La sveglia di Lando non era ancora suonata e io per la prima volta mi ero svegliata prima di lui.
Il suo braccio è pesantemente appoggiato sulla mia pancia scoperta.
Non ricordo bene a che ora è tornato a casa, ma ricordo nella dormiveglia che prima di buttarsi a letto mi ha lasciato un bacio, di quelli belli, emozionanti e pieni di amore.
Tolgo il suo braccio dal mio corpo nel modo più delicato possibile e poi mi alzo, prendendo il suo cellulare dal comodino, disattivo la sveglia, prendo la valigia da sotto il letto, cercando di fare meno rumore possibile, ma sono sicura che anche se stravolgessi la camera non si sveglierebbe, con il sonno pesante che si ritrova.
Voglio comunque evitare di fare troppo casino, così porto la valigia in bagno.
Una volta dentro, chiudo la porta e mi guardo allo specchio.
Sono un mostro.
Mi spazzolo velocemente i capelli e poi mi sciacquo il viso con acqua e sapone.
Mi riguardo e la situazione è leggermente migliorata.
Apro la valigia e tiro fuori il regalo; decido di lasciare tutto com'è e di sistemare più tardi.
Torno in stanza e poso il pacchetto sulla scrivania.
Poi vado verso la porta che conduce al corridoio dell'hotel e la apro trovando il carrellino con la nostra colazione.
Avevo organizzato tutto la sera prima, avevo chiamato in reception e avevo chiesto se avrebbero potuto lasciarmi la colazione davanti alla porta per le 8.30 e loro cordiali avevano accettato.
Tiro dentro il carrellino che fortunatamente non fa rumore, poi guardo l'ora; 8.47
La sveglia di Lando sarebbe dovuta suonare tra 13 minuti, ma lo avrei svegliato prima, mi sarei presa molti insulti, ma poi mi avrebbe ringraziata.
Cammino gattonando sul letto e mi sdraio a pancia in giù sulla sua schiena.
"Buongiorno amore" sussurro all'orecchio del mio ragazzo per poi lasciargli un bacio delicato sulla mascella.
Mugugna qualcosa e poi sorride.
"Buon compleanno" sussurro.
"Buongiorno" dice lui sorridendo con ancora gli occhi chiusi.
Mi sposto leggermente per permettergli di girarsi e una volta che è pancia in su mi sdraio di nuovo su di lui.
Poso il mio mento sul suo petto e lo fisso mentre cerca in qualche modo di aprire gli occhi.
Non ho nemmeno acceso la luce perché alcuni raggi solari entrano dalle tende tirate male la sera prima.
Finalmente riesce a posare lo sguardo su di me.
"Sembri un alieno da questa prospettiva" ride contagiandomi.
Mi alzo.
"Non penso che gli alieni siano in grado di farti questa sorpresa" affermo indicando il carrello con il cibo e i due regali sulla scrivania.
Il suo sorriso si amplia ancora di più e ciò mi fa scoppiare a ridere.
"Vieni qui" dice prendendomi dai fianchi e riportandomi su di lui.
Le nostre labbra si scontrano per qualche secondo, poi come un bambino il giorno di Natale si alza di scatto e prende le due buste.
"Questo è da parte di mio papà" dico fissandolo per osservare la reazione alle mie parole.
Strabuzza gli occhi e si allontana.
"Grace via di lì, è una bomba" grida scappando in bagno.
"Shhh è presto" rido rimproverandolo.
"Perché c'è la tua valigia vuota in bagno e che ore sono?" chiede tornando a sedersi sul letto dove ci sono i regali.
"Lascia stare, comuqnue sono le 8. 56" affermo pronta a subirmi la sua sfuriata per averlo svegliato prima del previsto, questa però non arriva; forse perché è concentrato ad aprire il regalo di mio padre.
Dopo qualche minuto riesce ad aprire il sacchetto e quando tira fuori il contenuto scoppiamo a ridere.
"Non può averlo fatto sul serio" dico mettendomi le mani sul viso imbarazzata.
"Oh si lo ha fatto eccome" ride Lando guardando i 5 pacchi di preservativi.
"Così non mi dovrò sorbire un'altro Norris in giro" dice il mio ragazzo leggendo il biglietto di mio padre.
