Love Bites

Por LoryMMI

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{COMPLETA} Katherine è una giovane vampira, ma non una qualunque. Lei è la principessa dei vampiri, figlia pr... Más

🎬Booktrailer🎬
🧛🏻‍♀️Protagoniste🐺
Personaggi Secondari
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciassette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitré
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Trentacinque
Trentasei
Trentotto
Trentanove
Quaranta
Quarantuno
Quarantadue
Quarantatré
Quarantaquattro
Quarantacinque
Quarantasei
Quarantasette
Quarantotto
Quarantanove
Cinquanta
Cinquantuno
Cinquantadue
Cinquantatré
Cinquantaquattro
Cinquantacinque
Cinquantasei
Cinquantasette
Cinquantotto
Cinquantanove
Sessanta
Sessantuno
Sessantadue
Sessantatré
Sessantaquattro
Sessantacinque
Sessantasei
Sessantasette
Sessantotto
Sessantanove
Settanta
Settantuno
Settantadue
Settantatré
Settantaquattro
Settantacinque
Settantasei
Settantasette
Settantotto
Settantanove
Ottanta
Ottantuno
Ottantadue
Ottantatré
Ottantaquattro
Ottantacinque
Ottantasei
Ottantasette
Ottantotto
Ottantanove
Novanta
Epilogo
Avviso e Ringraziamenti
Sequel

Trentasette

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Por LoryMMI

[Allyson's Pov]

Due Giorni Dopo

Busso un paio di volte alla porta dello studio della preside e quasi subito sento la sua voce dirmi di entrare, perciò giro la maniglia ed entro, vedendo la donna dai capelli corvini compilare dei fogli.

Alza lo sguardo su di me e mi fa un cenno con la mano di sedermi, perciò lo faccio dopo aver chiuso la porta e resto in silenzio in attesa che finisca ciò che sta facendo.

Dopo un paio di minuti, la preside mette via la penna, prende i fogli impilati sulla scrivania, li mette in piedi e li fa sbattere contro il mobile per sistemarli, dopodiché li mette da parte e si volta verso di me.

"Allora?" mi chiede mettendosi comoda sulla sua sedia.

"Katherine è tornata in camera con Wendy, ma da lì non esce da 2 giorni. Ho provato a scoprire chi mancasse alla festa di Halloween durante il periodo in cui era sparita anche Katherine, fingendo un furto nella mia stanza, ma non sono pochi. Ho parlato con qualcuno di loro e la maggior parte era in compagnia a fare le loro cose" spiego facendo un riepilogo veloce degli ultimi 2 giorni e mi fa arrabbiare non essere riuscita a scoprire chi ha violentato Katherine.

"Jack ha scoperto qualcosa?" domanda e appena sento il suo nome, avverto una forte fitta al cuore.

"Io e lui....ci siamo lasciati ieri" rivelo abbassando lo sguardo, con gli occhi che mi diventano lucidi.

"Ha scoperto di Wendy e Katherine....e che anche io lo sapevo....abbiamo discusso....e mi ha lasciata" spiego con la voce che mi si incrina a causa del dolore che provo.

"Mi dispiace" mi dice la preside e io riesco solo ad alzarle un angolo della bocca per un sorriso a malapena accennato.

"Anche a me" dico e in seguito la stanza cala nel silenzio, mentre io osservo la preside con lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente perché sta pensando a qualcosa.

"Parlerò io con i sospettati e manterrò la copertura del furto che hai detto" mi informa tornando a guardarmi.

"E io cosa farò intanto?" domando dato che mi sta implicitamente dicendo che mi escluderà da questa indagine.

"Le tue attenzioni saranno rivolte altrove" risponde allungandosi alla sua destra per prendere una busta di carta, per poi porgermela, così la prendo e leggo il nome di Dominik su una parte di essa.

Mossa dalla curiosità la apro, trovando dentro una lettera ripiegata, che mi metto subito a leggere, rimanendo senza parole.

Guardo la preside e lei annuisce.

"Dominik è riuscito a procurarti un incontro con l'Alto Reggente" afferma riassumendo quello che c'era scritto nella lettera.

