La vita è ... imprevedibile

By Jpcpc79

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"La vita è ciò che accade quando sei tutto intento a fare altri piani" "Sono Elisabeth, Lizie per mia sorella... More

ringraziamenti
Personaggi
Risveglio alla tana
Verso la coppa del mondo di quidditch
1 Settembre 1994
Il banchetto
il primo giorno da prefetto
La prima passeggiata notturna
il club delle donne
Confidenze in piena notte
Partener inaspettati
in riva al lago
pomeriggio con Alex e serata inaspettata
Arrivi e compleanni
Campioni, lettera e pensieri
Il campione di Tassorosso
"Non fare l'Idiota!"
La prima prova
Allora è vero... ti alleni con Krum!!!
Inviti
Buon Natale... con regali inaspettati
Il ballo del ceppo!
Vivere un sogno
Conversazioni rubate
La seconda prova
"Buon compleanno Eli !"
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
G.U.F.O.
La terza prova
Al San Mungo
Attesa
Dolce risveglio
Amici al San Mungo
In vacanza con gli amici
Cena di Famiglia
Pomeriggio d'estate tra novità e ricordi
Riunione di Serpeverde
Un altro anno inizia
Provini e ...
Confronti
Alla testa di porco e nuovi problemi
Il compleanno di Cedric
Una decisione importante
Una strana lezione
Il primo incontro dell'esercito di Silente
Grifondoro Vs Serpeverde
Pensieri e risposte
Attacco ad Alex
Il compito assegnato
Un buongiorno particolare
Le vacanze di natale iniziano
Giorni di festa e di famiglia
Sfida tra casate
Al Quartier Generale dell'ordine della Fenice
Alla ricerca di risposte
Melinda Warren
Rientro a scuola
Percezione di sé
La tempesta perfetta
Arrivederci
Rapimento e tortura
"Forza piccola apri gli occhi"
il mondo di nuovo a colori
La squadra di salvataggio
La seconda guerra inizia
Traguardi e festeggiamenti
nuovi inizi e vecchi amici
Segreti
Caposcuola
Nuove Prove
Uragano Maecy
Frammenti di cuore
Porto Sicuro
...Battiti...
Natale al Lumaclub
Ritrovarsi
Alex... cuore e cervello
Il legame tra sorelle
Lettere
Vittorie e sconfitte
Morte
... non la fine
Addio al Nubilato!
Missione "7 Harry"
Festa rovinata
Cicatrici e amore
rialzarsi più forti
Promesse
Cambiare strada?
sotto attacco
Lacrime
2 maggio 1998
"attraverso la notte per vedere insieme l'alba"
Cura
Il matrimonio di Alex
2 Agosto 1999
Epilogo
ringraziamenti finali
capitolo bonus - se la storia fosse stata scritta da Cedric

Nuova avventura

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By Jpcpc79

"Alex" sussurro delicatamente entrando in camera sua, possibile stia dormendo ancora "mhmmm cosa c'è Lizie." Mugugna in risposta "Volevo un tuo parere, azzurra o lilla?" Alzo le due magliette che vorrei indossare oggi, Alex si gira e continua a dormire. ​ "Dai Ale, azzurra o lilla è importante!"​ Continuo più decisa, lei ridacchia "Lizie ma è uguale non guarderanno come sei vestita, comunque azzurra. Ora lasciami dormire che ho avuto una settimana pesante" mi congeda con un segno della mano, chiaro messaggio che devo lasciare la sua stanza in un modo o nell'altro. "Ti voglio bene" le rispondo ridendo ed esco per finire di prepararmi. Neelix mi corre incontro mentre, schiacciando le dita, sta riordinando libri e vestiti sparsi in giro da Alex "Signorina Elisabeth, vorrebbe la colazione?" Domanda servizievole, "sì grazie, direi un caffè con latte e cacao, ho bisogno di energia." L'elfo di mia sorella fa un inchino e si mette al lavoro, sfornando anche dei muffin buonissimi. "Kalien sta sistemando casa di Ced, ma se serve viene qui dopo" confesso a Neelix carezzando la sua testolina. "Tranquilla Signorina, me la cavo da solo" risponde fiero l'elfo.

