La casa era bellissima. Struttura vittoriana con un interno minimalista, 12 camere da letto, l'aspetto che più entusiasmava Sienna erano le scuderie con i campi che si mostravano dietro. Apparentemente suo padre ne era consapevole e aveva chiamato Tommy in anticipo, chiedendo a Curly e Charlie di far cadere Diablo durante la settimana.
È stato perfetto
"Ti piace?" dall'espressione sul viso della figlia sapeva già la risposta.
"Lo adoro" sorrise
Finita la cena, suo padre si rivolse a lei
"Suppongo che tu voglia andare al Garrison?" Disse consapevolmente e lei rise
"È come se leggessi i miei pensieri" lei sorrise, tutti i pensieri dell'incontro precedente svanirono dalla sua mente "vieni?"
Alfie scosse la testa "nah non stasera tesoro" fece un cenno all'ufficio "ho degli affari da sbrigare" si picchiettò il naso di nascosto
Alzò le spalle "qualunque cosa tu dica capo", si diresse verso l'ingresso e chiamò Isaiah, dopo aver chiamato casa Shelby,Polly le disse che Finn era già al pub.
Ha detto a Isaiah della casa,in macchina,e lui era elettrizzato alla prospettiva che le fosse così vicino. Non ha menzionato gli affari tra suo padre e gli americani perché sapeva che sarebbero andati direttamente da Tommy, è semplicemente successo che gli Shelby e Alfie erano finalmente in buoni rapporti e non voleva rovinarli.
I suoi pensieri furono fermati mentre si avvicinavano al pub e vide un'orda di persone lì fuori. Il Peaky Blinder e la figlia del boss della mafia si sono fatti strada tra la folla ricevendo sguardi scontenti dai potenziali clienti
"Oi! Hanno cacciato tutti fuori, aspettate il vostro turno" sbottò un uomo vicino al fronte a Isaiah che, naturalmente, lo ignorò
"Oi non hai sentito-" l'uomo si fermò di colpo mentre il suo amico lo tirava indietro guardando Sienna preoccupato
"Jack,è Sienna Solomons" lo avvertì "lei ti metterà la testa su un piatto d'argento in tre secondi netti, quindi stai zitto, cazzo!"
L'uomo sembrava addolorato "Mi dispiace signorina" chinò la testa e Sienna si limitò a esprimere un disprezzo, svegliandosi alle porte ma prima che potesse aprirle lo fece qualcun altro per rivelare un americano dall'aspetto familiare Istintivamente si fermò davanti a Isaiah
"Scusate signori" disse arrogante "le porte sono ora di nuovo aperte" gli uomini mormorarono tra loro mentre entravano. Alfonse si voltò verso Sienna
"Due volte in un giorno," disse, con un sorriso storto stampato in faccia, "cosa ci fa una bella ragazza londinese in un pub di Birmingham?"
Isaiah le lanciò uno sguardo confuso.
Pensando velocemente, si voltò verso l'uomo "questo è il figlio del predicatore" fece un cenno a Isaiah.Siamo andati nella stessa chiesa quando eravamo piccoli" l'uomo più anziano annuì lentamente
"Capisco" rifletté "goditi la serata" e scomparve nella notte
Isaiah la guardò sospettoso "Sienna non sei mai stata in chiesa in vita tua, ne sono abbastanza sicuro perchè se lo facessi ti daresti fuoco.." disse lentamente "inoltre tuo padre è ebreo,anticristiano"
Sienna lo mise a tacere "Isaiah, per l'amor di Dio, abbassa la voce!" zittì "guarda che l'uomo è pericoloso ok? Solo che non volevo che sapesse della mia connessione con i paraocchi o con la casa, va bene?" Ordinò ma c'era un accenno di implorazione nei suoi occhi
"Ti chiederei in che diavolo ti sei cacciata ma so che non dovrei" e lei annuì
"Ho bisogno di un drink o sette" e Isaiah rise
"Troppo bene" si diressero verso il bar e si sedettero. Non si vedeva Finn Shelby da nessuna parte, il che significa che molto probabilmente erano nella stanza sul retro
"Vuoi sederti con i paraocchi?"
