TAEHYUNG'S POV
"Mi dispiace davvero, Taehyung", ripeté Jungkook e mi guardò con quegli occhi colpevoli, "Non intendevo niente di tutto ciò. Ero solo perso nei miei sentimenti e non avevo idea di cosa stessi dicendo o facendo."
Non ho detto niente. I miei occhi erano fissi sul muro di fronte a me e l'incidente di lui e me che litigavamo continuava a ripetersi nella mia testa. Come posso perdonare uno come lui? Voglio dire, ha fatto qualcosa del genere, mi ha accusato di qualcosa che non avevo fatto e tutte le sue azioni sono state imperdonabili.
"Vattene," dissi e mi avviai verso la mia stanza. L'ho sentito alzarsi e all'improvviso mi ha afferrato il polso e mi ha impedito di allontanarmi.
"Sono veramente dispiaciuto, Taehyung," disse e potevo sentire la sua voce incrinarsi un po', "Se vuoi, puoi schiaffeggiarmi, prendermi a calci, spezzarmi, buttarmi via. Puoi fare tutto quello che vuoi con me. "
Ho guardato la sua mano che mi teneva e internamente ho sospirato. Dovrei accettare l'accordo e schiaffeggiarlo? Voglio dire, sarebbe divertente, no? Mi sono girato verso di lui e ho visto i suoi occhi erano vitrei, le lacrime che minacciavano di uscire. Sta... sta per piangere? EH!? Non so come confortare le persone che piangono.
"Uhmm... dici sul serio?" Gli ho chiesto e lui mi ha fissato confuso: "Voglio dire, intendevi tutte quelle cose che hai detto."
"Sì! Sono veramente dispiaciuto e..."
"Non stavo parlando di questo," dissi e lui inarcò un sopracciglio, "I calci e gli schiaffi che ti hanno dato, intendevi sul serio?"
"Uhmm...sì, certo!" disse e si strofinò la nuca con l'altra mano. Scommetto che non se lo aspettava.
"Allora posso fare tutto quello che voglio con te, giusto?" dissi e lui si morse il labbro inferiore. All'improvviso, il triste Jungkook divenne rosso.
"Sì-Sì," balbettò ed evitò di guardarmi, "Qualsiasi cosa tu voglia".
"Allora," mi sono avvicinato a lui e l'ho sentito irrigidirsi per quanto gli ero vicino, "vai a ucciderti."
"EH?" mi fissò incredulo e io sospirai.
"Hai detto che avresti fatto qualunque cosa io dico, allora perché esiti?" Gliel'ho chiesto e lui ha annuito. Mi lasciò la mano e si allontanò da me. Cosa sta facendo?
Si avviò verso la porta d'ingresso e si tenne alla maniglia. Si guardò dietro e mi fissò con quegli occhi spenti: "Ora vado. La villa è tutta tua e tu non sei più il mio assistente. Inoltre, prendi tutti i miei soldi dalla banca, ma devi condividerli con almeno un quarto ai tuoi fratelli gemelli Assicurati di portarmi il latte di banana ogni giorno nella mia tomba e... "
"ASPETTA COSA?!" Lo interruppi e mi feci il palmo della mano: "Stavo solo scherzando, idiota. Non devi farlo."
"Hmm..." riprese la mano e mi sorrise, "come se dovessi andare a farlo."
"Voi-"
"Ma non hai ancora risposto alla domanda principale", ha detto e si è avvicinato a me prima di fermarsi proprio davanti alla mia faccia, "mi perdonerai?"
Era troppo vicino a me. Tipo, troppo vicino! Riuscivo a malapena a respirare quando l'intera aria di fronte a me conteneva Jungkook. Evitai di guardarlo negli occhi, ma i miei stupidi occhi arrapati scendevano fino alle sue labbra che si erano arricciate in un sorrisetto, come se sapesse dove stavo guardando.
"Uhmm... non posso perdonarti," dissi e lo respinsi leggermente, "Le tue azioni... erano... è stato cattivo da parte tua presumere che fossi io la persona che ha rovinato l'intera faccenda. Quindi , non posso perdonarti. Fine della discussione."
Mi sono girato, ma all'improvviso ho sentito un paio di braccia intorno al mio busto e questo mi ha riportato al petto di Jungkook. Seppellì il viso nell'incavo del mio collo e potevo sentirlo respirare affannosamente.
