You're worth it

By baciami2015

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"Alla fine di tutto ne vale la pena." 1^ VOLUME DI QUATTRO LIBRI. More

INTRODUZIONE
Capitolo 1
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
#MyWattysChoice
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36 ~ULTIMO CAPITOLO~
RINGRAZIAMENTI.
ESISTE UN SEQUEL.
CARTACEO

Capitolo 2

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By baciami2015

Nice to meet you, where you been?
I can show incredible things.

~Taylor Swift

Mi alzo controvoglia dal letto, e per poco non cado sul pavimento. Diamine!
Mi sono completamente dimenticata di essere in un nuovo letto, in una nuova casa, in una nuova città, in una nuova vita praticamente.

Entro in cucina e apro il frigorifero realizzando soltanto dopo di essermi appena trasferita qui, e di conseguenza dovrei andare a fare la spesa.

Sospiro pesantemente.


Non solo dovrei andare a scuola stamattina per iscrivermi, ma devo fare anche la spesa e se Dio vuole anche cercarmi un fottuto lavoro al più presto.
I miei pensieri vengono immediatamente interrotti da uno strano rumore nella serratura della porta principale e improvvisamente la porta di casa viene aperta.

"Ma che cavolo?" Urlo appena vedo lo stronzo che mi ha affittato la casa.

"Che ci fai qua?" Chiedo guardandolo dritto negli occhi. Sono spaventosamente azzurri.

Avanza fino ad avvicinarsi a me e fa un ghigno malizioso mentre mi guarda da testa a piedi.

"Che bel buongiorno" afferma continuando a fissarmi.

Sono in mutande e reggiseno. E siccome ho i riflessi incredibilmente 'pronti' me ne accorgo soltanto dopo, quando il signorino di fronte a me si è già goduto la scena.

Solitamente dormo cosi, ma si suppone che non dovrebbe mai entrare un pazzo psicopatico a casa mia.


Questa giornata sta già iniziando male.


"Idiota! Non guardare!" Esclamo cercando di coprire, pur sapendo che ha già visto abbastanza.

Gli lancio addosso la prima cosa che trovo davanti, ovvero un innocuo cuscino del divano. In un millisecondo mi fiondo in camera mia e indosso una t-shirt abbastanza larga, almeno da coprirmi il fondoschiena. Non posso credere di essermi fatta trovare così da un cretino che conosco appena, e il bello di tutto ciò è che non si è minimamente fregato del fatto che ha appena violato la mia privacy.

Come se non bastasse, quando ritorno in cucina, lo trovo tranquillamente disteso sul divano a fare zapping fra i canali.

"Che vuoi? E perché entri quando ti pare e piace?" Mi piazzo di fronte a lui incrociando le braccia al petto.

Fa spallucce."Perché mi va" penso che la sua strafottenza mischiata a quella sua faccia da schiaffi mi faccia letteralmente venire gli istinti omicida nei suoi confronti.

Inarco le sopracciglia "non ho tempo da perdere, che cosa vuoi?"

Mi sorride "Ti sei dimenticata queste" fa ciondolare le chiavi di casa nel suo indice osservandomi con un odioso ghigno.

"Dammele e sparisci" porgo la mia mano per farmi dare le chiavi, ma lui rimane immobile sul suo posto.

Devo solo respirare profondamente, so che la mia pazienza può durare più di così.

No, non è vero.
Con un movimento bizzarro cerco di strappargli le chiavi di mano, ma lui ritrae la mano e di conseguenza gli vado a finire addosso ritrovando il suo bellissimo viso ad un palmo dal mio. Non riesco a evitare di guardargli le labbra, sono probabilmente la parte migliore di tutto il suo corpo, e come se non bastasse se le morde bagnandosele.
Sposto lo sguardo dalle labbra agli occhi, e mi rendo conto che non è stata una buona idea dal momento che ho provato una serie di brividi percorrermi la schiena non appena il suo azzurro intenso si è incrociato con il mio.

Non so perché, ma non riesco a fare nessuno movimento. Mi servirebbe qualcosa come l'ABS, quello che evita il bloccaggio delle ruote agli pneumatici.
Ed è così che mi sento... Bloccata.

Le sue mani percorrono lentamente il mio corpo, fino a stringere senza pudore il mio sedere.
"Mmmh sodo, devo ammettere" sussurra al mio orecchio. Lentamente si avvicina al mio viso e fa sfiorare i nostri nasi. Perché non riesco a muovermi? Deglutisco, sentendo gli strani brividi percorrere tutto il mio corpo. Non appena prova a mettere a contatto le nostre labbra, con un rapido movimento mi alzo, tirandogli un sonoro schiaffo sulla guancia.

