Love Bites

By LoryMMI

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{COMPLETA} Katherine è una giovane vampira, ma non una qualunque. Lei è la principessa dei vampiri, figlia pr... More

🎬Booktrailer🎬
🧛🏻‍♀️Protagoniste🐺
Personaggi Secondari
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciassette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitré
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Trentacinque
Trentasei
Trentasette
Trentotto
Trentanove
Quaranta
Quarantuno
Quarantadue
Quarantatré
Quarantaquattro
Quarantacinque
Quarantasei
Quarantasette
Quarantotto
Quarantanove
Cinquanta
Cinquantuno
Cinquantadue
Cinquantatré
Cinquantaquattro
Cinquantacinque
Cinquantasei
Cinquantasette
Cinquantotto
Cinquantanove
Sessanta
Sessantuno
Sessantadue
Sessantatré
Sessantaquattro
Sessantacinque
Sessantasei
Sessantasette
Sessantotto
Sessantanove
Settanta
Settantuno
Settantadue
Settantatré
Settantaquattro
Settantacinque
Settantasei
Settantasette
Settantanove
Ottanta
Ottantuno
Ottantadue
Ottantatré
Ottantaquattro
Ottantacinque
Ottantasei
Ottantasette
Ottantotto
Ottantanove
Novanta
Epilogo
Avviso e Ringraziamenti
Sequel

Settantotto

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By LoryMMI

[Wendy's Pov]

"Come possiamo far guadagnare tempo a Katherine?" chiede Jack dopo che io, lui ed Allyson ci siamo riuniti in salotto insieme a mio papà.

A quanto pare io sono l'unica che crede che l'approccio violento per rispondere alla violenza sia sbagliato.

Certo, nell'ultimo scontro con Caronte non sono stata molto pacifista, ma tirare in mezzo delle persone innocenti e magari far loro del male solo per i nostri interessi mi sembra comunque sbagliato.

"Il problema è che non sappiamo dove sia lui e tantomeno se sia con Nicole o no" ci fa notare mio papà, ma Allyson interviene subito.

"Posso provare ad rintracciarla con la magia, però mi serve un suo oggetto. Non avendo un forte legame con lei non posso farlo senza" propone e Jack allora si offre volontario per andarlo a prendere.

"Mi raccomando, più è legato sentimentalmente a Nicole, più facile sarà trovarla" gli ricorda e successivamente il mio mate esce di casa, lasciando noi tre a pianificare.

"Allyson, tu non ti sei portata dietro delle armi anti-vampiro?" chiede mio padre, ma la mia amica scuote la testa.

"Ho solo un arco e un machete, ma se avete della verbena da qualche parte potrei farci qualcosa" risponde e mio padre annuisce.

"Dovrebbe esserci ancora una piccola coltivazione. Vado a vedere, tu resta qua con Wendy" decide alzandosi e poi uscire di casa, mentre io rimango seduta a gambe incrociate sulla poltrona in rigoroso silenzio.

"Il tuo silenzio dice molto più di mille parole, lo sai?" mi domanda Allyson guardandomi intanto che con due dita si rigira una ciocca di capelli.

"Sono semplicemente contraria al piano tuo e di Katherine di mettere in mezzo la famiglia di Caronte" rispondo mettendo le mani sulle mie gambe.

"Non dico che Caronte non debba pagare, dico solo che non mi sembra giusto che le sue colpe ricadano sulla sua famiglia, che magari è persino all'oscuro del suo lavoro come sicario di Amdis" spiego vedendo la mia amica assottigliare le labbra in un'espressione che sembra voglia dire Hai ragione ma non possiamo farci niente.

"Come ho sentito dire a Katherine prima: la guerra fa schifo" risponde solamente prima di alzarsi.

"Vuoi mangiare qualcosa?" mi chiede, ma il mio stomaco è completamente sigillato, perciò scuoto la testa, lasciando solo la mia amica a mangiare.

Spero che Katherine non si cacci in qualche guaio...

