𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐲𝐨𝐮 (�...

By Ekylove

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▪︎ {Completa} ▪︎ Kim Yeona è una ragazza come tante. Timida, poco appariscente, vita ordinaria ed un amore no... More

Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35
Capitolo 36.
Capitolo 37.
Capitolo 38. - Epilogo -
Special di Natale! Part.1
Special di Natale! part. 2

Capitolo 6

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By Ekylove


La lezione di giapponese quel giorno era davvero incomprensibile.

Era sempre stata appassionata della materia ottenendo anche buoni risultati dai test, ma quella mattina era davvero l'ultimo dei suoi pensieri.

Si sentiva strana in quei giorni e non ne capiva davvero il motivo.

- Scusami, per caso hai gli appunti della lezione di ieri del professor Kang? Me li presteresti per piacere? Te li ridò a fine giornata promesso!-

Un suo compagno di corso le si era avvicinato sperando di non fare troppo casino durante la lezione.

- Ma certo, tieni pure e tranquillo puoi ridarmeli anche domani, non ho fretta!-

Glieli consegnò senza dimenticarsi di accompagnarlo ad un sorriso gentile.

Dopo di che ritornò a riguardare in direzione del professore, che stava in tutti i modi cercando di far interessare quel che diceva ai suoi alunni svogliati, quanto lei in quel momento.

- Accidenti mi devo ancora abituare a questa nuova versione di Yeona! Sono così fiera di te! Fosse stato solo qualche mese prima, penso che ti saresti sciolta sulla sedia fino a sparire dal nulla per sfuggire dalle grinfie di quel malcapitato che ti rivolgeva la parola ahah -

Cho-hee sussurrò alla giovane con la sua solita espressione da bimba felice.

Era così dolce quella ragazza, era impossibile non volerle bene.

- La tua amicizia inaspettata con Jung-kook ti ha fatto davvero bene! Sembri così diversa, in modo positivo naturalmente! -

Sentire nominare il ragazzo la fece irrigidire sul posto.

Si girò nella sua direzione e come al solito lo trovò a testa china sul banco, si stava addormentando in classe.

Se almeno fosse stato presente a lezione, quasi sicuramente non avrebbe avuto bisogno del suo aiuto per lo studio.

Non lo avrebbe mai capito fino in fondo quello strano ragazzo, lo sapeva.

Chiuse gli occhi sospirando.

Non ne capiva il motivo, ma si era accorta ultimamente che anche facendo le cose più stupide, la prima persona a cui pensava era proprio il moro.

Tutto ciò era davvero strano.

I suoi pensieri erano sempre stati rivolti al suo angelo da anni ormai.

Invece ora, i suoi occhi antracite così vivaci le apparivano spesso nella sua testa, e non ne capiva davvero il motivo.

Scosse la testa convinta.

A lei piaceva Tae-hyung. Avrebbe fatto il possibile nel provare a conquistarlo.

Era confusa solo perché verso Jung-kook il sentimento che provava era solo di amicizia ed un immensa gratitudine e basta.

Non doveva confondere le cose.

In quel momento gli occhi assonnati del ragazzo accanto a lei si aprirono, sbadigliò, alzando di poco la testa sorreggendosi il capo con la mano a palmo aperto.

Guardò per un attimo la castana così assorta in chissà quali intensi pensieri, per poi spostarle una ciocca ribelle ricaduta sul viso, dietro l'orecchio.

Lei sussultò e si girò sorpresa nella sua direzione.

Quanto lo divertivano le sue espressioni così buffe. Ogni volta gliene regalava di nuove e non resisteva nel non provocarla per vederne altre.

- Piccola Yeona, pensare troppo fa male non lo sapevi? Ti vengono le rughe prima del tempo!-

commentò piatto alla sua vicina, che come sperato assunse un espressione indecifrabile ed arrossì violentemente.

La sentì borbottare qualcosa prima di girarsi dall'altra parte.

Rise di nascosto, si era accorto di quanto si agitasse ogni volta che la chiamava in quel modo e facendo finta di niente, quando meno se lo aspettava glielo riproponeva.

Sospirò senza smettere di osservarla.

Scosse la testa subito dopo rimettendosi nella posizione originaria e cercò nuovamente di chiudere gli occhi.

