𝐌 𝐈 𝐍 𝐄 • 𝘚𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘢...

By AsselaBooks

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« Sono tua » dico guardandolo negli occhi. « Ridillo » mi ordina. « Sono tua » ripeto, facendo ciò che mi ha... More

- PROLOGO -
- CAPITOLO 2 -
- CAPITOLO 3 -
- CAPITOLO 4 -
- CAPITOLO 5 -
- CAPITOLO 6 -
- CAPITOLO 7 -
- CAPITOLO 8 -
- CAPITOLO 9 -
- CAPITOLO 10 -
- CAPITOLO 11 -
- CAPITOLO 12 -
- CAPITOLO 13 -
- CAPITOLO 14 -
- CAPITOLO 15 -
- CAPITOLO 16 -
- CAPITOLO 17 -
- CAPITOLO 18 -
- CAPITOLO 19 -
- CAPITOLO 20 -
- CAPITOLO 21 -
- CAPITOLO 22 -
- CAPITOLO 23 -
- CAPITOLO 24 -
- CAPITOLO 25 -
- CAPITOLO 26 -
- CAPITOLO 27 -
- CAPITOLO 28 -
- CAPITOLO 29 -
- CAPITOLO 30 -
- CAPITOLO 31 -
- CAPITOLO 32 -
- CAPITOLO 33 -
- CAPITOLO 34 -
- CAPITOLO 35 -
- EPILOGO -

- CAPITOLO 1 -

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By AsselaBooks

              🌻 Pov Allison 🌻

« Nick vieni! E' pronta la colazione! » urlo a mio fratello dalla cucina.

Lui arriva e facciamo colazione con due fette di torta di ieri insieme a una tazza di latte per lui e del thé per me.

« Prendi lo zaino e andiamo » dico aprendo la porta di casa.

Nick agguanta il suo zaino dei supereroi di cui va fierissimo e esce con me.

Lo accompagno alla sua scuola, che é poco distante da casa nostra e dopo averlo salutato e visto entrare, mi incammino verso la mia scuola.

Appena entro, accendo il cellulare per guardare l'orario e noto 4 chiamate perse da mia madre.

Cosi la richiamo.

: Allison alleluia, ma che stai facendo?!
Risponde arrabbiata.

:Porto Nick a scuola e poi ci vado anche io forse?
Rispondo infastidita dalla sua superficialità.

: Va bene, lascia stare. Ti ho chiamato solo per dirti che cambi scuola. Ora vado ho una riunione.
Stacca la chiamata senza aspettare una mia risposta.

Non le importa nulla di me. Della mia vita. Di ciò che voglio.

Non voglio cambiare scuola, ma a lei cosa può mai fregare?!?

Dopo quest'ennesima dimostrazione d'affetto da parte di mia madre, decido di entrare in classe.

Saluto Clare e Lily, le mie uniche amiche e poi mi siedo.

« Cambio scuola » dico fredda guardandomi i piedi.

« Cosa?! » esclama Clare.

« Hai sentito » continuo.

« Si cioé, da quanto lo sai? E dove vai? Perché non l'hai detto prima? » spara a raffica mille domande Clare.

« Lasciala respirare! » esclama Lily, che fin'ora non ha detto niente.

« Non so ancora niente. Mia mamma me l'ha detto stamattina a telefono » rispondo prima che la professoressa entri e zittisca le nostre chiacchiere.

Dopo esserci abbracciate e aver pianto i laghi all'uscita di scuola, io Clare e Lily ci salutiamo e ognuno torna a casa propria.

« Vi scrivo! » dico mentre mi dirigo verso casa.

Nick al ritorno prende il bus, quindi ho questo momento tutto per me.
Cosi infilo le cuffiette e la terra intorno a me scompare.
Mi sento leggera e libera.

La musica mi permette di viaggiare in un altro mondo decisamente diverso dalla realtà.
Da quella realtà crudele, meschina e noiosa.
La musica é l'unica cosa che mi fa stare bene per qualche minuto, oltre a quello.