"Mi sta dando il via libera però" ride guardando il lato positivo che credo mio padre non avesse previsto.
"Lasciamo stare che è meglio" dico prendendo il biglietto dalle sue mani e rimettendolo nel sacchetto con i preservativi "Apri il mio" affermo esaltata.
"Un'altra bomba perché ieri ti ho lasciata sola?" ride.
"In realtà sono stata benissimo, ho letto, ho mangiato il sushi, ho bevuto del buonissimo vino che mi ha portato papà, poi mi sono addormentata con la luce della luna, da rifare" ammetto.
Lando finge dei conati di vomito quando nomino il sushi e io scuoto la testa contrariata.
Sbircia con un occhio dentro al sacchetto e appena vede la scatola delle scarpe, sposta il suo sguardo su di me.
"No" dice con un sorriso enorme.
"No tu sei pazza" afferma di nuovo.
Scoppio a ridere.
"Apri, magari è tutto falso" lo prendo in giro.
Lui tira fuori velocemente la scatola e la apre trovando le scarpe che tanto voleva.
"No vabbè, tu sei di un altro pianeta" ride contemplando il regalo.
Lo guardo sorridere felice e non posso fare a meno che essere contenta.
"Grazie piccola" dice chiudendo la scatola e posandola sul letto affianco a noi.
Poi mi prende dalla maglietta e mi tira verso di lui.
Le nostre labbra si scontrano di nuovo e il bacio a stampo si trasforma in qualcosa di più passionale, qualcosa per cui il regalo di mio padre ritengo sia necessario.
Il fatto però che sia sabato e che tra poco dovremo essere ai paddock mi passa nel cervello prima che Lando riesca a confondere tutti i miei neuroni.
Poso le mie mani sul suo petto ancora
nudo e lo spingo via dolcemente.
"Non è ancora il momento di usarli" rido indicando il sacchetto di papà "Mangiamo che sennò poi facciamo tardi" continuo responsabilmente.
Lui annuisce.
Mangiamo e tra una chiacchiera e un bacio finiamo tutto il cibo a disposizione.
"Se la macchina oggi va più lenta darò la colpa a te che mi hai fatto ingrassare con questi Waffle con le gocce di cioccolato" dice accarezzando la sua pancia come se fosse incinta.
"Sai già come chiamarlo?" lo prendo in giro.
"Si pensavo a un nome tipo Napoleone" afferma serio.
"Bello, magari diventerà anche lui un personaggio storico famoso" dico stando al suo gioco.
"No, di famoso ci sono solo io e basta" dice.
"Tu non sei famoso" dico.
"Quando la gente sente gridare Lando Norris per strada si girano a caricarmi per un autografo" dice sicuro di sé.
"Lando, se qualcuno urla il tuo nome, la gente che si gira, non lo fa per cercare te, ma solo per insultare il cretino che ha urlato senza motivo" affermo smontando tutte le sue idee senza senso.
"Ora muoviti, che dobbiamo davvero andare" rido entrando in bagno.
Mi do una sistemata e piastro i cappelli, applico un po' di trucco, giusto senza esagerare per non sembrare uno zombie che è stato in coma per due giorni.
Lando entra in bagno e accende l'acqua della doccia, iniziando a svestirsi.
I suoi occhi mi fissano nel riflesso dello specchio.
"Doccetta con me?" dice mentre si leva i pantaloni del pigiama, poi prende la mia mano e la tira verso di lui.
"L'ho fatta ieri sera prima di dormire e poi siamo in ritardo" sorrido guardandolo negli occhi.
Le sue mani sono sui miei fianchi e le mie sul suo petto che cercano di allontanarlo da me.
"Ma io ti voglio" sussurra in un lamento.
"Domani sera sono tutta tua, adesso non mi sembra il caso e stasera no perché devi andare a letto presto che domani hai la gara, devi riposare bene" affermo riuscendo a staccarmi con la poca forza di volontà che mi è rimasta.
Gli lascio un bacio sulle labbra prima di allontanarmi di nuovo da lui e chiudere la pochette dei trucchi.
Esco dal bagno e lascio che si lavi in santa pace, lo sento cantare e sorrido.