- Le hai appena detto che fa male pensare troppo e poi lo fai tu?! Maledetta testa...-

Sussurrò a se stesso prima di riaddormentarsi sul banco.

- Ed ecco la famosa lezione numero cinque! Emozionata?-

Erano nella solita piccola biblioteca in cui ormai erano certi che nessuno ci metteva piede. Non avevano mai incrociato anima viva. Quindi ogni volta che volevano studiare o anche solo riposarsi tra lezione e lezione si ritrovavano li.

Era diventato il loro posto speciale.

- Dipende... devo fare qualcosa di estremo tipo... bungee jumping? -

Il moro rise divertito prima di sedersi sul tavolo come era suo solito fare.

- No... anche se... -

Lei si alzò spaventata dalla sedia prendendo la borsa facendo per andarsene.

Il ragazzo l'afferrò proprio dall'oggetto obbligandola a sedersi dove era prima, ridendo nuovamente come se gli avessero appena raccontato una barzelletta divertentissima.

- Stavo scherzando ragazzina! Non ti direi mai di fare una cosa simile! No come ti avevo già accennato, dobbiamo in qualche modo interagire col damerino...-

Yeona perplessa fece spallucce.

- E' una parola... E qual è il piano?-

Lui controllò il telefono e annuì soddisfatto, come al solito aveva assunto quell'espressione decisa di chi la sapeva lunga. Sembrava molto sicuro di sé. Aveva un piano che stava elaborando proprio in quel momento, ne era certa.

- Questo pomeriggio, non prendere impegni, d'accordo? Ci vediamo qua fuori alle 3 in punto! Dobbiamo andare in un posto -

La ragazza si ritrovò a sorridere, in un misto di preoccupazione e di divertimento.

- L'ultima volta che mi hai detto così, mi sono ritrovata a pedalare e a cantare davanti ad un sacco di gente... non so cosa aspettarmi... -

Jung-kook le accarezzò la testa in modo gentile come per rassicurarla.

- Ti ho già detto che devi fidarti di me ragazzina o mi sbaglio? -

Glielo disse con un tono di voce caldo e morbido, tanto da accarezzarle la pelle da quanto era stato dolce.

Si avvicinò alla porta e uscì, senza prima salutarla con la mano e regalarle il suo solito sorriso splendente.

La lasciò nella stanza sola, con solo il suo battito assordante dentro al petto.

Conoscendo l'estro di Jung-kook, non riusciva davvero ad immaginare cosa potessero fare quel giorno, ormai era preparata al peggio.

Nel dubbio decise comunque di vestirsi casual. Indossava dei pantaloni larghi da tuta color beige con una maglia lunga bianca. Si sentiva comoda e a suo agio.

Sentendo correre dietro di sé si voltò sicura fosse lui.

Scorse la sua figura arrivare con velocità in corsa.

Indossava dei jeans scuri, una maglia nera decisamente abbondante per il suo fisico, ed aveva in testa un cappello alla pescatora, anch'esso dello stesso colore.

E li ebbe la certezza che qualsiasi cosa avesse indossato, sarebbe stato scambiato quasi certamente per un modello di una marca famosa.

Anche il modo di correre era elegante.

Vedendola le rivolse quel sorriso genuino che l'avrebbe riconosciuto tra mille.

Si tolse gli occhiali e si stropicciò gli occhi provata.

Il troppo stroppia.

- Questa volta sono in ritardo, mi dispiace ragazzina! Dai andiamo! Forse riusciamo a non fare troppo tardi!-

Invitò la castana a seguirlo in fretta senza nemmeno fermarsi un momento, quindi si ritrovò costretta a corrergli dietro. Chiedere spiegazioni era diventato inutile.

Doveva risparmiare le energie per seguirlo, correva davvero veloce per i suoi gusti.

Finalmente si decise a fermarsi e quando lei si appoggiò ad una ringhiera per riprendere fiato, si guardò intorno per capire dove fossero.

Per stargli dietro aveva perso totalmente il senso dell'orientamento.

Realizzando, guardò spaesata quel posto che conosceva sfortunatamente bene.

L'ospedale.

- P... perché siamo qui?-

Troppi ricordi le affollarono la mente, a volte tristi, a volte felici, ma solitari il più delle volte.

