Stubborn -Luke Hemmings-

By Crazy_About_Love

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«Penso che vivere senza rischi sia un pó come rischiare di non vivere. Non mi importa a cosa andró incontro... More

Chapter 1 -Rebel-
Chapter 2 -Are you okay?-
Chapter 3 -I saw you-
Chapter 4 -Baggage-
Chapter 5 -I'll Kill You-
Chapter 6 -Really?-
Chapter 7- Baby, I'm Luke-
Chapter 8 -Only Joking-
Chapter 9 -I warned You-
Chapter 10 -Nice to meet you-
Chapter 11 -Old Story-
Chapter 12 -Are you kidding?-
Chapter 13 -I'm gonna hit you-
Chapter 14 -Three-
Chapter 15 -This is impossible-
Chapter 16 -Jump-
Chapter 17 -Mistakes-
Chapter 18 -Words-
Chapter 19 -Honey-
Chapter 20 -Come with me-
Chapter 21 -Love Story-
Chapter 22 -You're not funny-
Chapter 23 -I was thinking-
Chapter 24 -I told you-
Chapter 25 -Milk-
Chapter 26 -Yes, I'm Jealous-
Chapter 27 -Why?-
Chapter 28 -I'm going to kiss you-
Chapter 29 -I can't-
Chapter 30 -Oh, come on-
Chapter 31 -Is it hot?-
Chapter 32 -Don't do that-
Chapter 33 -Stay away from me-
Chapter 34 -Unexpected-
Chapter 35 -Perfect timing-
Chapter 36 -What?-
Chapter 37 -Stop it-
Chapter 39 -Kiss me-
Chapter 40 -Do you want to swim?-
Chapter 41 -Unearthed-
Chapter 42 -Laugh-
Chapter 43 -Seriously?-
Chapter 44 -Miss You-
Chapter 45 -You're Late-
Chapter 46 -Doubt-
Chapter 47 -Real-
Chapter 48 -Together-
Chapter 49 -Fear-
Chapter 50 -Daydream-
Chapter 51 -Green-
Chapter 52 -Surprise-
Chapter 53 -Be mine-
Chapter 54 -Wake up-
Chapter 55 -Swings-
Chapter 56 -Bungalow-
Chapter 57 -Final-
Chapter 58 -Imagination-
Chapter 59 -Control-
Chapter 60 -Read-
Chapter 61 -Romeo and Juliet-
Chapter 62-Keep going-
Chapter 63 -Leave me-
Chapter 64 -Follow me-
Chapter 65 -Trick-
Chapter 66 -Revenge
Chapter 67 -Naked-
Chapter 68 -Aftermath
Chapter 69 -Promises-
Chapter 70 -Goodbye-

Chapter 38 -I like you-

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By Crazy_About_Love

Non so se dire che sia bello avere i weekend liberi oppure no.

In un certo senso mi piace poter fare di testa mia; peró in altri versi alcune cose non sarebbero successe se solo avessimo avuto delle attività.    

Mi sento quasi in colpa di essere entrata ben due volte, interrompendo due situazioni leggermente diverse ma sulla stessa lunghezza d'onda. 
Quasi.

Ogni volta che ripenso a Luke e a quella tipa mi viene solo da vomitare. 
Non so cos'ho visto. 
Ero troppo concentrata su come ammazzare Ashton per focalizzare bene la scena che avevo davanti; ed è stato molto meglio così.

Io ed Alaska, la sera, abbiamo fatto quello che potrebbe assomigliare ad un mezzo patto; ma alla fin fine non so veramente cosa sia.

Mi ha semplicemente promesso che cercerà di stare lontana sia da Ashton sia che da Calum per cercare di chiarirsi le idee.

Non penso che ci riuscirà; ma l'importante è che sia determinata a farlo. 
Come io, sono altrettanto determinata a cercare di capire cosa mi sta passando per la testa.

Sono io che sono troppo complicata o seriamente queste cose sono impossibili da capire? 
Un'altra domanda da aggiungere a quelle senza risposta; che ormai potrebbero aggirarsi intorno ai due milioni.

Ieri, essendo domenica, avevamo carta bianca su cosa fare; ma è stato un giorno abbastanza tranquillo.