"Per favore, non lasciarmi," sussurrò e io alzai gli occhi al cielo. Pensa che mi innamorerò di questo... aspetta, perché ho il collo bagnato?
Potevo sentire qualcosa di caldo e liquido toccare la mia pelle fresca e ha inviato una sensazione di formicolio a tutto il mio corpo. Aspetta, sta... sta piangendo?
"Per favore, non lasciarmi, Taehyung," singhiozzò. Dio mio! Lui sta piangendo! Ho cercato di divincolarmi dalla sua presa, ma mi ha abbracciato ancora più forte. I suoi singhiozzi ora erano più forti e le lacrime infinite bagnavano la mia camicia e la mia pelle.
"Ma non posso perdonarti per quello che hai fatto, Jungkook," dissi e sospirai, "Mi hai urlato contro e mi hai umiliato. E in più, mi hai persino schiaffeggiato, il che ha oltrepassato ogni confine. Cosa faresti se ti ho schiaffeggiato?"
"Ti farei indossare abiti da ragazza", ha detto. Improvvisamente, gli eventi passati sono tornati e sono arrossito quando ho ricordato quei vestiti che ho provato, in particolare quello rosso: "Puniscimi, Tae, altrimenti ti starò aggrappato per il resto della tua vita".
"No, non lo farai", dissi e allontanai le sue braccia da me in un solo colpo. È rimasto scioccato quando l'ho fatto e gli ho sbattuto la porta in faccia. Stava davvero piangendo o quelle lacrime erano uno scherzo? Chi se ne frega!
Ora posso finalmente riposare. E tornai a dormire sul mio comodo letto. Ma non riuscivo a dormire. Per le successive cinque ore pensai solo a Jungkook. Mi sono arreso e sono uscito dalla mia stanza e quando l'ho fatto, ho visto uno Jungkook sorridente vicino al tavolo da pranzo con la colazione pronta.
"Ti ho preparato la colazione," disse e indicò con entrambe le mani il tavolo. Mi sono fatto il palmo della mano e l'ho sbirciato tra le mie dita. Perché è così fastidioso?
"Se pensi che questo mi farà perdonarti, ti sbagli", dissi e mi sedetti davanti al tavolo. Anche lui si è unito a me e si è seduto di fronte.
"Non preoccuparti, Taehyung," disse e mi servì l'insalata di verdure, "non ti chiederò di perdonarmi."
"Eh?"
"Non ti costringerò a perdonarmi, ma..." si fermò e mi fissò curioso di sapere cosa avrebbe detto dopo, "dammi almeno una possibilità. Una possibilità per sistemare tutto questo. "
"Che cosa significa?"
"Mi dai una possibilità e io ti mostrerò il mio lato buono e risolverò le cose rotte".
"Ancora non ho capito", ho detto e lui sospirò.
"Dammi una possibilità, Taehyung. Dammi una possibilità di rimediare ai miei errori. Prometto di essere gentile e non farò mai più niente del genere."
"Non è la stessa cosa che perdonarti?" Gliel'ho chiesto e lui ha alzato gli occhi al cielo.
"Dammi solo una possibilità, Taehyung," disse e io ridacchiai.
"No!" Ho risposto e lui ha sbattuto la testa sul tavolo. Mi sono semplicemente seduto e mi sono goduto i piatti che ha preparato. Forse la seconda opzione non è così male; per dargli una possibilità. Penso che dovrei... "Sto scherzando. È un sì".
Immediatamente alzò la testa e mi sorrise: "Davvero?"
"Sì," ho risposto e lui ha urlato di gioia. Si alzò e cominciò a ballare di gioia. Ho semplicemente riso delle sue strane mosse e quasi mi sono soffocato a morte quando una carota mi è rimasta incastrata in gola.
"A proposito, come farai a riparare tutte le 'cose rotte' di cui stavi parlando?" gliel'ho chiesto e lui ha sorriso.
"Uhmm... non lo so?"
"HUH?! Cosa vuoi dire che non lo sai?" gliel'ho chiesto e lui ha distolto lo sguardo. Questo idiota! Sospirai e tornai a pulire i piatti: "Se non sai cosa farai, che senso ha darti una possibilità?"
«Non funziona così, Tae», borbottò e sospirò. Non riesco mai a capire questo ragazzo. Entrambi ci affrettammo a portare i piatti e ci lavammo per andare al lavoro. Jungkook indossava lo stesso abito e disse che l'avrebbe cambiato una volta tornato in ufficio.
