Madhouse

By Mirryu

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TAEKOOK Due bambini nati e cresciuti nello stesso ospedale psichiatrico Abbandonati a loro stessi Nessuno li... More

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Spin-Off: Yoongi e Jimin
Spin-Off: Jin e Minseo
Spin-Off: Soyon Lim

Speciale Anniversario

367 21 21
By Mirryu


È consigliato l'ascolto della canzone qui sopra citata per la lettura di questo capitolo

Buona lettura  e buon 2022 a tutti meraviglie<33

<Jungkook... Jungkook svegliati su>sentì la voce di Taehyung richiamarmi mentre qualche carezza accompagnava la sua soave voce
<Tae.. Ancora cinque minuti perfavore>sbuffai affondando il mio volto sul morbido cuscino, sperando di poter essere nuovamente accolto nel mondo dei sogni

<ancora non si è svegliato eh?>sentì dire da una voce fin troppo squillante per appartenere a Taehyung , la quale colpì i miei timpani facendo irrigidire i miei muscoli in un solo momento
<Forza pelandrone, alzati, non abbiamo tutto il giorno per starti ad aspettare>continuò quella persona mentre una pacca si scontro contro il mio povero sedere
Quello però fu l'ultimo dei miei pensieri infatti spalancai immediatamente i miei occhi scontrandoli contro il muro giallo ocra della stanza in cui io e Taehyung dormivamo

<Taehyung>chiamai il mio ragazzo, che subito mi diede una risposta
<Jungkook>
<jimin. Bene ora che abbiamo fatto l'appello di tutti i presenti direi che per te è arrivato il momento di alzarti fannullone. Che c'è che mi guardi così, nessuno non aveva detto ancora il mio nome>
<sei sempre il solito>sentì sospirare Taehyung

Non era possibile

Non era possibile che lui fosse qui

Era morto

I morti non parlano

Perché lui allora parlava?

Subito mi misi seduto sul letto e immediatamente incontrai il sorriso smagliante di Taehyung
<buongiorno amore>mi disse dandomi un bacio sulla fronte
<Buon->interruppi la mia frase quando, una volta giratomi verso l'altro lato, incontrai il volto di Jimin, che aveva stampato sul volto uno strano sorriso
<Ah, potete pure baciarvi, non mi scandalizzo mica. Tutte queste formalità non sono necessarie>disse sventolando la mano in aria un paio di volte con una tranquillità impressionante mentre sul mio volto si dipingevano varie emozioni, tra cui la confusione più totale
<T-tu... Sei vivo?>fu l'unica cosa che fui in grado di liberare in un debole sussurro provocando altrettanta confusione nei due, date le loro espressioni
<Non dovrei?>mi chiese infatti indicandosi, non capendo l'origine dietro quella mia frase, ma prima che potessi rispondere la porta della stanza venne aperta ed entrò dentro Jin tenendo in mano un bicchiere di succo
<Ti sei svegliato finalmente, forza vieni che la colazione si raffredda. Taehyung potresti venire ad aiutare Namjoon e Yoongi giù a preparare il tavolo?>lo richiamò lui prendendo un sorso di succo dal bicchiere e Taehyung annuì dandomi un veloce bacio a stampo prima di uscire fuori, lasciando soli me e jimin, il quale prese posto di fronte a me sul letto

<Kook, tutto bene? Sei strano oggi, quasi fossi confuso dal fatto che io sia qui>mi chiese lui dopo attimi di terribile silenzio ma io prima di rispondere strinsi forte la mia guancia facendomi un male terribile, per poi guardarlo negli occhi
<kook?>
<Tu eri morto.. Tu sei morto in quel fatidico incendio.. Per salvare me. E ora tu sei qui. Non capisco, sto forse sognando? O sono morto anche io?>parlai a raffica continuando a ipotizzare diversi scenari per potermi dare una spiegazione concreta, una spiegazione sulla improvvisa presenza di Jimin, non trovandone mezza però, provocando in lui solo grosse risate

<ti prego mi fa male la pancia>continuò a ridere, stendendosi sul letto mentre dava qualche schiaffo sul morbido materasso
<Sono serio.. Tu ci avevi lasciato, avevi lasciato me, Taehyung e Yoongi. Lui ci ha accusati di essere degli assassini perché per colpa nostra tu eri morto e infondo anche io l'ho sempre pensato, perché lasciarti li così.. Mi sono sentito un mostro>dissi mentre i miei occhi si riempivano di lacrime, che presto andarono a consumarsi sulle mie guance accompagnate da piccoli singhiozzi che fecero la loro timida comparsa