__________

[Katherine's Pov]

Dopo una lunga cavalcata, arrivo finalmente alla mia destinazione ed essendo ancora notte, riuscirò ad intrufolarmi meglio senza essere vista.

Il lato negativo di aver tagliato i legami con la corona è che ora non sono più la benvenuta nel territorio dei vampiri e a causa di questo sono costretta a lasciare il cavallo nel bosco, lontano dalla zona abitata, per poi proseguire a piedi fino a quando non esco dalla vegetazione e corro subito dietro il muro di un edificio.

Mi sporgo con la testa e non vedendo nessuno avanzo lungo questo vicolo, notando, alla mia sinistra, l'ingresso sul retro dell'edificio, così forzo la maniglia senza far rumore e sempre silenziosamente entro, chiudendo la porta dietro di me.

Essendoci buio pesto, uso i miei occhi da vampiro per vedere meglio e grazie a questo realizzo di essere nel retro di un qualche tipo di ristorante o bar, data la quantità di alimentari presenti.

Salgo le poche scale che mi si presentano davanti, stando attenta a non farle scricchiolare visto che sono di legno.

Percorro pochi metri prima di ritrovarmi davanti ad altre scale che curvano a destra di 90 gradi e in cima si presenta un'altra porta.

Sto per salire, quando il mio udito capta un movimento oltre quella porta, infatti si apre poco dopo e io, usando la mia velocità di vampiro, corro dietro le scale e quando la luce si accende, sono costretta a chiudere gli occhi per il temporaneo accecamento, ma li riapro poco dopo, spegnendo quelli da vampiro e vedendo una giovane donna fischiettare mentre si dirige verso uno scaffale per prendere qualcosa.

Di soppiatto, le arrivo alle spalle e proprio in quel momento lei si gira, spaventandosi, ma, per evitare che emetta un urlo, le tappo la bocca con la mano.

"Emetti un suono e sarà l'ultimo della tua vita" la avviso a bassa voce e lei annuisce subito, mentre dagli occhi capisco che mi ha riconosciuta, ma anche che ha paura di me.

Tolgo la mano dalla sua bocca e non cerca di chiamare aiuto, quindi ci tiene abbastanza alla sua vita.

"P-Principessa Katherine-"

"Non chiamarmi Principessa, mi infastidisce" la interrompo e lei annuisce ancora.

"Con chi ho il piacere di parlare?" domando puntando i miei occhi azzurri nei suoi del medesimo colore, invece i capelli sono di un biondo più scuro.

"M-Mi chiamo Haylie e....sono la proprietaria di questo bar" risponde informandomi anche riguardo al luogo in cui mi trovo.

"Essendo una barista immagino che tu conosca molte persone che vivono qui" deduco e lei mi fa un cenno affermativo, dandomi così la possibilità di scoprire dove si trovi la famiglia di Caronte.

"Conosci per caso Caronte?" domando e la donna annuisce.

"Solo di fama però" mi informa facendomi capire che non saprebbe identificarlo, ma per fortuna io lo conosco.

"Allora saprai dirmi qualcosa di più su un uomo alto circa 1 metro e 90, robusto, barba appena accennata e capelli sempre legati dietro" chiedo dandole una veloce descrizione di Caronte e dal suo sguardo stupito realizzo che lo conosce.

"Lo conosci, bene. Voglio sapre nome, cognome e dove vive la sua famiglia" le ordino con un tono che non ammette un No come risposta.

Più il tempo passa e più Nicole si avvicina alla morte e vorrei evitare che un membro della famiglia a cui appartengo faccia una brutta fine per mano di quei viscidi esseri di Amdis e Caronte.

"Si....Si chiama Adrian le Blanc" mi informa e subito dopo mi dice dove vivono sua moglie e suo figlio.

"Bene. Se non vuoi finire male, io e te non ci siamo mai viste" la avviso e lei annuisce ancora intimorita, dopodiché la supero ed esco da dove sono entrata, per poi dirigermi verso il luogo indicatomi dalla ragazza.

