Louis ed Harry iniziarono a mangiare la propria porzione di pasta, all'inizio in silenzio, spezzato, comunque, da Louis.
"Sai qualcosa su quello che dobbiamo fare?" Chiese Louis ad Harry.
Harry annuì, ed aspettò di ingoiare il suo boccone prima di parlare. "Domani abbiamo una intervista. Solo noi due. Dove diciamo che stiamo insieme e tutte quelle stronzate lì" rispose muovendo la mano.
"E Kendal? Come la sta prendendo?" Chiese il maggiore.
Harry sbuffò, prendendo un altro boccone della sua pasta "non le piace questa situazione" rispose "pensa che adesso che vivo cone te, io mi ributti nelle tue braccia come se niente fosse" disse "è una cosa così stupida, le ho detto milioni di volte che ormai non provo più niente per te, ma lei continua" finì sbuffando.
Louis annuì tristemente, giocando con la forchetta "è solo spaventata, vedrai che le passerà" disse Louis, anche se faceva male aiutare la persone che ami a risolvere il problema che ha con la persona con la quale ti ha rimpiazzato.
Harry alzò le spalle "lo spero, le sue accuse sono infondate" Louis annuì tristemente ancora una volta, ed Harry riuscì a vedere lo sguardo triste del maggiore. Il riccio sbuffò e fece cadere la sua forchetta nel suo piatto. "O mio Dio, smettila di fare quegli occhi da cucciolo bastonato!" Gli urlò contro.
Louis alzò lo sguardo verso di Harry, e "non lo sto facendo!" Urlò anche Louis.
"Invece si, la devi smettere, è irritante" continuò il riccio.
"Si da il caso che questa è casa mia, se non ti sta bene allora vattene" gli disse Louis col tono arrabbiato.
"Non so se lo hai notato, ma non posso andarmene" rispose Harry.
"Allora chiudi quella cazzo di bocca! Ho tutto il diritto di essere triste qui!"
Harry ruotò gli occhi al cielo, sbuffando irritato "Hai chiesto te di Kendal, deficiente!"
"Ti ho chiesto come la stesse prendendo Kendal, non c'era bisogno di aggiungere il fatto che non provi più niente per me. Quello è stato solamente una cosa senza cuore che hai detto per ferirmi!" Urlò Louis
"Ti stai comportando come un bambino in questo momento!" Gli disse Harry.
"No, ti stai comportando te come un bambino, Harry!" Esclamò Louis "io stavo solo cercando di fare una conversazione! Perché hai dovuto dire quelle cose? Siamo riusciti a non litigare per tutto il giorno, perché hai dovuto iniziare adesso?"
"Perché mi da fastidio il fatto che tu continui a pensare a noi due e a quello che eravamo, ormai è finita, mettici una pietra sopra e basta" rispose Harry
"Io posso pensare il cazzo che voglio, e mi dispiace se non sono senza cuore come te e non riesco ancora ad andare avanti"
"Ugh, sai cosa, fai quello che ti pare, non me ne frega un cazzo comunque" disse Harry, alzandosi velocemente, buttando il suo piatto e le sue posate bel lavandino, per poi andarsene in camera di Louis.
Louis rimase seduto a tavola con un mix di emozioni dentro di lui. Harry uscì dalla stanza di Louis con un paio di pantaloncini neri da corsa a dosso, e senza dire niente uscì dalla porta d'ingresso, sbattendola dietro di lui.
Louis saltò al rumore della porta sbattuta, e dopo una trentina di secondi passati a cercare di capire cosa fosse appena successo, la rabbia iniziò a prendere il sopravvento, ed il liscio prese il suo piatto e lo buttò per terra, facendolo rompere in mille pezzi.
Si alzò dalla sedia così aggressivamente, che la sedia cadde all'indietro. Louis entrò nella camera dove c'erano vari oggetti per fare sport, soprattutto un sacco da box posizionato nel mezzo della stanza. Prese i guanti da box, se li infilò, ed iniziò a colpire il sacco ripetutamente.
Era così incazzato in quel momento.
Non riusciva a capire perché Harry lo odiasse così tanto. Perché lo disprezzasse così tanto. Avevano passato una bella mattinata i due. Avevano cantato e parlato, ma poi, tutto a un tratto, Harry gli urla addosso e corre fuori dall'appartamento.
Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato io?
Louis stava cercando di ricordare se magari ha detto qualcosa che aveva potuto ferirlo ma non riuscì a trovare niente.
Non riusciva a capire il motivo per l'improvviso cambio d'umore di Harry, e questo lo faceva incazzare ancora di più.