Entrambi siamo usciti dalla porta solo per vedere Jimin che era seduto fuori sul pavimento freddo e duro, a fissare un insetto che stava strisciando accanto a lui.
"Jimin," dissi e lui mi guardò. Il suo sguardo lasciò il mio e andò su Jungkook e scese sulle sue mani.
"AIO!" urlò e si alzò in fretta, "Pensavo di aver detto che volevo che vi sposaste entrambi dentro. Dov'è l'anello e dove sono le mani intrecciate?"
"Eh?" Ho detto e ho guardato Jungkook per una spiegazione che stava sorridendo a Jimin.
"Lo so," disse e improvvisamente mi afferrò la mano e mi tirò a sé, "Ora ci teniamo per mano."
"Ehi!" Jimin si batté la fronte e guardò torvo lo Jungkook: "Non è quello che intendevo. Voglio che entrambi superiate la lotta e diventiate amici".
"Beh, abbiamo superato la lotta e..."
"Gli ho appena dato un'altra possibilità," interruppi Jungkook, "non l'ho perdonato affatto."
"Ora questo è il mio amico," disse e mi diede un pugno sulla spalla, "nemmeno io perdonerei uno stronzo come lui."
"Chi diavolo stai chiamando 'coglione'?" Jungkook rispose e Jimin gli sorrise appena.
"Tu, ragazzo!" ha detto e questo ha innescato Jungkook.
"Giuro che un giorno ti ucciderò, hyung," disse e Jimin si limitò a ridere.
"Sì, giusto. Mi piacerebbe vederti provare," rispose Jimin e io sospirai. Esseri umani immaturi, "Perché diavolo ci chiami tutti 'hyung', tranne Taehyung?"
"Ma lo chiamo 'hyung'", ha detto Jungkook e ho alzato un sopracciglio verso di lui. Davvero? E quando diavolo è stato? Nei suoi sogni?
"Bugiardo!"
"No. Lo chiamo così. Lo chiamo 'hyung' ogni volta," disse e si voltò verso di me, "Tae...hyung."
"Vedi? L'hai appena chiamato per nome," disse Jimin e puntò Jungkook nelle costole, "Dov'è l'hyung?"
"È proprio lì," rispose lui e io sospirai.
"Sei stupido, Jungkook," dissi e lui fece il broncio verso di me.
"L'ho appena detto. Lo dirò di nuovo allora. Tae...hyung", disse e poi, Jimin rise all'improvviso.
"OH MIO DIO! Sei una merda!" rise e diede un pugno allo stomaco di Jungkook. Il povero ragazzo gemette per il dolore, ma stavo ancora cercando di capire perché Jimin stesse ridendo.
"Perché stai ridendo?" Ho chiesto al mio amico morente che si è rotolato sul pavimento.
"Ha capito", ha detto Jungkook e io ho inclinato la testa confusa, "ha capito quello che intendevo".
"Non l'ho ancora capito." Ridacchiò e si avvicinò alle mie orecchie. Mi irrigidii quando sentii il suo respiro caldo sull'orecchio e lui sussurrò: "Tae...hyung".
Indietreggiò e poi all'improvviso mi colpì. Gli lanciai uno sguardo di disgusto e lui mi sorrise. Quello era... zoppo! Come letteralmente zoppo.
"Perché non puoi semplicemente chiamarmi 'hyung'?" Gliel'ho chiesto e lui ha scosso la testa.
"Sarebbe strano chiamarti Taehyung hyung," disse e questo fece ridere ancora di più il povero Jimin. Sospirai e mi schiaffeggiai la fronte.
"Puoi semplicemente chiamarmi 'hyung' invece di aggiungere il mio nome lì."
"Ma ce ne sono così tanti nel mondo. Quindi se grido 'HYUNG' invece del tuo nome, allora sarebbe fonte di confusione e..."
"Stai zitto!" L'ho interrotto e ho scosso la testa: "Sei stupido".
"Aspettare!" Jimin si alzò con molta difficoltà e sorrise, "Un'altra domanda da parte mia. Qual è la tua relazione adesso?"
"Siamo amici", dissi e il sorriso di Jimin si ridusse a un broncio.
"No, non lo siamo," Jungkook improvvisamente mi afferrò per la vita e mi tirò a sé, "Siamo falsi fidanzati."