Il TT Circuit Assen noto anche come il Circuit van Drenthe, nome della regione in cui è ubicato, è il tracciato dove si svolge dal 1949 il Gran Premio motociclistico d'Olanda. Il circuito fu esclusivamente progettato per le due ruote,infatti abitualmente non ci corrono le autovetture. È da sempre considerato uno dei tracciati più difficili del motomondiale: non a caso il suo soprannome è " l'università delle due ruote", a causa delle sue velocità medie molto elevate.
Io ed Aida, in compagnia del nostro amico della Superbike, Andrea, eravamo appena atterrati al piccolo aeroporto di Groningen, una città a pochi chilometri da Assen.
« Jessica ti raggiungerà domani? O domenica? » gli chiese Aida « credevo l'avessi invitata per il galà »
Andrea sorrise: « Sì, dovrebbe arrivare sabato sera, ha il volo appena finisce il suo turno di lavoro »
« Beati voi che avete tempo per queste cose, per me questo weekend sarà un inferno » dichiarai, prevedendo già il casino che ci sarebbe stato nei box e nel paddock. In questa tappa tutte le classi del motomondiale avrebbero gareggiato: la Superbike con le sue 2 gare più la superpole*, la MotoE e le altre classiche tre categorie.
Andrea rise scuotendo la testa mentre Aida ci guardò confusa, da buona persona che non ne capiva un accidente.
« Non vedo l'ora del Galà! » esclamò lei euforica, cambiando discorso.
« Perché ci vai con il Márquez più piccolo? » le domandò Andrea, notando il suo entusiasmo.
« Alex » precisò lei « il suo nome è Alex. Eh sì, sarà la nostra prima volta in pubblico, per ufficializzare »
« Ufficializzare? » trillammo in coro io e Andrea, non capendo.
« Si, ufficializzare » ribadì lei.
« Ufficializzare cosa? » chiese Andrea, stupito.
« Che io e Alex stiamo ufficialmente uscendo insieme »
Io e Andrea ci bloccammo, esclamando all'unisono: « COSA?! »
Lei sì voltò, alzando gli occhi al cielo: « Oh andiamo, pensavo fosse piuttosto palese »
« Ferma ferma ferma » asserii io, incredula « tu mi stai dicendo che stai uscendo con Alex Márquez, come una coppia, e vuoi renderlo pubblico senza neanche prima avermene parlato?! »
« Credevo fosse ovvio che io e Alex stessimo uscendo insieme...» sì giustificò lei, inarcando un sopracciglio.
Io rimasi a fissarla scioccata per cinque secondi buoni in silenzio, per poi gridare: « No! Non lo era! »
Lei mi lanciò uno sguardo omicida: « Sì che lo era »
« No! » ripetei io « Non lo era! Non mi hai mai parlato delle...»
« Vi conoscete da appena due mesi, starete forse uscendo insieme da solo uno e voi volete già ufficializzare ai media?! » eruppe Andrea, basito « Aida, ma sei fuori di testa?! »
« Io e Alex ci troviamo bene! » insistette lei.
« Ma è ancora troppo presto! » sottolineai io.
« Aida » la richiamò Andrea « io sto insieme a Jessica da più di quattro anni e i giornalisti ancora non sanno chi sia. La presenterò stasera, dopo ben quattro anni che stiamo insieme. E io sono Andrea Locatelli, pilota di Superbike che sono discretamente conosciuto da poco. Non Alex Márquez, pilota superfamoso ad aver vinto due campionati e fratello di un pluricampione come Marc »
« E con questo, che vorresti insinuare? » sputò lei velenosamente.
« Che faresti notizia, molta, forse fin troppa » provai a spiegarle « diverresti un enorme bersaglio per gli haters, saresti vittima di continui commenti, giudizi, storie inventate o storpiate. Ci sarà chi cercherà di infangarti con i minimi pretesti e sarai costantemente sotto gli occhi altrui di paparazzi e giornalisti »
« Non avrai mai più una vita libera » continuò Andrea « dovrai valutare ogni tua minima azione prima di compierla. Se fai bene, verrai coperta di complimenti, ma appena sgarrerai, anche solo di pochissimo, verrai sommersa da ogni genere di cattiveria che cancellerà tutte le tue precedenti buone gesta »
Lei scosse la testa: « Non me ne importa niente di quello che dicono gli altri » sostenne lei « io e Alex siamo pronti e vogliamo mostrarci al pubblico senza doverci mai nascondere per tenere i fan all'oscuro. Vogliamo poter uscire senza preoccuparci di chi ci può vedere »
« State facendo una grande stronzata » sentenziai, assolutamente contrariata
|| Punto di vista di Marc ||
« Questa è un'enorme stronzata, Alex » proruppi, decisamente contrario alla decisione presa da mio fratello.
