30 prime volte con te {BL}

By jadeNeptune

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Sam e Cory non potrebbero essere più diversi, ma conoscendosi dall'infanzia hanno imparato ad amalgamare le l... More

2 anni - prima parola
4 anni - prima volta in piscina
5 anni - Primo mostro sconfitto
6 anni - prima volta senza rotelle
8 anni - prima paghetta
10 anni - prima volta in tenda
11 anni - saltare scuola per la prima volta
12 anni - prima lettera d'amore
13 anni - prima rissa
14 anni - Primo bacio
15 anni - primo crossdressing
16 anni - prima volta ubriaco
17 anni - il primo litigio
17 anni - prima dichiarazione
17 anni - first date
18 anni - prima emergenza
18 anni - prima volta
19 anni - il primo anello
19 anni - primo giorno al college
20 anni - primo tatoo
21 anni - il primo egoismo
22 anni - prima casa
23 anni - prima cerimonia
24 anni - prima cena con i colleghi
25 anni - primo incontro
27 anni - primo figlio
27 anni - prima influenza
28 anni - prima festa del papà
Epilogo

22 anni - Primo animale domestico

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By jadeNeptune

"Resisti piccolino, siamo quasi arrivati" affanna Sam stringendo tra le braccia il cucciolo che ha appena salvato.

Il navigatore nell'auricolare gli dà le ultime indicazioni e presto si ritrova all'entrata dello studio veterinario.

La porta si apre a sensore ed una folata di caldo lo rende ancora più consapevole di essere bagnato fradicio. Immediatamente gli sguardi dei clienti sono su di lui ed anche la receptionist si spaventa ed aggira il bancone per venirgli incontro.

Deve avere una faccia da schifo.

"Signore, che è successo?" Lo approccia cauta.

"Questo cane stava venendo maltrattato" affanna alzando un lembo della giacca con cui ha coperto il cucciolo, "per favore, so di non avere un appuntamento, ma potreste dargli un'occhiata?".

"Certo, venga con me. La faccio accomodare nell'altro studio".

"Grazie mille" esala rilasciando un sospiro che non credeva di star trattenendo.

Si trascina dietro la signorina ed appoggia delicatamente il cucciolo sul tavolo. Lui uggiola flebilmente e a Sam gli si stringe il cuore.

"Il dottore arriverà tra qualche minuto" lo avvisa, "nel frattempo posso fare qualcosa per lei?".

"Se è possibile avere qualcosa di caldo..."

"Certo, le preparo subito un thè".

"Gentilissima".

Apre bocca per dire qualcosa, ma l'arrivo del veterinario la fa ritirare in silenzio.

"Giovanotto, hai davvero una brutta cera".

"Dovreste vedere come ho conciato gli altri, signore".

Lui accenna un sorriso prima di mettersi i guanti e la mascherina. "Allora, cos'abbiamo qui?"

Solleva la giaccia, rivelando il cagnolino disteso su un fianco che trema spaventato e ferito.

"Lo stavano prendendo a calci in un vicolo" spiega Sam trattenendo a stento la rabbia, "sono intervenuto subito, ma non so se prima gli hanno fatto altro".

L'uomo annuisce e comincia a tastargli la pancia già livida e gonfia facendolo uggiolare, poi ispeziona il collo e la schiena, gli muove con delicatezza le zampe in cerca di eventuali fratture dove riceve un altro mugolio dolorante ed infine controlla la testa e la bocca.

"Di primo acchito posso dirti che non ha subito gravi danni" ed un poco della tensione accumulata lascia le spalle di Sam, "ma sarebbe meglio svolgere degli esami più approfonditi, soprattutto data la giovane età del cucciolo".

"E lei può farglieli qui o bisogna rivolgersi ad una struttura più grande?" Domanda apprensivo.

"Anche noi abbiamo le attrezzature richieste, ma è chiaro che questo tipo di esami esige un costo e da quel che ho capito è un cane randagio..."