« Nick sono a casa! » dico aprendo la porta.

Scende velocemente i gradini e mi sorride, mostrandomi un foglio.

« Cos'é? » chiedo.

« L'ho fatto per te » dice dolce prima di salire in camera sua, lasciandomi il foglio misterioso tra le mani.

E' un disegno di due persone, una femmina che dovrei essere io? E un maschio che molto probabilmente é lui.
Si abbracciano e sopra c'é scritto " ti voglio bene ".

Sorrido e lo attacco al frigo.

« E' pronto!! Dai scendi che oggi viene Kyle! » urlo a mio fratello mentre scolo la pasta.

Kyle é il ragazzo che farà ripetizioni a Nick, so solo questo, il suo nome.

« Eccomi! » dice sedendosi a tavola.

Quando mi siedo provo a reprimere una smorfia di dolore, causata dal bruciore del mio interno coscia.

« Tutto bene? » chiede Nick mentre arrotola gli spaghetti.

« Si, tutto bene » rispondo sorridente.

Va sempre tutto bene.
Va tutto bene.
Tutto.
Bene.

Dopo aver sparecchiato, sistemo leggermente il salone e chiamo mia madre.

: Pronto mamma?

Che vuoi? Non ho tempo, muoviti!:
 
 

Risponde sempre molto allegra.

: Volevo solo avvisarti che tra poco arriva- sai che c'é? Non meriti neanche una telefonata, buon lavoro.
Dico aspra prima di chiudere la conversazione.

Volevo far in modo che lei facesse parte della nostra vita quoditiana,
ma ormai ho capito che non c'é niente da fare.

Guardo l'orologio. Sono le 17:00.
E' in ritardo di mezz'ora.

Incominciamo bene.

Dopo poco sento il campanello.
Cammino verso la porta e la apro.

Davanti a me c'é un ragazzo molto alto, con due spalle larghe e muscolose cosi come il suo fisico, due occhi cristallini e la mascella definita.

« Ciao, cosa ti serve? » chiedo allo sconosciuto.

« Ma che cazzo?...sono qui per le ripetizioni! » risponde lui confuso.

« Ahhh, sei- sei tu? » chiedo provando a non balbettare.

« Tu dici? » chiede lui alzando un sopracciglio.

« Emh.. prego entra » dico in imbarazzo facendogli strada verso il salotto.

« Nick vieni! E' arrivato!! » urlo seduta sul divano.

Lui cammina verso di me e poi si china per sedersi sul divano.

« Cosa fai? » chiedo spaesata.

« Mi siedo?! Ma che cazzo di problemi hai? Devo dare a te le ripetizioni? » dice squadrandomi con superiorità e poi si siede.

Intanto Nick scende e si piazza davanti a noi.
Subito dopo si siede sulle mie gambe.

« Ciao » saluta Nick.

« Ciao » risponde lui con un tono decisamente diverso da quello usato con me.

« Di qua » Nick inizia a camminare verso la tavola del salone, guidando Kyle.

« Incominciamo? » chiede lui sedendosi affianco a mio fratello.

Lui annuisce con il capo e apre il quaderno.

« Hei tu » Kyle mi indica.

« Che cosa c'é? » chiedo avvicinandomi a loro, con un pacco di caramelle in mano.

« Il bagno? » chiede schietto.

« Non dovresti aiutare mio fratello a studiare in questo momento? » chiedo leggermente infastidita.

« Ha finito quasi tutto, facciamo una pausa e a prescindere se mi scappa non posso pisciare scusa?! » sputa lui spostando lo sguardo da mio fratello, che attualmente é seduto sul divano, alla mia bocca nella quale ho appena portato una caramella.

« Non dire parolaccie con mio fratello intorno! » lo rimprovero, guardando di sottecchi Nick che se la ride.

« Il.Bagno.? » richiede.

« Sopra, in fondo a destra » rispondo fredda.

« Cazzo alleluia! » dice lui.

« Non dire parolaccie Kyle! » urlo arrabbiata.

