⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Ma salve, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, prima di tutto mi scuso per questo IMMENSO ritardo nella pubblicazione del capitolo ma... ho avuto dei lavori in casa e non sono stata bene fisicamente.
A breve partirò per le vacanze ma non preoccupatevi, non ho nessuna intenzione di lasciarvi senza capitoli! ♡
Vi auguro una buona lettura ed un buon inizio settimana, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
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― 𝐹𝐴𝐼𝐿𝐸𝐷 𝑃𝐿𝐴𝑁 ―
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Trovarsi davanti alla porta del Cappellaio, senza preavviso e senza essere state invitate, non è proprio il massimo, ma quando ti ritrovi come vicino di stanza una persona così tanto fastidiosa e rumorosa, c'è davvero poco da fare.
C'è un unico militante che sta facendo da pattuglia, ma non si fa troppe domande, Nashira fa parte dei lottatori, se è qui, forse è perché è stata convocata o chiamata per qualche "missione" da compiere.
Nessie bussa alla porta con energia, ancora incazzata per aver incontrato Niragi persino questa mattina durante la colazione.
Quando un "Avanti" viene pronunciato, Nashira apre la porta piano, il suo viso che sbuca attraverso di essa, la musica rilassante proveniente dal giradischi del Cappellaio la avvolge, la stessa colonna sonora che lei spesso ascolta durante i suoi allenamenti qui alla palestra della spiaggia... sorpresa del fatto che ci siano solo due militanti con lui e nessun'altro.
Takeru alza un sopracciglio sorpreso da questa apparizione non programmata, oltretutto la mora è l'ultima persona che si aspettava che entrasse qui stamattina: «Nessie! Ti sei persa? Non è da te venire fino a qui così.»
Il Cappellaio prende un sorso dal bicchiere che stringe in mano, pieno a metà di un intruglio alcolico che aveva sentito captato, in stralci di conversazione con Aguni, che sia stato creato apposta per lui da un ammiratore o ammiratrice segreto/a... ma non si è mai posto la domanda di chi effettivamente fosse.
Sempre seduto nella sua solita postazione, vicino al tavolino dove sono ordinatamente disposti vassoi di cibo, alcool e scartoffie varie, osserva Nessie con gli occhi coperti dai suoi occhiali da sole.
Dovrebbe farsi più domande sul perché di questa sua improvvisa apparizione ma la verità è che lui è una persona che non ragiona troppo sulle cose, molti dei suoi più grandi errori sono stati causati proprio da questo e ne è perfettamente cosciente.
Eppure, a volte si domanda se la sua mancata voglia di ponderare mezzo minuto in più sulle cose non stia giocando anche a suo favore.
Come nel caso del suo rapporto con Aguni.
Fa cenno con la mano di avvicinarsi dopo la mancata risposta di Nessie e lei prontamente si avvicina e si siede sulla poltrona davanti a lui, appoggiandosi con la schiena contro il morbido schienale di velluto rosso, massaggiando un bracciolo con il palmo della mano destra.
Alza un bicchiere per offrirle qualcosa da bere ma Ness cordialmente rifiuta, facendo un semplice cenno con la mano.
«Solitamente i militanti non vengono fino a qui... sono curioso di capire cosa sia successo.»
«Non sopporto più Niragi.»
La risata di Takeru rimbomba in quella stanza e nelle sue orecchie, supera la dolce musica che continua ad uscire dal suo giradischi e Nessie si chiede cosa di sia di così ilare nella sua affermazione.
D'altronde, è la verità, almeno per lei.
«Dritta al punto, apprezzo questa tua particolarità... e comunque non sei la sola, Nessie, purtroppo possiamo farci ben poco con Niragi.»
«No io... intendo dire che l'ho come vicino di stanza e che gradirei essere spostata in una camera più adatta a me.»
Accavalla una gamba sopra l'altra e si porta i capelli lisci in avanti, pettinandoseli con le dita.
Nonostante abbia molto spesso il senso della paura ridotto allo zero, Nessie in questa situazione si sente tesa, non ha effettivamente mai avuto modo di parlare con i numero uno della spiaggia e la cosa la agita, forse per paura di una sua eccessiva reazione.
Non che le importi di essere cacciata dalla spiaggia ma essere presa come traditrice sì, nonostante non stia facendo e nemmeno chiedendo nulla di così anomalo.
Lo sguardo di Takeru si rattrista, togliendosi gli occhiali da sole - che, secondo Nessie, sono completamente inutili da tenere addosso quando si è in posto al chiuso - e li appoggia sul tavolino: «Vorrei poterti dire di sì ma... solo i membri esecutivi possono scegliersi la stanza in cui alloggiare.»
