I Flagelli: Tradimento

By isabel-giacomelli

1.2K 274 2.8K

Secondo libro della saga "I Flagelli" Volume 2: "I Flagelli: Tradimento" ~"Non farò niente che la induca a i... More

Copyright
Prologo
L'incontro
L'albero rosa
La tribù elfica
Lo specchio magico
Preoccupazione
Rifel'a
I semi
Il perfido re
La scelta
Fuoco
Nascosto nel fienile
Dalila
Cuore confuso
L'errore del cuore
Scuse forzate
I segreti della Foresta
Dekig
La serata più bella
Pelle macchiata
Il morbillo
I Cacciatori misteriosi
La riunione
La frattura
Il dolore della separazione
Lo Spettro Bianco
Nemici misteriosi
"Le sette Colombe e le sette Mele"
Scoppia la battaglia
Al salvataggio (Parte 1)
Al salvataggio (Parte 2)
Il Gioiello
Tradimento
La forza dell'Ira (Parte 1)
La forza dell'Ira (Parte 2)
A casa
Epilogo
Quiz - A quale territorio di Egaelith appartieni?
Terzo libro pubblicato!

Il nobile ribelle

36 9 65
By isabel-giacomelli

Yan rispose con una rapida spinta delle ginocchia contro lo stomaco dell'avversario. Sentì liberarsi dal suo peso e si affrettò ad alzarsi, pronto al prossimo attacco.

Avrebbe tanto voluto esser capace di combattere senza vedere, come sapeva fare James.

Udendo però il rivale ansimare per il dolore, si affrettò a lanciarsi in quella direzione per saltargli addosso. Il suo intento era quello di bloccargli le spalle con le mani e le gambe con le ginocchia, invece accadde tutto il contrario, ma anche quando si girò riuscì a mantenere il nemico schiacciato a terra.

Più che robusto come lui, sembrava solo in carne, dunque era goffo e fuori forma, mentre Yan era più forte.

Era riuscito a vederlo usando un qualche incantesimo per la visione notturna?

Yan era tutto sporco di fango, ma temeva che l'effetto della camougrape fosse passato...

Non era sicuro di cosa dovesse fare.
Ripensò alla notte in cui lui e i suoi compagni erano stati assaliti da quei due ubriaconi: uno di loro li aveva ravvisati per quel che erano in realtà, allora Nathan lo aveva ucciso per impedirgli di correre dal re.

Se questo nuovo nemico aveva appena visto il vero volto di Yan, lui non poteva certo permettergli di avvisare il sovrano di Egaelith.

Ripudiava gli omicidi, ma era l'unico modo per proteggere se stesso e gli amici...

Kayne non avrebbe comunque saputo dove stavano nascosti, ma chissà quanta milizia avrebbe mobilitato per cercarli. Non sarebbero più stati tranquilli, il rischio era troppo grosso.

E poi, neanche Nathan aveva voluto ammazzare quell'uomo quella notte, eppure lo aveva fatto.

Yan non aveva armi con sé, poteva contare soltanto sulle proprie mani, per strozzare il nemico che tentava invano di ribellarsi...

Una luce abbagliante si accese tutto d'un tratto e Yan ricevette uno sputo in piena guancia. «Lasciami andare, vigliacco! Non ti permetterò di danneggiare il nostro esercito!»

Il giovane sbatté le palpebre, perplesso. Non venne accecato dalla luce, ma a sorprenderlo era stata la voce familiare...

«Ho detto di lasciarmi! Non ho paura di te, pezzo di merda! Ehi, u-un momento, ma tu...» Improvvisamente il mago lo spinse, e stavolta fu lui a salirgli addosso, per la seconda volta. «Io ti conosco!»

Nonostante il peso, a Yan parve che la presa sulle spalle si stesse allentando. Di fatto sentì l'avversario allontanarsi, così si tirò a sedere.

Quando la luce nella galleria si fece più fioca, il ragazzo si ritrovò di fronte a un volto rotondo e dai particolari occhi viola.

Era il principe Elijah Brooker, il cugino di Xerxes!

Con la bocca spalancata quanto quella di un doccione, Elijah si tirò in ginocchio e gli punto l'indice luminoso contro. «Tu sei... sei quel "bestia"!»

Yan scattò per tirargli un colpo all'orecchio.

Mentre Elijah ricadeva di lato mugolando dal dolore, lui rimase a fissarlo, disperato.

Avrebbe dovuto ucciderlo affinché non tradisse il suo segreto... ma come poteva?

Si trattava del cugino di Xerxes...

Quasi non si accorse che Elijah si era raddrizzato. «Ho capito chi sei! Non voglio farti del male, stai tranquillo!»

