30 prime volte con te {BL}

By jadeNeptune

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Sam e Cory non potrebbero essere più diversi, ma conoscendosi dall'infanzia hanno imparato ad amalgamare le l... More

2 anni - prima parola
4 anni - prima volta in piscina
5 anni - Primo mostro sconfitto
8 anni - prima paghetta
10 anni - prima volta in tenda
11 anni - saltare scuola per la prima volta
12 anni - prima lettera d'amore
13 anni - prima rissa
14 anni - Primo bacio
15 anni - primo crossdressing
16 anni - prima volta ubriaco
17 anni - il primo litigio
17 anni - prima dichiarazione
17 anni - first date
18 anni - prima emergenza
18 anni - prima volta
19 anni - il primo anello
19 anni - primo giorno al college
20 anni - primo tatoo
21 anni - il primo egoismo
22 anni - Primo animale domestico
22 anni - prima casa
23 anni - prima cerimonia
24 anni - prima cena con i colleghi
25 anni - primo incontro
27 anni - primo figlio
27 anni - prima influenza
28 anni - prima festa del papà
Epilogo

6 anni - prima volta senza rotelle

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By jadeNeptune

Essere al parco significa che Cory deve convidivere le attenzioni di Sam con altri bambini e nonostante sia una cosa che sta imparando a fare visto che hanno iniziato la scuola e sono in due classi diverse, aveva sperato che almeno nel weekend il corvino sarebbe stato tutto per lui.

Brianna, invece, aveva suggerito di uscire data la bella giornata e Sam, che ha da poco ricevuto una bicicletta rossa come regalo di compleanno, ne ha approfittato per suggerire un giro nel parco in modo da mostrare a Cory quant'è migliorato.

Il fatto che Sam ci tenga sempre a coinvolgerlo in ogni cosa che fa lo rende contento, soprattutto ora che si sta facendo altri amici, vista la sua innata capacità di attirare le persone a sè ed infatti nè lui nè Brianna si stupiscono quando vengono circondati da un capannello di bambini, attirati dalla bici e dal sorriso del suo proprietario.

"Wooah, la tua bici è tutta rossa!" Esclama uno.

"È il mio colore preferito" esclama Sam, battendo una mano sul caschetto per far notare l'abbinamento.

"Posso provarla?" Chiede un altro.

"Certo! Non rovinarla, però".

Subito gli altri bambini si mettono in fila aspettando il proprio turno e mentre Sam li osserva orgoglioso, al suo fianco Cory nasconde una smorfia.

Ovviamente anche lui l'ha già provata, ma il pensiero che degli estranei condividano qualcosa che appartiene a Sam non gli piace.

"Perchè quella faccia?" Gli domanda il corvino.

"Quale faccia?".

"Quella che stai facendo."

"Non sto facendo nessuna faccia" si difende.

"Sì invece! Ti sei fatto venire le grinze alla fronte come tutte le volte che non ti piace qualcosa".

"Non è vero" sbuffa voltandosi dall'altra parte. Sente su di sè lo sguardo del più piccolo ma non cede.

"Ok" esclama Sam d'un tratto battendo le mani. "Tenpo di ridarmi la mia bici".

Un coro di lamenti lo fa ridere, ma il proprietario si ricongiunge con il suo mezzo senza intoppi.

"Perchè non giochiamo a guardie e ladri?" Proprone un bambino. "Sam fa la guardia che ci rincorre sulla macchina della polizia e noi dobbiamo scappare".

Gli altri concordano eccitati.

"Bella idea! Ci stiamo!" Esulta Sam sedendosi sul sellino. "Vieni Cory!".

"Cosa?".

"Noi siamo le guardie".

"No, tu sei la guardia. Sei tu che hai la bici" rettifica.

"Ma io voglio farlo con te".

"Non possiamo" dice Cory triste, ma avrebbe dovuto saperlo che nemmeno quelle due parole possono fermare il suo migliore amico.

Sam infatti scende dalla bici e si mette ad ispezionarla picchiettandosi un dito sul mento. Le gira attorno un paio di volte e quando il suo sguardo si illumina Cory capisce che gli è venuta un'idea.

"Vieni qui" dice infatti ed il moro si avvicina titubante.

Lui si toglie il caschetto e glielo fa indossare, premurandosi di allacciarglielo sotto il mento. "Serve più a te che a me" sorride.

"Perchè?".