"Credevo che non potessi per via dell'esilio di mia madre" ammetto perplessa e curiosa da come ci sia riuscito.

"L'importante è che ce l'abbia fatta, no?" domanda e io annuisco.

"Preparati, parti oggi" mi informa e lo stupore mi invade completamente.

"Oggi? Cioè parto subito?" domando e la preside mi fa un cenno affermativo.

"Prima risolviamo il problema dell'Uroboro meglio sarà per tutti" risponde e non posso che concordare con lei.

"Okay, allora vado a prepararmi" dico e la donna annuisce.

Mi alzo ed esco dall'ufficio della preside, avanzando e scendendo le scale in silenzio, pensando solo a ciò che mi attende.

Arrivo al secondo piano e svolto per scendere, ma improvvisamente mi imbatto in qualcuno e ci finisco contro, ma per fortuna l'impatto non è stato forte.

"Scusa, ero sovrappensiero" mi dice il ragazzo davanti a me che riconosco quasi subito.

"No tranquillo, lo ero anche io" rispondo con un sorriso per rassicurarlo.

"Sei Erik, giusto?" domando in seguito e lui annuisce.

"E tu devi essere Allyson, l'amica di Katherine" risponde e ora sono io ad annuire.

"A proposito, è da Halloween che non la vedo. Sta bene?" domanda con un'espressione preoccupata e come risposta scuoto la testa.

"Non molto. Le è capitata una brutta cosa e ora è rinchiusa in camera sua. Non posso dirti altro, mi dispiace" spiego omettendo quello che le è successo come ci ha pregato di fare Katherine, non volendo che in giro si sappia.

"Cavolo, mi dispiace per lei. Si sa chi è stato?" domanda lasciandomi però perplessa.

"Chi ha detto che c'è un responsabile?" chiedo in risposta, ma Erik alza semplicemente le spalle.

"L'ho dedotto io. Mi sbaglio?" mi spiega e io scuoto la testa.

"No, non sappiamo ancora niente su chi sia stato, ma spero veramente di prendere quel bastardo" rispondo sentendo il sangue ribollirmi, ma mi obbligo a mantenere la calma per non fare danni con il marchio.

"Se vi serve una mano vi basta chiedere" mi dice e annuisco, dopodiché mi saluta e sale le scale, dirigendosi al terzo piano, mentre io scendo e svolto a destra, andando verso la mia camera.

Entro e all'interno vedo Sasha, la mia compagna di stanza, che corre per tutta la stanza, facendo svolazzare i suoi lunghi capelli castani e urlando a causa di un cuscino che si è animato e la sta inseguendo.

"ALLIE, IL CUSCINO MI VUOLE MORTA!!!" esclama spaventata saltando sul suo letto e scappando dal cuscino, che la insegue come se veramente la volesse uccidere.

Appena il cuscino mi passa davanti faccio un fischio, facendolo voltare verso di me, dopodiché alzo una mano e genero una palla di fuoco, rivolgendogli uno sguardo che dice Hai finito?

Il cuscino si ferma e subito dopo uno spiritello viola esce da esso, cercando di scappare, ma io lancio una saetta di fuoco, che si incastra nel muro proprio davanti all'essere, facendolo fermare, allora prova a tornare indietro, ma io ne lancio un'altra, incastrandolo tra due.

In seguito salgo sul letto e mi avvicino allo spiritello, che mi guarda tremolante e spaventato, ma io gli sorrido e gli porgo la mano, così lui si tranquillizza e si mette sopra, dopodiché mi giro verso Sasha.

"Che accidenti è?" domanda corrugando la fronte e guardando lo spiritello da vicino.

"È uno spiritello del dispetto e viene creato da un incantesimo delle fate. Il suo compito è andare dalla persona designata e, come dice il suo nome, farle un dispetto. Credo che tu abbia infastidito una fata" rispondo ricordandomi di una lezione della professoressa Altea, una fata, nonché l'insegnante di incantesimi fatati.

"Allora? Chi ti ha mandato?" domando allo spiritello e lui si volta, dandomi le spalle e disegnando in aria un nome fatto da scintille viola.

"Chi è Lya?" chiedo a Sasha e lei sgrana gli occhi.