Isaiah si offrì ma Sienna la scosse la testa
"Ho bisogno di un minuto per calmarmi" ammise "se entro lì dentro non mi lasceranno in pace finché non avrò confessato" Si voltò verso Isaiah "vai se vuoi" lui sembrava dubbioso
"Finn non mi perdonerebbe mai se ti lasciassi da solo con il branco di topi" rise e Sienna fece una risatina morbida
"Neanch'io ti perdonerei mai" scherzò
"Vorresti?" una voce giunse al di sopra del forte brusio dei bevitori e Sienna si bloccò
Sonny si avvicinò ai due, facendo clic sul barista per un drink "chi è questa nuova amico Sienna?"
Si rifiutò di guardarlo "non sono affari tuoi" sbottò e si teneva una mano sul petto con aria beffarda
"Forza Sienna almeno presentaci" tese la mano a Isaiah "Sonny" disse "Sonny Capone" Isaiah spalancò gli occhi ma gli strinse la mano esitante
"Isaiah" mormorò, senza mai distogliere lo sguardo da Sienna. Era brava a nascondere le sue emozioni, a volte lo spaventava con la facilità con cui poteva alzare quella maschera, ma quello che lo spaventava di più era lo sguardo nei suoi occhi in quel momento
Era paura, mista a un po' di furia.
Sonny ora stava parlando a Sienna, la sua mano curata che stringeva il bicchiere così forte che le nocche che stavano diventando bianche.
"Sembra affezionato a te" le sibilò Sonny all'orecchio. "Non riesco a staccare gli occhi da te" disse leccando le sue labbra screpolate "sai cosa è successo l'ultima volta Sienna" la ragazza lanciò il suo sguardo gelido verso di lui
"Forse è perché non mi lascerai in pace" lei ricambiò in modo intelligente e lui ridacchiò sommessamente posandole una mano sulla coscia
"Non mi piace quando le persone hanno gli occhi su ciò che è mio" disse cupamente "forse dovrei prendere quei suoi occhi"
Sienna si sentì ribollire il sangue per la minaccia verso il suo amico, era una benedizione che Esme non fosse qui.
"Dovresti togliermi la mano di dosso" sollevò il coltello dall'altra coscia, posizionandolo discretamente sopra le nocche di lui "prima di perderla" Sonny rise, ma in effetti tolse la mano.
Ora Isaiah sapeva di potercela fare
ma questo era il figlio di Alfonse Capone, anche lui sospettava che l'uomo avesse lasciato il pub prima con l'accento americano, si allontanò di qualche passo quando vide Sienna tirare fuori il coltello e disse sottilmente al barista di portare Tommy o Arthur dalla stanza sul retro. Non aveva intenzione di lasciarla con questo psicopatico.
"Mi scusi amico" intervenne Isaiah "Credo che tu stia mettendo a disagio la signora" Sonny lo guardò semplicemente da capo a piedi sogghignando prima di tornare a Sienna
"Farai meglio a zittire questo ragazzo" lo avvertì e lei finalmente lo affrontò, alzandosi e guardandolo dritto negli occhi
"O cosa" lo sfidò, mantenendo la sua facciata da mollusco.
"Non vuoi fare di me un nemico tesoro" sorrise compiaciuto "non dopo che mi hai fatto passare dei guai per poi darti la caccia"
Isaiah si guardò intorno, freneticamente, ogni singola parola di Sonny gli faceva venire i brividi lungo la schiena
Che diavolo era successo con Sienna e questo ragazzo?
"Forse il tuo piccolo fidanzato dovrebbe lasciarci in pace?" Sonny disse con voce ribollente, facendo scorrere un coltello tra le dita, Isaiah stava per tirare un pugno contro l'uomo, ma con suo disprezzo Sienna annuì
"Isaiah penso che sarebbe meglio se tu aspettassi nel retrobottega" il suo tono lasciava poco o nessun spazio alle discussioni e Isaiah si rese subito conto che stava cercando di tirarlo fuori dai guai
"Non c'è modo" ha sputato ma lei gli ha appena lanciato uno sguardo con cui si è reso conto che non poteva discutere, sospirando infastidito, si è allontanato
Tutti gli uomini Shelby erano seduti intorno al tavolo quando Isaiah dall'aria preoccupata fece irruzione
"Tommy devi uscire allo scoperto" si affrettò "c'è questo ragazzo..... Sonny Capone, ha detto che si chiamava". "Penso che lui e Sienna abbiano una sorta di storia, non la lascerà lasciala in pace e non so cosa fare" Finn sembrò inorridito e spinse i suoi fratelli fuori strada irrompendo fuori dalla stanza appartata sul retro.