Subito presi un cuscino e lo posai sulle mie ginocchia piegate e ci feci affondare il mio volto, singhiozzando sempre più forte
<Jungkookie>mi richiamò lui facendomi riemergere, stringendo la mia faccia fra le sue mani, impedendomi di coprirlo in qualsiasi modo per poter nascondere quel disperato pianto
<Jungkook, io non pensavo... Scusami se ho riso prima, non pensavo fosse stato così pesante per te quella sensazione>si scusò lui passando i suoi palmi sulle mie guance in modo da rimuovere quelle lacrime salate che continuavano imperterrite a correre veloci per il loro percorso

<Ci ave-vevi la-sciato per co-lpa mia>singhiozzai e lui rimase li ad ascoltarmi, passando qualche volta una mano ad accarezzare i miei capelli
<Certo che non è stata colpa tua kook, e poi era un brutto incubo, non ci pensare più>disse stringendomi a se
<Non vi potrò mai lasciare, amo Yoongi più della mia stessa vita e adoro te e Taehyung come se foste i miei piccoli fratellini. Indipendentemente da tutto io camminerò sempre al vostro fianco, da quando vi ho incontrati fino a quando lascerò questa terra per raggiungere quello che viene definito paradiso, quando non avrò più un corpo materiale ma sarò solo un piccolo fantasma in cerca della sua casa. Io sarò sempre al vostro fianco kook

Camminerò con voi finché non vedrò la felicità decorare i vostri volti e vi proteggerò per concedervi molte altre gioie

Sarò sempre al vostro fianco Kook, non dimenticarlo mai

Affronteremo insieme ogni ostacolo. Finché la luce non sconfiggerà il buio>

Mi svegliai di soprassalto guardandomi intorno, notando che il sole fosse già alto nel cielo, pronto a brillare in quella fredda mattina, mentre dei timidi raggi erano entrati a riscaldare la stanza e a regalarle quella tenue luce che solo loro sapevano donare.
Tutto sembrava essere uguale, tutto sembrava essere tranquillo.
Il sole brillante alto nel cielo e gli uccellini che decoravano quella mattina con il loro canto soave

<Buongiorno kook, come ha- hey, che succede? Perché stai piangendo?>la calda voce di Taehyung mi risvegliò dai miei pensieri, facendomi subito scattare verso la sua direzione, in particolare verso la porta rimasta ancora aperta.
Dentro di me nacque una piccola luce di speranza, la speranza che da quella porta entrasse Jimin e che, come ogni mattina, iniziasse a dire tante cose, troppe per starci effettivamente dietro, sempre con il suo sorriso smagliante sul volto, pronto ad intimarci ad atteggiarci come una vera coppia, impaziente di vedere le nostre labbra unirsi mentre lui esultava come una ragazzina che esultava quando i suoi personaggi preferiti di una stramba serie tv si erano scambiati un abbraccio

Ma da quella porta non entrò più nessuno e tutti i miei pensieri, insieme ad ogni mia speranza sembrarono bruciare in un solo secondo, lasciando solo un gusto amaro nella mia bocca, capendo che quei momenti non sarebbero mai tornati

Ma che sarebbero invece rimasti solo memorie lontane

<Jungkookie, che succede amore?>mi chiese Taehyung passandomi una mano sulla guancia, rendendomi solo in quel momento di star effettivamente piangendo
<nulla. La colazione è p-pronta?>chiesi mandando giù un groppo troppo stretto da permettermi di respirare
<Si è pronta, ma prima dimmi che è successo, è impossibile che non sia successo nulla se stai piangendo così>mi disse lui guardandomi negli occhi