Lui si alza con uno scatto furioso, si abbassa per portare i nostri visi allo stesso livello, assottiglia gli occhi e dice

« Io per te sono Thompson. Nessuna ragazzina mi chiama per nome » chiarisce, prima di ricomporsi e andare verso il bagno, dandomi una spallata.

Ci mancava solo un tizio egocentrico e sgorbutico in questa casa.

Aspetta lui sta andando in bagno...cazzo!

« Emh scusa.. » dico schiarendomi la gola.

« Che cazzo vuoi ragazzina?! » sbotta.
Subito dopo sento il rumore della zip.

Infatti all'improvviso la porta si apre, rivelando un Kyle appoggiato allo stipite della porta.

« Devo..entrare » dico indicando l'interno del bagno.

Lui fa un sorrisetto compiaciuto, si passa la mano tra i capelli e si chiude la zip dei pantaloni.
Solo in quel momento realizzo che fino ad ora l'aveva aperta.

Cosi quando lui mi guarda e ridacchia, capisco che sono diventata viola in faccia dall'imbarazzo.

«Vado da tuo fratello che é meglio» dice divertito passandomi affianco.

Lo manderei volentieri in quel posto insieme a mia madre.

« Tua sorella é veramente simpatica » lo sento dire a Nick da sopra.

Ok ora basta.

« Fai quello per cui ti paghiamo e stai zitto » sbotto scendendo le scale.

« Scusa cosa? » chiede fingendo di non aver sentito.

« Avete finito? » chiedo arrivando in salone.

« Si » dice Nick.

« Bene, puoi anche andartene » dico arrabbiata a Kyle.

« Come siamo gentili » dice facendo una smorfia irritante.

Cosi lo afferro per la manica e lo trascino in cucina.

« Stammi bene a sentire » inizio sicura di me.

Alza un sopracciglio, mi squadra dall'alto verso il basso e poi dice

« Ti sento »

Quando inchioda i miei occhi nel suo sguardo magnetico, smetto di ricordare cosa avevo da dire.

Quel briciolo di sicurezza dettata dalla rabbia, é scomparsa.

E ora sono una ragazza che gli sta afferrando la manica, lo guarda arrabbiata e non sa che dire.

Prendo coraggio e continuo.

« Tu sei a casa mia. Parli con educazione, come voglio io. » mi stupisco anch'io di me stessa.

« Vaffanculo » é l'unica cosa che dice prima di andarsene, lasciandomi sbigottita e indignata.

« Ciao Nick! » dice scocciato mentre esce chiudendo la porta.

Perfetto. Lo odio.
Odio una persona che sono costretta a vedere quattro volte a settimana.
Favoloso.

Sono in bagno. Mia mamma ha appena chiamato per chiedere di Kyle, in più mi ha detto che già da domani sarò nella nuova scuola.

Non poteva andarmi meglio di cosi la vita.

« Allison, ma che stai facendo? Sei in bagno tantissimo tempo! » urla mio fratello dall'altra parte della porta.

Sapessi piccolo mio, sapessi...

« Esco subito! » dico medicandomi velocemente l'interno coscia.

Poso la lametta e esco.

« Finalmente! Quanta cacca fai?! » dice scherzoso.
Questa sua frase mi fa sorridere, un sorriso sofferente però.

Un sorriso che devi saper leggere.
Se sai farlo, beh scopri un mondo.
Ci leggi la sofferenza, l'amore, la rabbia, il bisogno di qualcuno da poter abbracciare quando senti solo la banale aria intorno a te, qualcuno che possa chiederti di smettere di farti del male perché ci tiene a te...

Forse é solo quello che vorrei io.

Indosso il mio pigiama con i fiorellini e mi stendo sul letto.

La notte é quel momento in cui pensi tanto.
Pensare può essere visto come pregio o come difetto .
Nella mia vita é un difetto e non solo.
E' anche un problema.
Un grosso problema.

Mille paranoie, sogni, paure, pensieri e parole.
Tutto frulla confuso nella mia mente, si mescola e si fonde...

