TAEHYUNG'S POV
"Buon Compleanno figlio!" mio padre è corso fuori dalla sua stanza e verso la porta dove ero in piedi e mi ha abbracciato per un secondo prima di accarezzarmi la schiena: "Per fortuna sei venuto a cena. Tua madre stava per piangere perché..."
"STAI ZITTO!" Una scarpa è arrivata volando dal nulla e ha colpito la parte posteriore della sua testa. Fece una smorfia e si strofinò la testa mentre mia madre usciva dalla cucina e si avviava verso di noi.
"Non ho pianto, bugiardo!" incrociò le mani davanti al petto e guardò torvo il mio povero papà: "Sono state le cipolle a farmi piangere. Oh e me ne sono dimenticata, buon compleanno, Taehyung."
"Grazie mamma," sorrisi quando lei andò nella sua stanza e tornò con un oggetto di forma rettangolare che era avvolto con una carta regalo rossa. Le mie viscere urlavano e saltavano per l'eccitazione mentre lei me lo porgeva. Ho rimosso con cura il regalo, temendo che mia madre potesse iniziare ad abbaiare contro di me per aver strappato la copertina.
Ho rimosso il foglio e ho guardato a bocca aperta l'oggetto che avevo in mano, "FAIRY TAIL: 100 YEARS QUESTO VOLUME MI MANCAVA ! QUESTO È IL MIGLIOR REGALO CHE HO MAI AVUTO!"
"Tuo padre ha chiesto a tuo nonno di comprarlo per il tuo compleanno", ha sorriso e io l'ho abbracciata. Fu colta alla sprovvista dall'azione improvvisa, ma mi abbracciò per un secondo prima di urlarmi nelle orecchie.
"JUNGKOOK! NON sapevo che saresti venuto!" Sapevo che l'avrebbe detto. Mi sono allontanato e lei è corsa da lui.
"Nessun abbraccio per me", ha messo il broncio mio padre e io ho ridacchiato prima di abbracciarlo. Mi ha arruffato i capelli mentre mi allontanavo. Ho guardato Jungkook che sorrideva a mia madre mentre continuava a blaterare con lui alcune cose a caso. Ha catturato la mia attenzione, implorandomi di aiutarlo. Provando pietà per lui, mi schiarii la gola e piagnucolai: "Ho fame! Possiamo mangiare?"
Mia madre mi ha lanciato uno sguardo mortale, ma si è addolcito mentre ci guidava al tavolo da pranzo che era pieno di ogni sorta di prelibatezze. Mi venne l'acquolina in bocca e il mio stomaco ringhiò mentre esaminavo l'intero tavolo. Questo è il motivo per cui amo il mio compleanno. La mamma non si incazza e non vuole uccidermi e anche tanto, tanto cibo.
"Grazie per il cibo."
Abbiamo cenato tutti tranquillamente. Sorrisi di gioia mentre il cibo di mia madre mi scioglieva le viscere con i suoi sapori deliziosi e fuori dal mondo. Ho potuto vedere che anche Jungkook si stava divertendo.
"Mi sono dimenticato di dirti questo, Taehyung," disse all'improvviso mio padre e io alzai lo sguardo su di lui, "Tuo nonno vuole conoscerti."
"Oh, ok. Quando dovrei andare a..."
"Perché non me l'hai detto?" chiese improvvisamente mia madre a mio padre, che le rivolse uno sguardo confuso.
"Pensavo di avertelo detto ieri sera. Suo nonno vuole vedere la sua faccia. È passato molto tempo dall'ultima volta che l'hai incontrato, vero Taehyung?" mi ha chiesto e io ho annuito. È stato davvero lungo. Ero impegnato con gli studi e non ho avuto la possibilità di incontrarlo.
"Non se ne va," disse mia madre e scosse la testa, "quel vecchio idiota lo vizierà."
"Eh? Ma voglio andare," piagnucolai e lei mi fissò con quegli occhi mortali. Ho distolto lo sguardo e ho deciso di non parlarne. Forse un giorno il nonno sarebbe venuto in sella alla sua fantastica slitta e mi avrebbe portato via con lui in Giappone.
"E inoltre, Richard è sposato con Luna e non Kaylie", mio padre ha sollevato improvvisamente quell'argomento e io ho pianto mentalmente. Non quella merda di nuovo.
"È sposato con Kaylie, testa di gallina", ha risposto mia madre e ha pugnalato il povero pezzo di gambero con la forchetta, "Richard è uscito con Luna ma ha sposato Kaylie".
"No. Ha sposato Kaylie, ma ha divorziato e ha sposato Luna."
"Perché diavolo dovrebbe sposare quella troia?! Ha rotto con lei perché è andata a letto con più di cento ragazzi." Woah! Questo è molto.
"Ti sto dicendo che è sposato con Luna."
"Sono uscito con quel ragazzo, quindi so che tipo gli piace. Kaylie è sua moglie ora." Perché parlano ancora di quel ragazzo? E lascia che quel poveretto sposi chi vuole. Perché tuffarsi nella sua vita amorosa?