"È una fata demoniaca!" risponde spaventata, ma, prima che le possa chiedere altro, lo spiritello mi fa il saluto del soldato e infine svanisce nel nulla, avendo svolto il suo compito.

"Che accidenti significa Fata demoniaca?" domando perplessa, dato che non esiste una specie con questo nome.

"È una fata cattiva" mi risponde Sasha lasciandomi ancora più perplessa.

"Le fate non possono essere cattive. È contro la loro natura" le ricordo, ma la mia amica scuote energicamente la testa.

"No Allie, lei è perfida" ribatte facendo un profondo respiro.

"La settimana scorsa, ad esempio, ha fatto una cosa orribile" mi informa e io sono veramente curiosa di sapere dove vuole andare a parare, perché Sasha è famosa per drammatizzare ogni cosa.

"Del tipo?" chiedo incrociando le braccia, mentre Sasha si avvicina a me in modo da non farsi sentire da non so chi.

"L'ho vista far cadere del sale sul tavolo e ignorare l'accaduto. La sfortuna si abbatterà su tutti noi, è chiaramente cattiva" afferma sicura delle sue parole, mentre io rimango scioccata da quello che ho sentito.

"E tu cosa avresti fatto per istigarla a mandarti uno spiritello del dispetto?" domando avendo paura di sentire la sua risposta.

Sasha abbassa lo sguardo e si mette le mani dietro la schiena, iniziando a dondolarsi sui talloni.

"Ecco....io....ho usato l'acqua benedetta su di lei, bagnandole il suo vestito preferito" mi spiega e io mi tiro mentalmente una sberla sulla fronte.

"Sashaaa" pronuncio il suo nome lamentandomi, dato che non è la prima volta che fa una cosa del genere.

"Lo sooo, ma che dovevo fare? Lasciare che la sfortuna si abbattesse su di noi?" domanda e io mi passo una mano sul viso.

"Lasciamo perdere. Vai da Lya e chiedile scusa. Io devo andare per una questione privata" rispondo cercando di porre fine a questa storia.

Mi volto, prendo il mio zaino e tolgo tutti i libri, per poi aprire l'armadio e prendere dei vestiti che mi porterò per il viaggio che mi aspetta.

Sasha non dice altro ed esce dalla stanza, mentre a me viene da sorridere per ciò che ha fatto la mia amica.

Inserisco nello zaino un paio di pantaloni, un paio di magliette e di felpe, dopodiché indosso dei leggings neri di pelle, un paio di stivaletti e un maglione beige pesante. Concludo con un giubbotto nero, mi metto lo zaino in spalla ed esco dalla stanza, ma, prima di uscire, vedo davanti a me Wendy che sta andando verso la sua stanza.

"Wendy" la chiamo e lei si gira, venendomi incontro.

"Ehi, che fai?" mi domanda guardando il mio abbigliamento.

"Dominik ha ottenuto un incontro con l'Alto Reggente e devo partire subito" la informo e lei rimane a bocca aperta.

"Ah....ehm....okay....g-grande" dice spaesata da ciò che le ho detto.

"L'ho saputo 20 minuti fa e so che tu devi pensare a Katherine, mentre Jack....beh lo sai" le spiego sentendo l'ennesima fitta al cuore nel parlare del mio ormai ex ragazzo.

"Sì, certo, lo capisco. Allora buona fortuna" mi dice prima di darmi un forte abbraccio che ricambio.

"Bada a Katherine e se trovate quel bastardo fategliela pagare" le dico all'orecchio e quando ci stacchiamo Wendy annuisce convinta.

Successivamente la saluto e scendo le scale, andando verso l'uscita, ma, prima di arrivarci, sulla destra, vedo Jack uscire da un'aula con dei suoi amici e subito mi blocco sul posto, vedendo lui fare altrettanto quando mi nota.

Ci guardiamo negli occhi, entrambi con un briciolo di stupore, ma io mi ricordo di come mi abbia spezzato il cuore, perciò mi sistemo lo zaino in spalla, distolgo lo sguardo e proseguo verso l'uscita.

Varco le porte, ma prima di chiuderle mi volto, nella speranza che Jack stia venendo da me per un chiarimento, invece lo vedo salire le scale con i suoi amici, come se non mi avesse vista e questo mi fa pizzicare gli occhi.

