LOVE ON THE RUN

By meemedesimaa

121K 3.7K 208

Grace Jasmine Wolff, la figlia del famoso Team Principal Toto Wolff, ha 18 anni, quasi 19, e ha sempre avuto... More

.uno.
.due.
.tre.
.quattro.
.cinque.
.sei.
.sette.
.otto.
.nove.
.dieci.
.undici.
.dodici.
.tredici.
.quattordici.
.quindici.
.sedici.
.diciassette.
.diciotto.
.diciannove.
.venti.
.ventuno.
.ventidue.
.ventitre.
.ventiquattro.
.venticinque.
.ventisei.
.ventisette.
.ventotto.
.ventinove.
. trenta.
.trentuno.
.trentadue.
.trentatré.
.trentaquattro.
.trentacinque.
.trentasei.
.trentasette.
.trentotto.
.trentanove.
.quaranta.
.quarantuno.
.quarantadue.
.quarantaquattro.
.quaranracinque.
.qurantasei.
.quarantasette.
.quarantotto.
.quarantanove.
.cinquanta.
---

.quarantatre.

1.4K 60 0
By meemedesimaa

Respiro e mi asciugo le lacrime.

Respiro ancora.

Mi volto e lancio un'ultimissima occhiata al box McLaren.

Ne avevamo passate di tutti i colori lì dentro e ogni piccolo ricordo era inciso nella mia memoria come nel mio cuore.

Respiro cercando di calmarmi.

Andrà tutto bene, Grace, supererai anche questa.

Avevo tanto bisogno di Pierre in questo momento.

Così non ci pensai un secondo di troppo e iniziai a camminare verso il box dell'Alpha Tauri.

Avevo poco tempo prima dell'inizio delle qualifiche, ma sarei riuscita a parlare con il mio migliore amico.

Arrivo nei garage dove faccio irruzione.

Gli occhi di alcuni meccanici si posano sulla mia figura visibilmente distrutta, forse non potrei nemmeno essere qui.

Vedo Gasly che si sta sistemando la tuta.

"Pierre" dico flebile.

Non sono sicura mi abbia sentita.

La mia voce era così bassa che credo di non averla sentita nemmeno io.

Eppure il francese si gira e scontra i miei occhi pieni di lacrime.

La sua espressione tranquilla, si tramuta in una preoccupata.

Viene verso di me.

"Grace che è successo?" chiede posando le mani sulla mia faccia cercando di asciugare per quel che poteva il fiume che aveva preso a scendere da entrambi i miei occhi.

"Ci siamo lasciati" dico sussurrando ancora.

La mia voce non ne voleva sapere di uscire fuori.

"Vi siete lasciati o ti ha lasciato?" chiede subito.

Era talmente palese che lo amavo, che il ragazzo di fronte a me non aveva nemmeno messo in considerazione che lo avessi lasciato io.

D'altronde Pierre sapeva tutto, sapeva che avevo faticato a passare sorpa i commenti che c'erano su di noi e sapeva anche che Kentucky non c'era più proprio per colpa della mia relazione.

Pierre sapeva quello che mi passava per la testa da quando la mia vita con Lando era stata messa in esposizione sui televisori di tutto il mondo, lo sapeva bene, ma non avrebbe mai immaginato che una testa calda come me avrebbe mollato.

Se lo avessi detto a mia madre probabilmente si sarebbe messa a ridere, idem Blake, Rebecca, Lewis e papà.

Mi conoscevano da così tanti anni che sapevano bene che ero una di quelle persone che crede nel "chi persevera conquista"

Avrei dovuto insistere? Perseverare? Continuare a credere in qualcosa che era finito nel momento in cui era iniziato?

Avevo male al petto ad ogni respiro eppure riuscì a parlare contro ogni mia aspettativa.

"L'ho lasciato"

I suoi occhi strabuzzarono e mi sembrò che Gasly avesse realizzato solo in quell'istante quanto male mi stava facendo l'amore della mia vita.

Sentí il suo cuore vicino al mio.

Sentí il suo cervello nel mio.

Percepii le parole che avrebbe voluto dirmi, ma che sapeva bene non sarebbero servite a niente in quel momento perché la mia testa non avrebbe assimilato una singola frase.

La mia mente era troppo impegnata a cercare di sopprimere il dolore che mi stringeva il cuore, in una maniera paurosa, quasi mortale.

Avrei voluto restare tra le sue braccia per secoli, morire insieme a lui ed essere seppellita con il suo corpo stretto al mio, perché Pierre sapeva aggiustarmi in un modo in cui nessun'altro sapeva fare.

