Rush To Love

By meemedesimaa

81.1K 2.6K 458

(sequel di "Love On The Run") Grace era andata avanti. Lando aveva superato la cosa e aveva Luisa a dargli il... More

.1.
.2.
.3.
.5.
.6.
.7.
.8.
.9.
.10.
.11.
.12.
.13.
.14.
.15.
.16.
.17.
.18.
.19.
.20.
.21.
.22.
.23.
.24.
.25.
.26.
.27.
.28.
.29.
.30.
.31.
.32.
.33.
.34.
.35.
.36.
.37.
.38.
.39.
.40.
.41.
.42.
.43.
.44.
.45.
.46.
.47.
.48.
.49.
.50.
.epilogo.

.4.

1.5K 50 1
By meemedesimaa

"Thyago, mi dedichi una canzone" mi lamento con il ragazzo che avevo conosciuto da meno di un mese.

"Grace lascia stare Thy" mi rimprovera Nicolas.

"Che canzone vuoi che ti dedichi principessa" mi risponde Thyago con la voce profonda.

Mi volto verso il mio amico e alzo le spalle facendogli una smorfia.

"Quella che vuoi tu" sorrido con gli occhi a cuore.

Che avessi una cotta per l'amico di Nico era ormai evidente, ma niente di così tanto serio, solo una sbandata, un infatuazione per quel ragazzo così interessante.

"Thy non assecondarla" afferma Nic.

"Stai zitto" lo rimprovero quando vedo che Thyago afferra la chitarra.

"Per cosa litigate?" chiede Leonardo entrando in stanza.

"Grace e Thyago stanno flirtando davanti a me" si lamenta Nicolas.

"Ma lasciali vivere" afferma Leo.

"Leonardo, non ti ci mettere anche tu grazie, preferirei che la mia Grace rimanesse mia e basta" continua il mio amico d'infanzia.

Conoscevo Nicolas da quando aveva più o meno 2 ore e io avevo solamente 2 mesi.

Che dire, non posso affermare seriamente di averlo conosciuto in quel momento, ma ogni volta le nostre mamme la raccontano così.

Nico si trovava in ospedale perché era appena nato, io perché stavo avendo un arresto cardiaco.

Già, la mia vita sin da piccola è sempre stata travagliata.

Le dita di Thyago sulle corde della chitarra mi fanno perdere il filo del discorso tra i due ragazzi.

Io e Nico eravamo rimasti in contatto megli ultimi mesi e una sera mi aveva fatto conoscere i suoi amici

Thyago e Leonardo.

Mi piacevano le persone che non mi conoscevano perché per loro non ero la figlia di Toto Wolff, ero una semplice amica di un loro amico.

Thyago era un ragazzo affascinante, aveva un voce da ipnotizzare chiunque e così aveva fatto con me.

Svuoto la testa e mi concentro sul ragazzo di fronte con la chitarra.

Sono sdraiata sul divanetto con la testa all'ingiù che guardo Thy mentre il sangue mi sale al cervello.

"Fidanzatini, basta, dobbiamo la partita sta iniziando" lo interrompe Leo maneggiando con il joystick.

"Grace, amore della mia vita, lasciaci giocare in pace" continua il ragazzo venendo verso di me.

Scuoto la testa mentre porto alla bocca una caramella alla liquirizia.

"Grace non farmi arrabbiare" dice Nicolas.

Tra tutti e tre il mio amico era il più serio.

Roteo gli occhi rimanendo in quella posizione.

"Se esci di qui stasera ti porto a cena" dice Thyago.

In un solo scatto mi alzo dal divanetto ed esco dalla stanza.

Prima di chiudere la porta mi volto.

"Sei serio o stavi scherzando?" chiedo.

"Alle 19.30 a casa tua, puoi portare Heidi" afferma con un sorriso stupendo.

"Non se ne parla" dice Nic.

"Falli scopare una volta tanto Nicolas, se lo meritano, li interrompi sempre" sdrammatizza Leonardo.

"Eddai" cerca di convincerlo Thyago.

"Ti conosco Thy e conosco lei, due poli opposti" afferma.

Anche io e Lando eravamo due poli opposti.

"Gli opposti si attraggono" sussurro.

Anche io e Lando ci eravamo attratti l'uno all'altro.

"E poi si respingono" continua Nico.

Anche io e Lando ci eravamo respinti.

