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By kimtaetapia

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introduzione
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By kimtaetapia

Il sole stava per tramontare, avendo distrutto la maggior parte dell'esercito gli otto ragazzi si avvicinarono l'un l'altro, l'esercito di Thanatos si era fermato bruscamente e quella non era una buona notizia.

-Cosa stanno pianificando? Non capisco- disse SeokJin afferrandogli la spalla con forza.

-Non lo so- rispose Namjoon prendendo la vita di Seokjin -Ma ho una brutta sensazione

-Stanno aspettando ordini- disse Jungkook senza ulteriori indugi, mentre guardava Taehyung che era seduto per terra cercando di recuperare le forze per fare ciò che gli era stato affidato.

-Pensi di riuscire a creare l'eclissi?- chiese Yoongi avvicinandosi a lui.

Lui ha acconsentito -Crearlo non è il problema, dentro di me sento di potercela fare

-Cosa c'è che non va Tae?- Jimin si avvicinò preoccupato.

-Quando l'eclissi sarà compiuta, difficilmente potrei fermarmi... ho paura che mi perderò completamente- deglutì a fatica -Se succede, per favore uccidimi

-Non accadrà, smettila di dire sciocchezze- lo rimproverò Jungkook -Thanathos sta aspettando che tramonti la luna, allora in quel momento tutto cambierà

-Ma ha bisogno che Taehyung sia in trance- Namjoon completò il piano e poi si rivolse a Jungkook -Quando ciò accadrà non permettere a Thanathos di avvicinarsi a lui, mi raccomando, la nostra missione in questo momento è proteggere Taehyung e cercare di uscirne vivi

Tutti sospirarono, si allontanarono con cura dal resto del gruppo e si avviarono verso il centro della battaglia in attesa, anche Thanatos si era avvicinato e sorrise loro cinicamente.

-Ci hai pensato meglio? È ancora tempo di arrendersi- rise e poi cambiò completamente espressione in una di massima serietà -Se Taehyung viene volontariamente prometto di risparmiargli la vita, dai piccolino Non vuoi che i tuoi compagni di squadra abbiano la possibilità di vivere? Vuoi che i tuoi compagni muoiono per colpa tua?

Taehyung si morse il labbro inferiore, stava considerando la proposta solo se Jungkook e i ragazzi potevano andarsene in sicurezza, si ricordò anche che Hoseok avrebbe potuto avere una famiglia. 

-Io....

-Taehyung non ascoltare quello che dice

Non riuscì a dire una parola perché la sua bocca era coperta e non da Jungkook, come pensava, ma da suo fratello Yugyeom che lo guardò con disapprovazione.

-Sta mentendo- poi sussurrò vicino al suo orecchio.

-Lo ripetiamo, ancora, perché sembra che essere un idiota sia sordo, Taehyung non è nell'affare!- ringhiò SeokJin verso Thanatos

-Molto bene... allora morirete tutti- ripose Thanatos con indifferenza e se ne andò.

-Ares si starà probabilmente grattando le palle mentre ci guarda morire, fratellino- affermò Yugyeom indignato.

L'esercito di Thanatos tornò in posizione di nuovo, Taehyung cercò di fornire loro più energia di quella che aveva a quel ritmo che non avrebbe resistito all'eclissi. Con dispiacere videro come si avvicinavano le creature, un esercito di quella grandezza era impossibile da sconfiggere essendo solo otto persone.

Presero le armi con forza e tornarono al combattimento, era quasi impossibile, i mostri tornarono con maggiore intensità di prima, schivarono perfettamente i colpi, le loro armi furono prese brutalmente e i loro mantici danneggiarono le loro orecchie.

-Taehyung ora, l'eclissi!- Yoongi urlò senza nemmeno sapere se il rosso fosse in grado di sentirlo o meno

-Non ancora!- ripose Taehyung disperato e sembrava che il suo potere non fosse in grado di essere contenuto.

-Dobbiamo lasciare che la luna sia nel posto esatto!- cercò di aiutarlo Jungkook -Attenzione!

