«Liz, ci sei?» Lorella Cuccarini sventola una mano davanti il viso della sua allieva, la cui testa sembra trovarsi da tutt'altra parte.
«Mh?» mormora la diretta interessata, tornando alla realtà. «Sì, sì, ci sono.» afferma, guardando l'insegnante.
«Bene,» prosegue la donna, con un sorrisetto. «ti stavo dicendo che, secondo me, é arrivato il momento di creare un pezzo tuo.» constata, facendole l'occhiolino.
«Un inedito?» la ragazza strabuzza gli occhi, visibilmente emozionata.
«Proprio così. Cosa ne pensi di iniziare a lavorarci?»
«Adesso?» chiede la newyorkese, sistemandosi meglio sulla sedia.
«Puoi cominciare ad appuntare delle idee, tutto ciò che ti passa per la mente.» prosegue la prof, congiungendo le mani. «Quando avrai abbastanza materiale, gli daremo un'occhiata e qualche miglioria, se necessario.»
La biondina annuisce e le rivolge un sorriso contento.
«Pomeriggio niente lezione, così potrai concentrarti su questo progetto.» dice la maestra, qualche istante dopo. «Puoi andare, ci vediamo domani.» continua, per poi congedarla.
Elizabeth lascia la sala e si mette in cammino verso casa, cercando di sistemare i propri spunti in merito al brano da scrivere.
«Hey, Lizzie, hai già finito?» le domanda Federica, non appena mette piede in cucina.
«Già.» la più piccola si accomoda sulla sedia e appende il suo zainetto alla spalliera.
«Ti vedo pensierosa, é successo qualcosa?» le chiede l'amica, lanciandole uno sguardo interrogativo e prendendo l'occorrente che le serve per cucinare.
Sapessi quante cose sono capitate ultimamente.
«Lorella mia ha dato un compito,» la informa Liz, afferrando carta e penna. «mi attende la creazione di un inedito.» confessa, prendendosi il volto fra le mani.
La bruna si volta immediatamente verso di lei. «Davvero?» le domanda, con un sorriso.
L'altra annusice. «Il vero problema é che non ho idea di come si scriva una canzone.» prosegue, stiracchiandosi. «Cioè, devo scrivere di getto, devo pesare bene le parole, devo ispirarmi a qualcosa?» chiede, sfregandosi il mento.
«Beh, non saprei,» ammette Federica, che ha appena posizionato la pentola sopra il fornello. «credo che dipenda da persona a persona, dovresti semplicemente agire nella maniera che ritieni più opportuna.»
La minore sbuffa e si tuffa sul suo quadernetto, provando a concentrarsi. Continua così anche dopo pranzo e per gran parte del pomeriggio, ma tutto ciò che si ritrova per le mani sono degli scarabocchi qua e là. Non va bene niente.
Liz emette un verso di stizza e, dopo aver appurato di essere rimasta l'unica in casa ─ gli altri sono a lezione ─ si reca in giardino e si siede sulla solita panca, osservando tutto ciò che la circonda. Forse questo potrà aiutarla, in qualche modo.
Una serie di riflessioni si fanno largo nella sua mente: quante cose sono cambiate da quando é entrata ad Amici? Si sente già più matura, sia dal punto di vista musicale, che dal punto vista personale.
É riuscita a sbloccarsi sul palcoscenico, cosa che non aveva ancora avuto il coraggio di fare quando si esibiva a New York. La sua voce é sempre la stessa, ma al contempo diversa, così come il suo modo di cantare.
E poi, é anche successo ciò che non credeva potesse accadere di nuovo, non dopo l'ultima esperienza amorosa. Ormai é chiaro che tiene a Samu in modo davvero particolare, per questo motivo spera che il ragazzo non la deluda, come invece le é capitato con il suo ex.
Caleb le era sembrata la persona perfetta con la quale trascorrere il resto della vita. Nonostante fossero giovani, parevano essere tanto innamorati, per lo meno fino a quando lui non le ha voltato le spalle, senza una ragione apparente.
Da allora Liz ha cercato di non affezionarsi troppo a nessuno, né in l'amore, né in l'amicizia. Chi poteva assicurarle che non avrebbe sofferto nuovamente?
Tutto é cambiato adesso, però. Da quando é arrivata a Roma le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto. Lorella le ha permesso di entrare all'interno della scuola, dove ha trovato Federica, che le ha fatto riscoprire il vero senso dell'amicizia, e Samu, che l'ha portata a provare di nuovo quelle meravigliose sensazioni che sembrava aver dimenticato.
Forse é su questo che dovrebbe lavorare, sulle proprie emozioni?
La bionda afferra il quaderno e la penna e inizia a buttare giù delle frasi che, inizialmente sconnesse fra loro, acquisiscono poi un senso.
Il lavoro procede piuttosto bene ma, quando arriva il momento di scrivere la parte finale del pezzo, Elizabeth pare avere qualche difficoltà. Vorrebbe creare qualcosa d'effetto, qualcosa che possa raccontare cosa prova davvero, ma adesso sente come un blocco che non le permette di andare avanti.
Gli allievi iniziano a fare ritorno in casetta, la tranquillità che ha regnato fino ad ora sparisce completamente.