Scarabocchio due righe ad Alex e, finita la colazione, mi avvio al San Mungo super emozionata. Arrivata davanti alla vetrata del grande magazzino abbandonato Purge & Dowse Ltd. Respiro, mi posiziono fiera eD entro, felice che papà abbia approvato la mia scelta di vederlo dopo l'incontro. Giunta alla sala entro scorgendo già alcune persone presenti. Noto un giovane ragazzo abbronzato e pieno di lentiggini, capelli lunghi castani e parlata spigliata, dall'accento sembra americano, che conversa con una ragazzina minuta, dal naso a punta che mi ricorda molto Fleur nei modi e nel suo modo di parlare. Dall'altra parte c'è un ragazzo arcigno che scribacchia su una pergamena e poi c'è una ragazza molto carina dai lunghi capelli biondi che sorride a tutti. Un volto che non mi è nuovo, "Buongiorno, ha bisogno signorina o è in gita?" Mi richiama una vecchia signora seduta al tavolo, sguardo severo e crocchia di capelli che ricorda nido di uccello, "Buongiorno a tutti, mi scuso sono Elisabeth Kinghore, sono qui per l'incontro di benvenuto" rispondo timidamente mentre gli occhi di tutti mi fissano. Mentalmente mi maledico per non aver pensato di aspettare Dave nell'atrio.

"Piacere, io sono Petra Dankworth, responsabile del San Mungo e responsabile dei tirocinanti. ​ Compili questi fogli per favore" mi risponde con tono asciutto passandomi una serie di moduli da compilare. Decido di sedermi vicino alla ragazza bionda "Piacere Elisabeth" dico sorridente e porgendo la mano "Anna Kepner" sgrano gli occhi sorpresa "so chi sei. Ecco perché ti avevo già visto. Sei la campionessa mondiale di pattinaggio su ghiaccio" Rispondo entusiasta facendola arrossire un pochino. "In persona", mi risponde felice, "visto il periodo di guerra che si sta avvicinando, ho pensato che fosse meglio dedicarsi a qualcosa di utile. Tu pattini?" Mi domanda curiosa. "No sono una frana, ma sono pronta ad imparare con te!" Rido trascinandola. L'arrivo di Dave e Cho interrompe la conversazione, entrambi i miei compagni mi salutano e, ritirati i moduli, si siedono con noi. "Buongiorno belle donne. Dave Montague piacere" dice poi rivolto ad Anna, sfoderando il suo sorriso migliore, facendomi ridere insieme a Cho.

Alle 9.30 esatte le porte si chiudono come per magia, "questa è più precisa della McGranitt" ridacchia Dave. Petra Dankworth si alza e ci scruta con attenzione, "sono molto felice di vedere tante facce sorridenti ora, ma come sarete tra qualche mese? Quello voglio sapere. Il fatto che siate qui solo in nove dovrebbe farvi capire che siete dei privilegiati​, ma anche, che al San Mungo accettiamo solo i migliori. Siatene fieri. Da domani inizierete il vostro lavoro in corsia oltre che nelle aule e laboratori. ​Ogni venerdì mattina, avrete tre ore di lezione teorica a seconda del reparto in cui lavorerete. Ogni quattro mesi verrete spostati in modo da poter valutare per quale specializzazione sarete più idonei. Il passaggio all'anno di tirocinio successivo sarà dato dal superamento degli esami e dai rapporti dei vostri tutor. Prima di fare il quadrimestre al reparto malattie magiche dovrete sottoporvi ad una serie di profilassi per le malattie infettive e pericolose. Tutti dovrete poi prestare delle ore al nostro pronto soccorso, che inizia a essere invaso sempre più in questo periodo. Per i tre studenti di Hogwarts non sarà necessario aggiungere ore di laboratorio di Pozioni, la preparazione è sempre stata più che eccellente, stesso discorso vale per Lei signorina Kepner, la preparazione che della scuola di Koldovstoretz è indiscutibile. ​ Ora se non ci sono domande, ​ vi porterei ai vostri spogliatoi e a mostrare tutto l'edificio". Arrivati nei sotterranei inizia il viaggio con le procedure da eseguire "accedendo dall'esterno con il vostro badge, vi troverete qui. Questo lo spogliatoio, gli armadietti del primo anno sono in questa corsia. A destra quelli degli uomini, con un colpo di bacchetta fa apparire i tre nomi dei ragazzi, e a sinistra per le ragazze. Sfioro l'armadietto con il mio nome e il pensiero corre a Julian. "Non vedo l'ora di vederlo appeso al tuo armadietto" aveva scritto nel bigliettino a Natale prima di rapirmi. Forse per vedere se sono entrata qui è venuto in zona, un brivido mi corre lungo la spina dorsale, Dave appoggia la sua mano sulla mia schiena e sussurra "tutto bene? Sono qui, se serve" sorrido annuisco e proseguo nel tour di questo ospedale che conosco nei minimi dettagli.