__________

[Wendy's Pov]

"Questa è tutta la verbena che abbiamo" afferma mio padre posando un sacco pieno di quella piantina violacea velenosa per i vampiri.

"Basterà" dice Allyson prendendo una grossa manciata di verbena e posandola sul tavolo sotto lo sguardo curioso mio, di mio padre e di Jack, che è tornato con un oggetto di Nicole che Allyson userà più tardi.

"Che vuoi farci?" domando incuriosita, ma anche un po' preoccupata.

"Un'esplosione di verbena" rivela facendo sgranare gli occhi a noi altri.

"Vorresti creare una bomba in casa mia?" domanda mio padre incredulo.

"Tecnicamente sì, ma non è letale per nessuno di voi e Bomba non è la parola che si addice di più. Sarà come una...." e si ferma, gesticolando per qualche secondo con la mano alla ricerca della parola giusta, ma alla fine sbuffa.

"Okay sì, è una bomba" rinuncia non trovando un termine migliore, ma, prima che mio padre apra bocca per dire quanto sia pericoloso, Allyson lo anticipa.

"Sarà tutto fatto in sicurezza. L'ho già fatto prima" cerca di rassicurarlo e alla fine mio padre si arrende e lascia fare ad Allyson il suo lavoro.

"Jack, vieni a darmi una mano. Servono muscoli per il muro" chiede Ulrich e il mio mate accetta e così come prima rimango sola con Allyson, che sta spremendo la verbena in un bicchiere, facendo uscire un liquido trasparente tendente al giallo.

"Mi vuoi dare una mano o vuoi rimanere lì con quella tua aria contrariata?" mi chiede lanciandomi una rapida occhiata prima di prendere un'altra manciata di verbena e spremerla.

"Non ho un'aria contrariata" protesto, ma la mia amica mi guarda con un sopracciglio alzato come per dirmi Non prendermi per il culo.

Affianco la mia amica e prendo un bicchiere dalla dispensa, guardo come fa lei e cerco di imitarla, ma a me scende solo qualche goccia.

"Devi usare più forza, ma senza rompere la pianta" mi spiega, perciò faccio come mi dice e infatti vedo il liquido che inizia a scendere più abbondantemente.

"Come fai ad essere così tranquilla in un momento come questo?" le chiedo sentendo dentro di me una grande paura per ciò che verrà.

Allyson sorride e si gira verso di me.

"La verità è che ho una paura terribile della guerra. Ho paura di poter perdere le persone che amo e se ti sembro calma è solo perché sono stata addestrata a mantenere le emozioni sotto controllo" mi confessa e questo un po' mi rassicura, almeno non sono l'unica ad avere paura.

Dopo aver spremuto fino alla fine questa manciata di verbena, ne prendo un'altra e ripeto lo stesso procedimento.

"Credi che stiamo facendo la cosa giusta?" domando ammettendo un po' le mie insicurezze riguardo a tutta questa storia.

"Tu e Katherine vi amate e non avete alcuna colpa. L'unico colpevole in questa storia è Amdis" risponde rassicurandomi ulteriormente, anche se, riguardo a quest'ultimo punto, su chi abbia la colpa, non ne sono chissà quanto convinta.

"È che non so se sono pronta ad affrontare ciò che verrà. Io non sono come te o Katherine, non ho idea di come si combatta e tantomeno non so se ho il coraggio di arrivare ad uccidere" le spiego prendendo dell'altra verbena.

"Pensa a questo: stai per affrontare le stesse persone che hanno ucciso dei membri del tuo branco e tra di loro ci saranno quasi sicuramente anche quelli che hanno ucciso Samantha" mi fa notare e pensare a questo mi aiuta incredibilmente tanto, così tanto da farmi dimenticare delle mie insicurezze.

"Come mi è stato insegnato, la rabbia e l'odio sono emozioni molto potenti, che però devono essere controllate, incanalate e indirizzate in una specifica direzione" mi spiega prima di mettere giù la verbena che aveva in mano e voltarsi verso di me, così io faccio lo stesso, vedendola che alza le mani per rivolgere i palmi nella mia direzione.