Nessie sbatte le palpebre più volte per poi massaggiarsi il ponte del naso con le dita esili, comprendendo, come aveva già sospettato ancora prima di mettere piede in questa Royal Suite, di aver fallito nel suo intendo.
«Ma sono sicuro di una cosa, Ness, tu hai tutta la stoffa per diventare uno dei nuovi membri esecutivi! Sono certo che presto avrai anche tu tutti questi privilegi... scegliere i game, poter venire nella stanza che si desidera... ed altri vantaggi. Oltretutto, se arrivi ad essere uno dei primi numeri, puoi addirittura avere la tua chiave per chiuderti in stanza.»
Ness lo osserva sentendo la voglia di rivalsa, la determinazione di riuscire a diventare un membro esecutivo per avere accesso a tutto ciò che desidera.
Takeru ricambia quello sguardo, sembra quasi che voglia perforarle l'anima, riesce a percepire tutta la voglia che ha di andarsene da quella stanza per poter avere la quiete che tanto sogna e brama.
«Cosa devo fare? Sono disposta anche ad andarmene dai militanti, se necessario.»
«Non devi farlo, basta che continui a mantenere tutto questo potenziale che hai ora... ed ovviamente, portare qui altre carte. So che ti dimostrerai perfetta come prossimo membro esecutivo.»
Conclude il Cappellaio, appoggiandosi meglio contro lo schienale del suo divanetto, un sorriso malizioso che appare sulle sue labbra: «Ma... toglimi una curiosità, tu e Niragi stavate insieme? Non vuoi averlo intorno perché è il tuo ex ragazzo? Perché non è la prima volta che succede una cosa del genere, altre ragazze sono venute qui perché non volevano averlo come vicino.»
«Assolutamente no! Non voglio averlo intorno perché è rumoroso e rovina la mia pace, tutto qui. Se poi qualche sua ex sia venuta qui a lamentarsi, hanno tutta la mia comprensione.» - Gli soffia a denti stretti nel tentativo di uccidere quel dannato senso di rabbia che prova sulla bocca dello stomaco, causato dalla domanda inopportuna di Takeru.
L'uomo sorride divertito per la sua reazione, facendole spallucce: «Va bene Ness, la mia era solo una domanda.»
Nashira si rimpone, schiarendosi a gola e cercando di darsi un contegno, comprendo che non sia il caso di immergersi in una lite con quello che viene definito come il re della spiaggia.
Sarebbe controproducente per lei.
«Scusami, è che mi innervosisce così tanto che persino il suo nome mi urta.»
«Fa questo effetto a diverse persone.»
Nessie trattiene un sorriso, alzandosi dalla poltrona, pronta per tornare in casa e carica per affrontare i suoi prossimi game.
Takeru si siede meglio sulla poltrona, passandosi una mano fra i cappelli e rimettendosi gli occhiali da sole.
«Grazie per essere passata di qui, Ness, sono sicuro che riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi.»
Nessie apre la porta, uscendo dalla stanza con un mezzo sorrisetto, non molto soddisfatta di come sia andata a finire ma contenta del fatto che qualcuno creda in lei così tanto da sapere che diventerà un membro esecutivo, convinta di essersi guadagnata la simpatia di Takeru.
Ed a proposito di simpatia, una parte di lei pensa che sia giunto il momento di conoscere qualcuno qui, ha decisamente tanta voglia di stringere nuove amicizie che non siano militanti.
Potrebbe partecipare alla festa di stasera, sicuro lì incontrerà diverse persone.
«Gattina?»
Nessie sobbalza sul posto, portandosi una mano sul cuore mentre, infastidita più che mai e rovinando il suo mood, si volta di lato, notando Niragi appoggiato contro il muro... deve esserci stato un cambio con l'altro lottatore per la questione "pattuglia", giusto in tempo: «Ma sei ovunque? Non posso fare un passo che rivedo la tua faccia ed il mio umore si rovina, di nuovo.»
«Il destino ci vuole uniti, Ness.»
«Il destino vuole che io ti prenda a schiaffi, è diverso.»
Replica Nessie, tentando di scivolare da un lato ma lui copia il suo movimento, bloccandole la via e facendola indietreggiare, chiudendola contro di lui ed il muro.
La mora gli sbuffa in faccia, incrociando le braccia al petto, per niente impaurita da questa sua presa di iniziativa.
«Fammi capire una cosa...» - Esclama il moro con tono deciso, il fucile tenuto stretto in mano: «Sei venuta fin qui per lamentarti di me?»