Come da patto, Alaska ha cercato di evitare i due innominabili; ed è stato veramente esilarante. 
Quella ragazza sa tirare fuori le unghie se vuole.

Per quanto riguarda Luke non c'è stato bisogno di parlarsi, non l'ho proprio visto. 
Penso che sia meglio così, non ho proprio la minima voglia di parlarci.

Oltre a questo abbiamo fatto tutto ció che era in nostro potere. 
Non possiamo muoverci molto quindi ci siamo semplicemente divertite rimanendo insieme, facendo battute cretine e raccontandoci un pó di piú una sull'altra.

Oggi è lunedì; il che significa che domani dovró organizzare le sfide con il mollusco.
Merda.

Oggi peró l'orso e la regina hanno annunciato che ci sarà la giornata degli sport.

Ora, ragioniamo su questa cosa. Perchè cavolo dobbiamo fare delle cose che implicano lo sforzo fisico d'estate?

L'estate non è fatta per uscire, leggere, divertirsi, prendere il sole e cose del genere?

Do un premio Nobel per chi riesce a spiegarmi che mentalità hanno qui.

Sembrano tutti pazzi, altro che il Chubby Bunny, qui sono peggio. 
E per essere peggio di quel cane odioso non ci vuole poco.

Emetto un verso di lamento subito dopo l'annuncio di Daniel; con il quale dice che inizieremo con la pallavolo.

Mi piace guardare chi gioca a pallavolo, e mi piace tenere i punti, giocare proprio per niente.

"Guarda"
Mi sussurra all'orecchio Alaska, indicandomi che Luke si sta avvicinando.

Non sono pronta a parlargli; così gli sorrido leggermente, facendo entrare leggermente in confusione Alaska.

Le faccio l'occhiolino, cercando di farle capire che so cosa faccio. Ho sempre le mie tattiche.

Non appena è abbastanza vicino gli faccio lo sgambetto, superandolo e inoltrandomi nuovamente nella folla di ragazzi.

Probabilmente se avessi semplicemente cercato di allontanarmi mi avrebbe seguito; il fatto dello sgambetto mi ha aiutato a distrarlo e anche a farlo cadere.

Non mi interessa quello che ha da dire; peró ammiro la sua dedizione, anche se con me non andrà da nessuna parte in questo modo.

Individuo la chioma di Michael a qualche passo da me; così decido di avvicinarmi.

"Ciao"
Lo saluto, non ricevendo peró, da parte sua, nessuna attenzione.

Lo sguardo stranita e mi accorgo che sta fissando un punto davanti a lui.

"Michael"
Lo richiamo, cercando di attirare la sua attenzione.

Sbuffo irritata ed allo stesso tempo divertita, capendo che ció che ha rapito la sua attenzione è una ragazza.

Mi avvicino a lui per poi urlargli in un'orecchio. Sobbalza per lo spavento, portandosi una mano al cuore. Era proprio imbambolato se non ha sentito nulla.

"Ma sei pazza?"

"Era l'unico modo per attirare la tua attenzione"
Mi difendo, alzando le mani in aria in segno di arresa.

"Chi è?"
Gli chiedo, alludendo alla ragazza sulla quale era focalizzato.

"Non sono affari tuoi"
Borbotta, cercando di mantenere uno sguardo severo.

Parlare, in questi casi, serve davvero a poco; soprattutto se a parlare sono io. 
Potrei dire qualcosa che lo faccia diventare ancora piú restio sul dirmi chi é quella ragazza; quindi preferisco non proferir parola.

Lo guardo, sbattendo velocemente gli occhi e facendogli un sorriso fin troppo dolce per i miei gusti; ma quando voglio qualcosa faccio l'impossibile per ottenerla. 
In alcuni casi, anche mettendocela tutta, non ci riesco; ma almeno posso dire di averci provato.

"Non fare quella faccia"
Esclama, puntandomi un dito contro.

"Che faccia?"
Chiedo leggermente, sporgendo il labbro inferiore.

"Sai che sei una vera rompi palle?"
Esulto leggermente, sapendo che mi dirà chi è quella ragazza.

"Me lo dicono in molti"

"Chissà perchè"
Borbotta sottovoce, probabilmente sperando che non lo sentissi.

