JUNGKOOK'S POV
L'incontro era finalmente finito e sono tornato in ufficio. Non volevo tornare indietro dopo quello che era successo la mattina, ma potevo dire 'no'? Scesi dall'auto e mi avviai verso l'edificio. Dopo essere salito in due ascensori, ho finalmente raggiunto il 13° piano. Così estenuante! Perché mio padre non poteva creare un passaggio? Culo di merda!
Ho guardato la porta dell'amministratore delegato e avevo voglia di irrompere in ufficio e di strappargli la testa in quel modo. Nella mia mente era soddisfacente, ma se l'avessi fatto in realtà, sarei andato a vomitare per la quantità di sangue che sarebbe sgorgato dalla sua testa. Ehi!
Mi diressi verso le porte del mio ufficio e sospirai. Li ho aperti e improvvisamente ho guardato a bocca aperta la persona seduta davanti alla scrivania di Taehyung. Era Taehyung! Ma come? Deve essere un sogno.
Taehyung distolse lo sguardo dal suo laptop e mi mostrò il suo sorriso squadrato. Un sogno.
Si alzò e corse verso di me e io stavo ancora stringendo la maniglia della porta per sostenermi. È ancora un sogno.
Mi ha abbracciato con tutte le sue forze e poi ho capito che non era un sogno.
"Taehyung?" sussurrai e lui si tirò indietro e annuì.
"Sono io, Jungkook. Sono tornato!" sorrise e io sorrisi da un orecchio all'altro e lo abbracciai. Ha ricambiato anche l'abbraccio e siamo rimasti così per così tanto tempo finché Taehyung non ha detto: "Ho bisogno di aria, Jungkook".
"Oh! Scusa," mi allontanai e lo lasciai respirare. Impossibile! Come se fosse proprio qui, di fronte a me, "Ma come hai fatto...?"
"Gli ho detto che stavo lavorando qui temporaneamente e stavo imparando i modi per poter gestire la mia azienda da solo. All'inizio era incazzato e non era d'accordo, ma in seguito, dopo averlo pregato, ha accettato ad esso."
"Veramente?" Gliel'ho chiesto e lui ha annuito. Era impossibile. Mio padre non cambierebbe idea così facilmente. Mi chiedo come Taehyung sia riuscito a convincerlo a farlo.
"Come hai fatto?" gliel'ho chiesto e lui ha riso.
"In qualche modo."
"Cosa intendi in qualche modo?" Sospirò e scosse la testa.
"Me ne vado se non stai zitto", ha detto e ho alzato le mani in segno di sconfitta.
"Okay. Okay. Non chiederò altro," dissi e sorrisi al fatto che Taehyung fosse davvero qui. Non so come abbia fatto, ma sono più che felice di averlo qui. Deve avere quegli incantesimi speciali che possono indurre le persone a fare qualsiasi cosa per lui.
"Ehi, Jungkook," disse all'improvviso e io mi voltai verso di lui, "Vuoi pranzare con me?"
Pranzo con lui? FINALMENTE!
"Sì! Andiamo" gli presi la mano e lo trascinai via, senza aspettare la sua risposta. Infine! Un pranzo con Taehyung!
*******
Da qualche parte nell'ufficio del CEO~
Jeon Sung-ho ha lanciato la scatola di cartone attraverso la stanza ed è caduta con un enorme schianto. Era seccato e più che arrabbiato per l'accordo che aveva accettato con Taehyung.
Quello sciocco! Ha il coraggio di minacciarmi. Me! Il CEO di Jeon Enterprises! Si sedette sulla sedia e si tirò i capelli grigi frustrato.
Avrei dovuto bruciare quelle lettere quando ne ho avuto la possibilità invece di conservarle. Uh! Come diavolo ha fatto a trovarlo quel ragazzo? Mi sono assicurato che fosse ben nascosto e... avrei dovuto semplicemente bruciarli. Ha preso a calci il tavolo con la gamba, provocandogli un dolore al dito del piede, ma il dolore non lo ha colpito.