Yan si osservò le mani, grattando via il fango dalla destra: la pelle era tornata scura, questo significava che i suoi occhi stavano brillando del loro verde naturale, il connotato che più lo tradiva.

Ovvio che Elijah non avesse impiegato troppo tempo a identificarlo.

Il principe lo fissava con le iridi color violetta mosse da confusione e meraviglia. «Sei veramente tu? Sei... Yan Mowbray?»

«Non avreste dovuto saperlo!» ringhiò Yan, prendendosela con Elijah per una colpa che in realtà sapeva essere propria. «Adesso cosa diavolo devo fare?»

«Ehi, non penserai che vada a spifferarlo in giro?»

«Vostro zio potrebbe leggervi la mente!»

Allora Elijah sbuffò in una risata arrogante. «Kayne non sa leggere la mente! È una stronzata! Possibile che nessuno abbia ancora capito che tutto ciò che dice è solo merda di chimera?»

«E le spie?»

«Ehi, amico, nessuno violerà la mia mente. Credimi, una volta una spia di Kayne ci ha provato, ma non ha ricavato nulla da me. Lo zio aveva cominciato a pensare che mi allontanassi dal castello per andare a trovare una mia amica tra i cavalieri, non mi credeva quando gli dicevo che non era vero. Beh, la sua spia telepatica non è riuscita a estorcermi niente, sono troppo bravo a proteggere la mia mente. Ci riuscivo già prima di saper usare i poteri, figurati! La zia dice che ho un talento naturale!»

Yan cercò di calmare il respiro, rincuorato dalle sue parole. «Dunque... d-dite davvero? Nessuno saprà niente di me?»

«E perché mai dovrebbero pensare che io abbia visto te? Sei stato deportato sull'Isola della Purga, tutti danno per scontato che tu sia morto!»

«Già, avete ragione...» Yan si sedette per riprendersi dalla paura.

Elijah lo fissava incuriosito, quasi stesse ammirando un animale nuovo, appena scoperto e tutto da studiare.

Lui ricambiò l'occhiata. Gli dispiaceva avergli fatto del male, e soprattutto aver preso in considerazione l'idea di ammazzarlo...

Nella speranza di farsi perdonare disse, tra il divertito e il saputo: «Dunque, non avete mai fatto scappatelle dalla vostra amica, eh?»

Il principe scoppiò a ridere. «Mi hai scoperto! Va bene, siamo pari!»

Yan appoggiò la schiena contro la parete di pietra. «Elijah, credevo di essere l'unico a conoscere questo tunnel. Se le cose sono cambiate, vi prego di dirmelo, così non rischierò di venire scoperto una seconda volta.»

«Oh, no no no, Yan, lo conosco solo io. Voglio dire, lo conosciamo solo io e te. Io l'ho scoperto da un paio di giorni, e mi è parso un posto perfetto in cui potermi nascondere. Mio zio è davvero pressante. Mi ha portato qui per farmi il lavaggio del cervello su quanto sia bellissimo essere un cavaliere» sbuffò scocciato. «Il mio tono dice tutto.»

«Beh, se proprio siamo solo noi due a conoscere questa galleria, allora posso stare tranquillo.»

«A essere onesto, ero intenzionato a mostrarla anche a Byron, cosicché potessimo rimanere da soli. M-ma posso trovare un'altra soluzione, tu non devi preoccuparti, dico davvero.» Elijah si fece un po' più vicino, gli occhi sempre più spalancati come il suo sorriso. «Come fai a essere vivo?» domandò in un sussurro concitato. «E cos'è successo sull'Isola della Purga? Xerxes è...»

Yan si morse la lingua. Xerxes non era solo il cugino di Elijah, ma anche il suo migliore amico. Stavolta non sarebbe stato capace di bleffare e raccontare di una morte fasulla, non se c'era il rischio che il principe scoppiasse in lacrime di fronte a lui.

«È vivo.»

«SÌ!» Elijah sollevò i pugni e rise, sempre più eccitato. «È VIVO! È VIVO! Io lo sapevo! Che tu ci creda o no, me lo sentivo dentro!»

Yan sorrise insieme a lui, lieto di averlo reso felice.

L'anno precedente erano state troppe le volte in cui aveva rischiato di perdere gli amici, e saperli ancora vivi e vegeti al suo fianco gli provocava sempre una gioia indescrivibile.

Elijah esultava tanto forte che dovette tappargli la bocca.

«Elijah, state calmo e fatemi parlare. La nostra barca è affondata, e saremmo stati divorati dai mostri marini se Skye non ci avesse salvati.»

Adesso libera, la mascella di Elijah rischiò di slogarsi. «Skye... Skye Gael?»

«Sì, è sopravvissuta ancor prima di noi, si è fatta amica i draghi dell'Isola.»