Non c'è guaritore che non mi saluti e mi sorrida, cosa che noto non piace molto ad alcuni compagni. Rientrati nell'aula di formazione riceviamo le ultime informazioni, "Da domani mattina quindi sarete in forza al nostro staff operativo, ​ vi voglio pronti per le otto, divisa in ordine, pulita e con il vostro nome e la scritta tirocinante ben in vista, ​ per chi di voi ha i capelli lunghi devono essere tenuti legati e ordinati. Ora siccome abbiamo solo tre uomini quest'anno sarete cavalieri di due ragazze a testa il Signor Montague, insieme alla signorina Kepner e la signorina Moreau inizierà dal reparto ferite da incantesimo. ​ Il signor Lewis con la Signorina Kinghore e il signorina Chang, dal reparto malattie magiche, eccovi la profilassi da seguire. E per quanto riguarda voi..." continua a parlare e leggo velocemente tutte le pozioni che devo per forza bere prima di accedere al reparto di malattie infettive. "Ovviamente signorina Kinghore lei non potrà fare la rotazione nel reparto di suo padre. Visto le lettere di presentazione che ha avuto farà la rotazione alle Nursery. Sono certa che saprà sfruttare l'occasione." finisce prima di congedarsi e lasciarci da soli. "Mangiamo tutti insieme?" Chiede Cho felice di fare nuove amicizie. Dave guarda me e poi Anna che timidamente accetta, così come gli altri. "Io ho prima una cosa da fare ma vi raggiungono, dove andate?" Si decide per un pub poco lontano, io mi avvio velocemente nello studio di papà per i saluti.

Busso e delicatamente entro, è seduto al tavolo a scrivere qualcosa ma si interrompe subito "Bimba mia, non vedevo l'ora di sapere come è andata" mi abbraccia e come sempre mi prende in braccio "papà che emozione, non puoi capire. Parto domani con malattie magiche e la sua profilassi" lui sorride e mi prende in giro, "vediamo domani dopo che avrai bevuto quelle orribili pozioni se sarai così felice" ridacchia ma poi continua "sarai bravissima, in quel reparto serve soprattutto conoscere le pozioni, quindi direi che parti alla grande". Racconto velocemente tutto quello che mi hanno spiegato, consapevole che, nonostante papà sappia già tutto, mi ascolta con attenzione e interesse, "quindi mangi con i tuoi amici, perfetto. Dormi da Alex, ma domani passa a salutarmi mi raccomando" "certo papà" gli schiocco un bacio sulla guancia e vado "saluta la mamma".

Finito il piacevole pranzo, esco con passo deciso dal Pub, voglio arrivare da George e Fred per poi tornare a casa di Alex presto. Diagon Alley è desolante, tutto chiuso, poche streghe e maghi a testa bassa che camminano veloci, "Elisabeth, aspettami." Sento una voce dolce chiamarmi, "speravo di trovarti qui, passo quasi tutti i giorni nella speranza di incontrarti, quasi volevo entrare a chiedere ma... non credo sarei accolta bene" La ragazza di fronte a me è Helena Nott, ha la voce tremante e sento un grande dolore dentro di lei, "Helena. Cosa succede? Non sapevo fossi tornata in Inghilterra" domando senza esitazione "dovevo. Papà sembra impazzito. Ho bisogno del tuo aiuto. Tuo e della tua famiglia" abbassa la voce e fa segno di seguirla. Io ho deciso di portarla dove mi sento più sicura, il negozio di George e Fred e, sorridendo a loro, ci accomodiamo sulle poltroncine dell'angolo di Lizie. "Qui possiamo parlare senza problemi." La guardo sorridendo per farle sentire che può fidarsi e verso due the per far credere che stiamo conversando di tutto e mando vibrazioni positive. "Io non so come iniziare, sapevo che avevi un cuore grande, ma non pensavo tanto" le prendo la mano "cosa posso fare per te?" cerco di capire cosa stia succedendo "mio padre vuole far arruolare Theo. O meglio Lui, vuole incastrare mio padre facendo arruolare Theo. Tiene sotto scacco tutti con la paura e il ricatto. Papà mi ha detto che lo fa per Theo ma..." la guardo e penso a cosa aveva detto Sirius di suo fratello "ma non si danno le dimissioni a Lui" sospiro e gli occhi di Helena si riempiono di lacrime. "So che mio padre è stato un vigliacco, so che non è stato una brava persona, ma Theo, è solo un ragazzo. Aiutami a proteggerlo. Lui mi ha detto che di te si fida." Cerco di pensare velocemente, "ti aiuterò. Fammi parlare con Alex, sono certa che capirà e saprà cosa fare." le stringo la mano e ci lasciamo con la promessa di incontrarci il giorno dopo a pranzo.