- Il tuo bello quando è venuto in classe ne ha parlato ricordi? Ha introdotto il discorso dell'evento di beneficenza e non solo, ogni mese è stato deciso di fare una giornata di volontariato. Ed eccoci qua! In questa giornata, faremo due cose importanti, la prima ovviamente un'opera di bene e come seconda tu cercherai di girare intorno al tuo damerino. Deve sapere della tua esistenza prima di fare i passi successivi! Quindi... andiamo a sfondare i primi muri della torre ragazzina!-

Si avviò senza aspettarla all'interno dell'edificio, e quando lo raggiunse venne invasa dall'odore inconfondibile di disinfettante che le solleticò le narici.

Si girarono intorno non sapendo bene come muoversi, ma vennero raggiunti quasi subito da un infermiera gentile che intuendo per cosa fossero li, li condusse al piano superiore.

Quando varcarono la soglia del reparto intravidero la figura di Tae-hyung intento a leggere una storia ad un gruppo di bambini che pendevano completamente dalle sue labbra.

Alzando il capo li vide, sorridendo con il suo solito sorriso quadrato si alzò ed avanzò verso di loro.

- Ricordati gli esercizi, e respira di tanto in tanto ragazzina!-

L'ammonì dietro di lei Jung-kook che come al solito si era irrigidita nel vederlo arrivare.

Prese un grande respiro e cercò di fare un espressione che sembrasse il più normale possibile.

- Ragazzi siete venuti davvero allora! E' un piacere vedervi qua!-

Jung-kook con il suo solito modo di fare spavaldo prese il sopravvento e tese la mano verso il ragazzo.

- Certo amico, te lo avevo detto che saremmo venuti! Io sono Jeon Jung-kook, lei è la mia amica Kim Yeona, cosa possiamo fare?-

Il castano strinse la mano con la sua, era sinceramente felice che altre persone avessero accettato la sua causa, era lampante.

- Io sono Kim Tae-hyung, grazie ancora per essere qui. Bè lo scopo è fare compagnia ed alleggerire la vita dei bambini costretti a stare qui. Se possiamo essere per una piccola parte d'aiuto per loro, sicuramente si sentiranno meno soli, ed amati soprattutto. Credetemi è davvero importante quello che facciamo.-

Yeona era rimasta affascinata dalle sue parole, come ben sapeva era davvero un ragazzo gentile ed altruista, aveva tanto amore da dare, lo aveva capito.

- Lo capisco bene, so come ci si sente. Quello che fai è bellissimo, si vede dai loro visi... -

La ragazza si voltò verso i bambini che trepidanti stavano aspettando il suo ritorno per la fine della storia, e Tae-hyung fece a loro cenno che sarebbe tornato subito.

- Più tardi suonerò la tromba, se vi va di ascoltarmi, sarò nella sala dei giochi dei bambini -

- Ci saremo di sicuro! A più tardi! -

Rispose sorridendo, per poi vederlo correre per terminare ciò che stava facendo.

- Wow... sono shockato sei riuscita a respirare e anche a parlare! Complimenti! -

La riportò alla realtà la voce calda del moro, sinceramente colpito.

- Bè... è stata dura, ma si ce l'ho fatta!! ahah-

Si accorse che il suo sguardo si era fatto triste per un attimo, ma subito dopo si avviò nella parte opposta di dov'erano, camminando per il corridoio stretto.

- Dove vai? Non andiamo dove si trova Tae-hyung?-

Il ragazzo si voltò per un attimo ritrovando il suo solito sorriso splendente che tanto lo caratterizzava.

- Tu vai di là! Io andrò da questa parte, sei tu che devi cercare di attirare l'attenzione, io sarei il terzo incomodo. Sei andata alla grande prima, quindi andrà bene! Ci vediamo nella sala in cui suonerà il tuo bello! A dopo!-

Vedendolo andare via, provò una fitta al cuore.

Le sue reazioni erano sempre più irrazionali ed incomprensibili.

Avrebbe dovuto essere davvero felice per ciò che stava succedendo, invece, provava una sorta di abbandono vedendo la sua grande schiena allontanarsi da lei.

Si girò di scatto ed entrò nella sala di Tae-hyung, doveva smetterla di pensare troppo.