E proprio mentre penso che crollo in un sonno profondo.

« Nick, io da oggi cambio scuola. Andrai con il bus anche la mattina, ok? » dico gentile.

Lui annuisce e cammina verso la fermata.
Appena il bus passa e lo vedo salire, mi incammino verso la mia nuova scuola.

Dopo circa 15 minuti mi ritrovo davanti a una sontuosa struttura.
Guardo dei ragazzi passare e subito noto qualcosa.

Hanno la divisa.
E io no.
Nessuno mi ha informata.

Diamine.

Entro sentendo alcuni sguardi curiosi su di me.
Io non voglio occhi addosso.
Devo essere invisibile.
Anche mia mamma lo diceva.

* Flashback *

« Mamma posso venire? » chiedo a mia mamma facendo gli occhi dolci.

« No » risponde severa lisciandosi la gonna.

« Per favoreeee » continuo.

« E va bene, ma sarai invisibile. Nessuno ti guarderà. Nessuno deve farlo. Tu sei invisibile, chiaro? » mi dice sistemandomi la maglietta.

« Ok » rispondo incerta.

* Fine flashback *

« Hey ciao » un ragazzo biondo con gli occhiali si avvicina a me.

« Emh, ciao? » rispondo io evidentemente in imbarazzo.

« E' inutile chiederti se sei nuova, vuoi una mano a trovare la classe? » chiede gentile.

« Si grazie » dico con una risatina nervosa.

« Piacere Austin » dice porgendomi la mano.
La stringo e mi rendo conto di essere diventata rossa, dalla sua espressione divertita.

« Vieni » mi fa cenno con il capo verso il corridoio e iniziamo a camminare.
Sfrutto questo momento per guardarlo meglio.
E' alto, con un fisico asciutto, la mascella ben delineata e gli zigomi taglienti.
L'anellino al naso e gli occhiali semi-tondi color argento.
E' molto bello.

Mentre camminiamo il suo sguardo si posa su un gruppetto di ragazzi, mi fa cenno di avvicinarmi.

Ci sono 3 ragazzi, uno mi guarda con un sopracciglio alzato, un altro guarda il cellulare e il terzo ha il capo abbassato mentre si accende una sigaretta.

« Questi sono i miei amici » dice il biondo, facendo alzare il capo agli altri due.

Uno lo riconosco subito...

Fate sul serio?!?

« Ma che cazzo anche qui! Perché sei ovunque eh? Hai una fanpage su di me per caso ragazzina?! » sbraita innervosito Kyle.

« Ma cosa mi importa di te!? Mia madre mi ha costretto a cambiare scuola, non rompere. In piu' ti ricordo che sei tu, che sei entrato in casa mia. » ribatto io con una sicurezza dettata principalmente dalla rabbia.

Sono sicura che normalmente non sarei mai riuscita a sbraitare in questo modo.

« Uo Uo Uo cosa mi sono perso?! » chiede divertito uno degli altri due.

« Nathan porca puttana taci » sputa Kyle, prima di avvicinarsi pericolosamente al mio viso.

« Nessuno mi parla cosi e non sarà una stupida ragazzina a cominciare. Qui non siamo a casa tua, quindi, fottiti » mi dice Kyle assottigliando lo sguardo.

Cerco di mantenere la calma e decido di essere superiore.

« Bene facciamo cosi. Io qui non ti parlo proprio, cosi risolviamo il problema alla base ok? » sorrido e mi volto.

Austin mi insegue.

« Sai dove devi andare? » chiede stando dietro al mio passo svelto.

« La troverò » dico svelta seminandolo.

Mi ritrovo davanti al bagno, cosi decido di entrare.
Mi guardo allo specchio e il mio pensiero vola solo ad una cosa.

Risolverò a modo mio.
Andrà tutto bene.

Esco velocemente asciugando le poche lacrime fuoriuscite dai miei occhi col dorso della mano.

Nel preciso momento nel quale sto per entrare, qualcuno mi afferra il braccio da dietro.