Altre bestie emersero dalla sabbia e per un momento rimasero pietrificate.

-Cazzo moriremo!- Yugyeom urlò con una risata.

Il viso di SeokJin era una maschera di rassegnazione, Taehyung era impegnato a dimostrare che il suo potere ne valeva la pena, voleva dare loro più energia, ma questo suo desiderio lo fece solo cadere sulla sabbia fredda perché non era in grado di resistere al suo stesso potere.

-No... non c'è la faccio- sussurrò il rosso stanco, guardò i suoi compagni che erano in condizioni peggiori delle sue, poi chiuse gli occhi chiedendo perdono, perché forse era l'unica opzione che gli restava, si avviò verso il centro della battaglia -Io mi arrendo

- ALT!- urlò Thanatos, alzando la spada verso il cielo.

-No Taehyung!- il rosso non voleva voltarsi e vedere Jungkook deluso da lui.

Thanatos si avvicinò e sorrise consapevolmente -Allora piccolino, verrai con me?

Con paura Taehyung annuì, stava camminando verso di lui quando il cielo iniziò a lampeggiare, una fitta nebbia circondò il campo, dodici fulmini caddero dal cielo contemporaneamente. 

Le creature sulla terra ringhiarono avvertendo il pericolo, Thanatos impallidì ed iniziò ad indietreggiare dal rosso, che non capiva cosa stesse succedendo

-Arriva la cavalleria pesante- sorrise Jungkook per la prima volta

-Sono in ritardo- ringhiò Namjoon che sorprese coloro che erano al suo fianco, da figlio del Dio Supremo non lo avevano mai visto lamentarsi delle regole dell'Olimpo.

Con l'ambiente sgombro furono in grado di vedere i dodici dei con la loro armatura completamente pronta, i loro cuori che battevano, lì sul campo di battaglia stavano, con magnificenza, davanti a loro Zeus, Poseidone, Ade, Atena, Efesto, Ares, Afrodite, Apollo, Nyx, Hera, Hermes e Artemis.

-Non ci stavano grattando proprio niente, figliolo- disse Ares, fissando i suoi gemelli -Buon lavoro, Deimos e Phobos

Entrambi i ragazzi annuirono senza prestargli attenzione, perché erano ipnotizzati guardando la loro bellissima madre che conduceva la notte con la sua armatura d'argento. Jimin non riusciva a guardare suo padre, il disagio tra genitori e figli era palpabile ad occhio nudo.

Hoseok sapeva di essere perso, ignorò completamente lo sguardo di disapprovazione che gli rivolse suo padre, in quel momento ciò che contava era salvare il mondo dalle mani della morte. 

Thanatos, che non riuscì ad assimilare la scena, maledisse dentro di sé, non avrebbe mai immaginato che i genitori sarebbero venuti a salvare i loro figli, gli dei erano freddi e barbari, si amavano più che per intercedere per i loro ragazzi. Nonostante fossero presenti sapeva che avrebbe vinto perché la luna era al culmine e il figlio dell'odio si preparava a partire.

-E' ora di combattere Dei- disse Zeus con veemenza -Niente più giochi da bambini

Namjoon rise -Eravamo solo in otto contro un esercito di duecento, la tua capacità di giudizio mi sorprende- si schiarì la gola -Taehyung sei pronto?

Con paura, il rosso guardò sua madre che, a sua volta, calma di fronte alla rissa, gli sorrise debolmente, Jungkook gli camminò al suo fianco e gli prese la mano

-Puoi farcela Taehyung, io mi fido di te e tu fidati di te stesso

Taehyung annuì, quella era l'unica cosa che aveva bisogno di sentire, con lo sforzo del mondo e sentendo la forza della stella oscura si concentrò per liberare il suo potere, avrebbe protetto i suoi compagni ad ogni costo.

