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By _sofiwriter_

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"We'll make it" "All together" "Because together.." "We are stronger." *... More

DEDICATION
GREEN EYES
BOOKTRAILER
ACT ONE
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT
CHAPTER NINE
CHAPTER TEN
CHAPTER ELEVEN
CHAPTER TWELVE
CHAPTER THIRTEEN
CHAPTER FOURTEEN
CHAPTER FIFTEEN
CHAPTER SIXTEEN
CHAPTER SEVENTEEN
CHAPTER EIGHTEEN
CHAPTER NINETEEN
CHAPTER TWENTY
NEW CHARACTERS
ACT TWO
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT
CHAPTER NINE
CHAPTER TEN
CHAPTER ELEVEN
CHAPTER TWELVE
CHAPTER THIRTEEN
CHAPTER FOURTEEN
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CHAPTER TWENTY-ONE
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ACT THREE
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CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
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CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT

CHAPTER NINE

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By _sofiwriter_

"we'll never get free, lamb to the slaughter. What you gon' do, when there's blood"

~Blood Water/ Grandson~


AVETE MAI PROVATO QUELLA SENSAZIONE DI VUOTO?

Quando sentite il battito fermarsi, e dovete ancora collegare cosa sia successo. Avete bisogno di un paio di secondi, per credere sia reale tutto ciò.

Ecco cosa era successo a Sofia. La sua mente si era fermata per alcuni secondi, era andata in standby.

E poi, pian piano arriva la fase dell'accettazione, dove capisci, che ciò che è appena successo, è reale.

E in quel momento, accolta dall'odore di muffa, con le scarpe sulla moquette e vicino a quel vecchio albero genealogico dei Black, sembrò tutto fuori luogo.

Sentiva un pezzo di sé estraneo, sentiva il vuoto nel suo petto, e non la luce.

La stessa cosa la provava Sirius, mai lo avrebbe detto, a causa del suo inconfutabile orgoglio, che avrebbe voluto veramente essere in quell'albero.

Forse perché amava essere un Black, o forse perché si sarebbe sentito più legato a Regulus.

Con sguardo nostalgico, mosso dalla malinconia, con un ultimo sguardo, chiuse la vecchia porta cigolante dietro di lui, lasciandosi alle spalle un altro pezzo di lui.

E c'era una somiglianza impressionante, tra il dipinto del volto di Sirius, e il cuore di Sofia.

Entrambi erano scuri, entrambi...bruciati dalle tenebre.

***

L'acqua del laghetto di Hogwarts era sempre cristallina, in un certo senso, rispecchiava la sensazione che provava Sofia, specchiandosi negli occhi di Harry.

Quegli occhi verdi la capivano, la specchiavano, riflettevano le sue insicurezze, abbattevano le sue barriere.

E poi c'era Hogwarts, quel semplice edificio contornato da mura, che faceva sentire tutti a casa. Alla sola vista, Sofia tirò un sospiro innamorato, dimenticandosi per pochi istanti del suo cuore scuro, che non le apparteneva.

La calda luce della mattina accarezzò il volto di Sofia come una folata di vento estivo. E Sofia la accolse, beandosi del calore che emanava, riscaldando il suo cuore.

Perché alla fine, tutti amavano la luce.

Gli studenti di Hogwarts si ammassavano nel cortile. Harry e Sofia camminavano mano nella mano ridacchiando -"ho fame"

"Davvero?"- ridacchiò Harry baciandole la mano -"Harry, Sofia!"- li chiamò Hermione -"Hagrid è tornato"

E quelle tre parole, smossero in tutti e due i ragazzi, una sensazione di profonda speranza. Perché alla fine Hagrid era tornato a casa come loro, e se lui ci era riuscito...forse era possibile tornare a casa, no?

Harry e Sofia si fissarono negli occhi, sorridendo, e trovando estremamente attraente il luccichio negli occhi dell'altro -"diamine, vorrei baciarti ora, ma che ne dici di correre da Hagrid?"- chiese il corvino -"corriamo!"

 E così i quattro, iniziarono a correre nell'erba, nel tragitto che li separava dalla capanna del mezzogigante. E si sentivano liberi, mano nella mano, quei due erano come due stelle che viaggiavano alla velocità della luce, fregandosene di tutto e di tutti.

Il fumo usciva libero dalla capanna di Hagrid, facendo sorridere ancora di più Sofia, che si sentiva bene, dopo molto tempo.