La felicità che mi provoca quel ragazzo è poco discutibile.
Apro l'armadio e cerco qualche cosa da indossare.
Opto per un pantaloncino bianco in jeans a vita alta, che fa risaltare la mia abbronzatura, sopra sclego un body nero a monospalla e accompagno il tutto con una cintura di Gucci e qualche gioiello oro; indosso le Jordan High Nere e Bianche e prendo borsa anch'essa nera.
Lando esce dopo qualche minuto dalla doccia e io ne approfitto per tornare in bagno e sistemare nuovamente i capelli con uno chignon basso e ordinato per mettere in mostra gli orecchini.
"Sei pronta?" chiede e io esco dal bagno annuendo.
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Una volta scesi dalla macchina Lando afferra la mia mano e la stringe mentre ride per la battuta che ho fatto poco prima.
"Guarda che io ero più che seria" affermo.
Effettivamente la mia non voleva essere una battuta, ma semplicemente avevo detto la verità sull'argomento.
Dei ragazzi richiamano l'attenzione di Lando dalla recinzione.
Tutti che gli fanno gli auguri.
"Vai da loro abbiamo tempo" dico fermandomi e obbligandolo a fermarsi con me, dato che le nostre mani sono intrecciate.
Lui tentenna un attimo e convinto dal mio cenno con la testa, va verso i ragazzi.
Lo guardo e posso notare quanto sia gentile.
"Grace, Grace, possiamo fare una foto anche con te?" dice un ragazzo.
Il cuore inizia a martellarmi nel petto, certo non è la prima volta che qualcuno mi chiede una foto; ma è la prima volta dall'incidente dell'aeroporto.
Sorrido e nascondo la mia ansia annuendo.
Cammino verso di loro, pensando che in mezzo c'è la recinzione e che non possono farmi nulla e poi che cosa dovrebbero farmi? Potrebbero solo prendermi a parole, ma per questo ormai sono abituata.
"Sei bellissima" dice il ragazzo.
"Non provarci con la mia ragazza" scherza Lando al mio fianco mentre firma un quaderno.
Il mio cuore smette di tamburellare, perché lui è qui con me.
"Non lo farei mai, è solo bellissima" continua.
"Grazie" rido imbarazzata e aspetto che scatti la foto mentre espongo il mio miglior sorriso.
Scattiamo altre foto e solo quando vedo Pierre arrivare mano nella mano con Kat mi stacco dai fan.
"Sei diventata più famosa di me" ride Katerina.
"Lando auguri" grida il mio migliore amico al ragazzo che sta parlando con dei fan.
Il pilota si gira e sorride alzando il pollice mentre i fan iniziano a chiamare Gasly.
"Sono in ritardo, scusate" dice Pierre tirando la sua ragazza verso l'entrata dei paddock.
"In realtà non sono in ritardo, ma mi fa male la mano a furia di firmare autografi" mi confessa sottovoce.
Kat mi saluta con la mano e poi li vedo scomparire dietro i tornelli.
Lando mi raggiunge poco dopo e seguiamo le orme dei nostri amici.
Le telecamere sono ovviamente su di noi appena varchiamo l'entrata, e cosa fare se non, stamparsi in viso un bel sorriso e camminare mentre cerchi di non fare figuracce.
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gracejwolff
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gracejwolff for my whole life I hated the orange, than you came into my life 🦍hbd @landonorris🧡
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La giornata era passata velocemente, tra una cosa e l'altra avevo visto per pochissimo tempo Lando, nonostante io fossi rimasta nei box della McLaren per tutto il tempo.
A pranzo mi avevano obbligata a portare Lando fuori dai paddock per potergli fare una sorpresa, così ho dovuto inventarmi che avevo il ciclo e che avevo scordato gli assorbenti in camera.
Scusa poco credibile dato la conversazione che avevamo avuto in bagno la mattina.
Lando mi ha dato le chiavi della sua auto dicendo "Sono stanco, vai da sola" mi ha guardato con la faccia da cucciolo bastonato e credetemi avrei davvero voluto mangiargli le guance.
Quindi anche lì ho dovuto convincerlo e alla fine siamo giunti al compromesso che lui sarebbe venuto con me, se io avessi guidato.