Mi volto e davanti a me vedo Dominik, con dietro una carrozza nera con i bordi e decorazioni d'oro.

"Credevo dovessi venire da te" ammetto avvicinandomi a lui.

"Perché farti fare 2 giorni di strada a piedi se invece in qualche ora posso venire io?" domanda retorico facendomi sorridere, dopodiché il Reggente apre lo sportello della carrozza, facendomi salire prima di lui, che lo chiude in seguito, battendo un paio di colpi per informare il cocchiere che siamo pronti a partire.

"Ci vorranno un po' di ore di marcia per raggiungere il Gate per arrivare dall'Alto Reggente" mi informa e questo mi lascia una domanda in testa.

"L'Alto Reggente è nel mondo degli umani?" chiedo perplessa e lui annuisce.

"Vive nel Quartiere Francese di New Orleans, in un luogo protetto accessibile solo a chi ha un appuntamento" mi spiega e a questo punto la domanda da fare è ovvia.

"Come sei riuscito a procurarti un incontro con l'Alto Reggente per me?" chiedo con molta curiosità, dato che l'ultima volta mi aveva detto che era complicato e per una come me praticamente impossibile avere un incontro con l'Alto Reggente.

"Ho riscosso qualche favore qua e là" mi risponde in modo vago, ma comunque a me basta, perché significa che questo Uroboro finalmente svanirà.

"Amelia mi ha informato su una disavventura avuta a Roma un po' di tempo fa" afferma dopo un paio di minuti di assoluto silenzio, in cui non ho fatto altro che guardare il paesaggio fuori passarmi davanti agli occhi e sentire i rumori degli zoccoli dei cavalli che corrono verso la meta.

"La cattiveria di mio padre nei miei confronti mi ha portata a creare una sorta di altra me, che vive in tutti i miei ricordi dolorosi o pieni di rabbia e a quanto ho capito si alimenta con questi, però non è cattiva. Il suo unico scopo è quello di difendermi" cerco di spiegare all'uomo, che rimane in silenzio ad ascoltare e assimilare ogni singola parola.

"E che fine ha fatto?" chiede con tono pacato e curioso, sporgendosi in avanti per appoggiarsi con i gomiti sulle gambe.

"Non lo so. Si è....dissolta e....credo sia tornata ad essere dentro di me" rispondo non essendone tanto sicura, visto che non mi sono mai chiesta effettivamente che fine avesse fatto.

In seguito a questa conversazione, nessuno dei due proferisce più alcuna parola, così mi perdo nella mia fantasia, con lo sguardo rivolto fuori.

...

"Allyson" mi chiama la voce di Dominik. Apro gli occhi e mi ritrovo appoggiata alla parete della carrozza, dove mi devo essere addormentata.

"Siamo arrivati" mi informa, così mi strofino gli occhi con le mani per svegliarmi e insieme al Reggente scendo dalla carrozza, trovandomi su una strada buia in mezzo al bosco, illuminata solamente da delle luci fluttuanti generate da Dominik.

"Grazie del passaggio. Aspettaci alla locanda che si trova ad un'ora in quella direzione. Potrai far riposare i cavalli e mangiare qualcosa" afferma Dominik al cocchiere e lui annuisce, per poi ripartire.

"Da questa parte" mi informa lo stregone attraversando la strada per addentrarsi dall'altra parte del bosco, con me al suo seguito e le luci fluttuanti che illuminano il percorso davanti a noi.

"Dove ci troviamo?" chiedo cercando di ubicarmi.

"Siamo a pochi chilometri a Sud della Cittadella dei vampiri, dove la tua amica Katherine ha vissuto" mi informa e appena ripenso a Katherine, mi si contorce lo stomaco a pensare a ciò che sta passando in questo momento.

"Eccoci" mi informa dopo qualche altro metro fermandosi, mentre davanti a noi le luci illuminano un grande cerchio semitrasparente, difficile da vedere se non si sa cosa cercare.

"Andiamo?" domanda e io annuisco convinta, perciò entrambi lo varchiamo.

...

Appena fuori, le mie orecchie vengono subito invase da rumori di persone che parlano e scherzano e da molta musica jazz.