Era seccato per tante cose, irritato per una cosa; un ragazzo lo minacciò. Era come una vergogna per il suo orgoglio e una rovina per la sua reputazione. Ma la questione era troppo seria e non aveva idea se non accettare l'accordo di Taehyung. Avrebbe potuto ucciderlo o fargli il lavaggio del cervello o farlo arrabbiare, ma poi c'era Jungkook che lo amava molto.
Sung-ho iniziò a mangiarsi le unghie, pensando e pensando a modi per mettere a tacere il ragazzo in modo che il segreto non venisse a galla.
Taehyung... Taehyung... Taehyung... Taehyung! Oh ragazzo! Ti farò soffrire adesso. I suoi occhi brillavano di rabbia e il suo viso accigliato si era trasformato in un sorriso malvagio, un sorriso che il diavolo porta ogni volta. Mentre il suo cuore era consumato dall'oscurità, la sua mente andò in uno stato di panico e tutto ciò a cui riusciva a pensare era far rimpiangere il ragazzo per le sue azioni.
Ti farò a pezzi lentamente, Taehyung. Anche peggio di quanto ti hanno fatto.
*******
TAEHYUNG'S POV
"AACHOO!" Ho starnutito e Jungkook ha alzato lo sguardo dal suo piatto e sembrava preoccupato.
"Stai bene?" mi ha chiesto e io ho annuito. Non ho il raffreddore eppure ho starnutito. Scommetto che era quel Jeon Sung-ho. Mi sta maledicendo per quello che ho fatto prima. O forse è stato Jimin perché mi sono dimenticato di mettere i miei vestiti sporchi in lavatrice.
"Sei sicuro di non avere il raffreddore?" Jungkook me lo ha chiesto di nuovo e io ho annuito. Quanto si preoccuperà per me?
"No. Non ho il raffreddore. Qualcuno deve maledire quanto sono bello," gli feci una faccia carina e lui mi guardò con disgusto.
"Sei brutto," mi sorrise e io gli diedi una pacca sulla spalla.
"Non lo sono. Sei brutto, con tutti quei grossi muscoli che spuntano fuori."
"I muscoli sono la vera ragione per cui sono bello," mi mostrò il braccio e io gli feci una smorfia di vomito.
"Le ragazze devono essere cieche. Ti stai innamorando dei tuoi muscoli? Pfft!"
"Anche tu ti innamorerai di me quando mi strapperò la maglietta", sorrise quando mi vide diventare rosso vivo. Strappare la sua maglietta? È pazzo?
"Stai zitto e mangia", dissi e tornammo a pranzare. Lo guardai mentre buttava via le fette di cipolla e sorrisi. Era felice di essere tornato con lui.
Era un po' fastidioso che non potevo chiedere di più dall'affare. Per prima cosa, non so se piaccio ancora a Jungkook o meno. Voglio dire, l'ha detto lui stesso che non mi perdonerà per quello che ho fatto prima. Quindi chiedere indietro a Jungkook è stato un no, ma sono stato contento che l'accordo sia andato bene.
Sorrisi mentre ricordavo cosa era realmente accaduto quella mattina. Se la mamma avesse saputo cosa avevo fatto, mi avrebbe elogiato... o no. Avrebbe semplicemente scosso la testa e avrebbe detto qualcosa del genere: 'E allora? Hai minacciato l'amministratore delegato della Jeon Enterprises, io ho minacciato la più grande mafia del Giappone. Sconfiggilo ora!' Sì! Avrebbe detto qualcosa del genere anche pensando che fossero tutte bugie e non credo che ci siano mafie in Giappone. O sono effettivamente lì?
Flashback~
"A meno che tu non accetti un accordo," dissi e lui alzò un sopracciglio a quello che avevo detto.