"Perchè tu sarai le mie mani!".

Torna a sedersi e si volta verso di lui.
"Salta su dietro di me" lo istruisce. "Metti i piedi sui pezzi che attaccano le rotelle alla bici ed aggrappati alle mie spalle".

"Non credo sia una buona idea".

"Infatti è una fantastica idea".

"Non è sicuro" costata.

"Aww dai Cory".

"Se non lo fa lui, posso farlo io?" Si propone un bambino.

"No" mette il broncio Sam, "i poliziotti sono sempre in coppia ed io faccio coppia solo con Cory".

E quelle parole bastano a convincelo.

Dopo qualche arrangiamento la coppia è pronta e i bambini iniziano a sparpagliarsi per il parco aspettando di essere rincorsi.

"Sei pronto?"

"Sì"

"E allora si parteeee!".
Sam inizia a pedalare, ma la bici non si muove. "Cos-" la risata squillante di Brianna cattura la sua attenzione, mentre la guarda avvicinarsi.

"Siete troppo pesanti in due" commenta divertita.

"Ma io voglio farlo insieme a lui" si lamenta il figlio, piacchiando le mani sul volante.

"Posso darti la spinta per farti partire" propone la donna, "ma poi devi pedalare più forte se vuoi continuare a farlo e ci vuole molta forza. Sei sicuro di potercela fare?"

Lui annuisce veemente. "Ce la faccio. Sono forte" dice colpendosi il petto.

"Bravo il mio bimbo grande" e gli scompiglia i capelli.

Raggira la bici, allungando le braccia ai lati del corpo di Cory per toccare il seggiolino.

"Tieniti forte, Cory" gli suggerisce.

"Ok" ed intensifica la presa sulle spalle dell'amico, esibendosi in un piccolo sorriso ansioso.

Se fossero venuti con sua mamma non avrebbero mai ottenuto il permesso di fare una cosa del genere, ma Brianna è uno spirito libero come il figlio e finchè le conseguenze delle loro scelte non provocano gravi danni, è disposta ad assecondarli nel fare nuove esperienze.

"Pronti?" E li spinge per qualche metro, poi le sue mani lasciano l'appiglio restando comunque vicine finchè il figlio non si stabilizza, allontanandosi solo quando lo vede sfrecciare via.

Sam ride felice, facendo rilassate Cory ed i due cominciano l'inseguimento.

Per la maggior parte del pomeriggio giocano in questo modo, ma verso le cinque arriva l'affronto.

"Non è giusto!" Si arrabbia un bambino, "sono capaci tutti a vincere su una bici con le rotelle".

"Lo dici solo perchè sei sempre il primo che viene catturato" ribatte un altro.

"Non lo dico per quello! Lo dico perchè è contro le regole".

"Non esiste questa regola in guardie e ladri" dice un altro.

"Quando si gioca con le bici sì!".

Alcuni borbottano irritati.

Cory lo guarda annoiato. "Cosa dovremmo fare allora?".

"Togliere le rotelle" replica soddisfatto mettendosi le mani sui fianchi. "O giocare senza bici".

"D'accordo" alza le spalle il moro scendendo nello stesso istante in cui Sam dice: "Va bene, mi faccio togliere le rotelle".

I due si osservano neravigliati.

"Vuoi andare senza rotelle?!"/"Perchè giocare senza bici?" Dicono di nuovo insieme e qualcuno tra i bambini ridacchia.

"Non sei mai andato senza rotelle" gli fa presente Cory.

"Ci provo adesso".

"Ma è pericoloso, devi far pratica prima".

"Faccio pratica ora" e senza aspettare una risposta, afferra la bici e corre verso sua mamma spiegandole la situazione.

Brianna ascolta interessata, poi estrae dalla borsa un cacciavite e si accuccia accanto alla bici. Bene, quindi anche le aveva immaginato che se sfidato suo figlio avrebbe voluto togliere le rotelle.

Cory sospira e s'incammina verso di loro con l'intenzione di dissuaderli entrambi. Perchè tra i tre deve essere lui quello responsabile?

"Sei sicuro? La bici sarà molto più instabile di prima se non ci metti il giusto peso..."

"Lo so, ma c'è Cory con me e lui non non mi farà cadere, vero?" E quel sorriso a trentadue denti fa capitolare ogni protesta.

"Certo che no" si ritrova a dire, beccandosi un pollice in su.