L'arrivo di Hagrid aveva portato veramente ottimismo.

Quel giorno...sembrava andare tutto bene.

Sofia corse più velocemente, arrivando davanti alla casa dell'amico.  E si fermò, perché aveva sentito qualcosa che mai aveva immaginato -"perché ti sei fermata?"- chiese Harry sfiorandole il viso con la mano -"qualcosa non va"- sussurrò lei chiudendo gli occhi.

Una voce arrivò a loro -"le ordino di dirmi dov'è stato"- sentirono i quattro. Harry prese la mano di Sofia, avvicinandosi alla finestra, per osservare meglio la situazione. Le appoggiò una mano sul fianco, accarezzandolo leggermente. 

Hermione e Ron si avvicinarono a loro, i loro volti curiosi riflessi nel vetro. E la voce di Hagrid, arrivava a loro, come un'ancora.

"Gliel'ho detto, sono stato via per motivi di salute!"- rispose Hagrid. Davanti a lui, minuta della solita altezza, gli stessi abiti rosa e lo stesso guardo accigliato, Dolores Umbridge, in tutta la sua fastidiosità più assoluta.

"Di salute?"- chiese affacciandosi verso la finestra, Harry tirò indietro la ragazza, attirandola al suo petto, così, tutti e quattro riuscirono ad abbassarsi per un pelo -" un po d'aria fresca, sa"

"Eh si...come guardacaccia l'aria fresca deve essere difficile da trovare"- rispose a tono la Umbridge -"il nervoso che emana quel rospo.."- iniziò Sofia, facendo ridacchiare Harry.

"Se fossi in lei non mi abituerei al fatto di essere tornato, anzi, non mi disturberei a disfare le valigie!"- disse il rospo in rosa -"cosa osa, quella baldracca"

"Calma"- rise Harry baciandole il collo.

La donna uscì dalla porta, Sofia acciuffò Ron, che era rimasto imbambolato davanti alla finestra. La professoressa tirò un respiro, poi si annusò e annusò la casa con sguardo schifato. Tirò fuori dal cappotto rosa, un profumo, rigorosamente rosa...non sia mai.

Se lo spruzzò addosso, per poi fare una "X" col profumo, sulla porta di legno.

"E' lei che puzza"- rise Ron, contagiando Sofia -"ok, ma adesso...Hagrid."

***

Sofia fissava il guardacaccia in modo indescrivibile. Forse era compassione, felicità o curiosità tutto messe insieme.

Il volto dell'uomo era sfregiato da diversi tagli. Un occhio era completamente violaceo, e la barba ispida era diventata ancora più lunga e crespa.

"È segretissimo, chiaro?"- iniziò Hagrid -"Silente mi ha mandato a parlare con i giganti"

"Giganti!?"- esclamò Sofia incredula -"shhh"- la zittì Hagrid -"li hai trovati?"- sussurrò allora più piano Sofia, facendo ridacchiare Harry.

"Beh, non è difficile trovarli ad essere onesti, sono molto grossi, vedi, ho cercato di convincerli a unirsi alla causa...ma non ero l'unico che cercava di metterseli buoni"

"I mangiamorte"- disse Ron preoccupato -"si...volevano persuaderli a unirsi a Tu-Sai-Chi"

"Ci sono...riusciti?"- chiese Harry -"io li ho dato il messaggio di Silente, qualcuno si ricordava che era stato gentile con loro immagino..."

Hagrid osservò affranto il volto del cane-"e...loro ti hanno fatto questo"- dedusse Harry -"non proprio...no"- cercò di dire Hagrid.

Il cane abbaiò -"avanti, mangiala tu. Pigro di un cane!"- si lamentò.

Harry intrecciò la mano con quella di Sofia, appoggiando la sua testa alla sua spalla -"tutto bene?"- chiese Sofia, e il corvino annuì. Poi, qualcosa attirò l'attenzione di Sofia, e i suoi sensi da banshee si accesero. Il suo sguardo si posò in basso, dove un leggero venticello spostava piccoli fili di fieno.

Il cane di Hagrid iniziò ad abbagliare, simbolo che qualcosa stava per cambiare. I cinque si avvicinarono alla finestra, e la voce di Hagrid si fece meno giocosa.

"Sta cambiando là fuori...proprio come l'ultima volta"- disse con voce roca e profonda. Sofia sentì un enorme peso al cuore.