"E che cos'è?" ha chiesto e io mi sono seduto in cima al suo tavolo e ho messo una gamba sul bracciolo della sedia. Sembrava infastidito quando lo faceva, ma a me sembrava carino. Questo è quello che ho visto in anime.
"Tornerò ad essere l'assistente di Jungkook e non ci darai più fastidio con i tuoi trucchi", dissi e lui sogghignò all'accordo. In realtà stavo per dire di sposare Jungkook, crescere sei figli e gettare Leishi in un vulcano, ma non so nemmeno cosa provi Jungkook per me e i genitori di Leishi mi avrebbero probabilmente citato in giudizio, quindi ho dovuto abbandonarlo. Forse la prossima volta quando troverò un altro suo segreto?
"È tutto?" ha chiesto e ho cercato di inventare più cose perché questa era un'opportunità che non potevo perdere.
"Uhmm...inoltre...dovresti andartene subito dopo l'incontro e...tutto qui?" dissi e lui sorrise.
"Anche Jungkook vuole che me ne vada subito dopo l'incontro, quindi accetterò quella parte. Ma pensi che accetterò te e Jungkook?" mi chiese e io sospirai. Amico, voglio solo essere la sua assistente, non sua moglie anche se voglio esserlo. Scesi e gli sventolai la lettera.
"Penso che gli darò una minuscola lettera d'amore da parte mia. Vuoi anche me?" Era fumante di rabbia e io sorrisi tra me e me. Non può resistere. Ma improvvisamente la sua rabbia si attenuò e incrociò le braccia davanti al petto.
"Se gli dai la lettera, non credi che svelerai anche il tuo segreto?" sorrise alla mia faccia sorpresa, ma sapevo che avrebbe detto qualcosa del genere. Ma il fatto è...
"Se conosce entrambi i nostri segreti, di chi pensi che sarà più deluso? Suo padre che gli ha nascosto un enorme segreto per quasi tutta la sua vita o il suo ex amante il cui passato è più incasinato del suo presente. Dimmelo tu," dissi e lui distolse lo sguardo.
"Bene," sbatté il tavolo e mi guardò torvo, "Accetterò, ma ricorda questo. Jungkook si sta per sposare e tu non puoi immischiarti, capito?"
"Ho capito. Anch'io ho un ragazzo", ho detto e lui è rimasto leggermente stupito quando l'ho detto. Se solo sapesse la verità, "Di certo non mi intrometterò nel matrimonio. Non metterti in mezzo tra la mia e l'amicizia di Jungkook".
"La tua amicizia?" sogghignò e mi guardò con disgusto, "Dubito davvero che tu sia suo amico."
"Io e lui siamo amici e niente di più e niente di meno", ho detto e ogni parola sembrava pugnalarmi ripetutamente, ma cosa fare quando è la verità?
"Sono d'accordo con il tuo accordo, ma se ti trovi tra il matrimonio di Jungkook e Leishi, non esiterò a dirglielo."
"Nemmeno io," sorrisi compiaciuto e ci scuotemmo per un breve secondo prima di strofinarci i palmi delle mani sui pantaloni. Mi sono allontanato e mi sono diretto verso la porta quando all'improvviso ha parlato.
"Ricordi ancora cos'è successo?" Ho guardato indietro e lui mi stava mostrando il suo sorriso malvagio. L'ho guardato male e lui ha continuato: "Spero che ricordi ancora. E faresti meglio a non dimenticare."
Mi morsi il labbro e uscii dal suo ufficio. Oh, mi ricordo. Ricordo ogni singola cosa che accadde.
"Taehyung," mi chiamò Jungkook e io sbattei le palpebre, non avendo idea del perché mi avesse chiamato.
"Che cosa?"
"Mi stavi anche ascoltando?" lui mi ha chiesto. Cosa stava dicendo?
"Stavi parlando di quanto è di merda tuo padre?" Dissi e incrociai le dita che era quello di cui stava parlando.