Insieme a Dominik esco da questo vicolo, ritrovandomi a New Orleans dopo anni che non ci venivo.

L'ultima volta è stata per una caccia con mio padre.

"Vieni, dobbiamo incontrare un mio contatto che ci condurrà dall'Alto Reggente" mi informa iniziando a camminare verso una direzione, così lo seguo, sempre più curiosa e in ansia per ciò che mi attende.

"Perché mi sembra che questo Alto Reggente sia uno che non vuole farsi trovare?" chiedo ricordandomi anche di come mi ha parlato qualche ora fa della difficoltà per entrare nella città delle streghe.

"Anni fa, i Cacciatori tesero un'imboscata all'Alto Reggente, che riuscì a salvarsi per un soffio. Non parla molto di quel giorno, quindi non sappiamo come andò, ma sappiamo che da allora ha fatto ogni cosa pur di rimanere al sicuro e lontano dalle minacce" mi spiega con una voce triste, mentre a me salta alla mente un ricordo dell'ultima volta che venni a New Orleans.

Ricordo che mio padre parlava di questa caccia come se fosse qualcosa di grosso e usò me, che ero una ragazzina di poco più di 10 anni, come esca.

Dovevo fingere che i miei fossero cattivi, cosa non molto lontana dalla realtà, mettermi su una strada decisa da mio padre e fingere di piangere.

Una persona si fermò e ricordo che i Cacciatori intervennero, mentre io corsi via, ma non ricordo altro di quel giorno.

Tutto questo significa che sono coinvolta nell'attentato dell'Alto Reggente e se lui mi riconoscesse allora sarebbe un grosso problema.

"Di qua" mi dice Dominik risvegliandomi dai miei pensieri.

Attraversiamo la strada e ci dirigiamo verso un bar, con il nome Rousseau's sull'insegna.

Entriamo e vediamo diverse persone sedute ai tavoli, mentre noi ci dirigiamo verso una di loro: un uomo con dei corti capelli neri e un po' di barba accennata, vestito con un completo molto elegante.

"Elia" lo saluta Dominik e l'uomo si alza, stringendo la mano al Reggente e rivolgendogli un sorriso.

"Dominik, che bello rivederti" risponde e in seguito fa passare il suo sguardo su di me.

"Lei è Allyson, quella che ha bisogno d'aiuto" lo informa Dominik ed Elia mi stringe la mano.

"Prego, da questa parte" ci dice dirigendosi verso l'uscita sul retro, così lo seguiamo, uscendo da dietro il bar e iniziando a percorrere vari vicoli di questa città.

Dopo circa una decina di minuti, spuntiamo di nuovo fuori e io rabbrividisco nel trovarmi all'entrata di un cimitero.

"Io ora vi lascio, il mio compito era solo quello di scortarvi qui" ci informa e dopo aver salutato il Reggente e me, torna indietro per la sua strada, mentre noi avanziamo, entrando nel cimitero, intanto che una leggera nebbia si è alzata, ricoprendoci i piedi fin sopra le caviglie e intorno a noi si sentono i rumori dei gufi che rendono l'atmosfera più horror.

Avanziamo fino in fondo a questa strada e in seguito svoltiamo a destra, per poi continuare a camminare fino a quando non arriviamo davanti a quella che sembrerebbe essere una cripta.

Dominik allunga una mano, con il palmo rivolto verso la cripta e l'entrata viene sostituita da un portale, che ci mostra dall'altra parte una cittadina in stile medievale.

"Andiamo" il Reggente entra e subito dopo lo faccio anch'io, ritrovandomi per le strade buie di questa cittadina, illuminate solamente da delle lampade appese di tanto in tanto.

"Allyson, benvenuta a Salem" mi comunica Dominik lasciandomi perplessa.

"Salem? Dove c'è stata la caccia alle streghe?" domando, ma Dominik scuote la testa.

"No no, questo villaggio è stato chiamato Salem in onore dei massacri avvenuti nella vera Salem" mi spiega intanto che ci dirigiamo verso il castello che sta davanti a noi su un promontorio.

