Oshiete | Mondstadt, Albedo K...

By an_ackerman

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"C'era una volta qui, una ragazza che aveva le ali ma solo con quelle non poteva volare. La prima volta che l... More

Prologo

1. Apri gli occhi

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By an_ackerman

Una goccia di ghiaccio sciolto scivolò dai tuoi capelli attaccati al viso, bagnò un angolo dei tuoi occhi serrati che cominciavano ad allentare la presa e cadde sul cuscino del letto su cui ti avevano appoggiata. C'era un camino acceso nella stanza, e la sagoma di una persona che filtrava attraverso le tue pelpebre socchiuse.
I tuoi arti sembrava fossero stati prosciugati di qualsivoglia forma di energia o di vita. Forse li potevi muovere, ma il dolore ti asteneva dal farlo.

Pioggia o neve invisibile si erano infranti su di te sin dal primo passo che avevi fatto fuori da , ticchettii leggeri che ti cadevano e ti scivolano addosso nel buio che ti circondava.

Ogni tuo passo era sembrato cadere nel vuoto: Alzavi una gamba, la piegava leggermente e la distendevi cercando di andare avanti, ma da nessuna parte vedevi un davanti. Poggiavi un piede e ricominciavi, ma non sapevi dove stavi poggiando il piede. Avevi solo la consapevolezza di star camminando e il battito del tuo cuore ad accompagnarti.
Eri stata cieca, sorda e priva di tatto ed olfatto per... non lo sapevi neanche tu in realtà. Forse poche ore, forse giorni.
Come un collezionista di sassi che a forza di pietre nello zaino a un certo punto realizza che cominciano a pesare, la fatica accumulata nelle tue gambe a un certo punto ti fece crollare di nuovo, chiedendoti perché eri lì e perché continuavi ad andare avanti. Sempre più spesso.

"Oh Barbatos..." eri adagiata su un letto che non era tuo, e in lontananza udivi una voce che non era la sua. I due buchi sulla tua schiena erano scoperti e sentivano la prima cosa che avevano sentito i tuoi sensi che si stavano risvegliando: freddo. Un freddo che schiacciava i tuoi muscoli lacerati e teneva come in catene i tuoi movimenti.

Una mano avvolta da una bolla d'acqua ti toccò la schiena, sul sangue fresco. Ti sei scostata di riflesso, ma non sei andata lontano.

"Va tutto bene, lascia che ti curi" una ragazza ti rassicurò. Provò ad appoggiarti gentilmente la mano sulla spalla, attorno alle scapole dove erano eruttate le ali che ti avevano fatto quello, ma tu hai strattonato il tuo corpo ancora più forte, finendo sdraiata sulla schiena.

I tuoi occhi si spalancarono di colpo e per poco hai soffocato un grido di dolore portandoti istintivamente una mano alla bocca e rigirandoti su un lato, ma finisti fuori dal letto, cadendo sul pavimento con un tonfo.

"No, non devi avere paura ti voglio solo aiutare-" ti sei alzata a quattro zampe ansimante, la vista ancora offuscata.

"Stai bene?" La ragazza si era inginocchiata accanto a te, badando a non toccarti ma scostando una ciocca di capelli dal tuo viso, trasalendo un po' quando ti vide in faccia. Avevi le gaunce infuocate, gli occhi ti bruciavano.

Una porta si aprì leggermente, "È sveglia!" una voce di bambina chiamò. Un fascio di luce inondò la stanza, accecandoti e facendoti portare una mano davanti agli occhi, e un esserino simile a una fata fluttuò dentro. "Paimon no-!" Qualcuno da fuori cercò di fermarla, ma senza riuscirci. "Sta bene? Come si chiama? Chi è? Possiamo-" la creaturina ti stava sfrecciando incontro, ma si fermò di colpo spaventata più o meno quando hai allargato un po' le dita per vedere chi era.

Probabilmente avevo un aspetto terribile nonostante il corpo. Si vedeva che eri appena uscita da una tormenta di neve, che ancora ti ricopriva completamente e riuscivi a sentire ogni secondo più forte. La tua pelle era secca e aveva già cominciato a screpolarsi, sopratutto alle estremità degli arti che ti avevano scoperto; le tue mani serrate avevano i dorsi pieni di aperture nella pelle, rosse e brucianti come ferite immerse nel sale, il colorito che ricordava un pattern di puntini bianchi e rossi in carne malata, come sempre.
Senza contare la schiene coperta di sangue denso.

Ma stavi cominciando a capire. Aveva funzionato.

"Ragazzi, non spaventatela!" la ragazza che aveva cercato di toccarti sgridò due persone che erano appena entrate nella stanza per riprendersi la fatina, poggiandoti un pesante coperta sulle spalle. "Vuoi avvicinarti al fuoco?" ti chiese.