Arrivo a casa materializzandomi sul pianerottolo di Alex e, tolte le protezioni, entro senza indugio. Mi trovo davanti Alex indaffarata ai fornelli, "Alex, cosa combini?" la abbraccio ridendo "mi rilasso, sai quanto ami cucinare e dopo questa settimana ci voleva. Poi festeggio una serata con la mia sorellina" come sempre lei ha energie da vendere. "Hanno notato la maglietta azzurra?" mi prende in giro guadandosi la linguaccia. Appena seduta a tavola trovo un pacchetto per me, scarto velocemente mentre Alex ride "sapevo che non avresti resistito" rido con lei, mentre tra le mani mi ritrovo un bellissimo libricino "le erbe delle streghe nel medioevo" con la dedica all'interno "per il tuo primo giorno al San Mungo, anche i non magici a volte sanno qualcosa. Tvb AE". La abbraccio "Alex è stupendo, lo ha trovato Connor, vero?" lei sembra indignata "ehi, Io l'ho trovato su una bancarella, è scritto bene, tu di certo impazzirai a leggere certe cose" le bacio la guancia "come diceva la nonna?" ed insieme finiamo ridendo "conoscenza e riverenza". Durante la cena racconto velocemente della giornata e ascolto il resoconto della sua settimana, "ora vorrei chiederti un favore Alex, oggi mi ha avvicinato Helena Nott, per chiedermi aiuto per il fratello." Alex è perplessa e subito dubbiosa mi chiede "pensi sia una trappola?". "No Ale, ho sentito le vibrazioni, sono sincere è preoccupata. Pare che Sir Bis pretenda il giuramento di Theodore per sottomettere il padre. Ma è un ragazzo. È solo un ragazzo" il mio tono fa capire quanto soffra di questa situazione. "Cosa vuoi che faccia?" mi chiede mia sorella mettendo una mano sulla mia per calmarmi "incontrarla con me domani a pranzo", "va bene, cercherò di capire se possiamo fare qualcosa." Risponde sorridente e riprendiamo a parlare di tutto quello che ci passa per la testa.

Pronta e carica, dopo una notte rigenerante, mi avvio al San mungo, mi cambio e con divisa in ordine e capelli legati mi avvio, insieme a Cho al secondo piano. Davanti alla porta di vetro che separa il reparto dal resto dell'ospedale troviamo il nostro compagno Tyler Lewis che sorridente ci accoglie, "ben arrivate belle ragazze, sarà un piacere lavorare con voi" e sfodera un sorriso super smagliante. Cho ridacchia ed esclama "lei è super fidanzata" cercando di liberare il campo, mi fa sorridere questa competizione quindi ribatto "si è anche super bello e attraente, vero Cho? Comunque io cedo il passo". Veniamo interrotti dall'arrivo di una guaritrice con un carrello e delle pozioni "prego ragazzi, dovete essere protetti, abbiamo due pazienti con il vaiolo di drago e uno con Lyme arrivato ieri." Ridacchia come se fosse una cosa piacevole. Una volta che tutti noi abbiamo bevuto le pozioni protettive, ci fa accedere al reparto, le regole sono ferree e ci mostra la doccia per uscire "tutto chiaro? Siamo il reparto più difficile come gestione di sicurezza, ma vedrete vi darà soddisfazioni, e alle pozioni ci si abitua. Ora uno di voi con me" Cho sorride e viene scelta dalla simpatica guaritrice che si chiama Caroline, "allora direi Tyler" legge in nome sulla etichetta strizzando gli occhi "andrai con Sheila, aspetta qui che te la mando e tu Elisabeth con John, ha chiesto di te" mi sorride divertita. Tyler mi guarda con sospetto e decido di spiegare "sono stata ricoverata qui per una settimana, non in questo reparto." Specifico visto la faccia "e John è stato il mio guaritore dedicato. Nulla di più" finisco di spiegare e Caroline sorridente aggiunge "ed è la figlia del mio professore, grande mago e guaritore lo incontrerete nella turnazione, dovete ascoltare ogni singola parola esca dalla sua bocca. Pura magia", arrossisco, sono felice che abbiano un'opinione tanto alta di papà, mi dispiace solo essere vista come sua figlia e basta, ama farò in modo che si ricordino che esisto.