"Allora gli faccia tutti gli esami che ritiene necessari. Me ne assumo io il costo".

L'uomo annuisce contento. "Lascia il tuo contatto alla reception e ti faccio chiamare quando abbiamo i risultati".

"Ci impiegherà tanto?".

"Dipende. Se la mia diagnosi è corretta e non ci sono danni interni in circa quattro ore dovrei aver concluso".

"Allora se mi è concesso preferirei aspettare qui" e lascia una carezza sulla testa del cucciolo che anche in quelle condizioni sembra confortato dal suo tocco. "Non me la sento di andarmene".

"Come vuoi, ma anche tu non sei messo molto meglio" ed il suo sguardo di medico lo scannerizza dalla testa ai piedi.

"Mi faccio portare un cambio d'abiti, promesso" alza tre dita vicino al viso.

Il veterinario ride. "Voi giovani siete così ostinati, aah mi mancano quei tempi turbolenti" e dopo una pacca sulla spalla prende in braccio il cucciolo ed accompagnandolo in sala d'attesa si sposta in un'altra stanza.

Sam si lascia andare su una sedia in un angolo e quando la sua schiena collide contro lo schienale si rende conto di quanto sia stanco e malridotto. La tazza di thè è calda tra le sue mani tremanti ed il liquido che gli scorre giù per la gola lo inonda di calore.

La telefonata con Cory è stata probabilmente più spaventosa di quella che voleva farla sembrare, perchè quando il moro si precipita lì mezz'ora dopo ha l'aria di uno che si è fatto la strada a 200 km/h.

Sam sale in macchina, ma non ha nemmeno tempo di chiudere la portiera che una presa delicata gli racchiude il mento.
"Ti fa male?" Vuole sapere Cory girandogli il viso da una parte all'altra per osservare i lividi che lo adornano.

"Non quanto starà facendo male a loro".

"Avresti dovuto chiamare la polizia".

"Sì e intanto quel cucciolo sarebbe morto e loro si sarebbero fatti al massimo una notte di galera e basta. No, ho fatto bene ad intervenire".

"Avrebbero potuto essere armati" gli fa presente.

"Ma non lo erano".

"Potevi rimanere ferito gravemente".

"Ma non lo sono" lo consola, "a proposito, dov'è il mio cambio?".

Lui gli passa un borsone dai sedili posteriori e Sam non perde tempo a cambiarsi, approfittando della riservatezza che offrono i vetri oscurati dell'auto del suo ragazzo.

"Aaah finalmente dei vestiti asciutti" esala soddisfatto stringendosi nel felpone caldo di qualche taglia più grande. "Grazie di essere corso qui".

"Mn. Che intenzioni hai con il cane?"

"Ovviamente me lo tengo" risponde senza esitazione, "con quello che ha subito non ci penso nemmeno a mandarlo in un canile o in un'altra famiglia che potrebbe trattarlo peggio".

"E come farai? In dormitorio è proibito tenere animali".

"Lo devo nascondere solo per due giorni, poi sabato siccome non ho lezione torno a casa e lo lascio dai miei fino alla laurea."

"Non dovresti decidere senza prima consultarli".

"Li conosci, sono due teneroni. Non direbbero mai no a quei due occhioni e ti giuro Cory, quel cucciolo ha gli occhioni più dolci di questo mondo".

Finito di frizionarsi i capelli con la salvietta, lascia che Cory entri in farmacia per comprare qualche pomata e dei cerotti, dopo di che tornano in sala d'attesa.

Quando il veterinario lo richiama nello studio, il cucciolo è più vispo di prima ed ha una zampina fasciata.

"I test hanno rivelato una microfrattura alla zampa anteriore destra, mentre i lividi sulla pancia fortunatamente non provengono da emorragie interne" spiega professionale. "Per qualche giorno proverà ancora dolore nel muoversi ma con i medicinali che gli ho prescritto e la flebo che gli ho fatto dovrebbe riprendersi nel giro di una settimana."

"Perfetto, me ne prenderò cura al meglio".