"Forse ha ragione, meglio di no" ammetto vedendo la delusione negli occhi di Thy.

Quel ragazzo mi piaceva, mi piaceva sul serio, ma avevo già combinato un casino con Nick De Vries che non ero riuscita nemmeno a risolvere, avrei dovuto prima sistemare la questione con il ragazzo, poi mi sarei dedicata ad altro.

"Mi spiace" mimo con le labbra a Thyago.

Lui alza le spalle e mi sorride.

Esco da quella stanza consapevole che da lì a poco sarebbe scoppiato il caos in quelle quattro mura.

Thyago non sarebbe stato zitto e se la sarebbe presa con Nico, mentre Nic si sarebbe arrabbiato con Leo e così via.

Poi avrebbero calmato le acque e la sera sarebbero andati tutti a bere uno spritz in centro a Milano, tutti ma senza di me.

Mi metto in auto e guido fino a casa con le parole di "heartless" a rimbombarmi nelle orecchie.

Non sapevo bene cosa mi facesse stare bene di Thyago

Il suo essere dolce? O forse il suo modo di fare.

La bellezza non era di sicuro il suo punto forte, ma la sua voce superava di gran lunga qualsiasi aspetto estetico.

Mi piaceva, non come mi piaceva Lando, o come mi era piaciuto Lando, ma mi piaceva abbastanza per voler far nascere qualcosa.

Apro la porta di casa e non mi rendo nemmeno conto di essermi seduta a terra con la schiena appoggiata al muro per ricevere le feste di Heidi che però è troppo assonnata per corrermi in contro.

Cammina lentamente verso di me e quando è ad un centimetro dalla mia faccia mi dà una leccata per poi sdraiarsi sulle mie gambe ed aspettare le mie coccole.

Lascio che le mie mani si muovano sul suo pelo morbido e le faccio dei grattini sulla pancia.

"Heidi, penso che presto arriverà un fratellino" sorrido vedendo la sua faccia confusa.

I suoi occhi si chiudono un secondo dopo e il suo respiro si fa' più pesante.

La mattina eravamo andate ad addestramento per un paio d'ore, poi l'avevo portata a correre in un boschetto, un rito per farla sfogare dopo che aveva lavorato intensamente.

Quando eravamo tornate a casa l'unica cosa che aveva avuto la forza di fare era quella di correre a bere, poi era crollata ed aveva dormito per tutto il pomeriggio.

L'addestramento le bruciava tutte le energie.

Le faccio ancora un po' di coccole e poi quando sento il mio cellulare squillare, mi alzo lasciandola in quella posizione davanti alla porta dell'entrata.

"Pronto?" rispondo senza guardare il mittente.

"Sono io" riconosco la voce di Lidia.

"Ei ciao, scusami, ho visto i tuoi messaggi ma non sono riuscita a leggerli" le dico.

"Tranquilla ti dicevo solo che come mi avevi chiesto tu fino all'esame di stato non avrai niente da fare, nessuno shooting, nessuna sfilata, niente di niente, solo lavoro da casa per mantenere le collaborazioni con i brand, rispondere a qualche mail e fare un paio di video chiamate al mese, niente di troppo impegnativo" mi espone la notizia più bella del momento.

"Sei la manager migliore del mondo" le dico sollevata.

"Lo so piccola, grazie mille" ride.

"Che ne dici di venire a casa mia per bere qualcosa? È da un po' che non ci vediamo" le propongo.

Ultimamente l'avevo sentita solo via mail, chiamata o messaggi.

"Mi spiace, ma tra poco dovrò uscire con il mio compagno, è il nostro primo anniversario" dice entusiasta.

"Aiuto che bello, non me lo avevi detto, sono felicissima per te, auguri" affermo con un super sorriso.

"Ti lascio andare allora, vai a farti bella" le dico per poi salutarla e chiudere la chiamata.

Sembrava che tutto intorno a me, mi urlasse che sarei rimasta sola a vita.

Mi stiracchio e salgo in camera da letto, indosso il mio pigiamino grigio con gli  unicorni dei colori dell'arcobaleno e scendo di nuovo di sotto.

Accendo la televisione in sala e metto un po' di musica, The Weeknd può andare bene.

Sotto le note di "Best Friends" mi dirigo in cucina, prendo una bottiglia di vino rosso, un calice e mi siedo sul bancone della cucina a fissare il vuoto.