Thanatos con urgenza chiamò a combattere le sue creature, queste, prive di coscienza, insorsero contro gli dei senza misurarne le conseguenze. Fu un attacco diretto, gli otto giovani poterono apprezzare per la prima volta l'eleganza e la ferocia dei loro genitori in mezzo di guerra.

Afrodite con la sua frusta distrusse i corpi di coloro che le stavano davanti, sempre con uno sguardo attento verso dove il bel ragazzo con l'arco tirava a destra e a sinistra. Ares si unì alla barbarie dei suoi figli e come un tempo i tre invincibili si fecero coinvolgere in un gioco vorace per vedere chi fosse quello che fracassava più teschi, con le mani strappò l'occhio del Ciclope che cercava di schiacciare lui, è stato così divertente che ha lanciato l'oggetto viscido al figlio maggiore.

-Giocano come se fossero a una festa- sorrise Yoongi guardando la scena, poi si è concentrato sull'uccidere da solo una creatura a due teste, suo padre l'ha annientò con un semplice schiocco di dita e brandendo la spada lo ha guardato sgomento

-Yoongi ti ho detto di spostare un po' più a sinistra la lama, stai facendo tagli sconsiderazioni

-Non importa ora vecchio!- si fece una risata Yoongi.

Jimin corse al suo fianco usando la sua spada per aprire un posto, Apollo lo seguiva e lui cercava di scappare da suo padre, come un bambino che gioca a palla, l'uomo si accigliò al comportamento infantile del suo ragazzo, ma non si mosse per fermarlo, si meritava il disprezzo

-Taehyung stai attento! -gridò il biondo che vide come il rosso rossa corresse il pericolo di averne uno a pochi centimetri dalla sua schiena

Lo trafisse con il Catana sollevato per essere stato avvertito da Jimin, era goffo

-Non pensare a loro, agisci... fallo d'istinto

La voce dentro di lui lo incoraggiava, dalla luna faceva la sua comparsa una leggera ombra. Dentro di lui il suo potere si intensificava e come un insieme di pezzi anche quello degli altri.

-C'è la stai facendo Figliolo- disse Efesto che bruciava tutto ciò che c'era intorno a loro per proteggerli -Andrà tutto bene Tae

Le sue mani tremavano, da un momento all'altro sarebbe esploso e non era sicuro di quale sarebbe stata la sua reazione, guardò mentre Zeus e Namjoon si dirigevano verso Thanatos che lo stava fissando con un'espressione torva sul viso. Un immenso desiderio di andare da lui gli si posò nel petto, l'ansia gli cresceva nello stomaco, quasi stava per vomitare per l'attesa.

-È ora

Sotto la Catana sentì uno strappo che lo fece ingobbire, tossì sprigionando sangue dalla bocca, gli faceva un male assurdo, nella schiena il bruciore gli si depositava nelle scapole, le mani gli tremavano e mentre la luna si oscurava, assumendo una sfumatura violacea, gli artigli nelle sue mani crescevano. Thanatos era nella sua stessa situazione: il mostro interiore del dio della morte era ansioso di uscire e vivere con suo fratello dopo secoli.

Efesto guardò suo figlio provando dolore, Atena andò oltre il fuoco per trovare i tre dentro la barriera.

-Sta iniziando- sussurrò spaventata -Non sappiamo se tornerà in se

-È forte, ce la farà- il padre sorrise teneramente perché sapeva quanto lei fosse preoccupata, poteva sembrare una donna forte e insensibile con gli altri, ma non con lui che la conosceva perfettamente.

Un urlo straziante si udì per tutto il campo di battaglia, Jungkook fu distratto per un attimo e una mazza del gigante gli colpì la schiena lasciandolo a terra, l'enorme animale mezzo uomo sollevò l'arma per colpirlo di nuovo direttamente alla testa, quando un arco d'oro gli avvolse il collo e tirò fino a strappargli la testa. Il moro alzò la testa e guardò chi lo aveva salvato, in posa perfetta c'era la sua vera madre, Afrodite.