La vista che lo accolse lo fece sentire male. Sonny era fermo al bar con la pistola puntata al petto di Sienna. Se ciò non fosse già abbastanza grave, le sue parole lo scossero nel profondo
"Oh poverino, non hai le palle per farlo, vero?" Non poteva vedere la sua faccia ma sembrava quasi che stesse ridendo, incitandolo a continuare?
"Oh andiamo ragazzino" lo pungolava lui "solo una piccola stretta ed è tutto finito"
Finn aveva sentito abbastanza
"Hai un secondo per posare quella pistola" la sua voce risuonò attraverso il silenzio del pub e Sienna sentì un'onda calda attraversarla
L'uomo si voltò a guardare Finn, girandogli intorno minacciosamente "o cosa"
Ci furono tre clic individuali e all'improvviso Sonny Capone ebbe tre pistole puntate alla testa, con Arthur, Tommy e John in piedi intorno. L'americano scosse la testa
"Avresti dovuto dirmi quanto significavi per loro Principessa" ha schernito "I famosi Shelby" ha riso tra sé e sé alzando le mani "molto molto interessante"
"Va bene, non farò del male alla ragazza dei Blinders" disse indietreggiando lentamente verso la porta con tre pistole ancora puntate contro di lui "alla prossima volta principessa" e con questo se ne andò.
Sienna lanciò un'occhiata a Isaiah che non sapeva cosa dire, prima di trangugiare il suo drink e voltarsi per affrontare Finn dall'aria arrabbiata.
"Ciao Finn" ignorò la sua espressione furiosa guardando Arthur, Tommy e John "ciao ragazzi" derisero la sua indifferenza increduli.
Gli occhi di Finn erano fiammeggianti e la guardò per alcuni secondi prima di prenderle la mano e trascinarla verso la stanza sul retro ormai vuota, trascinandola dentro e chiudendo a chiave la porta
"Sai che devi davvero smetterla di farlo" inclinò la testa divertita "la gente parlerà"
"CHE CAZZO!" Finn le urlò "Sienna aveva una cazzo di pistola puntata contro di te e sembravi decisa a peggiorare le cose!" tremava di rabbia "chi diavolo è quello? Giuro su Dio che lo ucciderò, cazzo!"
Si avvicinò a lui, ogni secondo in cui gli mancava tornava indietro "ehi" disse in tono rassicurante "Sto bene-"
"Smettila di dirmi che stai bene!" Ha intervenuto "vai in guerra per questa fottuta famiglia ogni singolo fottuto giorno e ti aspetti che io creda che tu stia " bene "?" il suo tono era quasi condiscendente
Finn l'aveva sempre conosciuta meglio
"Sonny non mi avrebbe fatto del male, era solo arrabbiato" gli prese la mano di Finn che stava tremando" alzò il pugno tremante e lo baciò dolcemente.
"Perché Isaiah sembrava spaventato?" Ha insistito
Sienna poteva dirlo a Finn perchè non si sarebbe rilassato finché non gli avesse detto tutto. Non sopportava di mentirgli e lui l'avrebbe saputo se non gli avesse detto tutto comunque. Fece un respiro profondo
"Finn" disse lei gentilmente prendendo le sue mani tra le sue "guardami, ti amo" Finn mosse le mani per prenderle le guance
"Ti amo anche io" disse con fermezza "quindi per favore dimmi cosa sta succedendo" Sienna annuì
"Okay" fece una pausa "ma non sono più quella persona e non ne vado fiera" Finn la guardò con aria assente
"Sono andata in America per un po'" ha cercato di mantenere la voce morbida e non lasciare che la rabbia che aveva per l'uomo gocciolasse nelle sue parole "Sonny ed io siamo stati insieme per qualche mese" Finn strinse la mascella e Sienna alzò una mano per accarezzargli la guancia nel tentativo di calmarlo
Se era già arrabbiato, come avrebbe reagito al resto?
