𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 ||...

By lovemarilyn88

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«Qual è stata la pazzia d'amore più grande che hai fatto?» «Quella che farò a breve» -Storia ispirata alla c... More

Presentazione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Avviso
Capitolo 40
Capitolo 41

Capitolo 20

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By lovemarilyn88

È passato un altro giorno in cui non ho avuto nessuna interazione con Ciro. Non penso ad altro che a questa situazione con lui. Ha preso posto nei miei pensieri ed è diventata un pallino fisso.

Non riesco a capire cos'è successo.

Il triste pensiero che forse per lui io non sia mai stata importante si fa strada nella mia mente ma cerco di scacciarlo via.

Ma in fondo al mio cuore so che non è così.

L'ho sempre visto sincero con me quindi non voglio iniziare a pensare male inutilmente.

Sono qui nell'ufficio di mia madre e si è resa conto che c'è qualcosa che non va. Infatti mi ha fatto diverse domande ma ho cercato di impegnarmi a fingere al meglio.

Non deve sapere nulla, anche se è abbastanza difficile nascondere qualcosa a mia madre dato che lei mi conosce benissimo.

Ho l'umore a terra. Non mi va di fare niente ne di uscire fuori in cortile perché penso che non ha senso se tanto lui non mi considera.

Il rumore della porta che si apre mi fa scattare e nell'ufficio fanno il loro ingresso il comandante e Ciro. Chissà quest'ultimo che ci fa qua.

Vederlo mi provoca delle emozioni contrastanti.

Quando lo vedo il mio cuore perde un battito e vorrei solo saltargli addosso ma allo stesso tempo anche urlargli contro per il fatto che mi sta ignorando.

Mi farà impazzire.

Vorrei ucciderlo per quanto mi sta facendo incazzare e perdere la testa.

Come è di consuetudine ormai da qualche giorno non mi guarda nemmeno e resta in piedi accanto al comandante che lo tiene per un braccio.

«Paola guarda a chi ti ho portato!» esordisce a gran voce il comandante.

La chiama anche per nome, è evidente che lui e mia madre stiano entrando in confidenza. Se è così, mi può solo far piacere.

«Ah, che onore!» risponde lei ironicamente.

Lo sguardo di Ciro è senza emozione.

«Forza siediti» mia madre si riferisce a Ciro e lui si accomoda sulla sedia di fronte a lei.

«Allora, per quale motivo mi hai portato qui questo bel ragazzo?» mia madre continua a scherzare con Massimo.

«Come perché? Cosa succede tra qualche giorno?» il comandante fa una domanda retorica come se tutti dovessimo conoscere la risposta.

Io inizio a sospettare subito a cosa si possa riferire, probabilmente il suo compleanno. Allora lo sa anche lui!

«Che succede?» mia madre è ignara della questione.

«È il suo compleanno!» esclama il comandante e Ciro sbuffa leggermente per l'entusiasmo del comandante.

«Ah, che bello, è un evento importante va festeggiato, no?» anche mia madre viene coinvolta dalla notizia con entusiasmo.

Io nel frattempo assisto a tutta la scena in disparte sul divano senza dire niente.

«Si e infatti proprio per questo volevo chiederle se poteva dargli un permesso» chiede il comandante.

È stato carino Massimo ad avere questo pensiero per lui, avrei voluto fargli io questo regalo ma non importa, spero solo che mia mamma accetti.

«Ah, mmh - tentenna mia madre- non lo so devo vedere se posso darglielo» controlla qualche documento.

«Ja Paola» cerca di convincerla Massimo.

In tutto questo Ciro continua a non dire una parola. Non riesco a vedere il suo perché sono seduta sul divano dietro di lui e mi da le spalle poiché è seduto di fronte a mia madre.

«Effettivamente è molto che non hai un permesso, va bene dai, permesso concesso per il 28 giugno, giusto? È quello il giorno del tuo compleanno?» si rivolge a Ciro.

«Si» risponde a monosillabi e finalmente sento la sua voce.

«Sei contento?» chiede mia madre.

«Si grazie, e grazie anche a lei comandà» la sua voce è senza emozione come se non gli interessasse.

Il comandante gli da una pacca sulla spalla.

«Va bene allora noi ce ne andiamo, grazie Paola» le rivolge un sorriso particolare e mia madre ricambia con la stessa intensità.

Ciro si volta per uscire e posso guardarlo in tutta la sua bellezza.

Finalmente mi rivolge uno sguardo anche se di sfuggita. Non riesco a decifrarlo, vorrei tanto sapere cosa gli stia passando per la testa.

Il comandante indugia un po' a guardarci entrambi e poi in breve tempo se ne vanno via e nell'ufficio torniamo ad essere solo io e mia madre.

-

•[SPAZIO AUTRICE]•

Ciao a tutti! Ultimamente sto aggiornando con più frequenza, adoro scrivere questa storia e faccio del mio meglio per scriverla bene e per far sì che possa essere piacevole da leggere.

A tutti voi lettori, vi pregherei di lasciarmi una stellina come supporto e un vostro parere riguardante la storia nei commenti poiché mi aiuterebbe capire se la storia vi piace e mi motiverebbe a continuarla al meglio.

❤️_Grazie a tutti_❤️

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