† Since we were 18 † -Larry S...

By itsyourgirlMM

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《Mossi leggermente le labbra per intensificare il bacio, Louis mi leccò il labbro e quasi come se fosse autom... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
•Capitolo 3•
•Capitolo 4•
•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 12•
•Capitolo 13•
•Capitolo 14•
•Capitolo 15•
•Capitolo 16•
•Capitolo 17•
•Capitolo 18•
•Capitolo 19•
•Capitolo 20•
•Capitolo 21•
•Capitolo 22•
•Capitolo 23•
•Capitolo 24•
•Capitolo 25•
•Capitolo 27•
•Capitolo 28•
•Capitolo 29•
•Capitolo 30•
•Capitolo 31•
•Capitolo 32•
•Capitolo 33•
•Capitolo 34•
•Capitolo 35•
•Capitolo 36•
•Capitolo 37•
•Capitolo 38•
•Capitolo 39•
•Capitolo 40•
•Epilogo•
•Ringraziamenti e novità•
•Epilogo II•
•Epilogo III•
Avviso!
• Spin-off: Cosa è successo ad Eleanor?•
Avviso

•Capitolo 26•

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By itsyourgirlMM

Ho aspettato il capitolo del colpo di scena per dedicarlo a elepaki . Grazie genuinamente per tutti i tuoi commenti, che sono i miei preferiti. Grazie per aver supportato questa storia dall'inizio, dandomi forza nei momenti in cui non sapevo se continuare o no e rafforzandomi quando invece non avevo dubbi sulla storia.
E un enorme grazie a tutti voi. Love you all x

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"Harry... Prima di dirti tutta la storia io devo dirti una cosa. Ti ho mentito quando ci siamo incontrati, io ero già gay..." disse dispiaciuto.

Lo guardavo negli occhi ancora elaborando cosa aveva detto, accorgendomi che mi aveva mentito dall'inizio. E io invece ci ero caduto, gli avevo dato tutto, ci avevo fatto l'amore... Dio, che stupido che sono.

"Continua." dissi gelido.

"Harry, reagisci ti prego. Ti ho deluso, vero?" mi chiese, la voce tratteggiata come se stesse a momenti per piangere di nuovo.

"No, no... Tu continua." mormorai, i miei occhi perforavano la sua anima. Dovevo capire se lui fosse sincero.

"Uhm... okay," prese un grande sospiro e continuò "Quando ero al liceo, precisamente il terzo liceo, mi resi conto che ero gay. Me ne resi conto a causa di Stan, che era apertamente bisex da molto tempo. Lui mi corteggiava e io lo respingevo dal primo anno perché mi avevano detto che lui usava tutti i suoi ragazzi e ragazze e che era una persona orribile e principalmente perché pensavo di essere eterosessuale. Poi mi chiese di diventare suo amico, dicendomi che io ero il più bello e mi voleva solo vicino e io mi sentivo... speciale quindi accettai e diventammo amici. Anche Stan era considerabile un bel ragazzo, perciò da quando diventammo amici io incominciai a considerare l'idea di dargli una possibilità ed era strano per me pensarlo, ma volevo provare. Un giorno cedetti alle sue avance mentre eravamo a casa sua a fare i compiti, lui mi baciò e mi disse tutte cose dolci, tra cui il fatto che non mi avrebbe mai lasciato. E io gli credevo. Il nostro rapporto migliorava sempre più, lui era sempre più dolce e tenero su ogni cosa che facevamo insieme ma ti giuro Harry che mai e poi mai ci siamo tolti i vestiti di dosso, non pensare a quello che hai sentito da lui, è tutto falso." sospirò profondamente per poi riprendere:

"Più eravamo vicini e più volevo dire tutto ai miei genitori perché pensavo di amarlo. Un giorno, perciò, dissi a Stan che volevo fare coming out e lui mi supportava e diceva che mi avrebbe aiutato, ma quando lo dicemmo a mia madre e mio padre, loro andarono su tutte le furie da omofobi qual sono... Mi buttarono fuori di casa insieme a Stan e mi dissero che non volevano più vedermi. Stan mi lasciò quella sera stessa, mi diede gli schiaffi e mi disse che avrei dovuto dirgli dell'omofobia dei miei genitori. Mentre se ne andava continuava a ripetere che per una scopata avrebbe potuto scegliere una persona meno problematica. Quella sera mi crollò tutto il mondo addosso." ormai stava piangendo, lo attirai tra le mie braccia e gli posai un bacio sulla testa e lui proseguì con la voce meno rovinata dai singhiozzi.