"Ehi"
Esclamo, alzando leggermente la voce e tirandogli un pugno sul braccio. Michael si porta una mano sul punto colpito, massaggiandosi leggermente, mentre un sorriso compare sul suo volto.

"Si chiama Alex"
Lo guardo come per incitarlo a proseguire; ma a quanto pare non ne ha la minima voglia, oppure non ha capito.

"C'è altro oltre a questo?"
Chiedo, dondolandomi avanti ed indietro sui piedi.

"No"

"Bugiardo"
Esclamo puntandogli il dito contro. Sono praticamente sicura che quella ragazza gli piaccia, e molto.

"Non è vero"

"Allora non ti dispiacerà se io vado da lei e le dico che ti piace, vero? Tanto è solo una bugia"

Cercare di provocare una sua reazione è esattamente il mio intento; ma non so se sarà così semplice come pensavo.

"Non ne avresti il coraggio"

"Scommettiamo?"
Gli rispondo a tono prima di andare verso la direzione di quella ragazza.

Non è molto alta e i capelli biondi scuro le arrivano appena sopra le spalle. 
A quanto pare sta parlando con una sua amica; ma quando sono abbastanza vicina per rivolgerle la parola, due mani mi prendono per i fianchi, tirandomi indietro.

"Okay, ho capito che scommettere contro di te è molto rischioso"
Borbotta Michael facendomi ridacchiare leggermente.

Sono stata abituata a scommettere quasi su tutto, penso sia normale che non abbia paura delle scommesse.

"Allora? Devi dirmi per caso qualcosa?"
Chiedo, evidentemente curiosa, incrociando le braccia al petto.

"Confermo che sei una stronza"
Borbotta, sistemandosi i capelli con le mani.

"Lo so. Ora peró sono principalmente curiosa"

"Potrebbe piacermi"
Sorrido ampiamente, capendo che le mie previsioni erano vere.

"Perchè non vai da lei e ti presenti?"

"Perchè no"
Per poco non scoppio a ridere per la sua risposta; ma non posso permettere che lui si abbatta così facilmente.

"Hai detto che scommettere contro di me è molto rischioso. Hai voglia di rischiare?"
Il suo sguardo si fa sempre piú interessato alle mie parole e io non posso evitare di ridacchiare.

A quanto pare non sono l'unica che ama le scommesse.

"Sentiamo"

"Scommetto che in una settimana non riuscirai a presentarti e chiederle di uscire"
Lo guardo con aria di sfida, facendogli scomparire un sorriso malizioso sul volto. 
Non mi piace questa situazione. Ho paura di quello che potrebbe dire, ora come ora.

"Se non dovessi farcela cosa succederebbe?"
Mi mordo leggermente il labbro inferiore, pensando a qualcosa.

"Organizzerai tu due settimane di sfide"
Esclamo senza pensarci troppo. Ne ho già abbastanza di queste sfide e non doverle organizzare per due volte dovrebbe servirmi.

"Ci sto"
Afferma sorridendo. 
Gli porgo la mano come per stipulare questo patto; ma mi blocca.

"Ah ah. Non pensare che sia così semplice"
Esclama facendomi fare una smorfia di disapprovazione.

"Se dovessi farcela tu uscirai con Luke. Sai, un appuntamento"

"Cosa?"
Il mio tono di voce si sarà alzato di almeno un'ottava; ma non mi importa. É un'altra moda questa? Giochiamo tutti a far uscire insieme Rikki e Luke? Ma cosa sta succedendo?

"No"
Affermo convinta mentre sul suo volto si forma un sorriso compiaciuto.

"Che c'è? Hai paura?"
Il tono di voce con cui pronuncia queste parole mi fanno solo pensare che sono stata un'emerita cretina. 
Ha fatto apposta. 
Questo stronzo ha fatto apposta sapendo che non avrei rifiutato.

"Ti odio"
Esclamo, allontanandomi.

"Tieniti pronta a perdere la scommessa"
Mi urla di rimando, facendomi voltare. 
Gli mostro il dito medio per poi girarmi nuovamente.

Non realizzo molto di quello che sta succedendo fino a quando non mi trovo con il culo per terra.

