Erano esattamente le nove di sera, e il game stava per iniziare.
Avevo un solo obbiettivo quella notte: trovare Nijiro e svegliarlo, solo così sarebbe stato in grado di sopravvivere.
Lo stavo seguendo da diverse settimane ormai e finalmente avevo trovato il momento giusto per farmi avanti.
Entrai nella stanza e presi un telefono di quelli che erano a disposizione sul tavolo, ormai esausta di questi game.
Eccolo.
Era appoggiato su una parete della stanza, con il cappuccio della sua felpa che li copriva quasi sempre il volto. Portava delle cuffie, sempre, in ogni luogo e persino durante i game.
Lo avevo osservato davvero per tanto tempo. Perché?
«Y/n, mi raccomando. Non puoi andare lì e dirgli chi sei, non ti crederebbe. Quello lì non è più Nijiro, ormai è un'altra persona» - questa era stata la frase detta dal dottore che era riuscito a farmi andare in una specie di coma per poter tornare in questo mondo e portare Nijiro con me.
Non avevo scelta. Aveva ragione, dovevo studiare chi avevo davanti per potermi avvicinare e poterlo convincere.
Ma il momento era arrivato. Potevo farcela, o meglio, dovevo farcela.
«Nijiro?» dissi leggermente a bassa voce.
La speranza è l'ultima a morire no? Magari speravo che alzasse il capo e mi rispondesse ricordandosi chi ero, ma non fu così.
Passarono una decina di minuti e finalmente le iscrizioni si chiusero e il game era sul punto di iniziare.
Visto l'alta probabilità di morte, decisi di riprovare - questa volta con il capo chino.
«Nijiro, sei tu?»
Qualche secondo passò, silenzio puro.
Ma poi...
«Hai sbagliato persona ragazzina, il mio nome è Chishiya» disse quella voce famigliare.
Mi aveva risposto. Non potevo crederci.
Ero sul punto di fare un passo avanti e raccontargli tutto ma una voce metallica mi interruppe.
**LE ISCRIZIONI SONO UFFICIALMENTE CHIUSE.
IL NUMERO TOTALE DI PARTECIPANTI È 14. IL GAME STA PER COMINCIARE**
DIFFICOLTÀ: "5 di picche"
GAME: "Oni e Umani"
**REGOLE**
Ognuno di voi deve scappare dall'Oni
**OBBIETTIVO DEL GAME**
Trovare la zona sicura in una delle stanze del palazzo entro lo scadere del tempo. A quel punto il game sarà superato.
Tempo limite 20 minuti.
Passati i 20 minuti, la bomba nascosta all'interno del palazzo esploderà.
Perfetto, avevo venti minuti per raggiungere il mio obbiettivo: Nijiro.
Il game era ormai cominciato e vidi Nijiro correre subito all'ultimo piano dell'edificio, perciò decisi di seguirlo per avere la possibilità di parlare con lui.
Per colpa dell'Oni che aveva occupato i piani intermedi, non ero riuscita a raggiungere Kajiro e avevo perso quasi 15 minuti. Dovevo trovarlo!
Eccolo! Era appoggiato sul balcone dell'ultimo piano. Era molto tranquillo, quasi indifferente alle morti che stava provocando l'Oni, proprio davanti a lui, visto che dalla sua posizione potevano vedersi gli altri cinque piani dell'edificio.
Impassable, privo di emozioni e indifferente. Questo non era il mio Nijiro, non lo era affatto.
Dovevo scoprire se il mio Nijiro esisteva ancora dentro di lui o se l'avevo perso per sempre.
**MANCANO 3 MINUTI ALLA FINE DEL GAME**
E dovevo scoprirlo ora! Non avevo più tempo.
Corsi verso di lui e lo girai appoggiando una mano sulla sua spalla. Lui si tolse le sue cuffie e finalmente decise di rivolgermi la parola.
«Posso sapere cosa vuoi? Se sei venuta da me perché vuoi che ti protegga, non succederà. Perciò ti conviene scendere e lasciarmi solo, grazie» disse rimettendosi le cuffie e voltandosi di nuovo verso la parte opposta dandomi le spalle.
Non poteva essere vero, non poteva essere lui. Nijiro non mi avrebbe mai risposto in quel modo. Ma una cosa era certa: questo mondo lo aveva cambiato.
Presa dalla rabbia decisi di tirarlo con la forza e strappargli le cuffie. Per poi buttarle fuori dal balcone.
«Mi spieghi che problemi hai?» mi urlò contro.