Le schiacciava il respiro, le impediva di pensare. La ragazza chiuse con forza gli occhi.

Vide un paio di occhi chiusi.

Poi si aprirono, e il nero la fece sobbalzare -"la figlia maledetta"- sussurrò la voce di Ecate, e per un momento, un terribile istante...

Sofia sentì il suo respiro sul collo.

Sentì la mano di Harry prendere la sua, e aprì gli occhi. Harry le prese il mento tra le mani -"dopo, al castello, ti va di parlare un po', mh?"- chiese dolcemente -"credo di averne bisogno"

"Vieni qui, piccola"- sussurrò abbracciandola al suo petto -"sta arrivando una tempesta ragazzi, faremo meglio ad essere pronti quando arriverà"- disse Hagrid, mentre il corvino le baciava i capelli.

Eppure, in quel abbraccio, Sofia non trovava sollievo, ma solo una piccola tregua...piccoli istanti di pace, poco prima del caos più assoluto.

E non si sbagliava Sofia.

Un fulmine scese dal cielo con un'impetuosità da far tremare tutti. Ad alcuni faceva paura, ma per altri...era simbolo di libertà.

Il Marchio Nero fluttuava con estrema facilità nelle loro braccia. La stessa Bellatrix Lestrange lo accolse con gratitudine.

Perché significava che i loro padroni stavano tornando a prenderli.

La guerra stava iniziando, o era iniziata dal momento della morte della Cedric.

Bellatrix baciò il marchio sulle sue braccia. I capelli ricci ribelli e incontrollabili, come lei d'altronde, le unghie lunghe e sporche, il viso scavato dalla pazzia.

I mangiamorte stavano tornando, l'esercito si stava per radunare.

Un'esplosione avvenne ad Azkaban. I detriti caddero, dalla cima della torre, fino a cadere nell'oceano, e affondare, come stavano per affondare le vite dei ragazzi a Hogwarts.

Bellatrix si affacciò alla libertà, il vento le colpiva il volto, che sembrava incredulo. Era libera.

Rise dalla pazzia, da una folle felicità. I lampi le illuminavano il viso. I dissenatori non agirono, mentre un buco era stato scavato nel carcere di massima sicurezza.

E quella risata arrivò alle orecchie di Sofia, mentre stava tornando ad Hogwarts. Quella risata folle arrivò alle sue orecchie, e mai più l'avrebbe lasciata andare.

Ecate li raggiunse, avvolta dalle tenebre -"bentornati mangiamorte"- disse in tono solenne.

Bellatrix le baciò la mano -"adesso...andiamo a casa"- disse solamente Ecate avvolgendoli nell'oscurità.

***


Sofia continuava ad avere quella sensazione sbagliata. Non riusciva a riposare perché una risata folle continuava ad echeggiare nelle sue orecchie. 

Nelle sue orecchie quel suono, ma quando chiudeva gli occhi, erano sempre e solo due immagini che la risvegliavano.

Una creatura, e il branco di Scott.

Aveva paura di tornare nel Sottosopra, l'ultima volta...il suo cuore era stato distrutto, e cambiato.

Però, c'era la vita dei suoi amici in campo.

E non poteva perdere qualcun'altro. 

Con Harry al suo fianco, chiuse gli occhi appoggiandosi al cuore tranquillo del corvino -"branco di Scott, arrivo"- sussurrò prima di scendere nell'oscurità.

***

Dolore.

Provava dolore. Incredibili fitte alla testa e al cuore.

Si fece avanti a fatica -"tre cose si possono nascondere: il Sole, la Luna, la Verità"- sussurrò la ragazza utilizzando il richiamo.

Niente. 

"Oh andiamo...tre cose si possono nascondere: il Sole, la Luna, la Verità"- ripeté.

Stette ferma, immobile nel buio.

"Tre cose non si possono nascondere: il Sole, la Luna, la Verità"- sentì la voce di Scott.

Illuminò subito i suoi occhi di dorato, per guidarla verso di loro. Sentì un urlo nella sua testa, ma avanzò comunque.

Corse, dove il suo istinto le indicava. Sentì qualcuno dietro di sé -"Sofia!"- urlò Scott, e la ragazza si girò verso di lui.

I loro sguardi si incontrarono, i loro occhi si fusero in un'unica emozione. Conforto.