Li non ce la feci più e scoppiai a piangere stretto fra le sue braccia
<piccolo mio, che succede? Perché sei così distrutto di prima mattina?>mi chiese Tae accarezzandomi i capelli con la dolcezza che solo lui sapeva regalarmi
<H-ho sognato che J-jimin fosse vivo, e-e che->non riuscì a finire la frase a causa di quei singulti mal trattenuti, aumentando la già forte presa sulla sua maglia
<Ch-che fosse felice c-con noi. R-rideva, sch-erzava..e-era lo stesso jimin di sempre>continuai a raccontargli e lui, silenzioso, ascoltò ogni mia parola, baciandomi di tanto in tanto i capelli mentre li vezzeggiava con dolci carezze
<Ho capito koo, ho capito>mi sussurrò alla fine del mio straziante racconto, prendendo poi il mio volto fra le sue calde mani
<È normale pensare a chi non c'è più, non è possibile dimenticare una persona, soprattutto se per te ha una grande importanza. Lui sarà sempre qui con noi e sono sicuro che non vorrebbe vederti piangere ora>disse passandomi dolcemente le mani sulle guance per poi baciarle dolcemente
<basta piangere okay? Hai pianto anche fin troppo per i miei gusti e così non va bene>continuò a vezzeggiarmi con dolci carezze sfoggiando un meraviglioso sorriso che io però non ebbi la forza di ricambiare ma invece,altre lacrime decisero di infrangersi sul mio volto, lasciando libere le catene che per tanto tempo avevano trattenuto la mia sofferenza

E ora si stava manifestando nel pieno delle sue forze

Yoongi pov

L'orribile suono sordo della sveglia si fece sentire in quella mattina risuonando per l'intera stanza, disturbando, come ogni altra mattina, il mio sonno orribilmente disturbato.
La spensi in malo modo, restando ad osservare il soffitto per qualche minuto, cullato dal dolce calore delle coperte calde e il silenzio che in quella giornata sembrava urlare più del solito.

<Jimin tu che vuoi per colazione?>me ne uscì d'un tratto, girandomi dall'altro lato, aspettandomi di poter rivedere i suoi dolci occhi osservarmi come se fosse la prima volta mentre si faceva vicino a me per stamparmi un bacio sulle labbra.

Un dolce bacio che sapeva di amore e libertà

Un bacio che mai avrei potuto riassaporare nella mia vita

<Giusto.. Dimenticavo>sospirai affranto ritrovandomi a trattenere ancora una volta le mie lacrime, mentre mi promettevo che la mattina seguente avrei evitato eppure ripetevo questa mia routine ogni volta, accorgendomi sempre troppo tardi che lui lì non ci fosse mai stato su quel letto, da oramai troppi anni

Troppi anni in cui avevo dormito da solo nella speranza di poterlo riavere fra le mie braccia e vezzeggiarlo ogni mattina con delicate carezze per evitare di disturbare il suo riposo mentre ammiravo la sua angelica figura addormentata che giaceva tranquilla, stretta vicino a me, con la sua testa poggiata sopra il mio petto, lì dove il mio cuore batteva solo per lui.
Mi girai su di un fianco e poggiai una mano sul cuscino portandomelo più vicino a me per poter inspirare il dolce profumo che aleggiava li sopra.
La sua fragranza su di esso stava lentamente sparendo, uno dei pochi ricordi che mi era rimasto di lui se ne sarebbe andato via, lasciandomi solo con il senso di colpa e di aver fallito, per non essere riuscito a fare una sola cosa giusta nella mia inutile vita

Un debole sospiro uscì pesante dalle mie labbra e poi mi misi seduto sul letto, cacciando indietro quelle lacrime che, disperate, mi chiedevano di poter essere liberate insieme a quella sensazione che mi stava mangiando dentro.
Ma non potevo piangere, non potevo permettermelo

Era colpa mia, piangere oramai sarebbe stato solo una perdita di tempo inutile e insensata. Se solo fossi riuscito a cogliere prima i segnali che tante volte mi erano arrivati, invece che ignorarli bellamente, allora forse tutto questo non sarebbe successo.
Se solo avessi capito prima i passi di quei maledetti assassini... Lo avrei portato via da loro, il più lontano possibile e avrei fatto in modo di far rinascere la sua vita

Forse adesso avrei potuto accarezzare la sua calda e paffuta guancia, tempestarlo di baci e complimentarmi con lui della sua immensa bellezza e avrei potuto risentire per minuti interi il suo profumo mentre lo stringevo forte a me, invece che stringere un freddo e piatto cuscino con un lieve sentore del suo dolce profumo impregnato su quel tessuto

