TIME SKIP
arriva "Il giorno"~
JUNGKOOK'S POV
nauseante! Assolutamente disgustoso! Non posso credere che sto aspettando qui che venga mio padre invece di pranzare con Taehyung. Mi ha chiesto di raggiungerlo per il pranzo e ho acconsentito, ma una stupida telefonata ha cambiato i piani. Ora devo venire qui e aspettare una persona patetica che non ha le palle.
"Eccolo!" Leishi urlò di gioia e indicò un uomo che aveva i capelli leggermente brizzolati. Mentre gli altri lo salutavano e gli sorridevano, io guardavo costantemente l'orologio. Quanto tempo ci mette a camminare dall'aereo fino a qui?
"Amore mio," chiamò mia madre e le baciò le guance. Ehi! Leishi tubò con loro mentre io vomitavo loro. Li ho mai visti farlo? No. Voglio vederli farlo? No.
"Allora, Jungkook," si voltò verso e si voltò verso la modalità rigorosa e seria, "Come va?"
"Perfettamente bene," risposi e lui annuì.
"Bene. Adesso dovremmo?" Ci dirigemmo verso le due macchine nere che erano parcheggiate proprio accanto a noi. Le coppie dovevano occupare ogni macchina, quindi ero bloccato con Leishi in una macchina e i miei genitori erano in un'altra.
Quindi non carino. Leishi continuava ad avvicinarsi a me mentre io mi avvicinavo alla porta. Stava quasi per crollarmi in grembo, fortunatamente la villa è apparsa in vista e l'auto si è fermata. Sono uscito rapidamente e sono corso verso la mia auto.
"Jungkook," la voce severa di mio padre mi chiamò e io imprecai sottovoce mentre mi voltavo per affrontarlo, "Dove stai correndo?"
"Ho bisogno di tornare in ufficio," risposi, sperando che fosse una scusa sufficiente per lasciarmi andare.
"No," scosse la testa e io mi sbattei mentalmente contro un muro, "Starai con noi per il giorno di riposo e domani potrai iniziare a lavorare."
Gemetti e li seguii nella magione. Voglio pranzare con Taehyung!5
Mi sono seduto sul divano insieme a Leishi al mio fianco. Accanto a noi c'erano i miei genitori che si parlavano amorevolmente. Schifoso! Non voglio un momento romantico dal vivo, voglio solo mangiare con Taehyung.
"Quindi, il matrimonio sarà tra pochi mesi", ha iniziato mio padre e volevo lanciargli un elefante in faccia. Aveva davvero bisogno di sollevare quell'argomento quando è appena tornato? "Dove volete che sia?"
"Italia," Leishi urlò di gioia ei miei genitori annuirono alla sua richiesta. Mi guardarono e io dissi: "Inferno".
"Non è un bel posto per pensare al matrimonio, Jungkook," commentò mio padre e io alzai gli occhi al cielo, "Ma l'Italia suona bene. Forse dovremmo controllare lì."
"Sìì!" Il pugno di Leishi pompò l'aria e io sospirai. Voglio pranzare con Taehyung.
"Posso andare ora?" Ho chiesto a mio padre che era impegnato a discutere del luogo del matrimonio con mia madre. Si voltò verso di me e mi lanciò un'occhiataccia e io sospirai. Questa sarà una lunga giornata.
Ed è stata davvero una lunga giornata. Rimasero seduti fino all'ora di cena per decidere il posto. Solo per aver deciso il posto in cui hanno sprecato mezza giornata. Mezza giornata!? Invece di perdere tempo con loro, avrei pranzato con Taehyung.
Non c'era molto da fare e alla fine scelsero qualche costa in Italia, di cui non ricordo bene né mi interessa il nome. Ho mangiato la mia cena in silenzio e così ha fatto il resto. Dopo aver finito, sono andato rapidamente nella mia stanza per evitare altre conversazioni con mio padre.
Ho sbattuto la porta e mi sono sdraiato sul letto. Feci un respiro profondo e inspirai rumorosamente. Così stanco. E infastidito. Non sono riuscito a pranzare con Taehyung. Gemetti e sbattei la faccia contro il cuscino.
Scommetto che Taehyung deve essersi sentito solo senza di me. Povero ragazzo! Doveva pranzare da solo e guardare le altre persone sedute con i loro amici, che ridevano e parlavano insieme. Deve essersi sentito escluso... o no.