Sebbene non mi facesse piacere stare sola in casa, a volte ero convinta che mi avrebbe fatto bene un po' di solitudine, io ed i miei pensieri, davanti ad un calice di vino e buona musica.

Io ed i miei pensieri.

I miei pensieri che mi annientavano ogni giorno, mi distruggevano l'anima quando ero sola, mi facevano perdere la ragione quando ero a letto.

I miei pensieri che riconducevano tutto a lui, al suo profumo, al suo sorriso.

Perché potevo fingere, ma lui era stato doloroso, il suo addio mi era sembrato lancinante e la sua indifferenza mi aveva uccisa lentamente.

Non un messaggio da ubriaco, non una chiamata per sbaglio, non una parola.

Eppure sapevo che ogni tanto mi pensava o forse lo speravo e basta.

Il campanello suona e il bicchiere mi scivola dalle mani cadendo prima sul bancone e poi a terra tagliandomi la mano così rapidamente da non farmene quasi rendere conto.

"Merda" sussurro.

"Arrivo" urlo.

Heidi inizia ad abbaiare facendomi esplodere la testa.

Chi è che si trovava davanti a casa mia alle 20.46 di Domenica?

Prendo uno straccio e copro alla meglio i cocci di vetro, poi prendo un altro straccetto e tampono la mia mano per poi uscire dalla cucina e chiudere la porta alle mie spalle, evitando così che Heidi si possa ferire camminando sui cocci sparsi per il pavimento.

"Sto arrivando, giuro" affermo correndo verso la porta di ingresso.

Metto Heidi seduta ad aspettare un mio comando, poi apro la porta.

"Thy?" chiedo incredula.

Il suo sguardo cade sul mio pigiama e sorride, mi rendo conto delle condizioni in cui sono andata ad aprire e faccio per sbattergli la porta in faccia ma il suo piede si incastra per bloccare la chiusura.

"Che ti sei fatta alla mano" dice spaventato aprendo poi la porta del tutto con il suo peso.

Heidi annoiata se ne torna a dormire, mentre io scuoto la testa.

"Niente" sussurro tamponando ancora il sangue che non accenna a smettere.

"Grace" mi rimprovera.

"Ero sovrappensiero, mi sono spaventata quando hai suonato, non aspettavo nessuno, mi hanno dato tutti buca" affermo.

"Sei sexy con questo pigiama" torna a concentrarsi su come sono vestita senza dare peso alle mie parole.

Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in bagno.

Ormai la figura di merda l'avevo fatta, non sarebbe servito a nulla cambiarsi ora.

Thy sistema la giacca da qualche parte e poi mi raggiunge.

Era già stato a casa mia una decina di volte, sia con Leo e Nico che da solo.

Avevamo passato delle belle serate insieme, ma non avevamo mai fatto nulla, i nostri corpi erano sconosciuti l'uno all'altro e le nostre bocce non si erano mai scontrate, nemmeno per sbaglio.

Apro il cassetto del pronto soccorso e tiro fuori il necessario : disinfettante, cotone, cerotti, garze e una pomata ad azione antibatterica.

"Lascia fare a me" dice Thyago che nel frattempo mi aveva raggiunta.

Mi siedo sulla vasca e lo lascio fare.

Prende il cotone e lo avvolge in alcune garze sterili, poi prende il disinfettante e lo spruzza direttamente sulla mia ferita.

Brucia, ma non quanto aveva bruciato il mio cuore la sera di Abu Dhabi.

Scuoto la testa cercando di scacciare via il pensiero di Lando che ultimamente si stava presentando troppo spesso nella mia mente.

Alzo lo sguardo e incrocio gli occhi del ragazzo che erano già su di me.

Lui abbassa le pupille e si concentra nuovamente sulla mia ferita.

Con la mano sana gli sposto una ciocca di capelli cadutagli davanti all'occhio sinistro.

Prende la pomata in silenzio e la spalma sul taglio.

Stringo i denti e chiudo gli occhi.

"Scusami" sussurra il ragazzo, come se fosse stato lui a ferirmi.

Non rispondo, troppo impegnata a mordermi il labbro per non piangere dal dolore.

Infine prende il cerotto e lo attacca sulla superficie in modo impeccabile.

"Ci sai fare" affermo una volta finita la medicazione.

"Ho dovuto cavarmela da solo quando lavoravo in cucina" sorride per poi uscire dal bagno.