"L'ho incontrato due settimane fa e mi ha detto che era sposato con..."
"Andiamo nella tua stanza," Jungkook mi sussurrò all'orecchio e io annuii. Anche io volevo scappare dalla loro inutile conversazione. Fortunatamente entrambi avevamo finito di mangiare mentre dovevano ancora finire metà del loro cibo.
"Stiamo salendo al piano di sopra. Se hai bisogno di noi, saremo nella mia stanza, va bene?" Mi ignorarono mentre continuavano a discutere su chi fosse la moglie di Richard e io sospirai. Ho fatto cenno a Jungkook di seguirmi e abbiamo percorso la rampa di scale prima di entrare nella mia stanza. Era lo stesso che l'avevamo lasciata qualche settimana fa, a parte un tappeto arrotolato e messo in un angolo.
Improvvisamente un paio di braccia mi hanno afferrato la vita e ho riso quando Jungkook mi ha tirato al suo petto. Posò il mento sulla mia spalla e ci fece dondolare lentamente da una parte all'altra.
"Hai un profumo così buono," seppellì il naso nell'incavo del mio collo e inspirò profondamente, "Così buono."
"Smettila. I tuoi capelli mi fanno il solletico," cercai di spingerlo via, ma lui si aggrappò a me come la colla. Ridacchiò quando rabbrividii al bacio che mi aveva dato sul collo.
"Sei così dolce," sussurrò e baciò di nuovo il mio collo nudo. Sospirai e sbattei la testa sulla sua, apposta. Mi tolse le braccia e fece una smorfia quando la sua mano andò a massaggiargli la testa: "A cosa serviva?"
"Se non ti avessi fermato, mi avresti mangiato. Ricorda che non siamo soli qui", indicai la porta indicando la presenza dei miei genitori al piano di sotto, ma lui alzò le spalle e alzò gli occhi al cielo. Si avvicinò al mio letto e vi si sedette. Aprì le gambe e appoggiò liberamente i gomiti sulle cosce mentre mi fissava torvo.
"Perché siamo venuti qui se non posso mangiare la mia cioccolata?" mi ha fatto il broncio e io ho riso per la faccia carina che stava facendo.
Era vero quello che dicono. Vedere qualcuno che ami arrabbiato, lo fa sembrare ancora più carino. Mi sono avvicinato al mio armadio e ho frugato tra le mie vecchie cose, alla ricerca di qualcosa che fosse importante per me. Sentivo Jungkook che sbirciava quello che stavo facendo e finalmente ho trovato la cosa che stavo cercando. Sorrisi mentre lo rimuovevo con cura da sotto tutte le mie cose e mi alzavo per affrontare Jungkook.
"Ricorda questo?" Gli ho chiesto mentre rimuovevo il panno attorno all'oggetto e glielo mostravo. Il suo viso imbronciato si illuminò in un viso sorpreso con occhi scintillanti mentre fissava la corona di fiori tra le mie mani.
"Questo è..." lo guardò a bocca aperta e sorrise mentre mi guardava, "L'hai tenuto?"
"Ovviamente," sorrisi e accesi il pulsante. La corona di fiori si illuminò con una luce opaca, "Quelle luci a led sono così noiose".
"È perché la batteria è vecchia", si alzò e me la prese dalle mani. Lo fece roteare e ridacchiò: "Pensavo che l'avessi buttato via".
"Non lo farei," gli ho dato una pacca sulla spalla e ho riso, "questo è stato il mio primo regalo da parte tua, vero?"
"Va bene," mormorò e prese la corona con entrambe le mani, "Posso?" Annuii e chinai la testa. Sorrise mentre posava la corona di fiori sulla mia testa: "Ora sei mio".
Ridacchiai e mi toccai la corona in testa. I ricordi del tempo al lago mi tornarono alla mente e arrossii alla sua confessione. I miei occhi guizzarono su Jungkook che era impegnato a fissarmi le labbra. Mi sono lanciato verso di lui e ho schiantato le mie labbra sulle sue. Sorrise contro le mie labbra e ricambiò il bacio.
Le mie braccia si avvolgevano intorno al suo collo, avvicinandolo a me. Ridacchiai leggermente quando le sue mani mi sfiorarono il fianco, facendomi venire il solletico. Si staccò e sospirò: "Hai dovuto ridere?"
"Era il solletico." Scosse la testa e all'improvviso attaccò il mio stomaco, "JUNGKOOK! NO! BASTA! SOLLETICO—HAHAHA!" Caddi a terra con lui sopra di me, solleticandomi senza pietà. Mi faceva male lo stomaco per il suo solletico e per le mie risate. Alla fine si fermò quando mi vide sdraiato morto sul pavimento.
"Sei davvero solletico," sorrise compiaciuto e io ridacchiai, che a malapena suonava come tale. Mi ha tirato su, ma ero così picchiato dalle risate e dal solletico che ho dovuto letteralmente tenerlo stretto per il supporto. Mi mise con cura sul letto e si sedette accanto a me.