Attendo l'arrivo di John che mi sorride "benvenuta al San Mungo." Mi tende la mano e la stringo, "fredda ancora sento, potrebbe non essere un problema però sai?" mi sorride tranquillo. "Ora noi oggi siamo di guardia per il pronto soccorso, se dovesse arrivare una allerta. Caroline di solito fa corsia, lo preferisce e a me non dispiace, con il pronto soccorso possiamo scegliere per primi. Spero che l'azione non sia un problema per te" mi domanda curioso, "assolutamente. Anzi, la noia mi spaventa" rispondo mentre lo seguo in una stanza in fondo al corridoio. Come per magia si apre davanti e me un enorme laboratorio di pozioni con serra annessa, spalanco gli occhi affascinata, "la tua reazione mi fa ben sperare" sorride e continua "stavo preparando delle pozioni base per veleni e microorganismi in generale" felice condivido la gioia "pozioni è una delle mie migliori materie e adoro sperimentare, per le piante ho il pollice nero" sorrido imbarazzata. Lui scoppia a ridere, "siamo in due, ma per fortunata Sheila è bravissima e ci pensa lei, anche Fedra, che oggi fa la notte se la cava molto bene." Sono felice di essere legata a John, mi sembra una persona molto piacevole. Prima di iniziare a fare il giro pazienti mi consegna il nostro orario per il primo mese insieme.

Mentre sto leggendo il manuale dei rimedi di base, arriva John e mi chiama con urgenza "abbiamo due casi gravi in pronto soccorso. L'incanto testa a bolla lo conosci?" chiede con fermezza "si molto bene" rispondo sicura "allora forza, prima di entrare in contatto con il paziente, testa a bolla e omnia repello sui vestiti. Pronta? Andiamo" chiudo il libro e mi avvio decisa dietro di lui verso il pronto soccorso, dove ci sono una donna con in braccio il suo bambino isolati in una teca di vetro. L'impatto per me è durissimo la mamma piange e ha la bocca sporca di sangue e il piccolo è scosso da tremori e ha un colorito bluastro, "Forza dobbiamo portarli su. Per fortuna li hanno isolati" poi si rivolge al guaritore, vi aspetto su per la profilassi. Nessuno escluso" e fa levitare la teca stando attento a non agitare troppo la persona. Prima di aprire la teca nella stanza in isolamento ci bardiamo, "ottimo incantesimo brava, la bolla dovrebbe durare a sufficienza, dovesse scoppiare per qualunque motivo non respirare ed esci subito dalla sala, chiaro?" è fermo ma rassicurante, annuisco e toglie la teca. "Buongiorno signora, io e la mia collega ci prenderemo cura di lei e di suo figlio" mi indica di prendere il bambino dalle braccia della madre, avrà appena tre o quattro anni. "Bravissima cara, ora Elisabeth si prenderà cura del tuo piccolo, vedi lo mette sul lettino e fa annusare questa essenza di lilium che calma gli spasmi". Mi passa una fialetta che non sapevo avesse in mano, la apro e la faccio passare delicatamente sotto il naso del piccolo, che immediatamente smette di contrarsi dal dolore e si rilassa. John sta facendo lo stesso con la mamma, che a differenza del bambino, non dorme.

"Sai dirci cosa è successo?" Domanda tranquillo, io ora non percepisco il male fisico o la paura come prima, ma un senso di calma "sono venuti, mi hanno accusata di aver rubato la bacchetta, ma io sono una strega e..." la sua voce inizia a tremare, vorrei avvicinarmi ma resto ad accarezzare il bimbo "tranquilla nessuno qui crede il contrario" John è rassicurante, il suo stile è molto diverso da quello scherzoso di Julian e di Martha. "Loro hanno iniziato a maledirmi e hanno messo una scimmia ne lettino di Jack." Indica il bimbo. "Ieri sera scottava io anche, ho dato una medicina babbana per la febbre. Questa mattina..." ha un accesso di tosse e tremori, sputando sangue. "Va ben tranquilla, ora riposa" John le passa nuovamente la fialetta sotto il naso e la donna cade in un sonno innaturale. Si gira e mi fa il segno di seguirlo, ubbidisco. Appena fuori dalla porta passiamo sotto la doccia decontaminate.