Sistemo le cose al proprio posto e raggiungo Thyago che ora si trova in cucina.

"Vino rosso da sola?" ride indicando la bottiglia mentre passa lo straccio sul mio pavimento.

"Triste lo so, ma come ti ho detto mi hanno dato tutti buca" alzo le spalle dandogli una mano e buttando via tutti i cocci di vetro che aveva raccolto lui in precedenza.

"Tutti chi?" dice mostrando un pizzico di gelosia nella sua voce.

Rido.

"Tu e la mia manager" affermo.

"Ah beh, allora troppa gente, fossi in te mi sotterrerei" scherza "Comunque io sono qui, non ti ho dato buca" mi schiaccia l'occhiolino.

"A proposito perché sei qui? Mi sembra che Nico fosse stato chiaro" affermo.

"È stato chiaro sul fatto che non dovremmo scopare" ridacchia.

"Ah beh, se lo dici tu, allora mi fido" dico con tono ironico.

Prendo di nuovo la bottiglia del vino.

"Apri quello scaffale, ci sono i calici" gli spiego, poi mi volto e vado sul divano dove le canzoni di The Weeknd si erano interrotte a causa della scarsa connessione ed io ero talmente assorta nelle cazzate che avevo in testa che non me ne ero nemmeno resa conto.

Mi siedo sul divano, spegnendo lo schermo e accendendo una piccola luce soffusa.

Thyago mi raggiunge poco dopo appoggiando i calici sul tavolino.

Verso il vino in entrambi i bicchieri.

"A Nicolas" rido.

"Alle scopate che non faremo per colpa di Nicolas" ride lui.

I nostri biccheri si toccano facendo un tintinnino fastidioso e poi mandiamo giù tutto il calice in un sorso.

Bere con qualcuno al tuo fianco era sempre più bello.

"Alle scelte del cazzo" brindo di nuovo mentre verso altro vino rosso.

"Alle scelte del cazzo che portano a conseguenze stupende" ribatte Thy.

Altro bicchiere e altro brindisi.

Poi finiamo la bottiglia e le nostre teste girano così tanto da impedirci di alzarci per prenderne un'altra.

"Perché sei venuto qui?" domando approfittando di un barlume di lucidità.

"Perché avevo voglia di vederti" ammette e il mio stomaco si contorce.

Lo guardo intensamente, forse troppo.

Lui passa lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca.

Ci avviciniamo.

Ancora un pochino.

Tra di noi passa solamente una molecola di aria.

Chiudo gli occhi e mi soffermo ad ascoltare i miei pensieri.

È solo un bacio, cosa sarà mai.

Finirai per ferire qualcuno.

Hai fatto molto di peggio.

Ho distrutto un cuore.

Scuoto la testa con un movimento impercettibile.

Schiudo le labbra.

Respiro la sua aria, il mio ossigeno e la sua anidride carbonica.

Lui fa lo stesso, inspira il suo ossigeno e la mia anidride carbonica.

Inspiro ancora, per poi espirare.

Le nostre labbra si sfiorano ma non si toccano e non lo faranno mai, almeno non questa sera.

Mi ritraggo dalla bolla in cui mi ero ritrovata in modo inconsapevole e torno a respirare regolarmente.

Lui mi guarda distratto, pensando a chissà che cosa.

Io lo guardo dispiaciuta.

Non voglio che pensi che non sia ciò che ho desiderato per tante notti da quando l'ho conosciuto, ma il mio senso di colpa per tutto quello che ho già combinato nel 2022 non mi avrebbe permesso di farmi vivere quel bacio serenamente.

Continue Reading

You'll Also Like

71.4K 2K 53
Storia a tema instagram su Charles Leclerc !
8.4K 207 71
Eccoci qui con la seconda parte! Come vedete ho ripreso la foto delle loro braccia (questa è nuova ovviamente) come per la prima parte così per conti...
3K 201 14
- ISCRIZIONI CHIUSE - VALUTAZIONI IN CORSO - L'estate è alle porte e noi del Team siamo già pronti a prendere i vostri biglietti aerei per la vittori...
Degradazione By Neym

General Fiction

208K 666 24
AVVERTIMENTO [Presenza di scene moralmente sbagliate e contenuti che a molti potrebbero risultare disgustosi. Pertanto non è da considerarsi una semp...