Hai chiuso gli occhi, cercando di regolarizzare il tuo respiro. Va tutto bene. Continuavi a dirti. Ha funzionato. Eri terrorizzata.
Ti sei portata la mano alla parte inferiore della faccia per stringerla, stavi bruciando internamente. Hai portato l'altra allo stomaco, stavi per vomitare. Hai tossito, dei suoni simili a dei conati di vomito lasciarono le tue labbra. Abbassasti la testa, stringendo fino a farti male la carne mentre il sangue denso ancora sulla tua schiena ritornava liquido, macchiando le coperte che ti avevano dato e facendo come il perscorso inverso per ritornare nella tua schiena.

La ragazza sussultò, uno dei ragazzi accorse per toglierti la coperta di dosso e la fatina urlò. "N-No," hai afferrato le coperte per tenertele strette, ma il ragazzo biondo te le sfilò, spalancando gli occhi quando vide cosa c'era sotto. "Lascia che ti curi-" dalle mani della ragazza si separarono di nuovo delle bolle d'acqua che si allungarono in un filamento sottile per poi espandersi srotolandosi verso il basso diventando un panno liquido dalla sensazione gelatinosa che si posò sulla tua schiena tingendosi di rosso; la fatina impanicata chiese cosa stava succedendo sotto gli occhi di un'altro ragazzo nella stanza, la ragazza cercava di rassicurarti e quello che ti aveva sfilato le coperte a un certo punto ti strinse il braccio cercando di rassicurarti e tenerti ferma durante uno dei conati secchi, ma non ci riuscì.

Bruciava, non ce la facevi più. Hai urlato, non sai se solo internamente o se si fosse sentito pure all'esterno, e un'altra volta eruttarono dalla tua schiena, lacerandoti i muscoli. Il sangue si addensò, si solidificò, si malleò e prese forma, divenne bianco, e poi morbido e maestoso. Due imponenti ali non di questo mondo fecero la loro comparsa, si piegarono e ti coprirono completamente, proteggendoti da loro in una gabbia di piume fluttuanti che si staccarono dal loro trespolo e volarono al loro posto in una formazione a scudo sferico di cui tu eri il nucleo.

All'infuori del tuo scudo le persone erano immobili, macchie sfocate davanti ai tuoi occhi non ancora abituati. Non riuscivano a capire quello che stava succedendo, e neppure tu sinceramente. A un tratto quello che sembrava un ragazzo biondo con la carnagione di cenere si mosse, e tese una mano verso di te.

"Io sono Albedo, tu, chi sei?"

Non hai detto nulla, stringendo a te un lembo di una tua ala. La ragazza lo guardò sconcertata e poi guardò gli altri due, si fece avanti anche lei e ti tese la mano. "Io sono Barbara, Diaconessa della chiesa di Mondstadt, e sono una curatrice. Non ti voglio fare del male."

Mondstadt?

Alla fine pure il ragazzo che ti aveva sfilato la coperta e la fatina si fecero avanti. Parlò la fatina per lui.

"Ehm... Aether e Paimon, viaggiatori indipendenti. Tu... anche tu sei una viaggiatrice di un altro mondo?"

Viaggiatrice di un altro mondo?

...Forse potevi usare quella scusa. D'altro canto, non è che stavi proprio mentendo.

Hai preso un profondo respiro e hai cercato di calmarti. In un certo senso avevi chiesto tu tutto questo. Hai inventato in fretta un nuovo nome.

"Io sono Iris, fuggitiva. Sono fuggita dal mio mondo."

𝙵𝙸𝙽𝙴 𝙲𝙰𝙿𝙸𝚃𝙾𝙻𝙾 𝚄𝙽𝙾

-Dietro le quinte-

Se per caso faceste fatica a visualizzare quello che ho scritto (non vi biasimo) eccovi delle foto:

si mi sono fatta venire l'ipotermia alle mani solo pe sapere cosa si prova ahahahhaha (non vi preoccupate in realtà ho solo le mani fredde di natura in inverno :P sono l'unica?) la pelle si spacca, non esce sangue ma brucia (detto troppe volte nel capitolo), il freddo brucia.

a che utilità tutte queste informazioni? boh, mi piace semplicemente descriverle XD mi dispiace in caso potessi traumatizzarvi ewe

so che questo dovrebbe essere un'albedo x reader, ma trovare un mezzo cadavere assiderato nelle nevi e poi vederlo conciato in malo modo per poi... coseh non è un'inizio romantico? XD farà di più dopo

ok basta parlare di me, vi sta piacendo la storia??? dovrei mettere un trigger warning? spero di si :) (che vi stia piacendo, non che debba mettere un trigger warning)

domanda: personaggio e ff di genshin preferita? io albedo (so che credevate barbara), 4NEMO e tutti i lavori di huawyn (questa non è assolutamente una pubblicità per nessuno)

Ho scritto troppo, bye~! (ultimo disegno pls)

(fa schifo ma ok, non fateci caso e non prendetelo come punto di riferimento per capire la storia, era per dare l'idea)

~Mercoledì 26 Aprile 2022, 17:34 (disegno sopra fatto da me, e anche le mani sono mie)

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