"Ti ucciderò se il mio stomaco muore", lo guardai torvo e lui ridacchiò. Mi avvolse un braccio intorno alla spalla e mi avvicinò a lui.
"Vedremo," ridacchiò. Improvvisamente le sue mani scesero in tasca e tirò fuori una scatola blu: "Me ne ero completamente dimenticato. Buon compleanno".
"Per me?" chiesi e lui annuì, porgendomi la scatola. L'ho aperto lentamente e sono rimasto senza fiato quando l'ho visto. Era un paio di braccialetti. Ne presi uno e rimasi a bocca aperta davanti alla straordinaria bellezza. Era una catena d'argento con due piccoli fiori di ciliegio che pendevano alle due estremità di una piccola targhetta marrone al centro che diceva "Il suo cioccolato" con lettere bianche.
"Non l'hai fatto..." Rimasi senza parole mentre tiravo fuori l'altro che aveva lo stesso design, tranne che la targhetta del nome era di colore bianco con la scritta 'His Vanilla' scritta a lettere marroni.
"Volevo farti qualcosa di speciale per il tuo compleanno. Chi l'avrebbe mai detto che saremmo diventati una coppia per il tuo compleanno," sorrise vedendomi a bocca aperta, "Ruota entrambi i piatti."
L'ho fatto e sono rimasto senza fiato quando ho visto cosa c'era scritto sotto. Sotto il piatto bianco c'era scritto "Insieme" e sotto il piatto marrone "Per sempre", "Insieme per sempre" mormorai e lui annuì.
Improvvisamente una lacrima cadde sulla mia guancia e un'altra e presto stavo piangendo a squarciagola. Ha cercato di calmarmi confortandomi con le sue parole dolci, ma questo mi ha fatto piangere ancora di più: "Perché sei così gentile?! Se fossi in te, avrei comprato dei portachiavi anime economici! Perché sei troppo bravo per me?!" Ho pianto nel suo petto mentre mi strofinava delicatamente la schiena.
"Ti è piaciuto?" mi ha chiesto e ho scattato. Piansi ancora di più e continuai a picchiargli la mano sul petto.
"TI PIACE?! LO ADORO! PERCHÉ MI UCCIDI CON IL TUO AMORE?!" Ho gridato e l'ho sentito ridere prima che mi afferrasse il viso e lo avvicinasse al suo.
"Ti vizierò così tanto con il mio amore e affetto, che un giorno il tuo cuore scoppierà dal mio amore troppo pieno", sussurrò e io singhiozzai.
"STAI CERCANDO DI UCCIDERE ME O QUALCOSA?!" Ho gridato e preso a pugni il suo petto ripetutamente. I miei pugni non hanno avuto alcun effetto sul suo corpo duro come la roccia.
"IO-"
"Stai zitto e mettimelo addosso", borbottai e tesi la mano sinistra. Sorrise mentre prendeva il braccialetto marrone e lo posava sulla mia mano sinistra e lo chiudeva saldamente con un minuscolo fermaglio all'estremità.
"Taehyung, vuoi essere il mio ragazzo?"
"Dammi il tuo," lo interruppi e presi il braccialetto bianco e lui tese la mano destra con una faccia imbronciata. Gli presi la mano e gliela posai sopra.
"Jungkook, vuoi essere il mio ragazzo?" gli chiesi alzandomi dal letto e inginocchiandomi su un ginocchio. La sua bocca era spalancata quando mi vide inginocchiato davanti a lui.
"Taehyung... cosa...?"
"L'ultima volta sei stato tu a chiedermi di essere il tuo ragazzo. Questa volta te lo chiedo. Sarai il mio ragazzo?" La sua bocca si chiuse e le sue labbra si arricciarono in un sorriso.
"Sì," rispose e io sorrisi mentre chiudevo il braccialetto intorno alla sua mano. Gli presi la mano e gli baciai la nocca mentre gli sorridevo arrossendo. Mi ha tirato su e abbiamo intrecciato le nostre mani che avevano i braccialetti su di loro.
"Ti amo, mia cioccolata," mi baciò sulla fronte e io chiusi gli occhi. Si staccò e i miei occhi si aprirono tremolando.
"Ti amo anch'io, mia vaniglia," l'ho baciato e siamo rimasti in quella posizione per molto tempo finché mia madre non ci ha urlato contro dal piano di sotto.
"Scendi, voi due! ABBIAMO FATTO LA TORTA AL CIOCCOLATO E VANIGLIA!" Ci siamo allontanati e abbiamo riso quando abbiamo sentito i sapori della torta.
"Andiamo," Jungkook si alzò e trascinò le nostre mani verso la porta, "Andiamo a mangiare i nostri bambini."
"È disgustoso," raggomitolai il viso in segno di disgusto. Rise mentre scendevamo le scale, mano nella mano. Per fortuna, i miei genitori non ci hanno visto tenerci per mano né hanno visto i braccialetti.
Sono stato contento che non hanno visto.