Alzo lo sguardo sul ragazzo che mi sovrasta.

"Ma sei cretino o altro? Cosa stavi facendo? Guardando le nuvole?"

"Ehi ehi calma"
Afferma porgendomi una mano.

"É il minimo"
Borbotto, alzandomi.

"Guarda che se guardassi dove cammini, non cadresti"

"Bellissima osservazione, davvero; peccato eri tu quello fra i piedi"
Borbotto, sbattendomi i pantaloncini dalla terra.

Lo sento ridere prima che mi porga nuovamente la mano.

"Christopher; ma chiamami Chris"

"Rikki"
Esclamo, afferrandogli la mano.

"Ma tu sei quella del cane".
Ma possibile che tutti si divertano a ricordare questa cosa?

Sbuffo, arricciando il naso per poi annuire svogliatamente.

Non ricevo una vera e propria risposta da parte sua, nemmeno una frase o una battutina; si limita a ridere coinvolgendomi, data la sua risata alquanto contagiosa.

"Ti ha mai detto nessuno che sei completamente pazza?"
Mi chiede, bloccando le sue risa.

"Forse"
La voce di Daniel che ci dice di affrettarci a raggiungere i vari campi di pallavolo per iniziare ci distrae entrambi.

"Hai voglia di giocare?"

"Devo proprio rispondere?"
Sbuffo, facendolo sorridere. Potrei incantarmi del suo sorriso.

"Vieni"
Esclama prima di prendermi per una mano ed allontanarmi dalla folla di ragazzi.

"Ehi ehi dove stiamo andando?"
Anche se facessi resistenza probabilmente riuscirebbe comunque a trascinarmi dietro di se; quindi tanto vale andare con lui.

"In un posto piú tranquillo"

Che sia lodato il signore. 
Qualcuno che risponde alle mie domande; magari non proprio precisamente, ma almeno ho ottenuto una risposta.

Camminiamo a passo abbastanza veloce per alcuni minuti per poi fermarci e sederci su due tronchi a terra.

"Allora, raccontami qualcosa di te"

"Perchè dovrei?"

"Perchè fino a prova contraria penso che tu non abbia voglia di giocare a pallavolo"

"Ma potrei comunque andarmene"

"Io ho la sensazione che non lo farai"
Sorrido alla sua affermazione poichè è del tutto vera.

Se me ne andassi non avrei comunque nulla da fare, quindi tanto vale rimanere con questo ragazzo.

Sento i suoi occhi scrutarmi; così mi decido a parlare.

Non ho idea di quanto tempo abbiamo parlato e siamo stati insieme, so solamente che abbiamo parlato molto.

É dolce, simpatico e terribilmente attraente. 
Il modo in cui si sistema i capelli con le mani mi fa letteralmente impazzire. Dovrebbero essere davvero morbidi i suoi capelli.
E poi il suo sorriso è così perfetto. E i suoi occhi hanno qualcosa di strano e accattivante.

Non ho esitato quando mi ha chiesto se sta sera avevo voglia di fare una passeggiata in sua compagnia. 
So benissimo che interpreta questa cosa come una specie di appuntamento, ma non mi dispiace per nulla.

L'unico problema è che appena ho dato questa notizia ad Alaska ha dato in escandescenza; e non riesco ancora a capirne il motivo.

"Tu hai accettato seriamente?"
Urla per la centesima volta da quando siamo tornate dalle attività fisiche.

Alla fine, dopo pranzo, abbiamo fatto un piccolo torneo di calcio; e questa volta sono stata obbligata a giocare da Daniel perchè si era accorto della mia mancanza la mattina, così come si era accorto di quella di Chris.

Non mi è dispiaciuto giocare; ma non riesco ancora a capire perchè non ci sia venuto a chiamare la mattina, ma ci abbia lasciato fare quello che volevamo.

Evidentemente non eravamo gli unici appartati; oppure semplicemente ancora una volta posso affermare chiaramente di non capire i loro ragionamenti.

"Certo che sei una rompi palle! Ti ho detto di si"

"Ma perchè?"
Non so se a questa scena dovrei ridere o piangere.

Sembra quasi di parlare con mia mamma. Puó essere una ragazza così dolce fonte di tanto stress?