«Allora, come va la tua composizione musicale?» Federica la raggiunge e prende posto accanto a lei.
«Insomma,» la più piccola fa spallucce. «potrebbe andare meglio, ma non mi lamento.» rivela, infilando le mani nelle tasche della felpa. «E poi, ho ancora del tempo a disposizione.»
«Capisco.» risponde l'amica, lanciandole una rapida occhiata. «Sai, vorrei tanto poterti aiutare, ma credo che scrivere una canzone sia qualcosa di davvero personale.» continua, incrociando le braccia al petto. «Sono sicura che ce la farai, comunque.» le sorride, per poi poggiarle una mano sulla spalla.
Durante la cena Liz, seduta proprio accanto Federica e di fronte Samu, mangia poco e niente. Più che altro gioca con la forchetta e ogni tanto beve qualche sorso d'acqua.
Il ballerino le rivolge uno sguardo preoccupato, chiedendosi cosa non va, ma non ha il tempo di porle alcuna domanda, poiché lei é la prima ad alzarsi da tavola e augurare la buona notte a tutti.
La ragazza crede che, dopo una bella dormita, sarà in grado di proseguire la stesura dell'ultima parte del testo.
Non perde tempo e, dopo aver indossato il pigiama, che consiste in una semplice maglietta lilla e in un paio di shorts neri, si corica. Purtroppo, però, andare a dormire presto dà l'effetto opposto a quello che si aspettava.
La newyorkese trascorre le successive due ore a girarsi e rigirarsi nel letto, ma niente da fare, non riesce a prendere sonno.
Maddalena e Federica stanno dormendo beatamente, per questo motivo, mentre si alza per andare a bere un bicchiere d'acqua, cerca di fare il meno rumore possibile.
Le luci della casa sono tutte spente, per fortuna la cucina é piuttosto illuminata, grazie ai lampioni in strada che sono accesi.
Dopo aver preso la bottiglia d'acqua, la giovane chiude il frigo e si rende conto di non essere più sola, poiché Samuele ha appena fatto il suo arrivo.
«Come mai non dormi?» gli domanda la cantante, a bassa voce.
«Potrei chiederti la stessa cosa.» ride leggermente lui, osservandola nella penombra. «Stai bene? Oggi ti ho visto un pò strana.»
«Sto bene,» dice la biondina, appoggiandosi alla lastra in marmo del bancone. «sono solo presa dal lavoro in sala.» confessa, abbassando il capo.
Samu annuisce piano e le si avvicina. Le prende il mento con due dita e le fa alzare di nuovo lo sguardo, poi poggia le mani sul bancone, circondandole così il corpo. «Anche io sono molto focalizzato sulle coreografie ma, ultimamente, mi risulta un pò difficile concentrarmi... sei sempre fra i miei pensieri.» afferma, passando ad accarezzarle la guancia.
«Mi dispiace essere la causa della tua deconcentrazione.» scherza lei, una volta che i loro visi si fanno più vicini.
«É bellissimo pensare a te, credimi.» bisbiglia il ragazzo, prima di avventarsi sulla sua bocca.
É inutile, Liz ormai si é arresa, non può resistergli. Samuele potrebbe anche solamente sfiorarla, lei si coprirebbe di brividi comunque.
Le mani della bionda corrono lungo le braccia scoperte del ballerino ─ che indossa una canottiera bianca ─ fino ad arrivare al collo. Il castano la afferra per i fianchi, stringendo la presa, come se temesse che potesse scappare da qualche parte.
«Sei la cosa più bella che mi sia capitata...» sussurra Samu, fra un bacio e l'altro.
Quando si staccano, entrambi cercano di riprendere fiato.
Elizabeth sospira e guarda il giovane dritto negli occhi. Con il pollice gli sfiora le labbra, adesso di un colore tendente al rosso. «Ho sofferto parecchio, negli ultimi anni, ma ora posso dire con certezza che, dopo che sei entrato a far parte della mia vita, ogni cosa é migliorata.»
Sul volto di Samuele appare un sorriso. «Se un giorno avrai mai voglia di raccontarmi tutto, io sarò pronto ad ascoltarti.» mormora, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, dopodiché le lascia un ultimo bacio e le augura la buona notte.
La newyorkese torna in camera e si siede sul proprio letto, a gambe incrociate. Ripensa ai momenti trascorsi con Samu e sorride leggermente, mordendosi il labbro.
D'improvviso un'idea le balena in mente, così afferra il quaderno dal comodino e accende la piccola abat jour.
L'inchiostro blu della penna scivola fra le bianche pagine. La cantante adesso sa perfettamente come concludere il pezzo.
Quando é sicura di aver annotato per bene le sue riflessioni, si sdraia e chiude gli occhi, sperando con tutta se stessa di essere riuscita a catturare l'essenza delle proprie emozioni.
Buona pomeriggio carissimi lettori, eccomi tornata con un nuovo capitolo di HALL OF FAME :)
Per Liz é arrivato il momento di scrivere un inedito e, sebbene all'inizio incontri un paio di difficoltà, presto riesce a trovare delle buone idee per il brano ✨
Lei e Samu si piacciono alla follia, così tanto che non riescono a stare lontani, ma questo é ormai chiaro...
Vi aspetto al prossimo aggiornamento, a presto! <3