Alla fine del passaggio mi fa segno di liberare il volto come fa lui "Non mi ero accorta ci fosse prima" esclamo sorpresa indicando il tunnel con la doccia che scompare. "Appare se una stanza viene occupata per sicurezza nostra e del reparto, ora andiamo devo preparati su cosa affronteremo." Caroline, seguita da Cho, e Sheila con Tyler corrono verso di noi "cosa abbiamo?" Chiedono preoccupate, "non lo so con certezza. Mamma e figlio hanno febbre alta emorragica, il bambino ha tremori e dolore, mentre la mamma... " intervengo "anche lei ha parecchi di dolori solo non lo dice" tutti mi guardano, tranne John e Cho che conosco i miei doni, gli altri aspettano che mi spieghi. "Sono empatica e ho sentito tutto" Sheila si mette le mani davanti alla bocca "povera piccola, un gran dono ma anche una condanna per un guaritore". Caroline sorride e inizia a farci ragionare "idee ragazzi?" Tyler risponde con prontezza "Una febbre causata da qualche virus di sicuro ma quale? Mi viene in mente una malattia babbana africana, ma non ricordo il nome" io continuo "Beh ha detto che c'era una scimmia, quindi... " Caroline sembra la responsabile del piano prende in mano la situazione "bravissimi, ma sono ipotesi. Noi qui analizziamo i fatti. Un prelievo di sangue e poi laboratorio. Possiamo unirci tutti vero John?" Domanda con fare ovvio. "Si ma il caso è mio e suo." Risponde serio, quasi volesse difendere il suo territorio. Sheila sorride e con fare leggero "ovviamente Carter, non ti preoccupare".

Mentre ci avviamo in laboratorio un kender si dirige in camera per procedere ai prelievi..."cosa è quello?" Chiede Tyler curioso "un kender, creature magiche potenti, non si possono ammalare e sono ottimi a fare certe procedure. Ora però vediamo cosa serve" Spiega con calma Sheila che si avvia nella parte della serra prendendo dei rametti di Achillea. "Chi di voi conosce le proprietà di questa pianta?" la prima a rispondere è Cho, enunciando alla perfezione tutte le caratteristiche curative, la più importante, al momento, è quella antiemorragica. John mi guarda e sorride "serpecorno giusto?" io sussurro "credo. Corvonero per noi" e rispondo al sorriso, l'arrivo del Kender però ci fa riconcentrare, "versa qui dentro" comanda imperioso John alla piccola creatura che segue ordine. Una serie di cerchi concentrici appaiono nel calderone. "Chiaramente un virus animale" inizia John, "probabile Elisabeth hai parlato di una scimmia" continua Caroline "e il bambino è il più grave e chiaramente il paziente zero" ragiona John aprendo un libro e sfoggiandolo con un colpo di bacchetta, poi mi guarda "ora, non è possibile conoscere tutte le malattie ma molti virus hanno un comportamento simile e voglio che tu sia preparata a questo" indica il fondo del calderone dopo che ha svuotato la pozione con il sangue. Ci sporgiamo tutti e sul fondo appare in teschio "questo vuol dire che la malattia è altamente fatale" finisce la spiegazione. Sento un peso annidarsi alla bocca dello stomaco. "Il libro si ferma e Sheila legge a voce alta "Marburg Virus, trasmesso da scimmie infette all'uomo, malattia emorragica grave e fatale. Virus tra i più virulenti. Cura sconosciuta. Trasmissione via aerea"

Il silenzio cala nel laboratorio "quindi non faremo nulla?" Chiede Tyler sconcertato, "certo che no, ora dobbiamo pensare a curare i sintomi" risponde atono John che mi guarda, "prendiamo la pozione di base e iniziamo a ragionare" eseguo l'ordine e Cho si siede acconto a me, mi guarda e inaspettatamente mi parla "sei la migliore Eli in questo, posso stare qui ad aiutarti, ma se c'è da inventare una pozione, sei assolutamente l'unica che può farlo" la guardo e sorrido "grazie" mi esce spontaneo. Cerco di concentrarmi "io userei radice di asfodelo polverizzata e succo di fagioli soporosi, aiutano a calmare spasmi e dolore" azzardo una ipotesi apprezzata da John "interessante approccio il distillato della morte vivente come supposizione, mi piace aggiungila ai fiori di Achillea, ma con calma. Partiamo dalla polvere e vediamo come reagisce la pozione". La mattinata prosegue in laboratorio dietro la pozione, capisco che la mia capacità di restare concentrata è diminuita rispetto a scuola, le ansie e la preoccupazione di chi c'è intorno a me faccio fatica ad escluderle. Mentre guardo la pozione sobbollire John si avvicina con calma, "vai a mangiare, ci sono qui fuori due belle ragazze che ti aspettano" lo guardo spaesata "tua sorella e una amica credo, sarà un lungo pomeriggio, prenditi una pausa. Abbassiamo la fiamma e andiamo a fare la nostra pausa." Mi allunga la mano, mi accompagna alla doccia e alla stanza dove posso cambiarmi i vestiti con una tuta pulita "questi li mettiamo a lavare, prima di tornare su passa per nuova divisa e questa la butti nel cesto giallo degli spogliatoi" mi sorride e mi spinge ad andare, sento un grande affetto nei miei confronti e decido di raggiungere Alex e Helena.

