𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼
Era tutto così dannatamente perfetto. Questa mattina mi sono alzata prima di tutti, ho sistemato le cose in valigia e ho preparato del thè con pancake agli altri. Ora sono davanti la vetrata del salotto a godermi la vista, mentre sorseggio del thè al limone.
Sono le 9 e nessuno si è svegliato, ma sento dei passi dalle scale e poi dei baci sul mio collo.
-buongiorno piccola- sussurrò roco -come mai sveglia?- mi domandò abbracciandomi da dietro, incastrando il suo mento tra la mia spalla.
-dovevo mettere delle cose apposto e poi ho preparato la colazione- dissi sorridendoli, sorseggiando il thè.
-ti amo- disse quando mi girai verso di lui
Mi prese per i fianchi e mi baciò. Poi lo vidi leggermente preoccupato. Capivo che mi nascondeva qualcosa, ma non volevo leggerli la mente, me lo dovrebbe dire lui
-amore c'è qualcosa che ti turba?- li chiesi e lui mi fissò, non sapendo se dirmelo o meno -non voglio leggerti la mente voglio che me lo dica tu- aggiunsi mettendo una mano sulla guancia guardandolo
-io.. ehm... non so come reagiresti- disse grattandosi la nuca, staccandosi da me
-mi fai preoccupare... che è successo...- dissi posando la tazza sul tavolino
-fai prima a leggermi la mente- disse poi sicuro di se
*nella mente*
-𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑙𝑎 𝑃𝑒𝑟𝑒𝑧 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒!-
-𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑃𝑒𝑟𝑒𝑧 𝑚𝑖𝑜 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑒?-
-𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑚𝑏𝑖! h𝑜 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐h𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐸𝑙𝑙𝑒 𝑒 h𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑐h𝑒 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑏𝑎𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑏𝑢𝑠 𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑖𝑑𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑛𝑜!-
-𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑠𝑎𝑟à 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎?-
-𝑑𝑢𝑏𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜?-
*fine nella mente*
Non capivo. Che c'entrano i miei poteri con la battaglia? Cosa c'entro io?
Poi mi vennero in mente le parole di mio padre...
*flashback*
-𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜-
-"𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑎𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑠𝑐𝑢𝑟𝑖 𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐h𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟 𝑎𝑢𝑟𝑜𝑟𝑎 𝑏𝑜𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒" 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝐸𝑙𝑙𝑒. 𝑡𝑖 𝑐h𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 è 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒... 𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐h𝑒 è 𝑙𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒... 𝑠𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖 𝑝𝑖ù 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑒 𝑐h𝑒 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑖𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑝𝑟𝑒𝑚𝑜 𝐷𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑝𝑢ò 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒-
*fine flashback*
Era un fottuto casino. Il mio compleanno sarebbe stato tra un mese e, se i miei poteri si manifestassero, dovrò essere il fianco di mio padre e la mente di Voldemort.
-Elle ti prego di qualcosa-
Solo ora mi resi conto di non aver fiatato e avevo avanti a me Mattheo preoccupato.
Li sorrisi e gli accarezzai la guancia. Aveva il volto preoccupato e lo sguardo triste.
-Tranquillo Mattheo... è un casino lo so, ma non facciamo prenderci dal panico. Godiamoci la vacanza e ti prometto che cercheremo di capire le cose- li dissi cercando di essere calma, smascherando tutto ciò che io già sapevo.
-Ma come fai ad essere calma Elle!? lo capisci che sei in un fottuto pericolo!- Levò la mia mano dalla sua guancia in modo brusco e iniziò ad alzare il tono della voce -Appena i tuoi poteri si dimostreranno, mio padre lo verrà a sapere e sarai solo il suo giocattolo di tortura!- continuò ad urlarmi. Non lo avevo mai visto così
-Non spetta te decidere Mattheo- dissi guardandolo negli occhi -forse tu non hai capito, che se non faccio come dicono mio padre, non solo mi picchierà, ma mi ucciderà. So io a che pensare e non spetta a te decidere- dissi andandomene dal salotto -Ma grazie per avermi avvisato- aggiunsi prima di uscire e prendere la porta delle scale.
