LOVE ON THE RUN

By meemedesimaa

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Grace Jasmine Wolff, la figlia del famoso Team Principal Toto Wolff, ha 18 anni, quasi 19, e ha sempre avuto... More

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.diciannove.

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By meemedesimaa

Il compleanno di Blake era andato piuttosto bene, apparte qualche inconveniente.

Avevo rivisto Alice, la ragazza di mio fratello, non la vedevo da tanto tempo.

Lei è il completo opposto di Blake, la classica brava ragazza che sta con lo stronzo di turno, perché devo ammetterlo, mia madre si era impegnata per fare due figli stronzi come lei.

Papà aveva portato con sé una nuova auto come regalo di compleanno per il suo figlio preferito e io mi ero sentita morire un po' dentro; mi mancava il mio papi, mi mancava sentirmi chiamare 'scricciolo' da lui e detto sinceramente non riuscivo a capire perché sia lui che Hamilton, fossero tanto arrabbiati con me.

Voglio dire, anche se ci fosse stato qualcosa tra me e Max dove sarebbe stato il problema? Dopo tutto la vita è mia; dovrei essere io a decidere chi amare e chi no, giusto?

Si era persino fatto vivo Pierre per qualche ora, poi aveva dovuto lasciarci.

Negli ultimi giorni lo avevo sentito più spesso di quanto mi fossi ripromessa, sembrava che il suo ritorno nella mia vita, mi avesse causato una sorta di dipendenza da Gasly.

Le settimane dopo, con una grande sfortuna non ero riuscita a presentarmi al Gran Premio di Turchia e nemmeno a quello degli Stati Uniti, che dopo Monza e Portimao era uno dei miei circuiti preferiti.

Le verifiche e le interrogazioni che i miei simpaticissimi professori avevano fissato  negli ultimi giorni mi stavano facendo passare la voglia di continuare gli studi.

Il momento più atteso della mia giornata era di sicuro il post-cena, quando Lando mi chiamava; questo nostro momento non mancava mai, nemmeno nei giorni di gara.

Sentire la sua voce dopo una lunga giornata era la cosa più rigenerante di questo mondo.

La scorsa settimana, dopo ben tre settimane che non ci vedevamo, ero riuscita a prendere l'aereo il venerdì e raggiungere Norris in Inghilterra per qualche giorno.

Rincontrare i suoi occhi in aeroporto era stato simile a quando lo avevo visto per la prima volta : magnifico.

La televisione era accesa su Sky Sport F1 e i miei amici si erano impossessati del mio divano, manco li avessi invitati.

Nessuno di loro seguiva la formula uno seriamente, ma per via di mio padre ogni tanto mi supplicavano di portarli a vedere qualche Gran Premio in giro per il mondo.

A dir la verità nei due anni precedenti erano andati a vedere parecchi GP anche senza di me e come ho già detto non era una cosa che li appassionava, ma era più un passatempo, qualcosa per creare dei ricordi insieme.

"Andiamo ai go kart sta sera?" chiede Federico.

"Si dai raga" esclama Rebecca che tra tutte le ragazze del gruppo è quella che più assomiglia a uno scaricatore di porto.

"Io passo, devo studiare se voglio anticipare tutte le interrogazioni per andare nelle prossime 3 tappe, perché voi siete pazzi se pensate che io mi salterò Messico, Brasile e Qatar" dico pensando al mio ragazzo, al sole, alla spiaggia e sorridendo inevitabilmente.

"Messico, Brasile e Qatar?" chiede Sofia sognante.

"Hai capito bene" quasi mi vanto.

"Portaci con te" mi supplica Martina.

Gli occhi di Rebecca si illuminano.

"Se mi faccio interrogare in tutte le materie prima della partenza, ci porti tutti" dice sorridendo.

La mia migliore amica non era mai stata una cima a scuola, odiava studiare, come me d'altronde, ma al contrario suo io cercavo di impegnarmi e portare sempre a casa voti alti, mentre lei si accontentava di un 5 o un 5.5

"Reb hai tipo 6 materie sotto, come credi di studiarle in 2 settimane?" le chiedo.