"Lo stato di malnutrizione del cane non è grave e con la dieta bilanciata che ho preparato si riprenderà in un batter d'occhio. Per il resto, se hai intenzione di tenerlo dico alla mia segretaria di prepararti il suo libretto di modo da poter tener traccia dei suoi dati personali e delle varie visite e vaccinazioni che dovrà fare periodicamente".

"Grazie mille dottore. Ci ha aiutati tantissimo."

"Ho fatto solo il mio lavoro, giovanotto. Poche persone sono inclini come te a mettersi in pericolo per salvare un animale e tu oggi hai cambiato per sempre la vita di quel cucciolo".

"Credo che a lungo andare saremo noi a beneficiare della sua presenza nelle nostre vite".

"Vi auguro tanta felicità. Ora va a prenderlo, credo che non veda l'ora di rivederti" ed indica una delle gabbie che copre l'intera parete alla loro destra.

"Ciao bello" esclama felice aprendo lo sportello e guardando il cagnolino spuntare dal colletto della sua giacca raggomitolata e scondinzolare.
"Sei pronto ad andare a casa?"

Lui annussa la mano che gli porge e riconoscendo l'odore del proprietario del suo comodo nido gli lecca un dito e gli va incontro.

Sam lo prende in braccio facendo attenzione a non schiacciargli la pancia e si abbassa per baciargli la zampina fasciata. "Ora sei al sicuro, piccolino e stai sicuro che non permetterò che ti accada più niente".

Il cane annusa il maglione e ci affonda il muso facendolo ridacchiare, mentre lo stringe a sè e torna nell'atrio di ingresso, dove Cory sta già firmando le carte.

Lui si volta a guardarlo e si scioglie in un tenero sorriso che, dopo anni, fa ancora mancare un battito al corvino.

"E così è questo il cucciolo con gli occhi più dolci del mondo" lo saluta accarezzandogli la testa.

"Sì, guardalo, non è un amore? È troppo carino"

"Mn. Sarà ancora più bello quando gli avremo fatto un bagno" e la risata spontanea di Sam fa sorridere anche la segretaria.

"Ecco a lei" dice ridandogli la carta di credito.

"Cory!" Lo sgrida "perchè hai pagato tu?! Ce li avevo i soldi".

"Tra qualche mese andiamo a vivere insieme ed il cane verrà con noi, quindi è responsabilità tua quanto mia" e Sam è così allibito che non sa cosa rispondere.

Di nuovo in auto Cory lo aiuta ad indossare la cintura perchè le sue braccia sono impegnate ad abbracciare il cucciolo.

"Lascia che ti ripaghi. Il cane l'ho trovato io ed è giusto che me ne occupi io".

"Non mi dispiace farlo, Sam".

"Lo so, ma non voglio che tu ti senta obbligato a contribuire solo perchè vogliamo andare a vivere assieme ed io non l'avevo tenuto in conto quando ho deciso di tenerlo".

"Quando ho detto che è una responsabilità mia quanto tua, intendevo dire che siccome vivremo tutti e tre insieme ho il dovere ed il diritto di occuparmi di lui come farai tu. È inaspettato certo, non abbiamo ancora un progetto fisso e c'è già un coinquilino in più... ma è tutta pratica no?"

"Pratica?" Chiede confuso e con la coda dell'occhio cattura l'immagine delle sue orecchie rosse.

"O mio Dio, Cory! Hai pensato a questo cucciolo come pratica per i nostri futuri figli?!"

"Lo so che non è uguale, ma lo cresceremo comunque insieme..."

"O cielo! Hai sentito, Nie? Sarai il cucciolo più viziato dell'intero quartiere, ma che dico, dell'intera città. Papà Cory si assicurerà che non ti manchi mai niente e si prenderà sempre cura di te e di me donandoci tanto amore e coccole. Sei contento?" E lo alza a livello del viso ricevendo una leccata sul naso.

Cory sorride affettuoso grattandogli un orecchio. "Mn. Mi prenderò cura di voi".

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