Elements

By WinterSBlack

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(1) Primo capitolo della trilogia di Elements. Terzo posto nel contest Libriamoci2 Migliori Libri Sophie Hun... More

Avviso
1. Andava tutto bene
2. Brain Limitless Company
3. Spiegazioni
4. I Ribelli
5. Attacco
6. Il Luogotenente
7. Popolana
8. Telefono
9. Il nonno
10. Imperium
11. Spiacevoli incontri
12. Lettere false
13. Per l'Alaska
14. Base 1
15. Intrappolati
16. Allenamento
17. Inspiegabili dubbi
18. Interferenze
19. Attacco alla scuola
20. Gocce di pioggia
21. Il lupo nel gregge
23. Skyler la rossa
24. Beccate
25. Aria di guai
26. La scatola di metallo
27. Sbaglio
28. Inizio del conto alla rovescia
29. Lettera della verità
30. La verità del nemico
31. Appuntamento con sorpresa
32. Una piccola piromane
33. Base 8 di Boston
34. Parole scioccanti
35. Guardare ma non agire
36. Acqua in bocca
37. Fuori dall'acqua
38. Incubo nero
39. Sentirsi a terra
40. Fascicoli misteriosi
41. A scuola col Geminus
42. Non c'è due senza tre
43. Attraverso i sogni
44. Domande senza risposta
45. La quiete prima della tempesta
46. Fuoco e fiamme
47. Il quadro
48. Attimi decisivi
Epilogo
LinkS

22. Colpe e scelte

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By WinterSBlack

Angolo autrice

Skadegladje ha reso il logo della B.L.C. reale, mai stata più felice di aver vinto il suo giveaway.

«Dove stiamo andando?» chiesi al capitano Fullen.

«La porto alla Base 5. È giusto che lei comprenda la delicata situazione della squadra d'Élite, essendo lei indirettamente la causa.» affermò l'uomo con professionalità.

«Io sono la causa?» esclamai con il cuore che batteva sempre più veloce dall'ansia.

«Le spiegheremo tutto una volta arrivato a destinazione.» mi zittì l'uomo inespressivo.

Me ne restai lì, seduta davanti a lui, immobile, troppo scioccata per protestare.

Sapevo che protestare o fare domande non sarebbe servito a nulla.

La mia parte razionale sapeva prendere il sopravvento quando serviva.

In silenzio e ordine arrivammo alla Base 5, dove mi scortarono nella sala controllo, dove alcuni agenti Imperium erano intenti a ricercare con satelliti e chiamate la posizione della squadra d'Élite.

«Come vedi ci stiamo impegnando a cercarli, ma in caso non riuscissimo nell'intento, abbiamo bisogno di trovare altre guardie per te.» mi spiegò Eldon Fullen senza mezzi termini.

«Li troverete.» tagliai corto con un tono che non ammetteva repliche.

Sorprendentemente l'uomo non insistette con la sua idea.

Forse anche lui sperava che riuscissero a trovarli.

«Potete informarmi di cosa sta succedendo?» chiesi avvicinandomi ad un enorme schermo che mostrava un'immagine satellitare.

«Abbiamo già mandato squadre di ricerca. Essendo la squadra d'Élite residente qui è ovviamente di nostra competenza ritrovarli. Inoltre i loro Programmatori sono collegati alla Base5.
Li cerchiamo già da tre giorni, senza avere alcuna notizia. Sono partiti il 24 dicembre e sono giunti senza intoppi alla Base8 di Boston.» Fullen mi invitò a sedermi su un tavolo con una piantina.

«Hanno usato mezzi tradizionali e hanno impiegato due giorni per arrivare. Hanno passato diversi giorni alla Base, sostenuti da una squadra ausiliare per indagare sulle informazioni ricevute.» il capitano prese una penna e mi indicò Boston.

«Sono partiti e la missione si è rivelata un buco nell'acqua. Non c'erano tracce del Geminus e nemmeno di altri Ribelli.
Il caso è stato archiviato. Hanno provato a indagare sulla fonte di quell'informazione fasulla. Inizialmente sono arrivati costantemente i rapporti, ma poi ad un tratto abbiamo perso i contatti.» concluse l'uomo accarezzandosi il mento.

La mia preoccupazione pulsava dentro il petto.

Sembrava surreale quella situazione e io non potevo far nulla per risolvere la situazione.

«Cosa posso fare per aiutarvi?» chiesi sporgendomi sul tavolo.

«Aspettare. E pregare.» affermò Eldon Fullen alzandosi dal tavolo.

***

Rimasi in quella stanza ad aspettare in silenzio che succedesse qualcosa.

Erano tutti impegnati a fare qualcosa, mentre io morivo dall'ansia.

Attendere non aiutava, anzi, peggiorava il mio stato d'animo.

Per quale diavolo di motivo mi avevano chiamata se non potevo essere d'aiuto? E poi come potrebbe essere colpa mia se erano spariti?

Ero sul punto di andare fuori di testa e perdere il mio autocontrollo quando finalmente accadde qualcosa.