Per l'amor del cielo, Rebecca ci provava, ci provava costantemente ad aggiustare i pezzi rotti della mia vita, eppure la lunga strada spezzettata che avevo percorso fino ai miei 19 anni, si completava solo quando Gasly mi abbracciava.

Gli occhi di tutto il box sono su di noi e quasi sicuramente anche di qualche telecamera.

Ma non importava.

La statura del pilota Alpha Tauri mi permetteva di nascondermi per bene.

Sono quasi sicura che il Q1 sia già iniziato e la consapevolezza che Pierre deve mettersi al lavoro, mi colpisce la guancia come uno schiaffo.

Lo stesso schiaffo che Lando avrebbe dovuto e voluto darmi, una decina di minuti fa.

"Ok ci sono, puoi andare" mi stacco dal suo petto tirando su con il naso.

"Sai che non ti lascio così" afferma facendo segno ai suoi meccanici di aspettare.

"E tu sai che non ti lascerò saltare le qualifiche della tua ultima gara per la fine della mia stupidissima relazione" sorrisi cercando di mascherare il mio dolore.

La definivo "stupidissima" perché speravo che così facendo, il mio cuore si sarebbe messo in pace con se stesso.

Invece no, faceva dolorosamente male.

"Quel sorriso che hai sulla faccia sarebbe in grado di ingannare anche un cieco, ma non me" afferma "Non ti lascio" continua.

"Pierre, andrò nel bar del paddock, starò con Rebecca, Martina, qualcuno troverò, cercherò di pensarci il meno possibile e quando sarà il momento mi butterò con te sul letto e mi sfogherò quanto necessario, ma ora ti prego, sali su quell'auto e dimostra a tutti che quel posto in RedBull, due anni fa, non dovevano togliertelo" dico.

Questa era una mia caratteristica.

Un mio pregio.

Forse l'unico.

Risucivo a convincere le persone con delle semplici parole.

Potevo essere distrutta, con il cuore spezzato e con l'anima assente.

Ma se avevo davanti una persona che per me ne valeva la pena, mettevo il mio dolore in un buio cassetto della mia coscienza e spronavo l'altra persona a dare il meglio di sé.

Pierre ne era un esempio.

Annuisce sicuro che non riuscirà a farmi cambiare idea e quando vedo che inizia a vestirsi, tiro su dal naso, mi asciugo gli occhi con le mani e mi volto verso l'uscita, diretta all'unico Box in cui nessuno avrebbe fatto domande, perché troppo concentrati a far prendere la pole al prossimo campione in carica.

Max Verstappen.

~

Le qualifiche erano appena terminate.

Max aveva tirato fuori un giro super veloce da un motore praticamente esausto.

Aveva azzeccato l'assetto della sua monoposto e ciò gli aveva permesso di volare in tutti e tre i settori.

Hamilton l'indomani sarebbe partito secondo e sicuramente questo non gli andava affatto bene.

Verstappen invece, che aveva portato a casa una Pole Position inaspettata e da paura, avrebbe festeggiato per gran parte della serata.

Le qualifiche erano durate un ora esatta e per tutta la loro durata, io non avevo fatto altro che cercare la sigla "Nor" sul tabellone.

La paura che la mia notizia lo avesse sconvolto talmente tanto da compromettergli le qualifiche e di conseguenza la gara di domani, mi assillava e non poco.

Però sapevo perfettamente che dalle situazioni critiche, quelle più difficili e dolorose, Lando sapeva tirare fuori sempre qualcosa di grande, bello e meraviglioso.

Tranne che per la nostra relazione.

Magari era colpa mia.

Sicuramente era colpa mia.

Ci avrei messo la mano sul fuoco.

Quello che non capivo era perché la gente mi odiasse così tanto.

Era per il mio modo di vestire? o forse per il mio atteggiamento anaffettivo e apparentemente insensibile.

Dico apparentemente perché ero tutto tranne che insensibile.

Tornando a noi.

Sebbena la mia concentrazione fosse tutta rivolta ai tempi di Verstappen e Hamilton, i miei occhi scorrevano sullo schermo in cerca della McLaren numero 4 con la nuova livrea.

Avevo tenuto d'occhio i suoi tempi e quando avevo realizzato che la sua posizione vacillava dalla terza alla quinta posizione, mi ero messa il cuore in pace.

Infatti alla fine delle qualifiche quando avevo travisto l'abbreviazione del suo cognome di fianco al numero tre, un senso di sollievo aveva riempito il mio intero corpo.

Lando aveva dato il meglio di sé conquistando la terza posizione sulla griglia di partenza per il giorno seguente.

Ero così fiera di lui e non poterglielo dire mi faceva male a tutte le ossa.