Taehyung respirò a fatica mentre venivano fuori gli ultimi artigli dalle sue mani. La sua pelle, che era diventata squamosa, bruciava come acido vile, preferì mille volte morire smembrato pur di non provare un dolore così terribile, uscirono le sue ali, erano forti e grandi. 

Leccandosi le labbra e le zanne affilate, Taehyung sorvolava il campo di guerra, i suoi capelli rossi erano mossi dal vento che soffiava, vide Thanatos in lontananza nella sua stessa forma tranne che per i capelli argento.

Con la Catana in mano volò, il rosso era pronto per attaccarlo.

-Fratello!- parlò Thanatos con una voce profonda, facendo fermare Taehyung di colpo -Guarda i tuoi sudditi che lottano per la tua libertà!- indicò l'esercito -Ho aspettato da tempo che arrivasse questo giorno e finalmente è arrivato... ora che siamo insieme saremo invincibili!

-Tu mi hai tradito!- urlò furiosamente il rosso.

-Fu necessario... eri fuori controllo, ma ora non ti fermerò, l'universo sarà tuo proprio come noi lo sognavamo

Taehyung, che era nella sua massima potenza, lo osservò serio -Non possono esserci due come noi, lo sai

-Invece si, se lo vogliamo! guardati intorno, nessuno ti ha apprezzato, sei stato respinto, gli dei ti hanno condannato

Il rosso guardò in basso, ormai la lotta si era fermata e ora guardavano il cielo. Tutti, mostri e Dei guardavano con attenzione le due creature astrali parlare.

-Fratello Nessuno ti ha amato!

Taehyung ha chiuso gli occhi per il dolore che opprimeva il suo cuore.

-Nessuno ha voluto la tua felicità!

La sua testa lo stava uccidendo ed il cuore batteva forte.

-Eri solo una delle tante pedine!

Era furioso per non essere in grado di pensare, dentro qualcosa lo fermava e non lo lasciava ascoltare.

-Ma adesso sei libero fratello, libero di fare quello che vuoi e di punire tutti quelli che ti hanno ferito!

Nella sua mente giocavano migliaia di immagini, ricordi, momenti dolorosi, la sua natura animale si stava svegliando.

-Fratello, nessuno merita la tua pietà! Chi soffre merita di avere la vendetta

-STAI ZITTO!- disse furioso guardando in basso con gli occhi iniettati di sangue e l'unica cosa che poteva vedere in quel momento era il figlio di Ares, che lo supplicava con gli occhi, addolorato

Jungkook

Thanatos era convinto di aver vinto. Taehyung si girò verso di lui e annuì lentamente, dando a Thanatos il motivo delle sue parole, così un sorriso malizioso apparve sulle labbra del dio della morte, ora avrebbe vinto, sarebbe stato il re, il signore e il padrone supremo.

-Hai ragione fratello- rispose freddo Taehyung, guardandolo serio.

Gli Dei, dopo aver sentito quella dichiarazione, tremarono impauriti incapaci di dire nulla.

-Taehyung non ascoltarlo!- urlò SeokJin disperato -Quello che dice non è vero, non lo è!

Si udì una doppia risata nei cieli. Taehyung si avvicinò a Thanatos con una sola idea in mente.

Quando furono vicini l'uomo dai capelli d'argento si aspettava di stringergli la mano per poi attaccare Taehyung per sconfiggerlo, ma Taehyung d'improvviso con la lama del nero Catana lo sollevò e lo trafisse.

-TRADITORE!- Thanatos lanciò un grido di dolore piegandosi, per poi rimettersi subito in guardia.

-No... e qui che ti sbagli, sarei un traditore se ti dovessi fedeltà, ma io non ti devo proprio nulla

Entrambi presero le armi e iniziarono la lotta che avrebbe definito il futuro dell'universo. 

Una luce brillante li coprì, giù sulla Terra i presenti trattennero il respiro, sperando che il rosso vincesse per il bene di tutto ciò che amavano.

Jungkook versò una lacrima, non sentiva più Taehyung, il rosso era completamente consumato dal potere...


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