"3 materie a settimana, in cambio delle tre tappe, mi sembra equa la cosa" dice sorridendo.

Non volevo accettare per niente al mondo, se ci sarebbero stati loro, non avrei potuto passare del tempo con Lando oppure avrei dovuto raccontargli della mia storia con il pilota.

"Inzia a recuperarle, ci metto 20 secondi a farmi mandare i documenti per voi da papà" rido "Però dovete avere TUTTI, TUTTE le materie sopra" li ricatto.

"È un po' un complotto questo, non riuscirò mai a studiare" si lamentano Mattia e Fede che sono messi più o meno come Rebecca.

"Io aiuto Rebecca, Grace aiuta Mattia, e Matteo aiuta Fede, così partiamo tutti" dice Sofia diplomatica.

"Ci sto" dice Tia sorridendo, cercando di farmi capire che da lì in poi ricomincerà a flirtare con me, con la sola differenza che questa volta non gli darò corda, perché dall'altra parte del mondo c'è un pilota che ha rubato il mio cuore.

~

"Mattia devi concentrarti però" dico ormai senza pazienza.

"Mettiti una felpa e mi concentro" ammette ridendo e guadagnandosi uno sguardo di indifferenza da me, seguito da una gomitata.

Lo schermo del mio cellulare si illumina per la terza volta e il nome "Lando🧡🦍" compare sullo schermo accompagnato dalla cornetta verde e quella rossa.

Mi affretto a spegnere la videochiamata, sono sicura che si starà arrabbiando, ma non posso proprio rispondere ora.

"Non credi sia urgente? Chiunque sia sembra insistere molto" dice Mattia.

"Si è urgente, ma finché tu non te ne vai non posso rispondere" ammetto sincera e abbastanza irritata.

"È il fidanzato?" ride scherzando.

Se solo sapesse che è davvero il mio fidanzato non riderebbe così di gusto.

"Puoi concentrarti?" chiedo "Studia questo e poi me lo ripeti così possiamo chiudere i libri per oggi, sono stanca" dico indicando il paragrafo per poi riprendere il telefono tra le mani.

Apro la Chat con "Lando🧡🦍"

Ei scusami, sono
impegnata hai bisogno?🧡

Non ho bisogno Grace

È semplicemente l'ora
della nostra videochiamata😒

Sempre che tu non l'abbia
dimenticato

Cazzo

Scusami Lando

Sto facendo ripetizioni
a un mio amico

Amico?🤔

E sentiamo com'è
questo tuo amico?

Stupido, fin troppo🙃

Non intendo in quel senso

Voglio dire che devi
mandarmi una foto 🤦🏻‍♂️

Perché?

Perché voglio capire
se devo preoccuparmi

Non devi

Ma voglio comunque la foto

Mi stacco dal mio cellulare per vedere a che punto è Mattia, poi mi avvicino e inquadro i nostri volti.

"Foto" dico prima di scattare e ridere.

Nonostante le diverse storie che c'erano state tra di noi, il nostro rapporto era bello e mi piaceva stare in sua compagnia.

Invio l'immagine al mio ragazzo.

"Una volta che mi concentro per davvero, tu mi disturbi così?" ride.

"Scusa non lo faccio più promesso, torna a studiare" sorrido e torno sulla chat con il mio ragazzo.

Ecco che ti presento

Mattia, l'amico stupido

Perché siete al buio? 😶😵😑


m

a che ore sono da te?

Le 22.36

Non credi sia ora
di mandarlo via e chiamare
il tuo ragazzo?

Finsice di studiare, mi ripete
e poi se ne va Lando

Io vado in live su Twitch 👾

Va bene, allora
ci sentiamo dopo🙃

Spengo lo schermo e aspetto che il mio amico finisca di studiare, mentre spero davvero che Lando non si sia messo strane idee in testa, perché credetemi se Norris si monta dei film nella mente, poi è difficile convincerlo del contrario.

"Finito" dice Mattia.

"Alleluja" dico lanciando il cellulare sul letto.

~

"Avete davvero recuperato tutti, tutto?" rido incredula.