Conforto per essersi ritrovati, come pezzi di puzzle tenuti separati per troppo tempo.

Dietro di Scott, c'era tutto il branco, avvolto da una nube d'oscurità. Opera di Ecate.

E poi, dallo sguardo di Scott trapelò solo terrore, cercò di urlare qualcosa. Troppo tardi.

La ragazza venne spinta a terra, mentre quella creatura cercava di sbranarla.

Un artiglio si conficcò sul suo fianco, il sangue usciva a fiotti, mentre Sofia urlava dal dolore. Le sue fauci cercavano di ferirla, ma Sofia le allontanava dal viso.

I suoi occhi si illuminarono sempre di più, colpendo la creatura. Sofia si alzò a fatica, dolorante, con un taglio sul fianco -"VATTENE!"- urlò Scott con rabbia.

E lì capì. Si girò, in torno, capendo tutto -"VATTENE CAZZO, SOFIA"- urlò Scott di nuovo. Nella sua voce c'era dolore.

Girandosi in torno, trovò un esercito di creature, pronte ad ammazzarla.

Era nel territorio nemico, e quest'ultimo, aveva una difesa ben consistente. Creature dell'oscurità spuntavano ogni secondo, sempre di più.

Perché Sofia era come un criminale, ricercata per essere la luce, la speranza, la salvezza. Ed Ecate doveva eliminarla.

Sofia si girò velocemente verso Scott -"tornerò"- disse mentre una lacrima solcava il suo viso -"te lo prometto"- disse con un filo di voce -"lo so, io e te siamo come i girasoli e il sole. Ti girerai sempre verso il sole per vederlo, e io aspetterò sempre per vederti girare verso di me"- sussurrò Scott, asciugandosi una lacrima.

Sofia creò una pallina di luce con una mano, e poi un'altra con l'altra mano. Chiuse le mani in due pugni, sbattendoli verso il suolo oscuro del sottosopra.

Una scia di luce distrasse i mostri, e Sofia aprì gli occhi nel mondo reale.

***

Sangue.

Fu la prima cosa che vide. Si tamponò il sangue sul suo fianco. Emise un gemito di dolore, ed Harry accanto a lei si svegliò -"ei, che ci fai sveglia?"- chiese assonnato accendendo la luce.

Appena i suoi saettarono sulla ferita, la sua mente non ragionò più -"sanguini"- disse semplicemente -"stai...stai sanguinando"- disse alzandosi dal letto, per allontanarsi da lei -"tu...tu stai sanguinando, Sofia"- disse allontanandosi da lei -"Harry, sto bene, Madame Chips lo curerà"

"Tu... o mio Dio, tu...tu...tu"

La ragazza si alzò a fatica, mentre il corvino si appoggiava all'armadio, per poi scivolare verso il pavimento con le mani tra le testa -"va tutto bene"- disse dolorante.

"Sanguini, Sofia"- pianse, Harry -"portami in infermeria, allora"

"Non lasciarmi, Sofia"

"Non lo farò, Harry"- sorrise mentre lui la prendeva in braccio, correndo verso l'infermeria.

E nei suoi occhi, Sofia trovò la risposta a quel suo comportamento.

Nei suoi occhi verdi, capì che Harry aveva paura di perdere qualcun'altro.

Nei suoi occhi verdi, trovò la risposta a tutto.

Perché quegli occhi verdi erano la risposta in sé.

*
*
*

Eccoci qui col capitolo 8 di Green Eyes! Analizziamolo insieme📍:

-si inizia con un'introduzione piuttosto...triste ahahah, su Sofia. Io personalmente ho trovato interessante il collegamento con Sirius.😩

-si arriva ad Hogwarts, col ritorno di Hagrid, che è un personaggio che amo. Rivela loro la verità del perché è andato via. ✨

-piccola parentesi su Bellatrix ed Ecate, che credo siano due personaggi simili. Sono entrambe pazze HAHAHAHAH

-si va nel sottosopra con Sofia. Questa è una scena molto intensa AHAHAHA, soprattutto perché amo la frase che dice Scott AAA🤍

-si torna ad Hogwarts, con un Harry piuttosto preoccupato e la #sorry

-FINALE abbastanza dolce💖

Noi ci vediamo giovedì col prossimo capitolo di GE💗

Sperando vi sia piaciuto🎈

A presto, Sofi🌺

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