Una volta in hotel sono salita solo io e ho aspettato 10 minuti sdraiata sul letto prima di scendere.
Quando siamo ritornati al circuito l'hospitality della McLaren era praticamente vuota e Lando già da questo aveva intuito cosa sarebbe successo mentre io fingevo di non saperne nulla.
Entrati nei box, erano tutti lì, persino Carlos, Daniel, Charles e tutti gli altri che lo aspettavano con una torta a tema Golf con le candeline '22'
Faceva strano pensare a Lando come il più grande tra i due, perché ammettiamolo, quella più matura ero decisamente io.
Se anni prima mi avessero detto che sarei finita in una situazione simile probabilmente non ci avrei creduto.
Lando è davvero il ragazzo che tutte sognano, il ragazzo perfetto.
Papà mi aveva sempre detto che il principe azzurro non esisteva, eppure il pilota McLaren ci assomigliava molto.
Riccio, con capelli scuri e occhi chiari, senso dell'umorismo, accento britannico poco marcato e una leggera dislessia che non gli permette di pronunciare le parole "parabolica" e "statistiche".
Lando è così.
Non ha paura di risultare stupido davanti alle telecamere, perché è semplicemente se stesso.
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Esco dalla doccia.
Prendo il cellulare tra le mani e la voglia di buttarlo nel cesso aumenta quando vedo alcuni re-post della foto che ho pubblicato dopo le qualifiche.
Vado sul mio profilo ed archivio le ultime foto, in modo che potrò vederle solo io e nessuno potrà commentare negativamente.
Apro i messaggi e oltre agli insulti, inizio a trovare cose più pesanti.
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Hai ricevuto un messaggio da landomysmilee.e
Non so se ti meriti davvero la vita che stai vivendo. Viziata.
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Hai ricevuto un messaggio da kennedybot.f1
Ti meriti di morire.
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Hai ricevuto un messaggio da N0rr1smylife
Perché stai ancora con Lando? non ti è chiaro che devi lasciarlo?
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Hai ricevuto un messaggio da f1my.life
Se non lasci Lando succederà qualcosa di butto a te e alla tua famiglia.
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Hai ricevuto un messaggio da stroll21.22.23_
Non ti meriti il bene di Lando, lui è ad un livello molto più alto rispetto a te.
Puttana.
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Hai ricevuto un messaggio da supermax33
Si stata con Lewis, Max e Lando nel giro di due mesi, ma stai bene?
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Hai ricevuto un messaggio da hamilton_addiction_
Giuro che se ti trovo in giro ti ammazzo.
Lascia Lando e nessuno si farà male.
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I commenti su Instagram e Facebook peggioravano di giorno in giorno, per non parlare di Twitter che era diventata la piattaforma per eccellenza dello sport che consisteva dell'insultarmi il più crudelmente possibile.
Non avevo ancora capito da cosa fosse scaturito questo odio, alla fine se sei un fan sostieni il tuo idolo indipendentemente dal fatto che sia se fidanzato o meno, la vita è la sua, perché devi volergliela rovinare?
Fisso il mio riflesso sullo specchio ancora un po' sfocato a causa della condensa.
Come si può arrivare a minacciare di morte una persona? o minacciare di fare del male a lei e alla sua famiglia se non lascia il suo ragazzo?
Non capivo davvero come il genere umano potesse partorire certe idee dalla sua piccola testolina.
Alla fine quando la mia mente vagava all'interno di questo argomento, non cambiava mai nulla, la voglia di piangere si bloccava a livello della gola e molto spesso mi faceva salire dei conati di vomito che faticavo a trattenere.
Che il mondo fosse crudele lo avevo imparato a mie spese e su questo non c'erano dubbi, ma dov'era il famoso karma di cui tutti parlano, che gira e restituisce tutto a tutti?
Da me era girato solo in parte, perché non potevo negare che Lando fino ad adesso mi aveva solo fatto del bene, ma ciò in confronto a tutto quello che ho passato due anni prima è solo una briciola. Il karma era girato, si, ma mi aveva restituito solo la metà della metà della metà del dolore che avevo provato; quindi dov'era il resto?