"Colpisci" mi ordina dando inizio a questo piccolo allenamento.

Alzo i pugni e tento di colpire una mano, ma prontamente con l'altra mi respinge con una sberla sul pugno.

"Ancora" dice, così provo di nuovo, ma va a finire come prima.

"Ancora" ripete, perciò tento una terza volta, ma è come vedere un replay in continuazione, con me che cerco di colpirla e lei che mi respinge, per poi dirmi di riprovarci e così faccio, ma senza alcun cambiamento. Ci provo 4, 5, 6, 7 volte, ma Allyson mi lascia neanche avvicinare alla sua mano e più lei mi respinge, più sento dentro di me la rabbia dovuta alla frustrazione che sale.

"Ancora" ripete almeno per la decima volta e non riuscendo più a trattenermi, tento di tirarle un pugno con forza, ma lei mi evita e finisco per colpire lo spigolo del tavolo.

"Merda!" esclamo sentendo un forte dolore alla mano.

Allyson mi affianca per aiutarmi, ma io le faccio cenno che sto bene....più o meno.

"Ho sopportato di peggio" dico riferendomi a tutte le ossa che mi sono spezzata durante le ultime 4 Lune piene.

"A quanto pare Katherine non è l'unica ad avere problemi di gestione della rabbia" commenta cercando di sdrammatizzare e ci riesce, dato che mi scappa una leggera risata.

La mano mi guarisce grazie alla mia guarigione rapida e subito dopo mi siedo su una sedia del tavolo, vedendo Allyson che riprende a spremere la verbena.

"Mio padre mi ripeteva sempre una frase" mi dice facendo una pausa per ricordarsela.

"La vera forza non è determinata da quanto grossi siano i tuoi muscoli, ma da quanto forte sia la tua volontà"

Questa frase mi fa abbassare lo sguardo per riflettere e non posso non pensare a quanto sia vero.

Quando Katherine sfidò Julius, ad esempio, l'Alpha era almeno due volte più grosso della mia ragazza, ma lei aveva più forza di volontà, voleva proteggere me e il branco ad ogni costo e alla fine ha vinto.

"Quindi mi stai dicendo che se avessi abbastanza forza di volontà potrei battere anche te?" domando con un leggero tono di sfida ed Allyson mi sorride.

"Adesso non esagerare" risponde dicendo implicitamente ma in modo sarcastico di essere imbattibile e questo ci fa ridere per qualche secondo.

Improvvisamente la porta si spalanca, facendo sussultare entrambe e mostrandoci Jack e mio padre che entrano con un'espressione preoccupata in volto.

"Che succede?" chiedo alzandomi.

"Caronte ci ha fatto trovare questa lettera. Se non gli consegnamo Wendy entro 2 ore, ucciderà Nicole" risponde Jack porgendomi una lettera che apro e insieme ad Allyson leggo esattamente ciò che ci ha appena detto il lupo.

"Tra quanto saranno pronte queste bombe?" chiede mio padre ad Allyson.

"Con la verbena che abbiamo dovrei riuscirne a fare al massimo un paio. Tra mezz'ora dovrebbero essere pronte" risponde guardando ciò che c'è sul tavolo.

"Prepara queste due allora" le chiede mio padre e la mia amica annuisce.

"Dobbiamo anche capire dove sono" faccio notare a tutti, perciò Allyson chiama Jack, mettendolo al suo posto e spiegandogli come spremere la verbena e dopo essersi asciugata le mani, prende la collana che il suo ragazzo ha portato da casa di Nicole e Brenda, la stringe nella mano e chiude gli occhi, mentre noi altri restiamo in silenzio per farla concentrare meglio.

Dopo circa un minuto, la ragazza riapre gli occhi.

"Ho visto un fiume in fondo ad un crepaccio, appena prima di un lago" ci spiega e noi licantropi capiamo il luogo in cui Caronte ha portato Nicole.