"Non provare più a toccarmi" Sto praticamente urlando come una pazza.

Ma come si permette? E soprattutto perché non ho reagito subito?

Mi guarda perplesso, ma al contemplo sorridendo massaggiandosi la guancia come per alleviare il dolore.

Ma che diavolo ha da ridere?

"Dammi le chiavi" gli punto il dito contro.

Lui si alza alzandosi i pantaloni che gli ricadono alla vita, e mette in tasca le chiavi.
"Credo proprio che me le terrò ancora per un po" sogghigna guardando la mia faccia sbigottita alla sua affermazione.

"Cosa?"

Non può essere serio.
Se sta cercando di farmi perdere la pazienza, credo proprio che abbia fatto centro.

"Hai sentito bene! "sorride "allora? Vai a scuola?" Chiede come se la cosa fosse di suo interesse.

Alzo gli occhi al cielo "Che cazzo te ne frega?"

Impreco peggio di uno scaricatore di porto ma sinceramente non me ne fotte un cazzo, dal momento che questo stronzo si trova a casa mia, mi tocca il culo e in tutto questo non ha intenzione di darmi le chiavi.

Alza le mani "ah! Te lo dico perché da queste parti non ci sono trasporti" scuote la testa.

Di male in peggio. Questa giornata sta andando di male in peggio.

"Sai, ti posso accompagnare io" propone con un sopracciglio alzato.

"Scordatelo! Preferisco mille volte andare a piedi" scatto, fulminandolo con lo sguardo.

Alza le spalle "Come ti pare, bellezza" si avvia verso la porta.

"Ti ho già detto che non devi chiamarmi bellezza." Sbraito, lanciando di nuovo un cuscino frustrata.

Lo scansa e prima di uscire di casa mi sorride, ovviamente prendendosi gioco della mia pazienza..

Fantastico.

Mi vesto rapidamente, e mi do un leggero filo di trucco. La mia voglia di sistemarmi è pari a zero. Non che lo faccia di solito, ma oggi la mia giornata è proprio no.

Prendo tutto l'occorrente e mentre esco di casa una domanda balena la mia mente: come diavolo faccio a rientrare in casa se quel pezzo merda mi ha appena preso le chiavi? Dio no!

Forse potrei lasciarla socchiusa.
E se entrasse qualcuno? No. L'ultima cosa che voglio è essere derubata. Non ho soldi per comprarmi i vestiti, o qualsiasi altra cosa.

Decido di chiudere la porta, con la speranza che lo stronzo abbia un po' di buon senso per rendermi le chiavi indietro. Spero lo faccia.

Dopo circa dieci minuti a cercare qualche trasporto mi rendo conto che lo stronzo aveva ragione. Non ci sono mezzi di trasporto da queste parti, e per arrivare a scuola mi ci è voluta una buona mezz'ora.
Essendo già in ritardo, decido di entrare direttamente alla seconda, e approfittare per parlare con il preside per darmi gli orari delle varie classi da frequentare, e l'armadietto personale.

Il preside si è dimostrato abbastanza disponibile nei miei confronti. Beh, almeno una gioia in questa giornata... Secondo il mio orario avrei storia alla seconda ora, così metto tutti i libri delle materie nell'armadietto e arrivo in classe con facilità estremamente inaspettata. Non me l'aspettavo data la grandezza dell'edificio.

Non appena entro, tutti gli sguardi si puntano su di me. Alcune ragazze bisbigliano chiedendosi probabilmente chi sono. Altri ragazzi mi guardando come se fossi la loro preda, e siccome la sfiga non arriva mai da sola, lo stronzo non solo frequenta la mia scuola, ma addirittura ho una classe in comune con lui. Può andarmi peggio di così?

"Salve-balbetto- sono Ally Rose" vedendo che nessuno si è degnato di darmi il benvenuto.

"Benvenuta signorina, si accomodi vicino a Dylan Wilde."

Bene, chi è?

"Qui!"fra tutti gli alunni, lo stronzo sembra essere questo Dylan Wilde.

Perfetto. Perché sono così sfigata?

Mi guardo intorno sperando di trovare un posto vuoto, ma la fortuna vuole che il suo sia l'unico. Sospiro e mi siedo accanto a lui.

"Adesso sei anche la mia nuova compagna di banco" sorride.

Mi giro fulminandolo con lo sguardo
"Non farci l'abitudine, la prossima volta non starò sicuramente accanto a te."

Sorride "Hai fatto una bella strada eh"

Apro il libro ignorandolo completamente.
/////////
N/A

Spero vi piaccia :)

Votate e fatemi sapere cosa ne pensate!
❤️❤️

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