« Il mio amico é un cretino, non sapevo vi conosceste... » ammette Austin dispiaciuto.

« Austin non fa niente, lui viene a casa mia per dare ripetizioni a mio fratello » spiego entrando in classe.

Lui mi saluta con un cenno di capo e se ne va.

Decido di sedermi in seconda fila, dato che la terza é occupata.

La classe é quasi piena e in poco tempo riesco piuomeno a capire chi é chi.
Non giudico le persone senza mai parlarci, ma quelle ragazze li infondo sembrano proprio delle galline.

Alla mia sinistra c'é una ragazza con i capelli ramati, gli occhi verdi e la faccia costellata da lentiggini.
Invece a destra, c'é un ragazzo moro con gli occhi più neri che io abbia mai visto...

« So di essere bello, ma non fissarmi cosi » dice divertito quest'ultimo.
Notando il mio imbarazzo, decide di aggiustare la situazione.

« Io sono Liam » sul suo volto si allarga un sorriso enorme, mostrando delle piccole fossette ai lati.

Diamine se é bello.

« Io sono Allison » mi presento cercando di sfoggiare il mio sorriso migliore.

Come si fa con i ragazzi?
Che cavolo ne so!
Ma che sto facendo!?

Mille pensieri si incastrano nella mia mente, facendomi assentare un istante.

« Hey, tutto ok? » chiede Liam.

Ritorno alla realtà.

« Si certo » rispondo.

« Senti t- » qualsiasi cosa sta per dire viene interrotta dalla professoressa che entra in aula e inizia la lezione.

Dopo un po, appena la prof si distrae, mi passa un biglietto.

Lo apro e leggo:

Ti va di prendere un gelato?

Sorrido, mi volto verso di lui e annuisco.

Alla fine é stato molto carino nel chiederlo, cosa c'é di male?

Mi chiedo solo come faccio a piacergli...
Sarà come uscita amichevole.

« Emhh tu » la prof di inglese mi indica.

« Si? » chiedo con un groppo in gola.

« Puoi portare questi fascicoli nella prima aula al piano di sopra? » appena pronuncia quella domanda, lascio andare la mia preoccupazione e torno a respirare.

Pensavo di aver combinato qualcosa.

Cosi mi alzo, prendo i fascicoli e mentre esco sento la prof dire " grazie cara" una cosa del genere.

Se non fosse che non conosco la scuola.

Mi dirigo al piano di sopra e cerco la prima aula.

Le diverse porte che si trovano affianco alle scale sono tutte sale docenti o laboratori.

Quindi appena vedo la prima aula dopo queste diverse stanze, busso.

« Entra entra » sento dire.

Cosi apro la porta e probabilmente divento bordeaux, quando mi accorgo che tutti gli sguardi sono su di me.

« Emh » mi avvicino alla cattedra e deglutisco.

« La prof. Ronah mi ha detto di portarle questi fascicoli » dico tutto d'un fiato.

« Oh grazie, puoi andare » dice gentile il prof.

Mentre mi dirigo verso la porta, do un occhiata veloce e furtiva alla classe.

E tra tanti volti ne noto quattro conosciuti.

Cazzo Kyle mi sta fissando.
Giuro che lo uccido.

Esco dalla classe e mi affretto a tornare nella mia.
Lo sguardo di Liam segue la mia figura mentre entro in classe.
Mi squadra attentamente, facendomi sentire decisamente fuori posto e poi sorride.

La campanella suona segnando la fine delle lezioni.

Mentre entrambi sistemiamo i libri nello zaino, Liam chiede schietto

« Posso avere il tuo numero? »

Cosi, con tutto l'imbarazzo del mondo, glielo do.

« Bene, scrivimi la via di casa tua, ti vengo a prendere alle cinque »

Sorride e esce svelto, lasciandomi in piedi come un tronco.

« Gli piaci sul serio » dice la ragazza dai capelli rossi, mentre esce.

« Cosa? » domando uscendo a ruota.