"Perchè mi andava!"

"Non puoi uscire con lui"

"Ah no? E sentiamo. Perchè mai non potrei?"
Le chiedo, sorpassandola ed entrando in bagno.

"Perchè lo decido io"

"Guarda, questo ragionamento non fa una piega; ma la vita è mia e faccio quello che voglio"
Le rispondo di rimando togliendomi la maglia.

Devo assolutamente farmi una doccia.
Prima che possa aggiungere altro, la spingo fuori dal bagno e chiudo la porta.

"Devo fare la doccia"
Esclamo a tono leggermente piú alto in modo tale che mi senta.

Inizio a togliermi gli altri indumenti per poi andare sotto il getto dell'acqua.

In un primo momento è veramente congelata, ma pian piano inizia a riscaldarsi, facendomi rilassare. Non capisco tutta questa riluttanza da parte di Alaska. 
Che male c'è se un ragazzo mi ha chiesto di fare una passeggiata? Io non capiró mai a pieno nessuno qui. Sembra quasi che siano degli alieni.

Una volta finita la doccia, metto l'accappatoio per poi uscire dal bagno. Ho l'abitudine di vestirmi in camera; ed essere qui non cambierà le mie abitudini. Mi piace prendermi il mio tempo e fare tutto con calma.

Non appena noto che Alaska non c'è faccio un sospiro di sollievo. Sa essere davvero invasiva quando vuole.

Mi vesto velocemente, per poi uscire dal bungalow ancora con i capelli bagnaticci. Mia mamma dice che questa è una delle mie pessimi abitudini; ma è estate. Non ho voglia di asciugarmi i capelli.

Mi dirigo velocemente verso la mensa per poter mangiare qualcosa. Sto morendo di fame.

Non appena entro individuo la mora al tavolo con gli altri; così li raggiungo.

Non presto molta attenzione ai loro discorsi, mi limito a mangiare quello che mi piace per poi alzarmi dal tavolo e tornare al bungalow.

Non voglio entrare, preferisco stare fuori. 
Penso di essere agitata; ma sono anche entusiasta di questa serata.

Chris mi sta davvero simpatico ed inoltre è dolcissimo.
Non sono una che ama queste cose, solitamente, ma lui ha un qualcosa che lo rende intrigante sotto un certo punto di vista.

Quando vedo Chris avvicinarsi, il sole è quasi del tutto calato.
Mi sorride ampiamente per poi salutarmi baciandomi una guancia.

Faccio una smorfia che nemmeno io saprei come interpretare.
Mi sembra troppo, ma allo stesso tempo poco questo suo tocco fin troppo delicato e prudente.

Iniziamo a camminare lungo la riva del lago; per poi sederci sui tronchi della mattina.

"Non posso crederci. Tu hai qualche rotella fuori posto"

"Parla quello che alla recita delle elementari voleva fare Giulietta"

"Ehi. Ero piccolo. Non capivo cosa stava succedendo"

"Si, certo. Sempre la solita scusa"
Ridacchia leggermente dandomi una leggera spallata.

"Così vorresti fare l'attore?"

"Mi piacerebbe. Sarebbe davvero figo"
Il tono che usa mi fa sorridere inconsciamente. É così dolce.

"Come fai a sapere ció che vuoi fare in futuro?"

"Che vuoi dire?"
Mi chiede, girandosi verso di me.

"Sei così sicuro, determinato e ambizioso"
Alza le spalle, sorridendomi, prima di rispondere.

"Penso dipenda da persona a persona. Ho sempre amato recitare e mi viene naturale sperare di diventare un'attore"

Vorrei rispondergli che è fortunato a sapere ció che vuole fare della sua vita; perchè io non ne ho la minima idea. Forse sono io, forse è l'età; ma pensare al futuro mi fa solamente paralizzare.

Ho paura di quello che potrebbe succedere. Ho paura dell'inevitabile; per questo preferisco non pensarci.

Non mi accorgo che non gli ho risposto, fino a quando non mi richiama.

"Eri nel mondo delle favole?"

"Piú o meno"
Sbuffo, stendendo le gambe in avanti; visto che fino ad ora le avevo incrociate.