"Andai a stare da mio cugino Ed, in fondo avevo solo 16 anni non potevo mica restsre in mezzo alla strada... Un giorno mio padre mi contattò due anni dopo, quando ero in quinto superiore, e mi disse di andare a casa. Intanto avevo sempre avuto ragazze ma così facendo stavo nascondendo ciò che in realtà ero. Felice dal fatto che mio padre mi avesse chiamato, tornai a casa e lo ritrovai con il padre di Eleanor e..." la sua voce si spezzò a questo punto.

"E cosa?" chiesi, continuando ad accarezzarlo dolcemente.

"E ora sono costretto a stare con Eleanor..." disse e una lacrima scese di nuovo sul suo viso.

Stemmo qualche secondo in silenzio, qualche secondo che mi servì per elaborare il tutto. Louis mi aveva mentito, ma probabilmente aveva problemi a parlare di questo e apprezzavo il fatto che si fosse aperto con me.

"Dopo, sono venuto al college. Pensavo che avessi dimenticato la faccenda dei ragazzi finchè non ti vidi. Diamine Harry tu mi hai fottuto il cervello. Volevo provare se io fossi ancora attratto dai ragazzi e ti baciai quel giorno in classe e solo Dio sa quanto mi piacque. Ne volevo ancora e ancora e ancora. All'inizio non pensavo di avere intenzioni serie, ma ora so per certo che sei la cosa migliore che mi sia mai capitata." si girò a guardarmi negli occhi e mi sorrise leggermente.

I suoi occhi mi chiedevano perdono e le sue labbra mi tentavano a causa della vicinanza. Gli passai una mano tra i capelli e la ritrassi subito ma lui la prese e intrecciò le sue dita alle sue.

"Ti amo." sussurrò continuando a guardarmi negli occhi.

"Ti amo anche io, tanto." risposi sentendomi così legato al ragazzo di fronte a me.

"Ma?" chiese intimorito.

"Niente ma, Lou, ti amo e basta." lui sorrise e mi accarezzò una guancia, facendo sostare il pollice della stessa mano sul mio labbro inferiore.

Si avvicinò e mi baciò, leccando il labbro inferiore per chiedere l'accesso tra le mie labbra che subito permisi. Le nostre lingue si accarezzavano, si sfioravano e creavano le sensazioni perfette nel mio stomaco, dove sciami di farfalle avevano sede. Si staccò e mi diede un altro piccolo bacio a stampo per poi stringermi tra le sue braccia.

"Grazie per aver capito piccolo, sei davvero la cosa migliore del mondo." mi si gonfiò il cuore nel sentire come mi aveva chiamato e tutto quello che mi aveva detto.

"Piccolo? Abbiamo la stessa età caro il mio papino." lo presi in giro e lui rise. (A/N= so che nella vita reale non hanno la stessa età, è adattato e hanno entrambi 18 anni.)

"Rimarrai lo stesso il mio piccolo per me." sussurrò e sorrise, amavo vedere quel sorriso e quella scintilla vispa negli occhi al posto di quelle lacrime.

"È bello essere il tuo piccolo." confessai, e lui mi strinse ancora di più tra le sue braccia.

E anche se la notte cambiò, oscillando tra la litigata e le cose dolci, non avrebbe mai cambiato me e lui.

***
DRIIIIIIN

"Un giorno quella sveglia la brucerò." farfugliò Louis nel sonno spegnendo la Marimba del suo iPhone.

"Buongiorno." ridacchiai pigramente.

"Harreh, ben svegliato." si avvicinò e premette le sue labbra alle mie.

"Vado a fare una doccia." disse e prese dei vestiti e un paio di boxer.

Subito mi venne in mente la sera precedente, il fatto che si fosse aperto definitivamente con me. Ero così felice per questo, lo amavo ancora di più per essersi fidato di me. Non mi pentivo di niente di quello che avevo fatto, non ero arrabbiato con lui per avermi mentito. Semplicemente lo amavo di più.

La suoneria del mio cellulare mi fece distrarre dai miei pensieri.

"Harry Styles." risposi al cellulare.

"Harry, tesoro, sono la mamma." mi disse e io improvvisamente mi ricordai che mia mamma non sapeva niente di me e Louis.

"Che c'è mamma? È successo qualcosa?" chiesi preoccupato.

"No, mi mancava solo il mio bambino..." eccola, lei e la sua iperprotettività.

"Oh, anche tu mi manchi." dissi nel frattempo che Louis usciva dal bagno e sembrava irritato dal fatto che avessi detto quella frase a qualcuno così decisi di stuzzicarlo un po'.

"Non sai quanta voglia ho di abbracciarti e di stare con te per un po'." Louis si scaldava sempre di più.

"Oh anch'io tesoro!" esclamò dal telefono.
"Ora devo andare, a presto!" la congedai e riattaccai, Louis sembrava davvero irritato.

"Chi cazzo era?" disse stringendo la mascella e cercando di restare calmo.
"Era mia madre." rivelai, guardandolo dal basso e sbattendo le ciglia più volte.