«Io? Ti rendi conto di come mi hai risposto Nijiro!» urlai subito dopo.
«Ancora con questa storia? Hai sbagliato persona! Io non sono Nijiro, ma Chishiya»
«Senti "Chishiya", so che è difficile che tu mi creda, ma devi fidarti di me. Ho solo pochi minuti per spiegarti cos'è veramente successo, perciò per favore ascoltami» li dissi con le lacrime agli occhi.
Mancavano 2 minuti e il game sarebbe finito, e quasi sicuramente noi saremmo morti. Non potevo permetterlo.
«Il gioco finisce fra due minuti, te ne concedo uno per dirmi tutto» si arrese e mi lasciò spiegare tutto.
~❀❀❀~
"Quindi tu mi stai dicendo che tu in realtà sei la mia ragazza e che ci conosciamo da quando siamo piccoli?» mi chiese confuso.
«Esatto! Allora mi credi? Sono così felice che tu ti stai ricordando tutto. Mi sei mancato» dissi cercando di abbracciarlo.
Ma non ci riuscì. Mi fermò e mi spinge all'indietro con la mano.
«Non ricordo un bel niente. Non so chi tu sia e non so chi sia questo Nijiro. So solo una cosa: tu sei pazza e mi stai facendo uccidere sprecando il mio tempo» disse.
Non ci credevo. Avevo fallito.
«Ora che ho sentito queste stronzate, me ne vado. Ho smesso di sprecare gli ultimi minuti che mi rimangono con te»disse avviandosi verso le scale.
«Io non ti conosco e non ho intenzione di farlo»
Non potevo arrendermi. Doveva esserci un'altra soluzione.
**MANCA 1 MINUTO ALLA FINE DEL GAME**
Non avevo scelta, dovevo farlo.
Corsi verso di lui e lo girai con tutta la forza che avevo in corpo.
E lo feci. Lo baciai.
Non ricambiò all'inizio, ma poi all'improvviso mi prese per i fianchi e approfondì il bacio.
**GAME TERMINATO. I PARTECIPANTI NON HANNO TROVATO LA ZONA SICURA. L'EDIFICIO ESPLODERÀ A BREVE**
Sentimmo un'esplosione e poi buio.
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FLASHBACK N. 1
«Ciao, io sono Y/n, tu sei Nijiro giusto? Mi sono appena trasferita dall'Italia e perciò sono la tua nuova vicina» disse la ragazzina di nove anni allungando la mano al piccolo e innocente Nijiro che la guardava come se fosse un extraterrestre.
Il ragazzino continuò a fissarla per altri cinque minuti, non aveva mai visto una straniera in tutta la sua vita. Era meravigliato, amava i suoi occhi e il suo sorriso.
A un certo punto decise di alzarsi di colpo e abbracciarla.
«Si sono io, piacere mio. Sai che diventeremo ottimi amici vero?» disse il giovane ragazzino con un enorme sorriso.
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FLASHBACK N. 2
«Nijiro muoviti o perderemo l'autobus» disse la ragazzina, ormai quindicenne, correndo.
«Arrivo! Ahia, mi sono storto la caviglia, ne sono sicuro»
«Sempre il solito sbadato Nijiro. Come farai a conquistare una ragazza se ti comporti come un bambino di dieci anni?» chiese la ragazza ridendo, salendo sull'autobus, mentre osservava il ragazzino buffo che saltellava, per via del dolore alla caviglia.
Una volta entrati entrambi all'interno dell'autobus, presero posto.
«Ciao bella principessa. Lo sai che ogni giorno ti fai sempre più bella» disse James, il bullo della scuola avvicinandosi a Y/n. Tutti sapevano che lui avesse una cotta per Y/n. Forse perché entrambi avevano origini straniere e perciò era esteticamente la ragazza che si avvicinava di più ai suoi gusti.
Ma Y/n lo odiava. Non lo sopportava proprio, sopratutto perché bullizzava Nijiro da quando erano in prima media. Nijiro, purtroppo, non aveva mai avuto il coraggio di ribellarsi, o almeno fino a quel momento.
«Lasciala stare James» disse Kijiro avvicinandosi lentamente, zoppicando, a James.
«Oh Nijiro, ci sei anche tu. Non ti avevo visto. Perdonami,sarà che sei alto quando la mia costola e non riuscivo a vederti in faccia» disse prendendolo in giro.
Tutti risero. Tranne Y/n.