"Eccomi scusate, ma ho un caso importante" sorrido ad entrambe, sento che sono tese, quindi le invito ad andare a pranzo per parlare. Il pub è pieno di persone che sembrano non dar peso alla nostra presenza, ma Alex protegge il nostro tavolo con una serie di potenti incantesimi. Helena è la prima a partire "prima di tutto volevo ringraziarvi, io so quanto questo possa pesare su di voi, ma se penso ai pomeriggi da bambina quando giocavamo insieme, forse più io e te Alex, non posso che avere ricordi piacevoli. A scuola poi ci siamo sempre osservate da lontano, ma so che la mia posizione ora è cambiata. Papà l'ha cambiata" sento il vuoto che ha dentro e come sempre lascio che il mio istinto prenda in sopravvento e poggio una mano sulla sua per rincuorarla "non sei tuo padre. Sono certa che, seppur sbagliate, tuo papà avrà avuto le sue motivazioni per fare quello che ha fatto." Lei annuisce e Alex prende il comando della situazione "mia sorella dice che hai paura per tuo fratello. Tu non sei in pericolo?" lei abbassa gli occhi e con voce tremante spiega "per ora no, mio papà mi ha promessa sposa ad un Mago e se accetto quel matrimonio, mi lascia fuori e Lui ha avuto ciò che gli serviva da me, conferme sulle bacchette." Alex guarda interessata tanto che Helena continua "ha mandato alcune persone in Russia a cercare Gregorovitch. So che tiene in ostaggio Olivander, quindi aveva bisogno di maggiori conferme. Non che io sia una esperta come loro, ma sa che può ricattarmi con mio fratello" "ma ora è ancora in pericolo." Chiedo conferma delle parole che mi ha detto ieri, "si Lui, ecco visto che i Malfoy sono sotto scacco con Draco, sta facendo lo stesso con tutti. I Goyle e i Tiger hanno già accettato, ora tocca a noi sottostare. Bellatrix Lestrange è spietata." Alex sospira e sento che è preoccupata "come possiamo aiutarti, non capisco" Helena guarda fissa Alex "portando via mio fratello e tenendolo al sicuro, io posso aiutarvi." La guardo sconcertata "ma non potete semplicemente fuggire?" Helena abbassa gli occhi e sospira "no perché mio fratello non lo farebbe mai, se fossimo noi a scappare mio padre ci andrebbe di mezzo, se invece fosse rapito..." Alex non è convinta del tutto, "è molto pericoloso per tutti." Ha ragione ma è un ragazzo "Alex, lo so ma è un ragazzo. Si tratta di salvare l'anima di un ragazzo" lei sorride e sicura mi risponde "non ho detto che non lo facciamo Lizie, solo datemi il tempo di pensare a come" la abbraccio forte e Helena fa lo stesso. "Ora Lizie devi rientrare e anche io. Helena, vieni con me che così troviamo un modo di comunicare e per pianificare il tutto."

Dopo il pranzo rientro in reparto, cerco di lasciare fuori tutti i pensieri e le tensioni accumulate durante la chiacchierata con Helena. Trovo John in laboratorio che osserva la pozione, "eccomi, scusa" arrossisco sicura di percepire irritazione e invece le vibrazioni sono assolutamente positive "veramente lodevole" mi apostrofa indicando la pozione, mi avvicino e sorrido "grazie. Ora cosa possiamo fare?" lui mi guarda con occhi tristi, "ben poco Elisabeth. Mi dispiace che i tuoi primi due pazienti siano destinati a morte certa. Ma noi come guaritori abbiamo l'obbligo morale di prenderci cura dei nostri pazienti anche quando non c'è nulla da fare per salvarli." Lo guardo e deglutisco "dobbiamo lasciarli morire?" "Non proprio, dobbiamo accompagnarli alla morte. Alleviando il loro dolore" sono pronta e credo lo abbia capito, "perfetto pensavo, se aggiungessimo spore di Uliash potremmo alleviare un po' di sofferenza. La conosci vero? È una muffa che si trova in Sardegna, solo non saprei quando inserirla" guardo la pozione e penso a cosa consiglierebbe Piton, causando una fitta al mio cuore "allora proviamo a prelevare una parte della pozione e metterla in due piccoli calderoni e vediamo l'effetto che fa" John acconsente e per due ore lavoriamo sulle due pozioni in contemporanea. Adoro tutto questo, è stancante per me ma emozionante.