"C'è una conca non lontana da qui, a circa 20 minuti di marcia a Nord-Ovest" le spiega mio padre intanto che la ragazza prende il posto di Jack e inizia a creare queste bombe da usare contro Caronte.

"Speriamo che Katherine torni in tempo" ammette Jack, ma io sono preoccupata per altro.

Spero che Katherine non si cacci in qualche guaio.

__________

[Katherine's Pov]

Arrivo finalmente davanti alla casa in cui dovrebbe vivere la famiglia di Caronte. Una villetta a schiera dalle mura di un colore rosso sangue.

Salgo quelle poche scale prima dell'ingresso e busso alla porta con insistenza, dato che non è neanche l'alba.

Rimango in attesa guardandomi intorno e vedendo pochissime persone che passano, ma essendo lontane da me non mi riconoscono.

Da dentro la casa inizio a sentire dei passi, così mi volto e sento le chiavi nella serratura della porta che girano, dopodiché questa si apre e dietro compare una donna, con i capelli mori e arruffati e gli occhi non del tutto aperti, ma, da come si aprono, capisco che mi abbia riconosciuta.

"Sei la moglie di Adrian le Blanc?" domando e lei mi fa un cenno affermativo.

"È successo qualcosa?" chiede con voce roca e preoccupata, ma io le sorrido semplicemente.

"Non ancora" di scatto le spezzo il collo e la prendo prima che cada a terra. Usando la mia forza me la carico sulle spalle e sempre senza farmi vedere mi incammino per tornare al mio cavallo.

Percorro la stessa strada che ho fatto all'andata e dato che non c'è quasi nessuno in giro posso anche stare su quella principale con un corpo caricato sulle spalle.

Dopo un quarto d'ora esco finalmente dalla città ed entro nel bosco per raggiungere il mio cavallo. Tuttavia, sento delle voci più avanti, proprio dove l'ho lasciato, perciò poso la donna ai piedi di un albero e avanzo da sola, vedendo due soldati davanti all'animale.

"Non è dei nostri. È probabile che ci sia un intruso" afferma uno dei due soldati, mentre io mi avvicino e per farmi notare li faccio un fischio, vedendoli che si girano e ovviamente anche loro mi riconoscono.

Non credevo di essere così popolare. Raramente uscivo dalla Cittadella.

"Stavate cercando qualcuno?" domando ironica e la prima cosa che fanno è sguainare le loro spade.

"Il re ha ordinato di arrestarti e portarti al suo cospetto in caso ti fossi presentata" afferma il soldato a sinistra e io allargo le braccia.

"Sono qui. Arrestatemi pure" dico e allora il soldato a destra si avvicina, prendendo dalla sua cintura delle manette fatte con lo stesso ferro delle celle alla Cittadella.

Appena il soldato arriva di fianco a me, mi prende una mano per portarmela dietro la schiena, ma usando la mia superiorità di Oscura gli conficco rapidamente la mano nel torace, poi con l'altra prendo la sua spada e la tiro all'altro soldato, trapassandogli la gola e infine guardo quello a cui sto tenendo letteralmente la vita nella mano.

"Con le buone o con le cattive?" domando intanto che si inginocchia a me per la mancanza di energie.

"Pagherai....per aver tradito....la corona" afferma sofferente, ma sicuro delle sue parole, cosa che mi fa scuotere la testa e sospirare con disappunto.

"Idiota" ribatto prima di strappargli il cuore, lasciando cadere il suo corpo e in seguito avanzo verso l'altro soldato, estraendo la spada dal suo collo e gettandola via, dopodiché lo prendo per il colletto dell'armatura e lo sollevo.

"Corri pure a dire ad Amdis ciò che è successo e informalo anche che presto riceverà delle notizie spiacevoli su Caronte" infine gli tiro un pugno in faccia così forte da farlo svenire.

Torno indietro per recuperare la donna, ma prima mi fermo per prendere la lancia dietro la schiena del soldato morto e romperla vicino alla punta, in modo da avere un pugnale che potrebbe tornarmi utile.