Non verserò nemmeno una lacrima. Non spetta a lui decidere le mie azioni. Nella vita ho imparato che o rispetto mio padre o mi scavo la fossa da sola. Appena i primi poteri si manifestano mi toccherà solo controllarli e sarò in grado di controllare anche mio padre. Devo solo, dopo il ritorno ad Hogwarts, riprendere quel libro e studiarlo per bene.
-buongiorno Elle- disse Pansy svegliandosi, non appena varcata la soglia della porta.
Io e le ragazze dividiamo l'enorme camera e, coinvolta tra i miei pensieri, non mi ero accorta che le ragazze si erano svegliate e stavano per scendere.
-buongiorno anche a voi, i ragazzi credo che sono svegli... scendete prima che finiscano la colazione- li sorrisi e loro mi ringraziarono prima di uscire
-ah Elle- disse Bel rientrando -dopo andremo nella sauna preparati- disse e io annuì senza fiatare.
Fantastico. dovrò anche rivederlo.
Ma il mio orgoglio è troppo grande per chiederli scusa. Le decisioni sono mie e lui, da ragazzo, mi ha dato solo le informazioni che mi spettano già di diritto. Ringrazio il mio sesto senso, per non averli detto del libro.
Inizio a prepararmi e prendo un costume nero che risaltava il mio corpo: delle fasce che stringevano il seno, ricadevano sul busto fino al pezzo di sotto.
Di sopra misi un copricostume nero in pizzo. Per fortuna che in questa casa ci sono i riscaldamenti, è come l'estate qui dentro. Le ragazze salirono, si prepararono e scesero ed io le seguì. Non avevo aperto parola nemmeno con loro.
Arrivammo giù, nei sotterranei, dove i ragazzi già erano in piscina a riscaldarsi e giocare come cretini. Mattheo era sugli scalini seduto con lo sguardo perso, aveva un costume nero e i suoi pettorali in bella vista. Per fortuna che Pansy era imbambolata in Blaise e Bel in JJ... se no a quest'ora sarebbero belle che morte.
non sono gelosa vi pare? Dovevo fare solo uno sterminio di massa. Semplice.
Le ragazze raggiunsero i propri ragazzi ed io andai sull'astraio a rilassarmi un po'. L'aria della piscina mi rilassa molto e se fosse stata in piena estate, starei tutto il giorno fuori.
-dai Elle entra!- mi urlò Draco dalla piscina, mentre nuotava qua e la.
-dopooo- urlai come risposta, stesa sull'astraio
-dai bellezza su su- si mise anche Tom, urlandomi come Draco aveva fatto in precedenza.
-non cagatemi il cazzo!- urlai """dolcemente""", per poi ricoricarmi.
Non volevo nemmeno guardarlo, ma sapevo che il suo sguardo era su di me. Chiusi gli occhi e mi persi nel rumore della piscina e la comodità dell'astraio. Ma naturalmente... i coglioni di turno devono rompere. Mi sentì afferrata, sia dai polsi che dalle gambe.
-Draco, Tom mettetemi giù- li urlai, con ancora il copricostume addosso. Mi presero con tutta la forza, per portarmi in piscina.
3
2
1
SPLASH
Mi ritrovai sul fondo e riemersi subito. Ed eccomi in piscina bagnata fradicia.
-coglioni!- urlai nuotando verso gli scalini.
-dai lo so che mi ami- disse Draco tuffandosi con Tom
-almeno mi levavo il copricostume- dissi risalendo, per li scalini e levandomi il copricostume ormai fradicio,
Un fischio provenne, subito dopo, da Draco e una risata da Tom.
-ho una cognata sexy lo so, grazie grazie- fece il modesto Tom verso Draco. Procurando una risata generale da tutti.
Finalmente girai lo sguardo verso di lui e lo notai che mi fissava con la bocca socchiusa. Ma io, da brava cogliona che sono, me ne fregai e girai lo sguardo verso i ragazzi che si divertivano mente io ero distesa sugli scalini a godermi quella tranquillità. Posizionai i gomiti sugli scalini, le gambe verso la piscina e inclinai la testa.
Volevo perdonare Mattheo, ma è stato lui a fare il coglione e il mio orgoglio è troppo grande se ho ragione.