È stato un colpo di fulmine

By CarmelaRosella

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Tu credi nell'amore a prima vista? Daniel non ci crede affatto eppure qualcosa sta per cambiare quando incon... More

Prologo - Daniel
Capitolo 1 - Sergej
Capitolo 2 - Daniel
Capitolo 3 - Sergej
Capitolo 4 - Sergej
Capitolo 5- Daniel
Capitolo 6 - Sergej
Capitolo 7 - Daniel
Capitolo 8 - Sergej
Capitolo 9 - Sergej
Capitolo 10 - Sergej
Capitolo 11 - Jeremi
Capitolo 12 - Daniel
Capitolo 13 - Sergej
Capitolo 14 - Maxi
Capitolo 15 - Sergej
Capitolo 16 - Maxi
Capitolo 17 - Sergej
Capitolo 18 - Daniel
Capitolo 19 - Sergej
Capitolo 20 - Jeremi
Capitolo 21 - Sergej
Capitolo 22 - Daniel
Capitolo 23 - Sergej
Capitolo 24 - Daniel
Capitolo 25 - Sergej
Capitolo 26 - Jeremi
Capitolo 27 - Maxi
Capitolo 28 - Daniel e Sergej
Capitolo 29 - Sergej
Capitolo 30 - Daniel
Capitolo 31 - Daniel
Capitolo 32 - Sergej
Capitolo 33 - Daniel
Capitolo 34 - Daniel
Capitolo 35 - Sergej
Capitolo extra - Sergej
Capitolo 36 - Daniel
Capitolo extra 2 - Daniel
Capitolo 38 - Daniel e Sergej
Capitolo 39 - Jeremi
Epilogo

Capitolo 37 - Sergej

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By CarmelaRosella

Sergej ci aveva pensato a lungo. 

Non poteva permettere a Daniel di rovinarsi la reputazione e perdere l'azienda. La loro storia era sempre stata difficile fin dall'inizio e adesso si stava complicando ulteriormente, anzi era giunta l'ora di porne la fine. 

L'unico problema era il fatto che attualmente vivesse con il suo capo e così anche suo fratello.
Sospirò, era ancora per strada e lentamente si diresse alla casa da dove era uscito quella mattina.

Daniel non era ancora ritornato e questo gli avrebbe dato la possibilità di fare le valigie con calma. Vedendo la stanza gli si strinse il cuore, lì i due avevano passato dei bellissimi momenti e adesso invece tutto sembrava crollare. Chissà se stava realmente prendendo la decisione giusta. Gli articoli sul Web però erano molto chiari, per di più Daniel era pronto a lasciare la sua azienda per lui. Non voleva che un giorno glielo rinfacciasse.

"Sergej?" chiamò il fratello quando lo vide con la valigia ormai pronta "Cosa succede? Potresti pensarci su?"

Il ragazzo scosse il capo "Dobbiamo andare via. So di chiederti molto, ma..."

Jeremi non rispose ma si allontanò un attimo, ritornò poco dopo anche lui con una valigia "Lo avevo previsto, ma sono sicuro che con Daniel sistemerai le cose, nel frattempo ho parlato con un amico. Starò un  po' da lui e poi vedrò come raggiungere Maxi. Non tornerò a casa, ho deciso."

Anche Sergej non voleva ritornare dai suoi, ma aveva per caso scelta?

"Sergej?" chiamò nuovamente dopo un po' il più piccolo "Stai bene? Stai piangendo..."

"Impossibile!" disse convinto, salvo poi toccarsi la guancia e sentirla bagnata.

"Ascolta... prima, quando sei uscito, ha chiamato Daniel. Io penso che lui tenga a te sinceramente" sospirò.

Sergej prese un grosso respiro, recuperò il cappellino e se lo infilò nascondendo così il viso. Si pulì con la manica della felpa il volto e poi andò alla porta con la valigia. "E' proprio questo il problema... io non voglio rovinarlo"

Jeremi si grattò la testa e lo seguì fuori "Non credo che questo sia il modo giusto per affrontare un problema. Dovresti parlare con lui, ascoltare cosa ha da dire"

Sergej però sembrava irremovibile e proseguì senza dargli retta.

"Sergej!" urlò suo fratello "Non è che per caso sei tu che hai paura e stai semplicemente scappando? Dov'è finito il tuo coraggio?"

Sentendo quelle parole l'attore si fermò e si morse con forza la guancia interna della bocca.  Ha forse ragione? Si chiese. Certo, da quando si erano conosciuti le cose tra loro due non erano state sempre semplici, già accettare il fatto che gli piacesse era stata una sfida. Per non parlare poi dei propri genitori, del suo lavoro, dello studio... 