Mi carico ancora sulle spalle la donna e torno dal mio cavallo, caricandola per prima e poi salgo io dopo aver slegato l'animale.

Infine galoppo verso il villaggio di Ulrich, sperando di essere ancora in tempo e che Wendy non abbia fatto qualcosa di stupido.

__________

[Wendy's Pov]

È deciso: sto per fare qualcosa di stupido.

Il tempo sta passando troppo rapidamente e Nicole è sempre più vicina alla morte.

Allyson ha finito di fare le due bombe, ma il problema sta nel fatto che nessuno sa come avvicinarsi a Caronte per fargliele esplodere in faccia, dato che non hanno un raggio ampio.

Ho provato a convincere mio padre a usarmi come esca, ma non ha voluto sentir ragione, perciò ora è tempo che sia io a prendere le redini di questa situazione.

Mi alzo dalla poltrona e vado in cucina con la scusa di avere sete e per essere credibile apro il frigorifero, prendo la bottiglia, poi prendo un bicchiere, verso l'acqua e intanto vedo sul tavolo le due bombe fatte dalla mia amica.

Il metodo di utilizzo è semplice: appena il contenitore si rompe esplode, spruzzando verbena liquida ovunque, quindi basta anche solo usare la forza sovrannaturale.

Ripongo la bottiglia nel frigorifero e lo chiudo, iniziando a bere e guardando in salotto, vedendo che tutti sono concentrati ad ideare un piano, perciò, senza dare nell'occhio, mi avvicino e prendo una delle due bombe, nascondendola dietro la schiena, nell'elastico dei miei pantaloni e coprendola con la felpa che ho sopra.

Nessuno si è accorto, perciò poso il bicchiere nel lavandino e torno in salotto.

"Devo andare in bagno" informo gli altri che probabilmente neanche mi hanno sentita.

Salgo le scale, ma invece che andare in bagno vado in camera mia, indossando le scarpe e un giubbino per il freddo, dopodiché esco e mi dirigo verso la camera degli ospiti in punta di piedi, vedendo le cose di Sharon ma non lei, visto che sta aiutando gli altri licantropi con il muro.

Apro delicatamente la finestra, la scavalco con una gamba e poi con l'altra, rimanendo aggrappata per guardare l'altezza da cui devo saltare, ma per fortuna sono un licantropo, perciò salto senza pensarci e atterro sull'erba accovacciata, dato che dietro di me c'è la finestra della cucina, che si vede anche dal salotto.

Rapidamente corro nel bosco e inizio a correre verso il luogo in cui Allyson ha trovato Nicole, che per fortuna non è neanche troppo lontano.

Infatti, dopo poco più di una decina di minuti, riesco a sentire lo scroscio del fiume grazie al mio udito sviluppato. Proseguo su questa strada e finalmente arrivo al crepaccio, dove in fondo c'è il fiume, a circa 50 metri di altezza.

"Caronte! Sono qui, lascia andare Nicole!" dico ad alta voce per farmi sentire dal vampiro e in seguito resto in silenzio in attesa di una risposta.

"Bene bene bene, qui qualcuno si sente molto coraggioso" esordisce una voce alle mie spalle, perciò mi volto e vedo Caronte che tiene Nicole in parte a sé, imbavagliata e con le mani legate dietro la schiena.

"Sono qui da sola. Lascia andare lei e io verrò da te" dico cercando di accordarmi con lui sperando di arrivargli abbastanza vicino per usare la bomba.

"Non così in fretta cagnolina" risponde lui estraendo un pugnale e puntandolo alla gola della lupa.

"Togliti il giubbino" mi ordina e la paura che mi voglia perquisire si fa strada, facendomi temere che scopra la bomba dietro la mia schiena.

Faccio come mi dice e mi tolgo il giubbino, lasciandolo in terra.

"Svuota le tasche" mi ordina adesso, perciò gli faccio vedere che non ho nulla nelle tasche dei pantaloni, tantomeno in quella grande della felpa.