«Capitano Fullen. Abbiamo trovato qualcosa.» disse un ragazzo togliendosi le cuffie.

Fullen si precipitò verso il ragazzo.

«Una squadra Imperium ha trovato la Senior More.» disse.

«Gli altri?» chiese Fullen trepidante.

Il ragazzo scosse la testa.

«Non fa niente. Di loro di scortarla qui.» affermò Fullen uscendo fuori dalla stanza a grandi passi.

Con il cuore in gola lo seguii.

Diversi minuti dopo, lunghe ore interminabili nel mio stato d'animo, un'auto entrò dai cancelli aperti. Da essa scese la chioma inconfondibile di Skyler scortata da alcune guardie Imperium.

Non sembrava ferita, ma piuttosto esausta, come se non avesse dormito abbastanza.

Le occhiaie incorniciavano i suoi occhi di metallo, il leggero zoppicare e trascinarsi dei piedi, i capelli spettinati e l'espressione sul volto mandavano segnali negativi alla mia mente, pronta a giungere a conclusioni affrettate.

Fullen la accolse e lei mi passò accanto senza degnarmi nemmeno di un'occhiata quando avrei voluto solo fermarla e chiederle spiegazioni. Ma non lo feci.

Skyler venne scortata all'interno dell'edificio.

«Signorina Hunter, venga anche lei.» disse Fullen mentre avanzava.

Mi affrettai ad affiancarlo, senza fare domande.

***

«Dimmi cos'è successo.» affermò Fullen.

Abbiamo trovato un Rifugio Ribelle.

Sicuramente non è una dimora di un Luogotenente, ma è sicuramente uno dei rifugi dei sottoposti dello Yeti.» disse Skyler.

«Sembrava abbandonato, ma in realtà era una trappola. Hanno catturato e rinchiuso sia Senior Frost che Senior Sharp.
Ci hanno colto di sorpresa. Li hanno come ostaggi perché vorrebbero trattare con noi.
Aiden si è opposto ma quei Ribelli hanno in mano la vita dei nostri compagni.»

«Cosa vogliono in cambio?» chiese immediatamente Fullen.

Skyler sembrò non saper cosa dire, ma poi spostò lo sguardo su di me. E sempre guardandomi disse:«Vogliono avere Sophie Hunter.»

***

Jo era stata catturata e la colpa era mia.

«Io... Non capisco...» mormorai spaventata.

Sapevo che dei Ribelli mi volevano catturare per portarmi da Susan Blackwood che a sua volta mi avrebbe uccisa. Ma c'era qualcosa che non tornava in tutta quella situazione. E in quel momento, Jo e Seth erano in pericolo a causa mia.

«É colpa mia...» sussurrai sotto shock.

«No, non lo è» rispose deciso Fullen.

«Forse...» provò a suggerire Skyler.

«Non consegneremo la ragazza. Non scendiamo a patti con nessun nemico» la interruppe bruscamente il capitano Fullen.

«No, signore. Dicevo che forse potremmo usarla come esca...» spiegò Skyler con professionalità, come se io non fossi nemmeno una persona, ma solamente un soggetto inanimato.

«Le ricordo, signorina More, che Sophie Hunter non è un'Imperium e non è addestrata. Essendo una Popolana è nostro dovere proteggerla e non mandarla in prima linea in un campo di battaglia» affermò Fullen nervosamente.

«Dovrei parlarne con Mr. Steel, dopotutto la squadra Élite è sotto la sua responsabilità.» disse l'uomo massaggiandosi le tempie.

A quel punto mi si accese una lampadina.

«Capitano Fullen, potremmo utilizzare l'Elements.» affermai entusiasta.

«Come, prego?» chiese lui spalancando gli occhi incredulo delle mie parole. Forse non era consapevole che sapessi cosa fosse il materiale primario per i loro poteri.

«Se utilizzato da qualcuno comune come me ha comunque una durata temporanea, no? Potrei utilizzarla io, così posso difendermi!» dissi entusiasta.

Eldon Fullen inarcò le sopracciglia.

«Me ne ha parlato mio nonno.» mi affrettai a dire.

«Signorina Hunter. Il problema è che... Anche se te ne fornissi un po' non saresti capace di controllare il tuo elemento... Saresti come un bambino ai primi passi, comprende? Fareste più danni che altro. Inoltre, senza l'autorizzazione di Mr. Barker ci è impossibilitato accedere all'Element del Centro» mi spiegò l'uomo.

«Oh» mormorai delusa abbassando lo sguardo sulle mani strette alle ginocchia.

«Non si preoccupi, signorina Hunter, manderemo i nostri uomini migliori e riporteremo i ragazzi a casa sani e salvi. Non possiamo permetterci di perdere la squadra Élite, non sotto la mia direzione» aggiunse poi con una tacita promessa nel tono, nel vano tentativo di rassicurarmi.

Se ci andassero senza di me... Metterebbero in pericolo la vita di Seth e Jo...

«Va bene» mentii.

Poi uscii dall'ufficio non senza accorgermi dello sguardo indagatore di Skyler.

***

Controllai e ricontrollai.