Avrebbe urlato di gioia e sarebbe corso fuori dall'edificio al suo ristorante preferito e avrebbe mangiato in pace con Jimin. Avrebbe denunciato tutte le cose negative su di me a Jimin che si sarebbe limitato ad annuire ea parlargli di Yoongi. Si sarebbero divertiti un sacco e sono abbastanza sicuro che Taehyung avrebbe saltato il suo lavoro e sarebbe tornato di corsa a casa sua per guardare gli anime.
Come faccio a saperlo? Perché...perché...perché...non ne ho idea!
Sospirai e tornai a dormire. Devo sopravvivere domani con mio padre.
***
Qualunque cosa pensasse Jungkook era assolutamente vera. Taehyung ha urlato di gioia ed è scappato in un ristorante con Jimin e ha inveito tutte le cose stupide su di lui a Jimin. Ma c'era un errore in ciò che pensava Jungkook. Taehyung non tornò a casa subito dopo. Tornò in ufficio, aspettando Jungkook.
La mattina dopo~
JUNGKOOK'S POV
"Non posso credere che la guardia di sicurezza lavori ancora qui. Quando ne avrai una nuova?" chiese mio padre e io alzai gli occhi al cielo. Non ha nemmeno fatto un passo nell'edificio e già si lamentava. Cosa c'era di sbagliato in quella guardia di sicurezza?
"Quando è il tuo incontro?" gli ho chiesto, sperando che fosse oggi così da poter pranzare con Taehyung.
"Domani." Cavolo!? Non potrò mai pranzare con il mio Taehyung, voglio dire, con Taehyung.
"Sei incazzato per il fatto che ho la riunione domani e non oggi? Mi chiedo perché," mi fece quel sorriso furbo e io sorrisi.
"Voglio che tu esca di qui il più velocemente possibile," gli ringhiai e lui mi sorrise, non turbato dalle mie parole. Siamo saliti in ascensore e siamo saliti al 12° piano. Di tanto in tanto, fissava i pigri e questi tremavano di paura.
Ecco quanto avevano paura di mio padre. Un uomo d'affari severo e severo che aveva un cuore freddo nei confronti dei suoi dipendenti. C'era solo una cosa nella sua mente; espandere l'impero e conquistare il mondo. Il potere è ciò che brama. Quanto a me... voglio solo pranzare con Taehyung.
Siamo finalmente arrivati al 13° piano, quello del presidente e dell'amministratore delegato. Guardò il mio ufficio e si avviò verso il suo. L'ho seguito da quando Taehyung non era ancora venuto in ufficio. Quel ragazzo ha guardato troppi anime di notte e ha dormito troppo?
"Non mi hai mai detto chi è il tuo assistente," mi guardò con quegli occhi freddi e io sospirai.
"Cosa farai con il nome del mio assistente?" gliel'ho chiesto e lui ha sorriso.
"Decidi il suo destino." Un brivido freddo mi percorse la schiena e deglutii. Se rimuove Taehyung dalla sua posizione, gli schiaffeggerò la faccia con il piede.
"Non sono dell'umore giusto per parlarti," mi voltai e uscii dal suo ufficio, "Arrivederci."
"Aspetta," disse mio padre e io mi fermai sui miei passi, "Perché stai proteggendo il tuo assistente?"
"Io non sono-"
"JUNGKOOK!" Improvvisamente i miei occhi si spalancarono quando vidi Taehyung di fronte a me, le sue mani sulle ginocchia e ansimando pesantemente. Cosa ci fa qui?
"Scusa il ritardo," ansimò, "ho dormito troppo."
"Uhmm... va bene. Penso che dovresti..."
"Taehyung è il tuo assistente?" Ho sentito una fredda presenza alle mie spalle e ho visto mio padre che fissava Taehyung con odio e rabbia.
"Uhmm...sì! È il mio assistente. Qualche problema?" Gliel'ho chiesto e lui mi ha respinto e si è diretto verso Taehyung i cui occhi erano pieni di paura. Merda!
"Tu," gli gridò mio padre, "lascerai l'azienda. Subito!"
"Padre!" Gli ho urlato contro e lui ha lanciato un'occhiata alla mia direzione: "Non puoi farlo! Lui è il mio assistente e non il tuo! Non andrai..."
"Vado," disse improvvisamente Taehyung e si alzò in piedi. Ero completamente scioccato quando l'ha detto. Perché l'ha detto? "Non ho alcun interesse a essere qui adesso."
Girò sui tacchi e se ne andò. No. Cosa sta facendo? Gli sono corsa dietro e l'ho preso per il polso.
"Non andare," dissi e deglutii, "farò qualcosa al riguardo. Io..."
"Non c'è niente che tu possa fare, Jungkook," disse a bassa voce e potevo sentire il mio petto schiacciarsi, "Il CEO ha il potere principale, quindi non c'è niente che tu possa fare."