Quello che sentiva era davvero illogico.

Prese posto accanto a dei bambini e si mise a fare ciò che le veniva meglio, disegnare.

Aveva sempre amato disegnare e dipingere, anche se non aveva mai approfondito quella passione. Ogni volta che si cimentava in qualche lavoro, si sentiva così in armonia col mondo che ormai per lei era un modo per distrarsi quando aveva pensieri.

In men che non si dica, sempre più occhioni curiosi le si avvicinarono, cercando di imitarla. In breve tempo quasi tutti si ritrovarono con matite in mano chiedendo consigli su cosa poter disegnare.

Passarono così il pomeriggio, Yeona si sentiva davvero bene ed a suo agio, e soprattutto vedeva quanto fossero sorridenti i volti di quei bimbi. Si ritrovò a pensare a quanto fosse stata già così dura e difficile la vita alla loro età. Proprio come la sua.

Della sua infanzia, ciò che ricordava più di tutto era l'entrare ed uscire spesso e volentieri dall'ospedale.

Aveva avuto una grave forma d'asma e anche se le sue amiche, Ho-seok e suo fratello Jin l'andavano a trovare, alla fine rimaneva sempre sola in quella camera che era arrivata ad odiare.

Specialmente dopo la prematura morte dei suoi genitori avvenuta per un incidente stradale, di cui purtroppo non ne sapeva molto a riguardo, dato che suo fratello ogni volta che cercava di aprire l'argomento si chiudeva a riccio, perciò non voleva aprirgli una ferita sicuramente aperta.

In tutta quella solitudine, comunque aveva fatto a conoscenza di alcuni bambini come lei, anche se alla fine se ne andavano sempre prima, lasciandola nuovamente sola.

Ricordava specialmente di un bambino tra loro, ma di cui purtroppo aveva dimenticato il nome, aveva dei veri buchi di memoria, specialmente in quel lasso di tempo.

Purtroppo nello stesso periodo in cui perse i genitori, suo fratello le raccontò che anche lei ebbe un grave incidente, aveva fatto una brutta caduta, tanto da farla rimanere incosciente diversi giorni.

Ma anche se aveva dei ricordi confusi, non poteva dimenticarsi di quel bambino in particolare.

Era davvero ingestibile. Aveva un caratteraccio tanto da far scappare anche la più dolce delle infermiere, ed infatti cercava sempre di allontanare tutti in ogni modo possibile.

Ma lei aveva capito cosa stava cercando di fare, voleva solo qualcuno con cui parlare, che lo capisse. Si era presa a cuore quel bimbo problematico. Aveva cercato in tutti i modi di avvicinarsi a lui all'epoca.

Sorrise ripensandoci, l'aveva davvero fatta penare.

- E' bellissimo! Complimenti!-

Una voce alle sue spalle la spaventò saltando sul posto.

Tae-hyung si sedette accanto a lei guardando il suo disegno, per poi guardare il lavoro dei bambini.

- Siete stati tutti bravissimi! Allora come è stata la nostra amica Yeona?-

I bimbi si alzarono dalle loro postazioni andando verso il giovane mostrando tutti i loro disegni, ridendo e saltando come pazzi.

- E' bravissima!-

- Mi ha insegnato a fare un gattino!-

- Verrà a trovarci di nuovo vero Tae Tae??-

Lui sorrise ad ognuno di loro complimentandosi e facendo carezze gentili sulle loro teste.

- Se vuole è sempre la benvenuta, giusto?-

In coro di voci urlanti circondarono la ragazza, che quasi si commosse da tanta dolcezza.

- Verrò di nuovo volentieri, disegneremo ancora tantissime cose!-

Si accorse dello sguardo che le rivolse Tae-hyung era colmo di gioia e tenerezza, ricambiò con un sorriso spontaneo. Era davvero felice in quel momento.

Dopo l'annuncio che il suo angelo si sarebbe preparato a suonare, Yeona andò a cercare il suo compagno di corso.

Dopo averlo cercato per diverse stanze, sentì da una di esse una melodia provenire da una chitarra.

Raggiunse il suono e vide Jung-kook seduto a terra con in mano lo strumento che accompagnava la sua voce limpida e morbida.