Ti prego, fa che sia stupido e non scopra la bomba....

"Alzati la felpa" ordina e le mie speranze se ne vanno piano piano in frantumi.

Alzo la felpa e la maglietta sotto, mostrandogli il mio addome con niente di strano.

"Ora girati e tieni la felpa su"

Ecco, è finita.

"Fallo o la ammazzo" mi avvisa premendo con la lama sulla gola di Nicole, perciò sono costretta a obbedire.

Mi giro con la felpa su e appena sento la sua risata di scherno, capisco che mi ha fregata.

"Mi ritenevi veramente così stupido? Non ho mica la tua età stupida ragazzina" afferma, mentre io mi maledico per essere ciò che ha appena detto lui: una stupida.

"Prendi quell'affare e gettalo nel fiume" mi ordina e purtroppo non ho altra scelta che obbedire, perciò prendo la bomba e la getto nel crepaccio, per poi voltarmi verso di lui, vedendolo che taglia le corde ai polsi di Nicole.

"Vieni verso di me. Appena sarai a portata lascerò la tua amica" afferma e così non mi resta altro da fare che andare incontro alla morte.

__________

[Allyson's Pov]

"Credete che Wendy sia caduta nel water?" domanda Jack e in effetti è da un po' che è in bagno.

Il mio istinto mi dice subito che c'è qualcosa di più sotto, infatti prima era andata in cucina.

Dove ci sono le bombe....

Mi alzo e corro in cucina, vedendo sul tavolo solamente una delle due bombe.

"Merda!" impreco tornando in salotto.

"Wendy ha preso una bomba. Deve essere andata da sola da Caronte" li informo e così tutti insieme usciamo, correndo verso il luogo in cui speriamo di non dover incontrare il cadavere di Wendy.

...

Arriviamo di corsa al crepaccio e in quel momento vediamo Wendy tra le mani di Caronte, mentre Nicole è libera e lontana.

"Wendy!" la chiama suo padre, ma il vampiro punta una lama al cuore della mia amica.

"Se vedo anche solo uno di voi fare una mossa o se sento anche solo un leggero fastidio alla testa, le strappo il cuore senza esitare" ci avvisa impedendo anche a me di fare una magia.

"Non farlo ti prego" lo supplica Ulrich avanzando di un passo, ma Caronte lo nota e preme la lama contro il petto di Wendy, facendole stringere i denti per il dolore e obbligando l'Alpha a fermarsi.

"Nulla di persona Ulrich. Gli affari sono affari" risponde Caronte alzando le spalle.

"Lasciala andare!" esclama la voce di Katherine e quando giriamo la testa a destra, la vediamo uscire dagli alberi dietro ad una donna, ma, dallo sguardo stupito e preoccupato che assume Caronte, capisco che l'ostaggio di Katherine sia una persona a cui il vampiro tiene.

__________

[Katherine's Pov]

"Non te lo ripeterò un'altra volta: lasciala andare o tua moglie muore" lo avviso tenendo saldamente le mani della donna dietro la sua schiena.

"Io ho la tua ragazza e non esiterò un secondo ad ucciderla" risponde, ma questo non mi fa desistere.

"E io ho tua moglie. Entrambi abbiamo una persona importante per l'altro, quindi tu lasci andare Wendy e io lascio andare tua moglie, che ne dici?" propongo e dallo sguardo di Caronte riesco a vedere quanto mi detesti, perché non c'è nulla che lui odia di più di un fallimento e in questo momento lui sta fallendo.

"Che ne dici se invece ammazzo la tua troia davanti ai tuoi occhi?" domanda mettendo una mano attorno al collo di Wendy e con un solo gesto potrebbe spezzarle il collo.

Io, però, ho la risposta pronta per questa evenienza.

"Le guerre le vincono coloro che sono disposti a sacrificare tutto quanto"

Dal suo sguardo, capisco che questa risposta non se l'aspettava e sicuramente neanche Wendy e gli altri, ma per trattare con un essere spietato Caronte devo diventare spietata quanto lui.