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FLASHBACK N. 3
«Basta James! Ti ho detto che non voglio avere niente a che fare con te. Sono anni che te lo dico eppure tu continui ad insistere» urlò Y/n, che ormai aveva compiuto diciott'anni da poco.
«Y/n so che in realtà ti piaccio. Ti sono sempre piaciuto, dì la verità» disse avvicinandosi lentamente al suo viso.
«Mi dispiace deluderti James, ma no. Non mi piaci e poi...»
«Sono... Fidanzata!» disse velocemente Y/n.
Lo era? Assolutamente no. Non aveva mai avuto nessun ragazzo in tutta la sua vita, non aveva ancora dato il suo primo bacio né avuto il suo primo appuntamento. Niente.
Ma questo James non doveva saperlo.
«Ah si? E da quando? Non ti ho mai visto con un ragazzo che non fosse quello sfigato di Nijiro» disse ridendo.
Ormai era a due centimetri dalla sua faccia.
«E dimmi, chi sarebbe il fortunato?» chiese ormai con la faccia e il corpo incollato al suo.
«Staccati subito da lei James, non ti azzardare a toccarla» una voce urlò da lontano.
Era Nijiro. L'aveva salvata, di nuovo.
Proprio quando James si girò frustrato e arrabbiato verso Nijiro per via della sua interruzione, a Y/n li venne un'idea.
«Nijiro!» urlò a James.
«Cosa?» chiese James confuso.
«Nijiro è il mio ragazzo, lo è da un po' di tempo» disse velocemente la ragazza.
Nijiro da lontano la guardò confusa ma decise comunque di reggerle il gioco.
«Certo come no. Tu vorresti davvero dirmi che preferisci stare insieme a uno sfigato come lui invece che con uno come me?»
«Esatto! E se ancora non ci credi, te lo dimostro subito» disse la ragazza andando incontro a Nijiro che ormai non sapeva più cosa fare ne come reagire a ciò che stava dicendo Y/n.
Y/n si avvicinò a passo svelto verso Nijiro e dopo pochi secondi di riflessione decise di farlo: lo baciò. Non prima di avergli sussurrato all'orecchio:
«Ti prego, reggimi il gioco».
Il baciò durò a lungo. Ormai James, umiliato e arrabbiato per la sconfitta se ne andò, ma Nijiro e Y/n continuarono a baciarsi.
Non volevano fermarsi, per nessun motivo.
Y/n era riuscita a staccarsi leggermente, il giusto per riuscire a dire qualcosa.
«Credo che James se ne sia andato da un bel po'» disse la ragazza timidamente.
«Oh credimi Y/n, lo so bene» disse Nijiro accompagnato da un sorrisetto.
Y/n non fece in tempo a dire niente, Nijiro mise le sue mani su i suoi fianchi e l'attirò verso di lui baciandola. Ancora e ancora.
Perché alla fine entrambi avevano da sempre avuto una cotta l'uno per l'altro da moltissimi anni, ma per paura di un rifiuto, nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di farsi avanti. Almeno, fino a quel momento.
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FLASHBACK N. 4
«Non posso ancora crederci che sei uno studente di medicina! Mi ricordo ancora quando prendevi li attrezzi di mio padre e facevi finta di essere un dottore» disse la ragazza ridacchiando e appoggiandosi con la testa sul braccio di Nijiro.
«Lo so, da non crederci. Ma la cosa di cui vado più fiero è di poter vivere tutti i giorni con una persona che mi fa impazzire e che ho amato dal momento in cui mi ha teso la mano in quel giardino» disse Nijiro fermandosi e baciando sulla fronte Y/n.
«Guarda! Ci sono i fuochi d'artificio» urlò la ragazza saltellando come una ragazzina.
Nijirò la guardò in un modo indescrivibile. Era felice. Aveva tutto ed era innamorato.
Non poteva chiedere di più.
Poi entrambi sentirono un'esplosione e il buio li coprì gli occhi.
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Il ragazzo confuso aprì gli occhi, l'unica cosa che riuscì a vedere era bianco. Tutto intorno a lui era bianco.
Si accorse di trovarsi all'interno di un'ospedale ma non capiva il perché si trovasse lì.
Un rumore lo fece girare di colpo la testa. Lei era lì. Lo stava guardando, aspettava una sua risposta, una parola, un gesto, qualsiasi cosa - che dopo pochi secondi arrivò.
«Y/n...» sussurrò il ragazzo con gli occhi lucidi.
«Bentornato nel mondo reale Nijiro» disse la ragazza sorridendogli.
Ce l'aveva fatta. L'aveva salvato.
❀FINE❀