Sapevo che il mio gesto lo avrebbe portato a fare qualcosa di grande.

Lo sapevo perché lo conoscevo davvero troppo bene.

Quando subiva un torto, quando qualcuno gli diceva qualcosa che andava contro le sue aspettative, lui incredibilmente tirava fuori un coraggio sopra il normale e andava a sfruttare tutti i vantaggi di quella macchina che aveva imparato a conoscere.

Al contrario del mio umore, la gioia regnava nel garage Red Bull e Jos Verstappen mi aveva appena abbracciata.

Nonostante il contatto con le persone mi desse abbastanza fastidio, in quel momento, sentí il cuore aggiustarsi un po'.

Forse il mio essere anaffettiva, odiare gli abbracci e tutto quello che era compreso nel pacchetto dell'essere dolci, mi aveva prosciugata talmente tanto da impressionarmi alla prima stretta di mano.

Ancora nessuno sapeva della rottura mia e di Lando, certo la notizia si era sparsa a macchia d'olio, ma né io né Norris avevamo dato conferma.

Non ancora almeno.

Rebecca aveva provato a contattarmi, così come Charlotte, ma le avevo pressoché ignorate, al contrario di come avevo detto al mio migliore amico.

Il dolore era troppo grande e io mi meritavo un ora di pace per sostenere Max.

Non volevo ammettere ancora ad alta voce che fosse tutto finito.

Il padre dell'Olandese mi lascia e corre verso il muretto box, per aspettare di abbracciare suo figlio, il quale non è ancora sceso dall'auto.

Avrei avuto tutto il tempo per congratularmi con Max e andare a confortare Lewis, ma ora volevo solo nascondermi dalle telecamere, così mi spinsi il più possibile dentro al garage.

In quel momento avrei voluto solo prendere le mie cose lanciare tutto contro un muro e piangere, piangere tra le braccia di Pierre, ma non potevo, non potevo permettere a nessuno di vedermi crollare.

Un finto sorriso era stampato sulla mia faccia ed avevo imparato a fingere così tanto bene che anche io stavo dubitando delle mie emozioni.

~

Max aveva appena finito di festeggiare con i suoi meccanici, aveva ricevuto il ruotino della pole e poi era subito corso da me nei box.

Lo stavo abbracciando.

Era già la terza persona che si attaccava al mio corpo in meno di un ora e non stava dando fastidio.

Ero felice e lo abbracciavo per la sua Pole?

Non credo; certo ero al settimo cielo per lui, davvero si meritava questo mondiale ma forse come per l'abbraccio dato poco prima a suo padre, avevo più bisogno io di quel conforto, di quanto ne avesse bisogno lui.

"Hai visto?" urla prendendomi per i fianchi e alzandomi in aria.

"Sei stato fantastico" sorrido nascondendo il dolore.

Dovevo godermi il momento, non mi sarebbe mai più ricapitata una cosa simile, mentre una volta tornata a casa, avrei avuto tempo per crogiolarmi nel dolore.

Verstappen mi fa riappoggiare i piedi a terra e mi abbraccia di nuovo.

Quando mi stacco da lui, il mio sguardo cade per una frazione di secondo sulla pit lane alle spalle dell'olandese dove il mio, ormai ex-ragazzo, stava passando davanti al garage della Red Bull.

I nostri occhi si scontrarono fugacemente, poi lui tolse lo sguardo e continuò la sua camminata.

Erano stati millesimi di secondi, un brevissimo contatto tra i nostri sguardi che era stato in grado di darmi il colpo di grazia.

Il mio cuore stava tremando, ma grazie a questo contatto visivo, avevo capito che nonostante tutto il dolore e le difficoltà che d'ora in avanti avremmo dovuto affrontare da soli, nonostante tutto l'odio e l'amore, nonostante le paranoie, i litigi e le risate; avevo fatto la cosa giusta per entrambi.

Per me, ma in primis per lui.

Vacillo un attimo e la voglia di andare da lui e dirgli che ho commesso l'errore più grande della mia vita, è tanta.

Poi ritorno in me.

"È la scelta giusta" ripeto nella mia testa.

Poi lo ripeto ancora e ancora.

Lo ripeterò all'infinito, finché non ci crederò davvero.

Il punto è : ci crederò mai a questa enorme bugia?

Io mio gesto e i miei pensieri potevano sembrare sbagliati e incoerenti, ma volevo il meglio per entrambi e se fossimo rimasti insieme ci saremmo lanciati proiettili senza volerlo.

Quando avevo preso la scelta di lasciarlo sapevo bene che avrebbe fatto male, ma ero consapevole anche del fatto che il mio cuore avrebbe continuato a battere per sempre, solo ed esclusivamente per Lando Norris.