Nessuno in vista.

Uscire dalla base senza essere beccata si stava rivelando complicato.

La maggior parte delle uscite richiedevano accessi via scanner di retina o badge e io non avevo né l'uno né l'altro... Nel senso che la mia retina non mi avrebbe garantito l'accesso non che non c'è l'avessi, sia chiaro.

Passai dal retro e fare il giro della scuola, dato che quell'uscita era una porta normale.

Cercando di essere furtiva, giunsi nei pressi degli alti cancelli di cui non avevo modo di superare.

«Stupidi cancelli...» sibilai.

«Dove pensi di andare?» esclamò qualcuno.

Mi voltai di scatto, colta sul fatto. Poi riconobbi la persona che mi aveva chiamata.

«Non sono affari tuoi» risposi sgarbata.

Con lei la gentilezza era inutile.

«Quindi pensi di consegnarti ai Ribelli? Sei sicura che così salverai Joanne? Che stupida che se sei, dai per scontato che manterranno la promessa» disse Skyler con tono sprezzante e incrociando le braccia sotto il seno.

Si era cambiata d'abito e indossava la divisa nera degli Imperium con la stella a quattro punte gialla sul braccio sinistro. Il colore del suo elemento. Dalla cintura sbucavano le custodie di vari oggetti di cui non conoscevo l'uso.

Si vedeva che era preparata a tutto.

Mentre io volevo partire con il mio zaino mezzo vuoto e il portafoglio. Ai suoi occhi dovevo sembrare veramente patetica.

«Come hai fatto a scoprirmi?» chiesi.

La ragazza roteò gli occhi e sbuffò con aria seccata.

«Tu lo sai che ci sono telecamere ad ogni angolo di questo edificio? Se ne sono accorti tutti. Non riusciresti mai a fuggire da sola. E poi non sai nemmeno dove si trovano» aggiunse squadrandomi.

«Cammino alla cieca e prima o poi mi vengono a prendere, in fondo, James mi ha sempre trovata.» dissi facendo spallucce. «È me che vogliono.»

«Non è stato il Geminus a prendere Joanne, questi Ribelli erano... Peggio» disse Skyler con voce alterata. «Li chiamiamo Ignis, poiché dominano tutti quanti l'elemento del fuoco. Sono Ribelli sanguinari e senza pietà agli ordini di un Luogotenente della Blackwood altrettanto spietato. Lo Yeti. A differenza di molti altri Luogotenenti, lo Yeti si mostra spesso alla B.L.C. annunciandosi. Ma non sappiamo ancora chi sia o dove viva.» mi spiegò la ragazza per farmi capire la serietà della situazione. Che non si trattava di un gioco a guardia e ladri.

«Non è facile fidarsi di un Imperium del fuoco... Sono coloro che danno sempre più problemi, già da quando sono Iniziati e sono anche quelli che hanno più probabilità di diventare Ribelli.» sibilò la ragazza.

«Perché? Non ha senso.» affermai.

Skyler mi guardò inarcando un sopracciglio.

«Tanto non capiresti. Ora vieni con me prima che ti cacci ancora nei guai e ci uccida tutti.» disse avanzando verso di me.

«Accompagnami tu! Tanto mi odi!» esclamai.

«Se mi porto tu da loro, potrai salvare la tua squadra. So che tieni a loro.» dissi.

«Io non ti odio!» disse scioccata. «Solo ti trovo... Stupida» affermò distogliendo lo sguardo.

Forse era imbarazzata.

«Oh, grazie, ora sì che mi sento meglio» risposi sarcastica alzando gli occhi al cielo.

«Allora mi accompagni sì o no?» continuai impaziente.

«Non posso portarti verso morte certa. Dobbiamo tornare indietro.» disse Skyler risoluta.

Non volevo tornare indietro, ma non volevo nemmeno morire, aveva ragione, se mi fossi consegnata per me sarebbe finita, anche se finora avevano cercato solo di rapirmi, considerando che la Blackwood voleva uccidermi con le sue stesse mani, come Voldemort con Harry.

«Ascolta, se io non ci vado Jo e Seth potrebbero rischiare la vita. Usatemi come esca, come hai proposto prima»

«Hai sentito il capitano Fullen. Ha detto di no.»

«Lui non lo deve sapere. Andiamo, mi proteggerai tu. Aiden si fida di te, anche io lo farò» insistetti.

Skyler ci pensò su.

Riuscivo quasi a vedere le rotelle della sua testa che giravano. La fronte corrucciata e lo sguardo basso.

Se non avesse sempre quell'espressione da tu non meriti la mia attenzione, Skyler sarebbe molto carina.

Aveva dei bei zigomi rosei, e sul naso a punta aveva una leggera spruzzata di lentiggini che rendevano il suo viso più interessante. I capelli color fuoco incorniciavano dolcemente il suo viso a cuore e la durezza degli occhi di metallo entrava in contrasto con i suoi dolci lineamenti.

«Eldon Fullen ha selezionato un gruppo di Imperium della terra. Seguiremo il gruppo prescelto» decise alla fine.

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