Lei sente il cuore accelerare appena ma cercando di non farlo notare, mantiene una postura rilassata, guardandolo da sotto in su: «Questi non sono affari che ti riguardano ma... visto che sembri sempre così tanto interessato alla mia vita, voglio diventare il prossimo membro esecutivo, così potrò scegliere la mia bella stanza ed andarmene.»
Niragi schiocca la lingua e sposta il peso da un piede all'altro, inclinando anche il viso, il fastidio che trasuda da ogni poro e che non fa altro che accrescere in Nessie un pelo di soddisfazione: «Ora è tutto più chiaro, sei diventata la sua nuova pedina da comandare.»
Nashira si irrigidisce, questa sua affermazione è in grado di ribaltarle lo stomaco dalla rabbia e dal nervoso.
Lei non è la pedina di nessuno, sta solo giocando a suo favore.
Vuole uscire di qui e vorrebbe che la sua permanenza sia almeno piacevole.
«Non sono la pedina di nessuno, Niragi, voglio solo uscire da qui... ma siccome dovrò ancora vivere in questo posto, vorrei almeno avere una permanenza piacevole e senza presenze scomode accanto alla mia porta.»
«Se ti infastidisco così tanto, perché non sparisci anche dai militanti?»
«Per lo stesso motivo per cui ci stai tu, ho bisogno delle armi.»
«Sei sempre così acida... peccato, sarei potuto essere un ottimo alleato per te.»
In questo preciso istante, Nessie vorrebbe prenderlo a schiaffi, ma si limita a premere i polpastrelli contro la carne del suo braccio per placare il pizzicore sulla punta delle dita: «Non ho bisogno di te come alleato.»
Il militante stringe gli occhi anneriti, sorridendole ed inclinando il viso verso il suo, sfiorandole l'orecchio con le labbra: «Io invece credo proprio di sì, Ness... vorrei ricordarti che sono un membro esecutivo... potrei darti una mano.»
«No, grazie, ci riesco anche da sola.»
«Smettila di fare la dura, sappiamo entrambi come finirà, tornerai qui da me chiedendomi aiuto in ginocchio.»
«L'importante è crederci, Niragi.»
Ringhia Nessie, stringando i denti ed alzando gli occhi al cielo, parlare con lui è come parlare con un muro.
Si chiede se sia il caso di iniziare a farlo sul serio, probabilmente l'ascolterebbe molto di più e con maggiore interesse.
Niragi sente le mani della ragazza sul suo petto che lo spingono via da lei, allontanandolo dal suo viso e lui esegue questo "ordine", ma solo perché trova fin troppo divertente queste situazioni con lei.
Come se stesse giocando con lei. O forse stanno giocando entrambi.
«Bene, ora che hai ottenuto l'informazione che tanto desideravi ed il tuo ennesimo rifiuto da parte mia, gradirei andarmene, se non ti dispiace.»
La mora sospira pesantemente nel vedere che Niragi continua a rimanere immobile davanti a lei nonostante la sua ultima sentenza.
Lui soffia divertito, rimanendo fermo sulla sua posizione con un'espressione che pare un misto fra l'infastidito ed il divertito dipinta sul volto.
«Non sai in che cosa tu ti stia cacciando, Ness.»
«Sì sì, va bene, fai pure le tue vendette da bimbo di tredici anni, non mi interessa.»
Nessie è quasi certa di sentire Niragi ringhiare piano, prima di sibilare beffardo tra i denti: «Per quanto tu mi piaccia quando fai la tosta senza sentimenti, stai decisamente troppo tirando la corda, Ness.»
La mora raddrizza la schiena, dedicandogli uno sguardo in grado di incenerirlo: «Dopo il Nove di Cuori ho smesso di avere paura di qualsiasi cosa, Niragi, te compreso.»
E senza aspettare una risposta da parte sua, lo scosta, lanciandosi in avanti per poi incamminarsi nella sua stanza, pronta a prepararsi per la sua prima festa in piscina, sperando di incontrare persone migliori dei militanti.
Lancia una veloce occhiata alle sue spalle, ma solo per vedere se Niragi ha iniziato a seguirla o meno, ma così non è stato.
Si è riappoggiato contro il muro, continuando a fare da pattuglia, ma questa volta, c'è un sorriso trionfante sul suo volto.
Irritata, si volta di nuovo e con passo più veloce, continua a camminare portandosi lontana da lui.
Non capisce quel sorriso, non capisce cosa ci sia di così divertente.
Eppure, una parte di lei è convinta di Niragi trovi tutto questo di lei, in qualche modo divertente, sta giocando con lei.
Ma lei lo sa.
Niragi non ha alcun potere su di lei.
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