« Ho visto come ti guarda Liam, lo conosco bene, gli piaci sul serio. » ammette fermandosi al suo armadietto.

« Sul-sul serio? » chiedo insicura.

« Aha, puoi dirlo forte! Ragazza andiamo sei una bomba! » esclama sorridendo.

« Emh, certo... Comunque io vado, ciao » la saluto mentre mi incammino.

« Ciao! » mi saluta con la mano, mentre con l'altra fruga tra le sue cose.

Entro in casa e aspetto che Nick torni.

Dopo poco suona il campanello, apro ed eccolo.

« Vieni ho già cucinato » dico.

Lui posa lo zainetto a terra e si fionda sul piatto.

Lo vedo più silenzioso del solito, é strano.

« Tutto bene? » chiedo addentando la pasta.

« Mhmh » mugola solamente.

So che quando fa cosi non vuole parlarne, quindi lascio stare.

Quando vorrà, sarà lui a dirlo.

Mi stendo sul divano e leggo un po.

Senza accorgermene sono già le 17:00.

Sempre mezz'ora di ritardo, ma che diavolo avrà da fare?!

Dopo poco, proprio come ieri, suona il campanello.
Appena apro vedo Kyle.
Indossa una t-shirt bianca attillata e dei pantaloni grigi della tuta.
Quando posa la mano sullo stipite della porta, noto i numerosi anelli che porta.

« Allora, mi fai entrare oppure preferisci guardarmi un altro po? » chiede divertito.

« Non ti stavo guardando idiota! E poi sei in ritardo, come ieri. » lo accuso, mentre entra in casa.

« E allora? » chiede con un tono strafottente che mi fa saltare tutti i nervi.

« E allora?! Se provi un'altra volta a parlarmi cosi io ti tag- ! » non finisco la mia frase, perché vedo Nick scendere le scale.

« Ciao » dice Kyle, totalmente diverso.

Ma sono due in quel corpo?!

Appena li vedo iniziare a fare i compiti, salgo in camera mia.

Solo quando esco per andare in bagno, sento che Kyle sta dicendo qualcosa a mio fratello.

« Siamo nella stessa scuola » riesco a sentire, prima di nascondermi dentro al bagno, quando Kyle sposta lo sguardo sulle scale.

« Abbiamo finito » mi dice Kyle piazzandosi davanti a me, mentre sto cercando di studiare.

« Ok » dico sbrigativa senza alzare lo sguardo.
Intando mordicchio la matita, cercando di capire l'esercizio.

« Mi hai sentito ragazzina? » domanda sull'orlo dell'esaurimento.

Ci vuole cosi poco per farlo arrabbiare?

« Sisi, sono solo concentrata sui compiti » rispondo.

« Questo si fa cosi » si abbassa, mi ruba la matita dalle mani e completa l'esercizio.

« Ah » dico.

« E' facile » dice lui con un ghigno insopportabile sul volto.

Poi mi guarda un secondo, aggrotta le sopracciglia e dice

« Ma perché cazzo ti sto aiutando? »

« Se non lo sai tu, guarda.. » sussurro.

« Cosa? » domanda.

« Niente » rispondo.

Senza salutare, se ne va.

Io intanto mi faccio una doccia, mi metto il pigiama e mi stendo a letto.

Dopo aver letto un pò, controllo il cellulare e vedo 3 messaggi.

E' Liam.

Oddio é vero dovevamo uscire.

: Hey scusa se non sono venuto.

: Ero impegnato...

: Mi farò perdonare, domani stesso orario?

Sospiro e spero sia tutto vero.
Liam mi piace e non voglio essere delusa un'altra millesima volta.

: ok

Decido di fidarmi e dargli una seconda opportunità.

Lui subito risponde.

: Bene, hai fatto la scelta giusta.

Sorrido, poso il cellulare e crollo in un sonno profondo...

~Angolo autrice~

Eccoci qui lettrici/lettori!

Che ne dite? Fatemelo sapere con un commento o una 🌟, che mi fa tanto tanto piacere.

Alla prossimaa

💘💘

                                          

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