"Piccolo figlio di puttana." disse e si buttò su di me, pressandomi contro il morbido materasso, io ridacchiai. Ero riuscito nel mio intento.

"Dai non dire così, amo vederti geloso." sorrisi compiaciuto e risi ancora, lui ridacchiò. "E io amo vederti sotto di me, sul letto." sussurrò al mio orecchio.

Alzai gli occhi al cielo, "Sei un tale pervertito." sbottai e lui rise.

"Un pervertito che ti ama." precisò e mi baciò, le nostre lingue a fare l'amore.

"Ti amo anch'io. Ora fammi fare una doccia." dissi sorridendo e staccandomi e qualche minuto dopo ero sotto la doccia.

***

"È fantastico Niall!" dissi al biondo, felice per il fatto che si fosse fidanzato con Tracy. Aveva fatto prima di me alla fine, questo stronzetto che mi ascoltava ogni volta che mi lamentavo del fatto che lei non mi pensasse.

"Sicuro che a te vada bene?" domandò insicuro, i suoi occhi azzurri spaventati.

"Mi va perfettamente bene." sorrisi. Non fingevo o cosa, io amavo Louis e gli altri erano in secondo piano.

"Grazie Haz!" mi abbracciò subito e io sorrisi al gesto, il piccolo dolce Niall non falliva mai a farmi sorridere.

"Ciao ragazzi!" dissero Zayn e poi Liam quando si sedettero al nostro stesso tavolo per fare colazione.

"Che bella giornata di sole!" sottolineò Zayn e tutti concordammo con lui.

"Dovremmo fare qualcosa oggi pomeriggio." propose Liam, e tutti farfugliammo una specie di "sì".

"Golf?" disse Niall e noi tutti ci mostrammo in favore con versetti di acconsenso e sorrisi.

"Bene, è deciso. Alle 17 vicino alla macchina di Zayn." concluse Liam, a quel punto finimmo la colazione in chiacchiere abituali e poi andammo tutti in classe.

***

"Come sono andate le lezioni?" chiese Louis, eravamo stesi sul letto a guardare la tv ma non facendolo realmente, e usandola solo come scusa per fare qualcosa.

"Bene, a te?" gli chiesi.

"Tutto okay." sorrise morbidamente e si voltò verso di me, baciandomi la fronte.
Passò qualche secondo in cui non dicemmo niente, e mi beai del calore che il suo corpo mi infondeva.

"Lou?" lo chiamai.

"Sì, Harry?" rispose.

"Se abbiamo la stessa età perché sei un anno avanti?" chiesi avendolo realizzato appena.

"Sono avanti di un anno con gli studi, niente di che." alzò le spalle e io mi diedi dello stupido per non averci pensato.

"Oh." dissi solo, "Comunque dopo esco con Niall, Liam e Zayn." aggiunsi.

"Cosa?! Perché non me l'avevi detto?" si irritò un po'.

"Scusami? Sei per caso il mio ragazzo?" lo stuzzicai, sapendo che ci comportavamo comunque come se fossimo fidanzati.

"No, hai ragione. Dovremmo rimediare." mi assecondò e io mi avvicinai e mi sedetti a cavalcioni su di lui.

"Come pensi che potremmo rimediare?" mi morsi il labbro frustrato per la vicinanza delle nostre labbra.

"Io..." i suoi occhi erano pieni di elettricità e vivacità, avevo così tanta voglia di baciarlo ma non potevo, dovevo continuare il mio gioco. Mi avvicinai a lui piano piano e--

"HARRY! PREPARATI!" urlò Niall entrando e io subito scesi dalle gambe di Louis e imprecai sottovoce.

"Niall, ti prego! Si bussa alla fottuta porta." forse lo aggredii ma lui ridacchiò.

"Come vuoi honey, ma dobbiamo andare." disse Niall, Louis invece se la rideva.

Mi aggiustai velocemente i capelli, ed ero pronto per andare con i ragazzi a giocare a golf.

"Ciao Lou." sussurrai prima di andarmene e pressai le labbra sulle sue che era ancora seduto sul letto. "Ciao Harreh" rispose ancora divertito.

Niall sembrava intenerito da noi, ma comunque mi trascinò fuori dalla porta fino al parcheggio.

"Dobbiamo parlare di un paio di cose in modo serio." disse Niall, quando eravamo ancora a quattr'occhi e mi incominciai a preoccupare.

Cosa dovevo aspettarmi?

HELLO!
Niente da dirvi, spero solo che vi piaccia.

P.S.: Dici sempre che non aggiorno in fretta elepaki ma nel capitolo dedicato a te ce l'ho fatta ANAMI.
GOODBYE TO Y'ALL

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