Tolte le rotelle, Sam risale in sella accorgendosi subito della differenza.
Cory si posiziona subito al suo fianco e Brianna alle sue spalle.

"Tu pedala come prima e cerca di tenere il manubrio dritto, ok scimmietta?".

Lui annuisce ed il trio parte.

I primi metri sono orribili: la bici oscilla troppo e sembra andare dove voglia lei, nonostante Sam cerchi di manovrarla.
Quando Cory nota che è troppo sbilanciato, afferra con la destra il manubrio accanto alla sua mano e l'altra gliela appoggia sulla schiena.

"Ti aiuto io".

Sam sorride di nuovo.

Ora che è di nuovo in equilibrio e sta entrando in confidenza con quella sensazione, Brianna spinge più forte aumentando la velocità.

"Mamma lascia!" Urla Sam quando lui e Cory acquistano il giusto ritmo.
Lei obbedisce, ma loro resistono solo qualche metro prima di fare una mossa sbagliata e ribaltarsi, schiacciando la bici tra i loro corpi.

"Sam! Ti sei fatto male?" Si preoccupa il moro affrettandosi a rimettersi in piedi per aiutarlo a districarsi dal mezzo.

"No" ridacchia accettando la sua mano e spazzandosi i pantaloni dalla polvere. "Solo qualche graffio" e mostra i palmi arrossati.

Cory sbarra gli occhi e lo afferra per un polso trascinandolo alla fontanella. "Devi lavarle subito se no fa infezione dice mamma".

Brianna è accanto a loro, assicurandosi che davvero non si siano fatti nulla. Poi asciuga loro le manine e sistema il caschetto che è tornato in testa al figlio.

"Vuoi riprovare?".

"Sì, stavolta ce la faccio".

Sam scopre purtroppo che non gli basta una sola volta, visto che dopo altre quattro cadute e una marea di fermate, non è ancora riuscito a pedalare da solo.

Sbuffa appoggiando la testa al manubrio. "Perchè non ci riesco?".

"Ci vuol pazienza e tanta pratica" gli accarezza la schiena Brianna. "Non sempre riuscirai a fare le cose al primo colpo, ma non ti devi arrabbiare per questo" e gli passa la borraccia che Sam svuota velocemente ridandogliela vuota.
"Restate qui che vado a riempirla".

"Vado io" si offre Cory correndo verso la fontanella.

"Ehi" lo richiama il bambino di prima, ma lui lo ignora.

"Ehi, guardami!".

"Cosa vuoi?".

"Non mi piace il tuo amico. Si crede migliore di tutti perchè ha una bici".

"Non è vero... ma è vero che è migliore di te".

Il bimbo diventa rosso di rabbia. "Cosa hai detto!?".

"Ho detto che Sam è migliore di te".

Lui fa per avvicinarsi, ma Cory lo blocca con uno schizzo d'acqua.

"Tu!" Sbotta, "adesso me la paghi!".

Falcia la distanza che li separa ed alza un pugno che costringe Cory a rannicchiarsi e chiudere gli occhi, ma poco prima dell'impatto una voce li interrompe.

"FATEEEEEE LARGOOOOO! NON RIESCOOO A FERMARMIIII!"

Il bambino sbarra gli occhi ed indietreggia spaventato, ma ormai Sam gli è addosso. Perde l'equilibrio e cade su di lui, facendo cadere entrambi sull'erba.

"Ce la stavo facendo, uffa!" Sbuffa mostrando il suo broncio migliore.

"Mammaaaaa!!!" Si mette a piangere il bambino scappando via e facendolo scoppiare a ridere.

"Stai bene?" Gli si avvicina Cory.

"Mai stato meglio" gli sorride. "Tu stai bene?".

Lui annuisce.

"Un pezzettino più a sinistra e l'avrei centrato in pieno" soffia ricevendo un coppino dalla madre.

"Non si fanno queste cose" lo rimprovera bonariamente.

"Vaaa beneee" scrolla le spalle facendo un occhiolino al suo amico che scuote la testa divertito.

"Forza torniamo a casa, si sta facendo tardi".

"Alla fine sei riuscito a pedalare senza di me" commenta Cory.

"Perchè dovevo raggiungerti" replica Sam come se fosse la cosa più naturale del mondo, "quando sei in pericolo ti raggiungerò sempre" gli promette stringendogli la mano.

"Mn. Anche io".

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