"Non si è mai fidato di me, mi seguiva quando non ero con lui, non mi ha permesso di vedere i miei amici, mi ha detto cosa potevo e non potevo mangiare" deglutì a fatica come se reprimesse i ricordi per la vergogna "Ha cercato di farmi diventare la persona che voleva, ero giovane e stupida e lui mi aveva convinto che nessuno mi avrebbe accettato in nessun altro modo" la derise "cazzo mi aveva seguita per mesi dopo essere tornata a Londra " guardò nella sua direzione "Mio padre sapeva che qualcuno mi stava pedinando, semplicemente non sapeva perché o cosa fosse successo"
Gli occhi di Finn erano grandi come piattini, Sienna poteva sentire fisicamente la furia che si stava espandendo in lui. Decise per ora che era meglio lasciare fuori l'omicidio della sua amica Fiona.
"Sienna dimmi che stai mentendo, cazzo" sputò velenosamente e lei scosse la testa. Espirò bruscamente e si staccò da lei portando le mani alla testa per impedire di colpire qualcosa
"Come ho detto non ne vado fiera" gli disse "Ero giovane e ingenua ma non ho detto tutto a mio padre perché gli avrebbe sparato a bruciapelo e dato inizio a una guerra che non poteva vincere" ha ragionato "motivo per cui non puoi dire a Tommy cosa è successo negli Stati Uniti"
Finn la guardò incredulo "non sei fottutamente seria?" Scattò. Sienna poteva dire dalle sue brevi frasi quanto fosse sottile l'ultima filo del suo controllo era.
"Sì, sono seria" disse in tono pacato "Non voglio che Tommy si metta in gioco per qualcosa che è successo mezzo decennio fa, perderà lo sai che lo farà, inoltre, posso gestire Sonny"
Finn non disse nulla per un po' mentre camminava su e giù, rifiutandosi di guardarla. All'improvviso sbatté il pugno contro il muro emettendo un urlo di rabbia mentre vi appoggiava la fronte.
Finn imprecò sottovoce ed espirò bruscamente. Dopo qualche minuto si voltò a guardarla, i suoi occhi azzurri quasi neri
"Non lo dirò a Tommy" chiunque sarebbe scappato a un miglio dal tono cupo della sua voce ma non Sienna "ma se lo vedo di nuovo vicino a te gli sbatto la testa contro un muro"
"Sto bene so badare a me stessa Finn" lo rassicurò, "e c'è qualcos'altro che devo dirti" si morse il labbro.
È stata una buona idea?
Finn non disse nulla ma le mandò un'occhiata dicendole di continuare
"Suo padre sta entrando in affari con Tommy" fece una smorfia alla vista di Finn che stringeva le nocche già ammaccate.
Si avvicinò e prese i suoi pugni nelle sue mani, dando un leggero bacio su entrambi
"Finn sto bene" disse lei dolcemente e lui chiuse gli occhi, guardando in basso. "Ehi, guardami"
Scosse la testa, prendendo le mani tra le sue "Sienna ogni volta che ti guardo, quello che mi hai detto prima mi si ripete nella testa e voglio solo andare là fuori e ucciderlo" sputò "Sarò dannato se lui ti farà male"
Sospirò "Finn, però non sono là fuori, sono qui con te" il suo tono era gentile e calmo e Finn si chiese come fosse la stessa ragazza che non dieci minuti prima aveva sfidato un gangster a spararle. "Finn, non ha intenzione di farmi del male di nuovo, okay? Quello che stavo per dirti era che mio padre mi ha spostati qui alla Manor House a poche strade dall'altra parte-" Finn spalancò gli occhi per guardarla finalmente "se è così quello di cui sei preoccupato, non è perché non solo mio padre e i suoi uomini saranno qui più spesso, ma ho anche Tommy e il resto di te" lo rassicurò "questo potrebbe significare che ci vedremo più spesso, ma suppongo di poterlo quasi tollerare", ha scherzato
Finn rimase in silenzio per alcuni istanti prima di attirarla in un bacio, non era affamato come i loro soliti baci ma lento e appassionato come la sua vita dipendeva da questo. Non appena si è allontanato non le ha dato la possibilità di mettere una distanza tra loro prima di strattonarla in un forte abbraccio
"Ti amo così tanto, cazzo" sussurrò e lei sorrise, mostrando il suo lato morbido che esisteva solo intorno a lui mentre si rannicchiava nel suo petto
"Ti amo anch'io Finn" la porta si aprì ma Finn continuava a non lasciarla andare
"Prendete una stanza voi due" Arthur ridacchiò e Finn alzò il dito in risposta
"Abbiamo fatto Arthur"