- ... Ridere insieme e piangere insieme. Immagino che queste semplici emozioni fossero tutto per me. Quando arriverà quel giorno? Quando ti incontrerò ancora, voglio guardarti negli occhi e dirti, mi sei mancata!-

Non aveva mai sentito quella canzone, ma si ritrovò completamente ammaliata dalla sua voce così unica. Quelle parole erano intrise di malinconia e dolcezza e tutti quei sentimenti le arrivarono direttamente al cuore. Si sedette davanti a lui insieme agli altri bambini che lo stavano ascoltando in silenzio, aveva ipnotizzato chiunque fosse nella stanza.

- Dentro quei ricordi mi sembra di essere in trance. Anche se ballo da solo, piove. Quando questa nebbia si diraderà. Correrò verso di te con i piedi inzuppati. In quel momento stringimi tra le tue braccia... Oh Oh...-

Jung-kook alzò il viso ed i loro occhi s'incontrarono.

Yeona vide tutte le emozioni che la canzone gli stava trasmettendo nel suo sguardo.

In quel preciso istante era più bello che mai.

Avvertiva tutta la sua vulnerabilità, era come se si fosse spogliato di tutto e stesse mostrando la parte più profonda di sé.

Non sapeva quanto fosse durato quel contatto visivo, ma quando sentirono urla ed applausi, ritornarono entrambi in loro.

Il ragazzo si alzò frastornato come se si fosse calato troppo in quelle sensazioni così intime, posò la chitarra ed uscì ringraziando il suo piccolo pubblico.

- Allora... come è andata con il dam...-

- Che canzone era? E' bellissima! Avrei voluto sentirla dall'inizio!! Di chi è? -

La castana lo interruppe, era ancora troppo turbata per poter parlare di qualsiasi altra cosa. Lo vide per un attimo temporeggiare, per poi vederlo arrossire.

Stava assistendo ad un altro comportamento strano da parte sua.

- Ah... E' mia... E' una mia canzone quella... -

Lei si bloccò a metà strada sorpresa.

- L'hai scritta tu? Jung-kook... è stupenda! Davvero! Mi sono emozionata così tanto nel sentirla...-

Vide nei suoi occhi una scintilla seguito da un sorriso così dolce da farle avere i brividi.

- Ti è piaciuta davvero?-

Sembrava che la sua risposta avrebbe determinato la sua vita o la sua morte.

- C...certo! Era davvero perfetta! Quando l'hai scritta?-

Nuovamente tornò sulle sue e riprese a camminare senza guardarla.

Era troppo altalenante quel ragazzo per poterci capire qualcosa. In un momento si chiudeva in sé stesso, quello dopo era euforico e ancora dopo era un fascio di nervi.

Arrivarono alla stanza dove si trovava Tae-hyung, si stava preparando per suonare al centro della sala, circondata da un immenso gruppo di piccole creature.

Si misero al fondo di essa e rimasero appoggiati al muro.

- L'ho scritta molti anni fa... Ci tengo molto a quel brano, mi ricorda di un periodo davvero importante della mia vita...è la prima volta che la canto dopo tanto tempo... -

Sussurrò appena il moro, sentiva quanto fosse nervoso nel dirlo.

Era evidente quanto fosse preziosa per lui la sua canzone. Avrebbe voluto chiedergli mille altre cose, ma non voleva essere invadente, ed aveva intuito quanto gli fosse costato il solo ammettere quello che le aveva confessato.

- L'ho avvertito quanto tu ci tenga... come si chiama?-

Jung-kook si girò verso di lei, guardandola dritta negli occhi.

- Still with you... -

Si perse in quel profondo mare nero dei suoi occhi, mentre sentiva in lontananza il suono ovattato della tromba.






Ciao a tutti!!!

Eccoci alla quinta lezione e qualcosa sta cambiando tra i nostri protagonisti.

Sono sempre più affiatati e soprattutto Yeona è notevolmente più confusa.

Lui è sempre più enigmatico mentre lei ha avuto un passato difficile alle spalle.

Qualcosa potrebbe legarli secondo voi?

Non solo, cosa potrebbe succedere dopo aver interagito con Tae-hyung?

Se volete saperlo... vi aspetto al prossimo aggiornamento ;*

Un grosso bacio Ekylove!

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