girarmi e dietro di me la sento sospirare.

"Sì....ma qui si tratta della tua famiglia, non di me. Ho già rinunciato alla mia vendetta tempo fa" mi informa facendomi sorridere per quanto siamo maturate negli ultimi mesi.

All'inizio lei era la classica vampira superficiale che snobbava i licantropi, così come ero io prima di conoscere Wendy, ma ora sono felice che sia diventata più profonda e che non giudichi più qualcuno per la specie di appartenenza.

"Anche tu fai parte della famiglia. Forse non quanto me, ma anche tu ne fai parte e la tua sicurezza per me è importante quanto quella degli altri" rispondo e per evitare di girarmi, le stringo la mano che ha sul mio addome, sentendola ricambiare.

Dopo questo, sento la stanchezza presentarsi dentro di me, ricordandomi che è da stamattina che sono sempre in ansia e piena di adrenalina. Prima il rito dei mate, poi l'incontro con Amdis e come ciliegina sulla torta cercare di domare Pegaso.

Tutto questo mi porta a sentire le palpebre pesanti e prima che me ne possa rendere conto mi addormento.

...

"Katherine" mi chiama la voce di Sharon facendomi aprire gli occhi e subito mi metto a sedere, vedendo la mia amica che guarda fuori e appena tendo le mie orecchie non sento più il rumore della tempesta, quindi significa che ha smesso e possiamo proseguire.

"Andiamo" dice sempre lei, così mi passo le mani sul viso per svegliarmi definitivamente e insieme alla mia amica riprendiamo a salire su questa montagna.

Ritorniamo allo stesso punto in cui ci eravamo fermate a causa della tempesta e ora usciamo allo scoperto, usando anche le mani per aiutarci a salire e impedirci di scivolare, ma mettere le mani nude nella neve non è per niente una sensazione piacevole.

"Va tutto bene?" chiedo voltandomi per vedere se Sharon ha bisogno di aiuto, ma a quanto pare se la sta cavando bene da sola.

"Tranne per i ghiaccioli che ho al posto delle mani, sì" risponde, ma nonostante il freddo sempre più forte che proviamo man mano che saliamo, ci facciamo forza e resistiamo finché non arriviamo in cima a questa salita.

Come prima cosa appena arrivo, mi porto le mani alla bocca e uso il mio alito per riscaldarle, vedendo Sharon che invece le sfrega tra di loro.

"Wow" dice lei sovrappensiero e quando la guardo, la vedo intenta ad osservare dietro di me, perciò mi volto e vedo un'enorme porzione del bosco, ma non solo. A Ovest intravedo l'Oceano di Sangue, chiamato così perché chiunque abbia provato ad attraversarlo è morto o misteriosamente scomparso, neanche le sirene riescono ad attraversarlo. Si dice che sott'acqua vivano mostri terrificanti e per niente socievoli, ma queste sono solo dicerie.

Dritto davanti a noi, si vede il bosco e delle piccole cittadine appartenenti alle specie che abitano questa zona, ma non ricordo esattamente quali. Non sono mai stata in questa zona.

"È incredibile come ogni luogo sia bello se visto nel suo insieme, ma orribile se visto da vicino" ammette Sharon e in effetti non è un ragionamento tanto sbagliato.

Se si guarda una città nella sua interezza, ad esempio Los Angeles, o New York, è normale rimanere ammaliati e considerarla bellissima, ma se si prova a guardare più da vicino, viene a galla tutto il marciume: criminalità, corruzione, i potenti che calpestano i più deboli e così via.

"Andiamo Platona, abbiamo ancora molto da fare" dico prendendola in giro e facendola sorridere, dopodiché la aiuto ad alzarsi e insieme continuiamo a camminare lungo l'unico sentiero esistente.

Dopo una decina di minuti passati a salire, arriviamo davanti ad un bivio.

A sinistra c'è una strada che continua a salire, mentre a destra ce n'è una che scende ed entra in una grotta.

La mia attenzione viene attratta da quest'ultima, ma allo stesso tempo è come se sentissi ogni parte del mio corpo che mi intima di non andare lì e visto che mi fido del mio istinto, insieme a Sharon percorro la strada a sinistra che sale, che si rivela essere una scalinata coperta dalla neve e molto scivolosa.

Con qualche piccola difficoltà, arriviamo finalmente in cima, dove vediamo una vera e propria fortezza costruita davanti a noi e sopra la porta d'ingresso campeggia uno stemma verde smeraldo con una B di colore nero. Quello dei Barrymore.

"Ci siamo" informo Sharon e dopo aver fatto un profondo respiro ci prepariamo ad incontrare il nostro futuro possibile alleato nella guerra contro Amdis.

__________

[Allyson's Pov]

Dopo qualche ora di viaggio, finalmente arrivo nel luogo che stavo cercando.

Cammino lungo questo piccolo vialetto e una volta davanti alla porta di questa casa busso un paio di volte e rimango in attesa facendo dei profondi respiri per mantenere la calma, nella speranza che vada tutto per il meglio.

La porta si apre e dietro di essa compare una delle due persone che stavo cercando.

"Allyson?" domanda lei stupita nel vedermi.

"Ciao mamma...."

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