"Forse ci siamo, la tua versione è perfetta" esclama felice indicando il contenuto del mio calderone, "dimmi che ti sei scritta i passaggi" sorrido e alzo in foglio con gli appunti "certamente altrimenti non mi sarei mai ricordata sequenza" ho la faccia stanca e lui se ne deve essere accorto. "La maledizione ti ha reso più fragile, prendi questa" mi passa una piccola caramella tonda "le ho fatte io, ma aiutano vedrai. Energia pura e legale. Caffeina, vitamina A, mirtillo e bacche di goji" ridacchia passandomene una. Subito sento più forza e capacità di concentrazione, leggiamo insieme i passaggi e riusciamo insieme a creare una pozione potente. Gli altri guaritori e tirocinanti passano e John aggiorna sulle decisioni prese insegnandoci come si devono affrontare alcune situazioni. "Ora andiamo, testa a bolla, repello omnia e ricorda stesse indicazioni di prima. Tu somministrerai questa piccola fiala al bimbo, e io questa alla mamma." Ci prepariamo e andiamo.

Appena dentro la stanza sono pervasa da un senso di calma innaturale, il dispiacere di sapere che questo piccolo bimbo non diventerà mia grande, solo per una assurda mania di gente che si crede superiore per diritto di nascita, mi fa male. Accarezzo delicatamente la testolina del piccolo e verso la pozione in bocca facendo attenzione che non si strozzi. Dopo quelli che mi sono sembrati pochi secondi sento una mano sulla spalla che mi chiama "non affezionarti troppo, non durerà" sento le lacrime che stanno per far capolino ma le mando indietro. "Credo che la sua mamma voglia che io lo accarezzi, non credi?" lui sorride e senza problemi mi risponde tra dieci minuti ti voglio fuori di qui. Devo farti vedere come si lasciano le consegne" sorride e esce dalla stanza. Mi trovo sola con il piccolo e la mamma, canticchio una ninna nanna che mi aveva insegnato la nonna, poi decido che non devo fermarmi oltre, come suggerito da John, visto anche che la mia testa bolla sta diminuendo. Esco, faccio la doccia cercando di scaricare anche i pensieri insieme ad eventuali virus e mi avvio al tavolo centrale dove vedo gli altri. Cho è sorridente e rassicurante, "ti fermi a bere qualcosa con noi dopo il turno?" mi chiede indicando Tyler e credo intenda altri, "vi ringrazio ma sono stanca, poi torna Ced e vorrei vederlo" John sorride alla mia risposta e dice "finiamo le carte e poi sei libera".

Conclusa la ricopiatura scrupolosa di tutto e dopo presentazione del caso e, non solo, a Fedra che insieme a Alvin si prenderà cura dei pazienti la notte, mi avvio al cambio con la tuta del pranzo. "Eli, tutto bene? Io una noia, abbiamo visitato un mucchio di persone che si sono fatte male nei modi più disparati. Solo qualche piccolo incanto ma nulla di più" mi racconta Dave, per nulla stanco, già cambiato in spogliatoio, "beato te, io tutto il giorno su un caso pesante, ho preparato quattro pozioni diverse, per arrivare ad una valida." Sospiro mentre mi cambio dietro il paravento "quindi non ti unisci al pre-serata organizzato di Cho" ridacchia con il suo tono da conquistatore, "no, sono cotta, poi torna Ced ho in programma di farmi coccolare come prescritto dal mio tutor" rispondo con calma, "ma non credo sentirete la mia mancanza" finisco maliziosa, lui ride e con leggerezza mi risponde "certo che non ti posso nascondere nulla. Anna è super simpatica e quindi ti avrei lasciato un pochino in disparte effettivamente" "tranquillo Dave, so che mi racconterai tutto, sono felice se trovi persone con cui stai bene" saluto con un bacio sulla guancia lui e con un sorriso gli altri e mi avvio prima da papà e poi da Alex nella speranza di una serata di amore e riposo.

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