Gli occhi del giovane nobile rischiarono di lacrimare per la contentezza. «Non ci credo... Skye e Xerxes sono vivi... N-non mi sembra possibile! E Nathan Seller? E il Red Lion?»

«Tutti vivi.»

«Non credevamo neanche che voi quattro aveste raggiunto l'Isola! Il capitano non è tornato, abbiamo saputo del naufragio ed eravamo certi foste affogati! Eravamo disperati, dato che lo spirito di Xerxes non era stato purificato. Mio zio ha ordinato ad alcuni soldati di controllare sott'acqua non troppo lontano dall'Isola. Il fatto che non abbiano trovato i vostri corpi ci ha fatti sperare che foste stati portati a destinazione dalle onde e che il vostro spirito fosse stato purificato. Ma per quanto ne sapevamo, potevate anche essere stati divorati dagli squali! Kayne ha dovuto mandare anche un dono di scuse alla tua famiglia, figurati! Oh, ehm, un piccolo risarcimento, non pensare a chissà cosa. Ma, a parte questo, dove diamine è che vi nascondete?»

Yan scosse la testa. «Mi dispiace, principe, ma non vi racconterò oltre. Sto già dicendo troppo.»

«Ma io...»

«Elijah, per favore, sono già in difficoltà. N-non dovrei neanche essere qui...»

Elijah sembrò voler insistere, ma alla fine si fece comprensivo e sospirò rassegnato. «E va bene... Mi basta sapere che siete vivi. Non è che potrei parlare con Xerxes e Skye?»

«Elijah...»

«Allora perché tu sei qui, saputello?»

«B-beh, io... io volevo...» Yan liberò un secondo ringhio. «Io volevo solo evitare che mio padre morisse! Ecco perché ho incendiato la diga!»

«Per tutte le palle di metver! Allora sei stato tu!»

«E quando sono scappato, mi sono rintanato in quella fattoria a est e... e...»

Elijah batté le dita sul mento, improvvisamente malizioso. «Laggiù ci abita una ragazza, o sbaglio?»
Quando Yan distolse lo sguardo, il principe si accasciò a terra per le risate.
«Ecco spiegato tutto! L'amore! Ah, le donzelle portano ad agire come dei folli! Ehi, la temperatura si è alzata! Siamo forse dentro a un vulcano?»

«Fatela finita!»

«Uff! Amico, mi fai sganasciare! Persino con la tua pelle nera e sotto quello strato di sporco riesco a vedere il tuo rossore. Vi siete rotolati insieme nel fango, eh?»

Yan rise ancor di più. «Basta, Elijah!»

«Immagino che hai trovato il modo per cammuffarti di fronte a lei. Non ti faccio così stupido da rischiare l'identità.»

«Sì, sto usando dei chicchi di camougrape bianchi, così da sembrare albino.»

«Camougrape? Mmm, quindi siete passati per la Fruigorp Forest, eh? Beh, Yan, suppongo che gli altri non vorrebbero che tu venissi qui, considerato che stai mettendo a rischio le vostre vite.»

«Siete più intelligente e meno sensibile di quanto mi aspettassi da voi.»

«Spiritoso! Xerxes deve averti parlato di me. A proposito, immagino che lui sarebbe il primo a sgridarti.»

«Infatti. Già, loro non sanno di queste mie...»

«Scappatelle

«Scappatelle, già...»

Elijah non smetteva di sghignazzare.
Le ultime volte in cui Yan lo aveva guardato dallo specchio magico, lo aveva visto abbacchiato e annoiato. Adesso invece sembrava lo stesso bambino ribelle e buffone del quale Xerxes gli aveva sempre raccontato.

Il principe si appoggiò contro la sua spalla, strusciandosi la pancia come se stesse per scoppiare. «Accidenti... Era da tantissimo che non mi divertivo così. Credevo che non lo avrei più rifatto.»

«Rifatto cosa?»

«Ridere fino alle lacrime! Sono felicissimo, Yan. Se proprio non posso rivedere Xerxes e Skye, mi basterà saperli vivi.»

Yan guardò verso l'uscita, nel mondo esterno. Era così lontano dai suoi amici. Loro neanche sapevano che lui si trovasse nel bel mezzo di due fazioni in guerra.

«Elijah, com'è scoppiato questo screzio?»

Lui scrollò le spalle con noncuranza, nonostante le sue parole fossero cariche di significato: «Sembra che un erudito al servizio della baronessa abbia fatto una scoperta importante: qui nella Foresra di Hanover risiede un Gioiello, e pare che tale manufatto sarà capace di rivelare il segreto più arcano di Pure».

Yan strabuzzò gli occhi nel fascino. «Non ho mai sentito parlare di un simile tesoro...»