"Avanti, fai la tua mossa, ma poi nulla mi impedirà di ammazzare tua moglie" lo incito guardandolo dritto negli occhi e così continuiamo per circa un paio di minuti, durante i quali io mi sposto fino a mettermi davanti ad Allyson, Jack ed Ulrich.

Alla fine, Caronte cede.

"Va bene. Tu lascia andare mia moglie e io lascio andare la tua cagna" decide trovandomi d'accordo, perciò entrambi lasciamo andare i nostri prigionieri allo stesso tempo.

Wendy viene da me, mentre la donna va da Caronte.

Proprio quello che volevo...

Prima che lui possa rendersene conto, estraggo da dietro la parte di lancia che avevo preso e con tutta la mia forza la tiro contro la donna, trapassandole il cuore proprio davanti agli occhi di Caronte.

"NO!!!" grida lui correndo da sua moglie, che sta piano piano morendo tra le sue braccia.

"Questo è per Rebecca, bastardo" lo informo, mentre sua moglie, che non era un'Oscura, muore definitivamente.

Caronte alza lo sguardo su di me, mostrandomi i suoi occhi neri con le iridi rosse.

"IO TI AMMAZZO!!!" mi grida scattando verso di me, mentre io con rapidità spingo via Wendy, venendo placcata dal vampiro e insieme precipitiamo nel crepaccio, finendo dritti nel fiume gelido.

Anche sott'acqua, cerchiamo di prenderci a pugni e calci, però la corrente ci sbatte contro delle rocce che finiscono per disorientarci.

Dopo quella che mi sembra un'eternità, a causa della corrente che mi teneva sotto e mi faceva sbattere dappertutto, riesco finalmente ad emergere appena il fiume sfocia in un lago.

Ritrovando un po' di forze nuoto fino a riva, uscendo dall'acqua e sentendo dolore in tutto il corpo per le rocce contro cui ho sbattuto.

Tento di riprendere fiato, ma improvvisamente una mano mi prende per la nuca e mi sbatte la faccia contro il terreno, dopodiché vengo girata e sopra di me compare Caronte, che prende dalla sua cintura un paletto spinato di frassino e tenta di pugnalarmi, ma io prontamente mi paro, non riuscendo però a sopraffare la sua forza, che viene accentuata a causa della rabbia.

Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa di utile e vedo in parte a me un sasso, così lo prendo e lo uso per colpirlo in testa, togliendolo da sopra di me.

Mi giro e vedo il paletto proprio davanti a me, mentre Caronte si sta preparando ad attaccarmi di nuovo, così rotolo verso di lui, prendo il paletto nel mentre e prima che mi possa colpire glielo conficco nel cuore.

"Chi è la nullità adesso?" domando prima di spingere il paletto ancora più in profondità e gettare il corpo indietro, vedendo Caronte che muore proprio davanti ai miei occhi.

A causa di questa lotta, sento le mie forze andarsene, così sono costretta a sedermi in terra e poi a sdraiarmi supina, guardando i primi bagliori dell'alba in cielo e respirando a pieni polmoni per riprendermi.

"Katherine!" sento la voce di Wendy chiamarmi e poco dopo la vedo comparire sopra di me.

Probabilmente è arrivata attraverso una strada più semplice di quella che ho fatto io.

Si inginocchia di fianco a me e mi fa appoggiare sulle sue gambe, abbracciandomi come se non mi vedesse da anni.

"Wendy" la chiamo e lei scioglie l'abbraccio, mentre io le devo confessare una cosa.

"Non dicevo....sul serio....prima. Non ti avrei mai....sacrificata" le dico sperando che mi creda e dal sorriso che le compare capisco che è così.

"Lo so amore, lo so" mi dice abbracciandomi di nuovo e concludendo nel migliore dei modi il capitolo su Caronte.

Ora manca soltanto il bastardo per eccellenza: Amdis.

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