-

magazinef1

liked by 1.837.029

magazinef1 l'incredibile coppia che già dal GP del Brasile aveva creato molto scalpore tra i paddock e fuori, oggi prima delle qualifiche dell'ultima gara della stagione sembrerebbe vacillare. Sarà solo un litigio passeggero? o un rottura definitiva? Grace Jasmine Wolff e Lando Norris alla fine della stagione staranno ancora insieme?

Nonostante ciò Lando Norris riesce ad assicurarsi al terza posizione per la partenza di domani, preceduto da Lewis Hamilton, sette volte campione mondiale.

Max Verstappen invece con un giro da far paura ottiene la pole position.

Quali sono le vostre prediction sul GP di domani?
Fatecelo sapere nei commenti

view all the comments

swamiii.f1_ finalmente si sono lasciati HAHAHHA

landonorris.eyes come da copione lei voleva solo i suoi soldi

krisformula.one HAHAH feliceee

lewisisthebest si vabbè dai, relazione più tossica e falsa mai vista tra i paddock, persino quella tra Giada e Charles era più vera

russelisthegoat 😔💔

ricthehoneybadger bho non so cosa dire sinceramente, forse Norris ha visto che Toto non gli dava il posto in Mercedes e l'ha lasciata HAHHAHA

janson_b non penso si siano lasciati, c'è voglio dire, come fa Norris a lasciare una figa del genere

~

Pierre

Certo, il dolore è parte della vita e sono d'accordo che non si può vivere senza esso.

Nonostante ciò sono fermamente convinto che Grace, per la sua età, abbia già sofferto fin troppo.

Ha perso così tanto nella vita e quando Lando è diventato il suo ragazzo ho rivisto i suoi occhi brillare di una luce che non ricordavo avessero.

Poi ho sentito il suo cuore palpitare e battere come quando faceva ogni volta che da piccola qualcuno le regalava un gelato.

Era uno strano rapporto quello che avevamo io e lei; quasi superiore a quello di due gemelli.

Ancora prima che mi dicesse che aveva lasciato Lando, avevo capito che era stata una sua decisione, semplicemente non riuscivo a crederci.

Tutti nella vita conosciamo almeno una persona che non molla mai; che "persevera e conquista" come dice la piccola Wolff.

Io ne conoscevo solo una, e quella era proprio Grace.

Solo che qualcosa era cambiato in lei negli ultimi anni, ora non aveva perseverato, anzi aveva lasciato tutto nelle mani degli altri, del fato o di chissà chi.

Aveva distrutto il suo cuore per preservare quello di Lando.

Sapevo che lo aveva fatto unicamente per lui, davvero, lo sapevo.

Lei lo amava e anche un asino lo avrebbe capito.

Lui la amava, e cazzo se la amava.

L'unica differenza tra i due era che Grace stava sprofondando e lo amava talmente tanto da riconoscere che se fosse rimasta con lui, lo avrebbe trascinato sul fondo con lei.

Lando invece la amava così tanto da essere accecato dal mondo che li circondava, per lui era come se su questo pianeta ci vivessero solo loro due.

L'unico problema era che qualcuno oltre a loro ci viveva su questo pianeta e aveva anche tanto odio da riversare contro a due poveri innamorati e innocenti.

Il mondo è sempre stato crudele con Grace.

Ma lei lo è stata di più con sé stessa.

Non avrebbe mai capito la quantità di felicità che la vita le doveva restituire indietro, ma io si, io lo sapevo bene quanti sorrisi il mondo le doveva restituire, quindi avrei fatto di tutto per aiutarla a ritrovare la felicità, l'amore e il benessere.

Perché lei, era per me, ossigeno puro.

E non avrei permesso più a nessuno di distruggerla, ma avrei fatto di tutto per proteggerla anche da se stessa.

Continue Reading

You'll Also Like

112K 3K 50
La storia di Benedetta Horner, che si incontrerà con il giovane pilota della formula 1 Lando Norris, succederà qualcosa tra i due? Tratto dal libro: ...
5.6K 348 18
Chiara, ballerina di 19 anni, entra nella scuola di amici, non sapendo che oltre al ballo scoprirà di avere un'altra passione... femxfem
121K 3.7K 51
Grace Jasmine Wolff, la figlia del famoso Team Principal Toto Wolff, ha 18 anni, quasi 19, e ha sempre avuto tutto ciò che una ragazza può desiderare...
27K 767 41
Aria di era ripromessa di non farlo, ma ci cascò di nuovo in quegli occhi verdi. Quegli occhi che la rapirono dal primo momento; quegli occhi che le...