Ed eccola lì.
Sola.
Al buio.
A camminare nella stradina che da lì a poco l'avrebbe condotta a casa di suo padre.
T/n non sentiva Peter da quasi tutto il pomeriggio, ma era stato lui a decidere di allontanarsi per un po' da lei.
Non si erano lasciati, ma lui preferiva non essere visto con lei.
Voleva soltanto che t/n rimanesse fuori da tutto quello che stava succedendo, soprattutto perché sarebbe potuta diventare più soggetta a rapimenti e minacce da parte di qualche cattivo.
Peter diventava troppo paranoico quando si trattava di t/n.
Ma quello che lei non sapeva era che, nonostante fosse sola in quella stradina stretta stretta, Spiderman era sul tetto di una casa a qualche metro di distanza da lei per assicurarsi che non le accadesse niente.
E poi, una volta averla vista entrare in casa, l'avrebbe chiamata per parlare con lei tutta la notte.
T/n si sentì pervadere dal sollievo non appena arrivò davanti alla porta della casa di suo padre.
Ma ci pensò un attimo prima di bussare. In quel momento migliaia di pensieri negativi cominciarono ad invadere la sua mente.
E se fosse stata di troppo in quella casa? E se suo padre non voleva che vivesse con lui? Dove sarebbe andata a vivere poi?
Ad interrompere i suoi pensieri fu un messaggio che le arrivò da Peter.
Sta tranquilla.
T/n si girò immediatamente, capendo al volo quello che stava facendo Peter, e così cominciò a cercarlo attentamente su ogni tetto delle case che aveva intorno.
Peter, grazie ai suoi sensi da ragno, anche ad una distanza così elevata era riuscito a sentire il battito del cuore di t/n che stava cominciando ad accelerare smisuratamente.
Ma poi lei finalmente lo vide, o meglio, lui si rese visibile dato che era buio pesto.
T/n si lasciò sfuggire un sorriso timido, ma poi si affrettò a rispondere al messaggio di Peter mandandogli semplicemente un cuore.
Dopodiché, posò il telefono in tasca e suonò al campanello.
Restò in attesta di qualcuno per diversi secondi, ma poi la porta si aprì mostrando Kim, la compagna di suo padre.
"Ciao, tesoro! Come mai sei qui?" chiese la donna, con il suo solito sorriso accogliente.
"Ciao..ehm...mi chiedevo se...posso restare qui da voi? Solo per...per un po'." rispose timidamente.
Lei non era solita fare questo tipo di richieste.
"Ma certo!" esclamò suo padre a qualche metro di distanza, dopo aver sentito sua figlia parlare.
"Certo che sì! Puoi restare qui tutto il tempo che vuoi!" sorrise anche la donna che poi si spostò dalla porta per farla entrare.
"Vuoi una cioccolata calda? Fuori fa un freddo tremendo."
"No, Kim, non preoccuparti. Vorrei solo andare a letto." ammise t/n lasciandosi sfuggire un sorriso timido.
"T/n, la tua camera è al secondo piano, di fronte a quella di Emma. Ho deciso di lasciarne una libera nel caso tu...ecco.."
"Ho capito, papà, e ti ringrazio." disse t/n, continuando a mantenere il suo sorriso.
"Sta attenta a non svegliare Emma, ci ho messo mezz'ora per farla addormentare."
"Va bene Kim" rispose la ragazza, lasciandosi sfuggire una risata divertita.
Subito dopo afferrò la sua valigia e si affrettò a salire le scale per andare nella sua camera.
Non appena chiuse la porta alle sue spalle sospirò dal sollievo. Aveva paura che suo padre non volesse ospitarla in casa sua, ma la reazione che lui aveva avuto quando vide sua figlia fuori la porta aveva cacciato ogni dubbio dalla testa di t/n.
La prima cosa che fece fu buttarsi sul comodo letto a due piazze.
Il materasso era talmente morbido da far addormentare t/n quasi subito, ma aprì gli occhi di colpo non appena il suo telefono cominciò a squillare.
Era Peter.
"Hey." sorrise lei, portando il telefono all'orecchio.
"Allora? Com'è andata con tuo padre?" chiese lui.
"È andata bene, fortunatamente. Pensavo che mi avrebbe cacciata, ma invece ho scoperto che lui ha lasciato una camera libera proprio per me." rispose lei, continuando a sorridere.
"È stato gentile?"
"Sì, Peter, non preoccuparti." rispose t/n, ridacchiando intenerita.
"Sarà meglio per lui che non ti faccia del male."
"Mi piace quando dici queste cose." ammise lei, imbarazzata.
"Allora vuol dire che lo farò più spesso." affermò, sorridendo.
"Posso chiederti una cosa?"
"Tutto quello che vuoi, t/n."
"Perché prima mi stavi seguendo?"
"Volevo assicurarmi che non ti accadesse niente, e non volevo che camminassi da sola in una strada così." rispose.
"E...tu ora sei tornato a casa oppure.."
"Sono a casa t/n, non preoccuparti." sorrise lui.
"Bene, perché c'è un'altra cosa che devo chiederti."
"Dimmi pure."
"Ma chi diavolo è Happy?"
Peter scoppiò a ridere non appena t/n gli fece quella domanda.
Forse sembrava anche una domanda scomoda da fare, ma lei ci stava pensando da tutto il giorno.
"È una specie di mio amico, credo...l'ho conosciuto grazie al signor Stark."
"E c'è qualcosa tra lui e tua zia?"
"Come mai mi stai facendo tutte queste domande personali?" chiese lui, sospettoso.
"Sono solo curiosa." rispose lei, alzando le spalle.
"Hanno avuto una breve relazione, ma credo che ora si siano lasciati."
"Secondo te noi due ci lasceremo?" chiese t/n, quasi con un tono titubante nella voce.
Ormai stava con Peter da un bel po' di tempo, ma non ci aveva mai pensato ad una loro rottura.
Lui era stato l'unico ragazzo che t/n avesse davvero amato. Durante gli anni precedenti aveva avuto diverse cotte, ma mai come quella che aveva per Peter.
"Se dovessimo lasciarci voglio che sia tu a spezzarmi il cuore perché io non potrei mai riuscirci."
T/n scoppiò a ridere.
"Ti piaccio talmente tanto da non riuscire a farti avere il coraggio di lasciarmi?" chiese sorpresa.
"Sì t/n, perché tu mi fai impazzire."
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Ok, immaginatevi Peter Parker che vi dice una cosa del genere.
Come vi sentireste?
Io così: 🙋♂️🙋♀️💑💏👫💍🤵👰💏🤰🤱👪💏🤰🤱👨👩👧💏🤰🤱🤱👨👩👦👦💏🤱🤱👨👩👧👧💏🤰🤱🤱👨👩👧👦
Ci ho messo tre quarti d'ora per fare questa cosa E NON VOGLIO CHE PASSI INOSSERVATA, OK?
(Spero che abbiate capito cosa voglio rappresentare con queste emoji, perché altrimenti significa che ho speso letteralmente 45 minuti della mia vita inutilmente)
Bene, detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo, e fatemi sapere se vi è piaciuto!
Ciao ciao! ♥️