"Sì. Ne stavo parlando di per sé", ha detto e ho sospirato. Salvato dalla mia fortuna, "A proposito, non mi hai mai presentato il tuo ragazzo".
Se avessi bevuto qualcosa in questo momento, gli avrei sputato tutto addosso, ma fortunatamente non lo ero. Stavo quasi per morire soffocato.
"Fi-Fidanzato? Perché vuoi vederlo?" Gli ho chiesto.
"Semplicemente? Hai conosciuto la mia futura moglie, ma io non ho incontrato la tua. Allora, quando?" mi guardò, aspettando la mia risposta. Cosa dico? Devo solo dirgli la verità? Ma suo padre crede che io abbia un ragazzo e questo probabilmente potrebbe essere il motivo per cui ha accettato l'accordo. Cosa dovrei fare?
"Sta lavorando," ho detto e lui ha alzato un sopracciglio verso di me, "è uscito dalla stazione e mi chiamerà quando torna. Probabilmente quella volta puoi incontrarlo. Va bene?" Lui annuì leggermente e io sospirai mentalmente. Lo presenterò a Jungkook quando Jungkook tornerà in America, hehe.
"Andiamo allora," si alzò e io imitai le sue azioni e lasciammo il posto. Tornammo in ufficio e mi sedetti sulla mia scrivania preferita. Sì, ora è diventata la mia scrivania preferita anche se ho avuto problemi molto tempo fa. La mia parte preferita, potevo facilmente vedere la faccia di Jungkook senza sforzare il mio povero collo.
Non era passato un minuto e la porta dell'ufficio si è spalancata e abbiamo guardato per vedere quel scemo...
"Jungkook!" improvvisamente il mio cuore ha smesso di battere per un secondo quando ho visto Jeon Sung-ho in piedi vicino alla porta. Cosa ci fa lui qui? Era vestito con il suo solito abbigliamento casual, ma poi sembrava più elegante di quello che indossava la mattina. Ha cambiato vestito in ufficio? Oh dannazione! Dov'è il suo guardaroba? Sono abbastanza sicuro di non averne visto uno.
"Sì, padre?" Jungkook uscì dal suo ufficio e guardò suo padre senza alcuna emozione in faccia. Ragazzo piccolo. Hehe... ignora quello che ho appena pensato.
"Ho ricevuto un invito formale dal CEO dell'azienda Z a partecipare alla loro festa in onore di celebrare il compleanno del loro secondo figlio. Quindi dovresti prepararti e portare anche Leishi", ha detto e ho guardato Jungkook che sembrava essere decidere.
"E se dicessi 'No'?" chiese e io guardai suo padre che non aveva affatto cambiato espressione.
"Devi partecipare a questa festa perché ci saranno molti amministratori delegati di altre società", disse e si fermò per prendere fiato, "Quindi dovresti venire".
"Uhmm...posso portare anche Taehyung? Non posso..."
"No!" suo padre lo interruppe e mi guardò con rabbia e spostò rapidamente lo sguardo su Jungkook: "Ha altre faccende da fare. Ho bisogno che risolva alcuni file e non puoi portare il tuo assistente. Questo invito è stato inviato al Il CEO e solo loro e la loro famiglia possono venire. Nessun altro".
Oh! Era scritto davvero nell'invito? Ho guardato Jungkook e ho potuto vedere le sue mani serrate a pugno. Merda!
"Ma io-"
"Non hai presentato Leishi a nessuno fino ad ora. Anche in compagnia di H, l'hai lasciata e hai preso la tua assistente. Quindi questa volta devi portarla con te. Se non lo fai, torna in America, te ne vai", lo minacciò e Potevo sentire Jungkook arrabbiarsi con suo padre. Guardava per terra e pensava intensamente. Ho guardato Sung-ho e l'ho visto sorridermi. Quel pezzo di—
"Bene," disse Jungkook mentre digrignava i denti a suo padre. Sung-ho ci lasciò e andò all'ascensore. Ho guardato Jungkook e l'ho visto fumante di rabbia. Era doloroso vederlo obbedire ancora a suo padre contro la sua volontà. Mi sono alzato per andare e l'ho abbracciato. Era scioccato da quello che ho fatto, ma ha subito ceduto.