Il villaggio è pressoché deserto, ma sicuramente è per via della tarda ora, comunque a noi non interessa, perciò continuiamo ad avanzare fino ad arrivare all'inizio della strada che conduce al castello, dove due guardie ci fermano.

"Sono Dominik, Reggente della Congrega d'America e abbiamo un incontro con l'Alto Reggente" comunica l'uomo in parte a me e allora le guardie si fanno da parte, permettendoci di passare e di iniziare a salire lungo questa strada.

"Come si svolgerà questo incontro?" domando per preparami psicologicamente.

"Io e gli altri Reggenti assisteremo, mentre l'Alto Reggente ti visiterà e guarirà" mi spiega come se fosse una cosa semplice e probabilmente per uno stregone come il capo di tutte le Congreghe lo è.

"Posso farti una domanda personale?" chiedo ricordandomi appunto di questa domanda che mi balena in testa da quando ho incontrato Dominik per la prima volta.

"Dimmi pure" risponde mentre la strada fa una curva ad U a sinistra e così svoltiamo.

"Cosa c'era tra te e mia madre?" chiedo curiosa e Dominik si gratta la nuca, sentendosi forse un po' a disagio a rispondermi.

"Stavate insieme?" domando in seguito cercando di spronarlo a parlare.

"È più complicato di così" mi risponde con un sospiro intanto che la strada curva a destra.

"Io ero innamorato di Lauren e lei lo sapeva, così mi usò per apprendere la magia nera e io come uno stupido accettai. Pensai che fosse abbastanza forte per controllarla, ma invece mi sbagliai" mi spiega e con questa risposta non posso fare a meno di pensare che mia madre sia così per causa sua, però è anche vero che senza di lui probabilmente lei non sarebbe mai stata cacciata e io non sarei mai nata.

"Abbiamo commesso tutti i nostri sbagli" rispondo volendo chiudere così l'argomento.

Il resto della salita lo facciamo in silenzio e finalmente, dopo altri 5 minuti, arriviamo all'entrata del castello, dove altre 2 guardie ci fanno passare.

Percorriamo un grande corridoio fatto in pietra e illuminato da delle fiaccole, mentre davanti a noi vedo delle persone riunite in quello che sembrerebbe essere un grande atrio.

Usciamo dal corridoio e le persone che ci si presentano davanti sono in totale 4.

"Sono i Reggenti delle altre Congreghe, quella d'Asia, d'Africa, d'Europa e dell'America Meridionale" mi spiega e in effetti vedo un uomo di colore per l'Africa, una donna dai tratti asiatici per l'Asia, un uomo bianco per l'Europa e uno dalla pelle olivastra per l'America Meridionale.

"Dominik, benvenuto" dice la donna asiatica.

"Miou, è bello vederti" la saluta l'uomo dandole un abbraccio e un bacio sulla guancia, dopodiché passa agli 3 Reggenti, Mohamed quello dell'Africa, Kyle quello d'Europa e infine Thiago per l'America Meridionale.

"Lei è Allyson, la ragazza per cui ho chiesto l'incontro" mi presenta e in seguito mi fa un cenno che capisco, perciò mi alzo la manica sinistra e mostro il marchio a tutti, che lo guardano preoccupati.

"Ora capiamo perché hai insistito" afferma Thiago con un evidente accento latino.

"Allora, non è ancora arrivato?" domanda Dominik guardandosi intorno riferendosi sicuramente all'Alto Reggente.

"Non ancora, sai che è sempre in ritardo" risponde Mohamed e Dominik annuisce.

Dopo qualche minuto, le porte di fronte a noi si aprono e 4 guardie escono, con una donna tra di loro in un lungo abito nero e rosso e ricami d'oro.

"L'Alto Reggente è una donna?" domando a bassa voce a Dominik perplessa.

"Sì....non sei la prima a stupirti" mi informa il Reggente intanto che la donna e le guardie si avvicinano a noi.

Queste ultime si spostano ai lati e la donna dai capelli biondi e gli occhi come smeraldi si avvicina a noi.

"Signora" dicono i 5 Reggenti inchinandosi a lei e allora, per non essere l'unica in piedi, decido di fare altrettanto.

"Immagino sia tu colei che ha bisogno del mio aiuto" afferma intanto che ci rialziamo, notando che sta guardando me.