"Se ti facessi una domanda riguardante il futuro, un futuro molto vicino, mi risponderesti?"

"Dipende"
Lo vedo alzarsi per poi posizionarsi direttamente di fronte a me ed avvicinarsi maggiormente.

Si siede ad altezza del mio fianco, facendo un modo da ritrovarci faccia a faccia. Mi accarezza una guancia prima di avvicinarsi ancora di piú.

"Posso baciarti?"

Mi mordo il labbro inferiore non sapendo cosa rispondergli.

Non faccio in tempo a ragionare su cosa dirgli che le sue labbra sono appoggiate sulle mie.

É un contatto strano. Diverso rispetto a quello con Luke.

É piú delicato, molto piú delicato e non posso fare a meno di pensare che mi manchino le labbra di quel cretino.

Merda, perchè sto paragonando i due baci?

Sento due mani afferrarmi i fianchi per poi tirarmi indietro, ponendo fine a questo bacio e facendomi cadere dal tronco.

Mi giro di scatto, cercando di capire cosa sta succedendo.
Guardo stranita e sorpresa il ragazzo esattamente sopra di me.

Mi alzo velocemente in piedi guardandolo piú che arrabbiata.
Che diritto ha per venire qui e dividerci?

"Che cazzo ti è preso?"

"Non puoi baciare lui"

"Si che posso! Chi me lo impedisce?"

"Io"
Avete presente quei momenti nei quali vorreste avere la vista laser per incenerire chiunque si ponga davanti a voi? Questo è uno di quei momenti.

Mi giro lentamente verso Chris, cercando di mantenere la calma.

"Chris ti dispiace se ci vediamo direttamente domani?"
Lo vedo annuire prima che si allontani, dirigendosi verso il suo bungalow.

"Ti ha dato completamente di volta in cervello?"
Gli urlo contro, una volta che sono sicura che Chris non possa piú sentirci.

"No"
La naturalezza e la calma con cui pronuncia queste parole mi fa letteralmente dannare. Come fa ad essere così calmo?

"A me sembra di si. Chi sei tu per piombare qui e impedirmi di baciare un ragazzo?"

"Sono semplicemente io"

"Ecco appunto. Hai bevuto?"

"Dio mio, possibile che non te ne sia ancora accorta?"
Perchè non riesce mai ad arrivare ad un punto senza troppi giri di parole?

"Di che cosa mi sarei dovuta accorgere?"

"Non puoi essere così stupida"

Mi ha dato della stupida? 
Stringo i pugni lungo i fianchi e mi mordo l'interno guancia, prima di rispondergli.

"Ma vai a quel paese"
Esclamo, cercando di allontanarmi.

Non è possibile che sia piombato qui, mi abbia rovinato un bacio e adesso mi dia anche della stupida. Puó tranquillamente andare a farsi fottere per quanto mi riguarda.

"Mi piaci, tanto. A tal punto da pensare che mi sto innamorando di te"
Urla, per farsi sentire.

Mi blocco all'istante non appena sento queste sue parole. Il mio cuore inizia a battere sempre piú veloce ed io mi sento come in una bolla.

Mi giro lentamente, ed avvicinandomi nuovamente a lui.

I suoi occhi sono fissi sulla mia figura e non posso fare a meno di pensare quanto siano belli.

Non appena sono di fronte a lui, a pochi centimetri dalle sue labbra realizzo ció che ho sempre voluto reprimere.

Mi piace questo ragazzo piú di quanto avrei mai pensato e lo sto solo allontanando in tutti i modi possibili ed immaginabili.

"É sbagliato. Tutto questo lo è"
Sussurro queste parole senza rendermene conto prima di iniziare a correre verso il mio bungalow.

Sono consapevole che sto solo rimandando l'inevitabile; ma è piú forte di me.

-Piccolo Spazio per voi-
NON UCCIDETEMI. Tengo alla mia vita. A parte gli scherzi, questo capitolo è LUNGHISSIMO. Spero vi piaccia piú di quanto piace a me; perchè devo riprendermi. Ho paura che facciano sempre piú schifo i capitoli.
Scusate per eventuali errori, e alla prossima.
Ps. Penso che faccia davvero piacere a @FedeWrite_ se passaste dalle sue storie


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