Un'altra lacrima scivolò ancora facendolo vergognare da morire. Non si era mai sentito così, incapace di pensare proseguì ancora per il giardino, avrebbe poi chiamato un taxi una volta fuori. 

Peccato che, neanche il tempo di allontanarsi che un'auto varcò il cancello. 

Daniel.

Come un attore o un modello, scese dall'auto con eleganza per poi dirigersi con un'espressione scura verso di lui. Inconsapevolmente, altre lacrime scendevano sul volto del ragazzo e per non farsi vedere abbassò ancora di più la visiera e continuò a camminare con  l'intenzione di superarlo e uscire.

Devo lasciarlo davvero? E' questo quello che voglio?

L'unica cosa che non aveva calcolato però era Daniel, appena lo vide infatti andò da lui e lo prese per le spalle. Sergej non ebbe nemmeno il tempo di guardarlo che l'uomo lo strinse forte a sé. 

"Mi dispiace" gli sussurrò dolcemente "Tutto questo che stai passando è colpa mia!"

Il ragazzo avrebbe voluto parlare, dirgli tanto, ma la bocca non riuscì ad aprirsi, bensì con le mani gli strinse la giacca. 

Come un invito a parlare Daniel continuò: "Ti prego, non andare via. Non lasciarmi. Risolverò tutto, te lo prometto."

Un brivido di freddo passò sulla schiena e Sergej finalmente alzò lo sguardo, Daniel immediatamente gli asciugò le lacrime con la mano "Non sopporto vederti così"

"Daniel" disse l'attore, cercando di essere razionale "non voglio che per colpa mia perdi l'azienda, non voglio che la tua reputazione venga rovinata, non voglio..." un singhiozzo gli risalì la gola "rovinarti la vita!"

Daniel sgranò gli occhi e gli tolse il cappellino. Poggiò la fronte alla sua e sospirò "Come puoi rovinarmi la vita se tu ne sei la fonte?"

"Ma... cosa?" Sergej respirò il suo profumo e si calmò.

"Sergej dal primo giorno che ti ho visto qualcosa è scattato in me. I tuoi occhi mi hanno sconvolto e con fatica e determinazione ho cercato di accettare questi sentimenti. Non sempre ne sono stato in grado e ti chiedo scusa, ma non voglio fare gli stessi errori."

"Daniel" sospirò Sergej, provando ad allontanarsi, ma l'uomo lo tenne stretto "L'azienda è tutta la tua vita! Come puoi lasciarla? Quella sera io... ti ho sentito"

"Se davvero mi hai sentito, ho anche detto che posso aprire un'altra e che mi prenderò sempre cura di te!"

"No. E se un giorno..."

Daniel gli prese il mento nella mano e lo costrinse a farsi guardare "Sergej l'azienda è importante perché mi è stata donata da mio padre. Mio padre ha lavorato sodo per darmi stabilità e gioia, per un futuro, e per far sì che alla mia famiglia non mancasse nulla. Però spiegami, se tu che sei la mia famiglia te ne vai... cosa mi resta?"

Onestamente Sergej non era poi così convinto, ma gli occhi di Daniel trasmettevano sincerità per di più le parole di suo fratello non smettevano di tormentarlo.

"Ti prometto che se proprio vuoi recupererò l'azienda. Riesci a darmi un pochino di tempo? Per favore? Ho già risolto una questione..."

Razionalmente l'attore sarebbe voluto andare via, abbandonarlo e stare in pace con se stesso eppure guardandolo non riuscì a fare un singolo passo. Risultando così egoista.

"Io..." disse l'uomo baciandogli teneramente le labbra "Ti amo..."

"Oh..." restò sorpreso l'altro e facendo cadere tutti i ragionamenti fatti gli si strinse al petto "Ti darò altro tempo..." 


***


BUON ANNO A TUTTI!!!

Ragazzi ecco a voi un altro capitolo. 

Non so perché, ma il mio cuore mi dice che mancano ancora pochi capitoli alla fine della storia di Sergej e Daniel. Ho sempre scritto di getto, dando libertà assoluta ai miei protagonisti e credo che ci stiamo avvicinando alla fine. 

Non temete però... se volete, potete seguirmi perché sicuramente non sarà l'ultima storia che scriverò qui. E, giusto a titolo informativo, potete trovare altri miei racconti su Amazon ^^

Per ora vi lascio con loro e vi rinnovo gli auguri. 

Un bacione, Carmela <3

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