« È la mia vita, Marc. Decido io » insistette lui, testardo. Il suo essere introverso spesso sviava le persone dal realizzare che allo stesso tempo Alex era in grado di essere un maledetto testardo fissato.
« Ma neanche vi conoscete bene! » insistetti io « Sono solo due mesi Alex, aprì gli occhi! »
Lui grugnì: « Ti ho già detto che non mi importa. So come è fatta Aida e so che mi piace. Sono sicuro che mi ricambia e che anche lei sì sente pronta a rendere pubblica la relazione »
Io scossi la testa: « Ma ti senti? Relazione. Di quanto? Un mese? Non sai davvero come sia fatta, chi ti dice che non è come le altre? »
Lui sì arrabbiò: « Stai forse insinuando che Aida voglia stare con me solo perché sono famoso e ho soldi?! »
« Ti sto dicendo che la vostra decisione è troppo precoce! » sostenni io « Prendetevi più tempo! »
« A che ci serve se entrambi siamo convinti di volere la stessa cosa? »
« Perché può essere che con il tempo non sarà più così! » gridai io, ammutolendolo.
« Credi che io e Lucía non eravamo convinti di volere la stessa cosa? Di stare insieme nonostante tutto? » aggiunsi io « Dopo mesi siamo usciti allo scoperto, ci sono state complicazioni, problemi e Lucía ha sofferto a causa della pressione dei media, dei fan e degli haters. E lei non era una semplice ragazza come Aida, Lucía c'era nata nel mondo delle celebrità, eppure è stata sopraffatta a tal punto da star male e aver bisogno di uno psicologo per le ripercussioni sulla sua salute mentale »
Alex mi fissò, impassibile: « Aida non è Lucía »
« Appunto! Se è stata così male Lucía, come pensi che Aida sì potrebbe sentire?! »
« Lucía è sempre stata fragile, te l'ho detto fin dal primo giorno che l'ho vista » sentenziò lui « Aida non è così. Lei è più forte, matura e testarda. So che riuscirà a gestire certe pressioni, oppure non avremmo mai deciso di uscire allo scoperto ora »
« Alex, tu non conosci Aida completamente e se...»
« No, basta » troncò lui « ti dico io cosa c'è: sei tu che sei terrorizzato da questa cosa. La storia con Lucía ti ha traumatizzato ed è per questo che non riesci ad avere più una relazione a posto. Hai troppa paura, Marc. Troppa paura che l'altra persona stia male per colpa della tua celebrità. Ma non tutti sono come Lucía e non tutti sono terrorizzati da questa cosa come te »
Io me ne stetti zitto, conscio di essere stato colpito in pieno nelle mie debolezze.
« Io di certo non voglio avere una relazione dove sì fanno le cose di nascosto e tantomeno lo vuole Aida. Vogliamo essere liberi di farci vedere ed essere una coppia come tutte le altre » dichiarò lui « e tu devi smetterla di incolparti e stare lontano dalla gente che vuoi bene solo perché sei convinto che la tua celebrità sia solo un coltello che viene conficcato nella schiena di chi ti importa senza che tu ne abbia il minimo controllo »
Abbassai lo sguardo, sospirando.
« Vuoi che la tua celebrità non sia dannosa agli altri? Controllala, prendi le difese di chi vuoi bene, schierati contro e dimostra che non te ne frega niente della tua popolarità quando sì tratta dei tuoi cari. E per favore » concluse lui « muoviti a chiarire la tua situazione con Sofia, perché a nessuno piace essere tenuto sulle spine »
All'ultima frase rialzai lo sguardo, stupito.
« No, non guardarmi così » asserì lui « lo capisco quando ti piace qualcuno, e lei ti piace eccome. Le ronzi intorno appena puoi e lo vedo come la fissi »
Preso contropiede, mi decisi a rivelargli la verità: « Io e Sofia già usciamo insieme »
Alex rise di gusto: « Baciarvi nel tuo motorhome nei weekend di gara non significa uscire insieme, Marc »
Alzai un sopracciglio, contrariato.
« Sono cose da ragazzini. Intendo uscire davvero insieme. Passare del tempo insieme oltre a baciarvi nascosti nel paddock »
« Non credo che sia ancora il moment...»
« Oh, al diavolo Marc! Non mi ascolti quando ti parlo? Smettila di ponderare troppo e fai qualcosa! » sbottò Alex, esausto « Prima di Lucía ti usciva naturale, ed eri tu a spronare me con le ragazze. Ora cosa stai diventando? Mr. Sono terrorizzato dai sentimenti? Dove è finita la tua tipica sfrontatezza? »
« Temo sia rimasta solo in pista » mormorai flebile.
Spazio Autrice
* A differenza di tutte le altre classi, la Superbike prevede 2 gare per circuito: Gara 1 la domenica mattina e Gara 2 al pomeriggio. La "Superpole", viene svolta sempre di sabato e decide la griglia di partenza dei 16 piloti risultanti più veloci nelle prove del venerdì.