Certo, avevo proposto io la sfida due settimane fa, ma non mi aspettavo che tutti sarebbero riusciti a compiere quell'impresa.

"Si, quindi dove sono i nostri biglietti per Messico, Brasile e Qatar?" chiede ridendo Martina.

Sorrido e vado in camera prendendo dalla scrivania le 3 buste.

Torno in sala dai miei amici e butto sul tavolo la prima busta.

Matteo la prende con frenesia e la apre estraendo i pass per i paddock.

Rebecca urla "Siii rivedrò Miiiick"

A proposito di Mick, il giorno stesso in cui ero tornata dalla Russia avevo chiesto a Lando di mandare a Mick il numero della mia migliore amica da parte mia e lui lo aveva fatto, dopo meno di 3 ore Reb mi aveva mandato lo screen del messaggio più dolce della terra.

"Ciao Rebecca sono Mick, Grace mi ha dato il tuo numero, ma se ti da fastidio posso cancellarlo🥰"

Ero grata a Lando per avermi salvato la pelle, quindi ora avrei dovuto ricambiare in un modo o nell'altro.

"Papà Wolff, visto che ama più voi e Rebecca che me, vi ha offerto completamente il viaggio, questi sono i biglietti dell'aereo, queste le prenotazioni delle stanze per tutti e tre i paesi in cui andremo, mi ha però chiaramente specificato che ha speso più soldi del dovuto, prenotando una stanza per ognuno di noi, perché non vuole che nessuno torni a casa incinta, quindi vediamo di rispettare questa cosa" dico.

Ovviamente lo scambio di queste informazioni tra me e mio padre era avvenuto solo ed esclusivamente tramite e-mail, né un messaggio, né una chiamata, solo delle formalissime lettere mandate per posta elettronica.

"Siamo in 7 e le stanze sono 6, c'è qualche conto che non torna" dice Matteo.

"La mia stanza non c'è" spiego semplicemente.

Lo sguardo malizioso di Martina scatta su di me.

"Max o Lando?" chiede immediatamente.

Nelle ultime settimane erano usciti altri articoli riguardo me e i due piloti, Martina, che tra tutti era la più social, li aveva mandati sul nostro gruppo scatenando così diverse discussioni a cui io ovviamente non avevo partecipato.

Non mi piaceva mentire e dato che ultimamente lo facevo spesso, quando c'era la possibilità preferivo non rispondere.

"Charlotte Siné" dico mentendo.

Ecco appunto.

Ormai era diventata un'abitudine anche utilizzare come scusa la ragazza Monegasca con cui mi tenevo costantemente in contatto e che fortunatamente mi avrebbe tenuto compagnia per le tre tappe successive.

"Chi è questa?" domanda Rebecca.

"La ragazza di Charles" sorrido.

"Non mi piace" ammette mettendo il broncio.

"Credimi ti piacerà" le dico sincera.

Charlotte potrebbe andare molto d'accordo con Rebecca, al contrario di Katerina che è introversa e questo alla mia migliore amica non va proprio a genio.

~

Mancavano solo due giorni alla partenza per la vacanza che tutti noi ci eravamo guadagnati con il sudore.

Saremmo partiti il 3 Novembre di pomeriggio e saremmo tornati in Italia il 23 sera.

20 giorni precisi, di puro relax.

Io e Lando ci eravamo visti l'ultima volta i primi di Ottobre, poi entrambi eravamo stati fin troppo impegnati e ci eravamo sentiti poco, anche quando stavamo al telefono di sera, c'era sempre uno dei due che finiva per addormentarsi in chiamata.

Avevamo parlato spesso di cosa fare con la nostra relazione e avevamo deciso che in Messico avremmo iniziato a lanciare dei piccoli segnali ai fan, per capire come l'avrebbero presa e poi, cito le parole di Lando : "Da lì in avanti sarà tutto un discesa".

"Hai preso qualche vestito elegante, si sa mai che ti porto in un ristorante stellato" chiede Lando mentre prepariamo insieme i bagagli durante una videochiamata.

"Si" rido.

"Amore tieni questo" dice mia mamma entrando in camera e porgendomi altri vestiti stirati.