"S-Sì è così" rispondo e in seguito le mostro il marchio sul braccio.

"L'Uroboro....erano secoli che non lo vedevo" afferma prendendomi il braccio per analizzare il marchio.

"Lo puoi togliere?" chiedo un po' preoccupata da una risposta negativa, ma la donna mi sorride e annuisce.

"Certo che posso, però il marchio è radicato in te molto profondamente, quindi sarà abbastanza doloroso" mi informa, ma io accetto comunque.

Sono disposta a tutto pur di proteggere i miei amici.

"Bene, allora procediamo" decide prima di lasciarmi il braccio e di voltarsi verso i Reggenti.

"Ora dovrete formare un pentagono. Thiago e Kyle, voi andate dietro Allyson a formare i 2 vertici di base. Mohamed e Miou, uno a destra e l'altra a sinistra. Dominik, tu sarai la punta. Dovrete incanalare in me la vostra energia" afferma la donna dando indicazioni e i Reggenti si posizionano come indicato da lei.

L'Alto Reggente schiocca le dita e dietro di me compare una sedia, sulla quale mi metto e appena appoggio le braccia sui braccioli, dal nulla compaiono delle corde che mi legano polsi e caviglie.

"Scusami, ma è una precauzione" mi informa la donna bionda e in seguito tende una mano con il palmo rivolto verso di me.

"Pronta?" mi chiede e io, dopo aver fatto un profondo respiro, annuisco.

"A Malo Te Purifico" pronuncia e improvvisamente sento un fortissimo dolore al braccio con il marchio, come se qualcosa me lo stesse strappando via.

La donna continua con l'incantesimo e non riuscendo più a resistere inizio a gridare dal dolore. L'istinto mi porta a volermi liberare, ma le corde me li impediscono.

"Resisti Allyson" mi dice la donna, ma il dolore è troppo forte, così tanto da farmi gridare con tutta la voce e dentro di me si fa largo la voglia che tutto questo finisca.

"Devi resistere Allyson, in questo modo non rischierai più di portare il chaos nelle vite degli altri" afferma l'Alto Reggente e intanto la voglia di farla finita porta il mio marchio a brillare di un forte viola e improvvisamente si aggiunge un forte dolore alla testa che mi fa urlare di più, ma nel giro di pochi secondi la vista mi si annebbia e perdo i sensi.

__________

[Dominik's Pov]

Appena Allyson sviene, Layla si ferma, abbassando la mano e insieme ci avviciniamo alla ragazza.

"Allyson?" la chiamo e dopo qualche secondo, lei inizia a ridere.

Alza la testa e i suoi occhi brillano di una luce viola, così come il marchio sul suo braccio.

"Che c'è di male in un po' di chaos?"

Improvvisamente, un'onda di magia ci lancia tutti all'indietro.

Alzo la testa e vedo Allyson che levita ad un metro da terra, circondata da un'aura viola, con i capelli che fluttuano e un perfido sorriso in volto.

"Ti ringrazio Layla, grazie alla tua energia sono riuscita a risorgere" afferma lasciandoci stupiti che Allyson conosca l'Alto Reggente, ma tutto diventa più chiaro quando dei simboli runici di colore viola le appaiono sul viso, due serpenti sulle guance e una croce capovolta sulla fronte.

Quei segni appartengono ad una sola persona.

"Malis" dice l'Alto Reggente sorpresa chiamando per nome una delle streghe più potenti mai esistite, famosa per i suoi incantesimi di magia nera con cui si impossessava dei corpi di altre persone.

"Da quanto tempo" afferma tornando con i piedi per terra.

"Che ne hai fatto di Allyson?" domando preoccupato e la strega mi guarda con un sorriso.

"È qui che guarda e implora di non farvi del male" risponde e subito dopo tutti noi tentiamo di colpirla, ma intorno a Malis compare una barriera che assorbe ogni nostro colpo, persino i più potenti.

"Ora tocca a me" afferma e allargando le braccia rilascia tutta l'energia assorbita, lanciandoci tutti via.

Rimango a terra dolorante e quando alzo la testa vedo Malis varcare un Gate creato da lei, ma infine perdo i sensi.

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