«Mi ascolti? È una scoperta nuova, recente. La baronessa ha mandato i suoi esploratori a caccia del Gioiello, però... una spia ha fatto sapere a mio zio di quanto sta accadendo, e figurati se lui si lascia sfuggire una ricchezza simile! Ha accusato la baronessa di tradimento, e ora reclama il diritto sul Gioiello.»

«Tecnicamente Hanover si trova nel ducato di Bellspring. E per quanto mi costi ammetterlo, vostro zio non ha tutti i torti: il regno è suo, doveva comunque essere messo a conoscenza di questa scoperta, specialmente se così importante.»

Elijah schioccò la lingua. «La baronessa ha abbastanza soldi per conto suo per finanziare una spedizione, e non voleva di certo che Kayne le rubasse la gloria. In ogni caso, non m'importa chi ha ragione e chi torto. Io qui non ci volevo stare, punto.»

"Certo, ma almeno potrete tenere d'occhio Byron. È lui che dovrebbe rimanere fuori da tutto questo, giovane com'è." «Non sapete niente riguardo questo Gioiello?»

«Beh, se proprio la cugina Holly ha fatto tanto la misteriosa, può darsi che la vincita di questa mortale caccia al tesoro sia un potere a dir poco straordinario! Inoltre, sembra trovarsi in un luogo nascosto nella Foresta. È molto grande, ed è diviso in sette parti. No, aspetta, la definizione giusta è: Sette parti del Gioiello, accoppiate, ma una del cielo e l'altra dell'oscurità. Non abbiamo idea di cosa significhi.»

Per quanto interessato da quella novella leggenda, Yan batté la mano sulla spalla del principe in segno di saluto. «Scusate, ma adesso devo andare, o gli altri si chiederanno dove io sia finito.»

«Che cosa?» Elijah scattò in piedi ancor prima che lui si levasse, d'improvviso angosciato. «Ma tornerai, non è vero? Tornerai di nuovo per la tua innamorata, quindi passerai anche da qui. Possiamo vederci ancora?»

Yan sospirò. «Di solito passo qui prima di trasportarmi.»

Alla sua faccia confusa, gli mostrò il sacchetto di portsid.

Elijah giunse le mani con fare implorante. «Ti prego, Yan, d'ora in avanti passa un po' di tempo anche con me. Non ho più amici da quando Xerxes se n'è andato. Bianca è ormai distante da me, e Kayne non mi permette di starle troppo vicino. Persino Byron è inarrivabile in questo periodo. Per favore, ho bisogno di qualcuno...»

Il suo tono disperato fece salire le lacrime a Yan. Sembrava quasi che la tristezza che provava Elijah fosse pari a quella che sentiva lui quando pensava al suo regno in guerra, all'affetto per Dalila, al suo essere "bestia" e alla slealtà che stava dimostrando nei confronti degli amici...

«Ehm...»

Gli occhi di Elijah erano grandi quanto quelli di un cucciolo, Yan dovette distogliere lo sguardo con una smorfia.
«Dopotutto vengo sempre qui, perciò...»

«Grazie!»

Il principe lo strinse tra le braccia, e lui si lasciò andare a una nuova risatina.

Si separarono mentre Elijah pronunciava un: «Allora a presto!»

«Non potrò esserci tutti i giorni, ne siete consapevole?»

«Verrò sempre a quest'ora, per sicurezza. In ogni caso, voglio stare lontano da mio zio. Prometto che non mi farò scovare. Ho i miei poteri, ricordi?»

Yan si protrasse in un inchino. «Oooh, complimenti a voi per non essere un "bestia"!»

Condivisero un'ultima risata, infine Yan mangiò il portsid per tornare a Ilashwia.

                                   *

Beh, sembra che Yan abbia trovato una nuova scusa per fare quel che fa😅
Fortunatamente l'assalitore non era altri che il principe Elijah, che odia suo zio e adora suo cugino a tal punto da promettere di mantenere il segreto di Yan.
Almeno sia Elijah che il nostro protagonista hanno trovato un nuovo amico.
Cosa ne pensate di questo principe?

Continue Reading

You'll Also Like

418K 22.1K 36
Cassandra Winkler appartiene ad una delle famiglie più potenti e altolocate del mondo dei Nephilim. Nonostante ciò la vita di Cassie non è per niente...
280K 14.2K 52
Tutti sanno che tra vampiri e lupi mannari non è mai corso buon sangue; o almeno, lo sanno perfettamente i diretti interessati, i quali non possono v...
12.6M 437K 111
Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per colpa di un vecchio patto tra la sua fam...
7.1M 205K 78
Arya Reid ha diciotto anni e la testa tra le nuvole praticamente da sempre. La sua vita è piatta, nessun colpo di scena, nessuna pazzia di troppo, ne...