"Ma-"
"Ciao, Jungkook." Salì in ascensore e mi sorrise. Improvvisamente ha fatto qualcosa di totalmente inaspettato. Strizzò l'occhio.
***
Mi sono seduto nel mio ufficio tutto solo. Solo il suono della penna che graffiava la carta e le tastiere toccate dalle mie dita riempivano l'aria solitaria.
Ero arrabbiato. Arrabbiato con mio padre per averlo licenziato e arrabbiato con me stesso per non aver fatto nulla. Mio padre crede che Taehyung possa rovinare il mio matrimonio con Leishi, il che è una totale stronzata! Taehyung non ha sentimenti per me e ho cercato di spiegarglielo, ma essendo un coglione testardo, non l'ha preso. E ora, Taehyung non c'era più. Se solo fossi più potente di mio padre.
Mi mancava la voce di Taehyung. La sua voce fastidiosa e assillante che di tanto in tanto mi disturbava. Ma la sua voce e la sua presenza mi calmarono e in qualche modo mi aiutarono anche a concentrarmi. Mi sono morso il labbro inferiore mentre guardavo l'ora.
14:00
Sospirai ricordando che dovevo partecipare a una riunione. Ma il mio umore era peggiorato oggi e non avevo intenzione di lasciare l'ufficio e andare in un posto sconosciuto senza Taehyung al mio fianco.
Mi sono alzato dalla sedia e sono uscito dal mio ufficio, senza indossare il cappotto. Sono uscito dall'edificio e sono salito in macchina. Sono partito per l'incontro a cui dovevo partecipare con un altro uomo d'affari mentre mio padre sedeva nel suo ufficio a fare chissà cosa.
"Il CEO ha il potere principale, quindi non c'è niente che tu possa fare."
Taehyung aveva ragione. Sono solo una posizione più bassa per lui ed ero solo una pedina nella sua battaglia per il potere. Sospirai e mi appoggiai allo schienale del mio sedile. Perché non posso avere una vita normale?26
*******
TAEHYUNG'S POV
Ho visto Jungkook salire in macchina e partire. Ora è il momento. Ho pagato la signora e sono uscito dal caffè, verso l'edificio. La notizia del mio licenziamento non era ancora nota agli altri, quindi la guardia di sicurezza mi ha fatto entrare. Avevo ancora la tessera dell'ascensore e sono salito.
Raggiunsi il 13° piano e mi diressi verso l'ufficio del CEO. Tirai fuori la borsa e tirai fuori una lettera che era ben piegata e infilata nel mio libro. L'ho tenuto in mano e ho controllato se fosse quello giusto, ed era.
Ridacchiai e mi avviai verso la porta. Il momento è adesso.
Bussai alla porta e dall'interno risuonò una voce severa: "Entra".
Ho preso un profondo respiro e ho aperto la porta dell'ufficio dove il CEO era impegnato a guardare attraverso la cartella blu che avevo portato qui prima.
"Cosa vuoi, Jungkook?" chiese, chiaramente non avendo idea che la persona che era entrata non fosse suo figlio, "Pensavo che avessi un incontro oggi".
"Sì," ho risposto e lui lentamente mi ha guardato ei suoi occhi seri si erano trasformati in rabbia.
"Cosa stai facendo qui?" mi chiese con tono freddo e irritato. Sorrido e chiudo la porta dietro di me.
"Sono qui per mostrarti una cosa," dissi e tirai fuori la lettera e la tenni davanti al suo viso. Ha appena visto il giornale e all'improvviso ho visto il CEO tremare di paura.
"Come hai...?" si alzò e tolse la stessa scatola di cartone che era caduta quando sono venuto qui l'ultima volta. Lo prese da sopra l'armadio e cominciò a cercarci dentro. Ho sorriso compiaciuto quando ho visto i suoi occhi spalancare le lettere mancanti che sono state sostituite da quelle copiate. Perché li ho stampati se volevo dirglielo comunque? È stato stupido, Taehyung!
"Che cosa hai intenzione di fare con esso, eh?" mi ha urlato contro e io ho alzato gli occhi al cielo, "Lo mostrerai al mondo intero, giusto? Ricorda questo, Taehyung. Anch'io ho il tuo segreto".
Mi sorrise e io gli sorrisi semplicemente. Lo sapevo già, ma sono venuto qui per un altro motivo.
"Non lo mostrerò a nessuno a meno che..."
"Salvo che?" chiese, aspettando con impazienza di sentire quello che avevo da dire.
"A meno che tu non accetti un accordo."