"Va tutto bene, stronzo", dissi e affondai la testa nell'incavo del suo collo, "portami solo del dolce".
Lo sentii ridere e lui ricambiò l'abbraccio, la sua presa stretta su di me, "Grazie per il pranzo, idiota".
"Voglio un gelato alla vaniglia," dissi e lui ridacchiò. Ci siamo allontanati e lui mi ha sorriso.
"Grazie per l'abbraccio. Ne avevo bisogno", ha detto e gli ho arruffato i capelli.
"Ne hai davvero bisogno. Sembravi che avresti rotto tutto, quindi ho dovuto salvare i poveri esseri intorno a te, incluso me."
"Lo odio," sospirò e potevo sentirlo anche io. Suo padre era un totale stronzo. Non posso credere che quel bastardo di merda abbia un figlio così bello e fantastico, "Non posso credere che abbia ancora il potere di comandarmi. Io... odio dirlo ma... a volte mi sento impotente Taehyung. Io—"
"Silenzio ora," gli sussurrai e gli accarezzai leggermente la testa, "Non preoccuparti troppo. Ci sarà un giorno in cui gli mostrerai chi è il capo. Solo... non stressarti, ok? "
Lui annuì e io sorrisi. Ancora un bambino, "E tu?" lui mi ha chiesto.
"Dovresti andare," dissi piano e gli accarezzai le guance, "Starò bene."
"Ti porterò il tuo gelato," sorrise e mi strattonò il cuore. Il sorriso che amerò per sempre. Avvicinai il suo viso a me e gli baciai la fronte. Lo sentii irrigidirsi e sorrisi sulla sua fronte nuda. Mi sono allontanato e gli ho baciato entrambe le guance.
"Ora puoi andare. Se ti sembra che la festa sia una merda, chiamami", ho detto e lui ha riso.
"Non ho il tuo numero", ha detto e sono rimasto scioccato. Non avevo il suo numero!
"Merda!" Ho detto e lui ha tirato fuori il suo telefono e me lo ha dato. L'ho preso, ho digitato il mio numero e l'ho salvato come "Taehyung è il migliore". Lo riprese e sorrise quando vide il nome.
"Ho intenzione di cambiarlo", ha detto e ho scrollato le spalle.
"Fai quello che vuoi."
"Okay. Adesso vado" sorrise e mi abbracciò di nuovo. Afferrò il suo cappotto e mi fece un cenno con la mano. Gli ho risposto con la mano e l'ho visto scomparire dietro le porte dell'ascensore.
Il mio sorriso svanì presto mentre ascoltavo il suono silenzioso intorno a me. Sung-ho l'ha fatto apposta? Strofinandomi in faccia che non sono più di Jungkook e Leishi appartiene a lui?
Quanto ancora dovrei soffrire? Quanto ancora dovrebbe soffrire Jungkook? Quanto più voleva giocare con i nostri cuori e distorcere le nostre menti, odiarci a vicenda e portarci a spezzarci l'un l'altro?
Sospirai e mi avviai verso l'ufficio di Jungkook. Mi diressi alle finestre e guardai in basso. potevo vedere Jungkook con Leishi e suo padre, che camminava verso la macchina e sedeva dentro.
Improvvisamente ho preso a pugni il vetro e l'ho sentito scricchiolare sotto le mie nocche, i suoi bordi taglienti mi tagliavano la pelle e facevano colorare la mia pelle e il vetro del mio sangue.
Jeon Sung-ho. Libererò Jungkook dalla tua terribile gabbia e gli farò vedere il vero te. Spezzerò tutto ciò per cui hai lavorato e ti abbatterò finché non sarai completamente schiacciato sotto la mia scarpa. Aspetta e guarda.