"Oh ciao Lando, come stai?" chiede appena nota il mio ragazzo sullo schermo del computer.

"Bene grazie lei?" sorride il pilota.

"Bene caro, sei pronto per le gare?" continua la conversazione mamma.

"Spero di sì, ma in realtà ormai la stagione è quasi finita e le ultime gare mi hanno fatto perdere un po' di punti in classifica quindi punto solo a non fare grandi danni" dice demoralizzato.

La Ferrari stava recuperando di brutto la McLaren nella classifica costruttori e anche i due piloti, Carlos e Charles, stavano raggiungendo Lando nella classifica piloti.

"Per quanto vale il mio parere, sei sempre bravissimo" ride mamma.

Non voleva ammetterlo, ma ero sicura che sotto sotto piacesse anche a lei il mio ragazzo, era inevitabile non farlo, con quegli occhi, quel sorriso e quella risata contagiosa, gli volevi bene per forza.

"Mamma il tuo parere in formula uno è uguale al parere di Tommaso che commenta le gare di basket, irrilevante" rido.

"Cercavo solo di essere carina" dice rimproverandomi con un'occhiata, poi saluta Norris ed esce dalla camera.

"Tua mamma è così simpatica" dice piegando dei vestiti.

Sorrido, sono felice vadano d'accordo.

"Vorrei poter dire lo stesso della tua" ammetto con un filo di tristezza.

"Te la farò conoscere, giuro" dice e io annuisco.

Lando, la domenica di ottobre tra il GP di Turchia e quello degli USA, mi aveva invitato ad una cena dalla sua famiglia in Inghilterra e io avevo accettato, nonostante l'ansia.

Sfortunatamente però, il mio ragazzo ha dovuto annullare tutto all'ultimo secondo a causa di un imprevisto lavorativo alla sede della McLaren.

Infatti qualche ora prima che io prendessi l'aereo per raggiungere l'Inghilterra, Lando mi aveva mandato un messaggio che mi aveva ferita profondamente .

Ero triste, ovviamente, ma alla fine non era colpa di nessuno, quindi ero tornata a casa con l'umore sotto terra.

"Piccola, tu stai stanza con me vero?" chiede Lando e io annuisco.

"A proposito, dimmi quanto hai pagato la stanza che così ti passo la metà dei soldi" dico.

"Non se ne parla" ride.

"Lando" ribatto autoritaria.

Odiavo questa cosa, voleva sempre pagare lui per me e non mi andava affatto bene.

"Amore non preoccuparti" afferma troppo sicuro delle sue parole.

Avevo sentito male o mi aveva appena chiamata "Amore"?

Lando si era bloccato proprio come avevo fatto io, forse anche lui si era reso conto troppo tardi di ciò che era uscito dalla sua bocca.

Nessuno dei due aveva intenzione di commentare, ma entrambi stavamo pensando senza indugio a quella parola.

Gli era uscita in maniera talmente spontanea da aver spiazzato anche Kentucky che aveva alzato la testa dal suo riposino ai piedi del letto.

Faceva uno strano effetto sentire quella parolina uscire dalle sue labbra, solitamente mi chiamava 'piccola', 'nano' , oppure gli piaceva chiamarmi 'foca' da quando aveva scoperto che era una dei miei animali preferiti o ancora cercava dei diminutivi per il mio nome;

Il più bello fino a quel momento era stato 'gocciola' che non era proprio un diminutivo, anzi non faceva altro che allungare il mio nome vero e poi non c'entrava proprio un bel niente.

Poi un giorno mia madre gli aveva sbadatamente rivelato il mio secondo nome e per qualche settimana non ha fatto altro che chiamarmi 'Jas' facendo crescere in me un odio più profondo di quello che già avevo per il mio secondo nome : Jasmine.

Ma tornando a noi, non avevamo mai parlato di amore prima d'ora, forse perché non eravamo ancora pronti a dichiarare i forti sentimenti che ormai era chiaro provassimo l'uno per l'altro o forse perché le nostre discussioni non erano mai ricadute in quel punto, fatto sta che ora quel sentimento era stato tirato in ballo e non si poteva più tornare indietro.

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