Più tardi

<bene, adesso ci pensiamo noi a lei>ci avvertì la dottoressa portando con se quella ragazza che avevamo precedentemente soccorso
<andiamo a fare rapporto Yoon> Hobi mi diede una leggera pacca prima di iniziarsi ad incamminare fuori da quell'ospedale ma io non mossi un singolo passo, catturato dall'immagine di due ragazzi stretti l'uno nelle braccia dell'altro, mentre si sussurravano dolci parole per alleviare un dolore a me sconosciuto

Per un attimo mi sembrò di rivedere Taehyung e Jungkook il momento in cui tutto quello strazio aveva raggiunto la sua fine e, finalmente, avrebbero potuto vivere quella vita che per troppo tempo erano stati privati
<Yoongi>mi richiamò il mio migliore amico
<Scusami, arrivo>dissi raggiungendolo
<stavi guardando quei due ragazzi eh? Assomigliano tanto a quei due poveri giovani che abbiamo soccorso in quella tragedia>disse mentre un sorriso amaro si estese sul suo volto
<Già..ho veramente sbagliato con loro quel giorno>dissi riprendendo a camminare
<eri guidato dalla rabbia e dalla disperazione, non darti colpe che non hai. Anche io avrei agito in quel modo se avessi avuto qualcuno di importante la dentro. Sei anche tu un essere umano, anche tu provi dei sentimenti, quindi non darti colpe, ne di ciò che hai detto loro ne degli  incidenti di percorso>mi rassicurò lui dandomi qualche pacca sulla spalla

<forza, andiamo a pulire l'ambulanza adesso, altrimenti non possiamo rispondere alle prossime emergenze>disse poi ed io annuì seguendolo fino al nostro veicolo
<Che casino, ci vorranno un paio di ore prima di igenizzare tutto>dissi schifato nel momento in cui osservai come tutto il veicolo fosse ricoperto di sangue e vomito
<Comunico alla centrale che non saremmo disponibili per un po'>mi avvertì salendo dalla parte del guidatore, attivando la radiolina

Nel frattempo io indossai una tuta protettiva per poter evitare di sporcare la mia divisa, ma nel mentre una voce ci chiamò
<Namjoon? Che ci fai a quest'ora qui?>gli chiesi, sapendo che il suo orario lavorativo oggi non prevedeva la sua presenza in ospedale
<Stacco ora, a causa del grave incidente avvenuto nei pressi del manicomio hanno dovuto chiamare tutti i medici disponibili per poter aiutare tutte le persone ferite. Voi invece che mi raccontate?>mi spiegò lui mentre, poco dopo, ci raggiunse anche Hobi, il quale salutò amichevolmente Nam

<Abbiamo appena lasciato un paziente e ora ci tocca dare una bella pulita>dissi indicando l'ambulanza dietro di me
<accidenti. Ci ha dato dentro eh?>disse lui ed entrambi annuimmo
<Jin invece? Come sta?>chiese Hobi
<Bene, per fortuna è riuscito ad essere scagionato dalle accuse risalite dalla chiusura del manicomio e ne è uscito indenne ed innocente. Ora sta lavorando come infermiere in prova in un piccolo ospedale non troppo lontano da qui>ci comunicò e noi ci congratulammo con la fantastica opportunità che era riuscito a cogliere

<Nam, per caso hai notizie di... Quei due ragazzi del manicomio? Di.. Jungkook e Taehyung>gli chiesi poi e lui mi sorrise
<sono venuti a vivere da noi, non potevamo lasciarli in mezzo alla strada, da soli al freddo, così abbiamo optato per portarli a casa con noi>ci spiegò con calma
<Wow, complimenti ad entrambi, non è facile prendere queste decisioni>disse Hobi facendo un piccolo applauso
<e come stanno? Sono riusciti a superare il tutto?>chiesi io titubante mentre Namjoon lasciò che un sospiro si liberasse dalle sue labbra

<Non credo che riusciranno mai a superare una disavventura di quel calibro, li segnerà per sempre, indipendentemente da quanto vorranno o da quanto ci proveranno>ci spiegò lui, sentendo nella sua voce una nota di tristezza e dispiacere per quei poveri ragazzi
<Penso però che siano due ragazzi molto coraggiosi e forti. Hanno le loro difficoltà, hanno avuto tanti crolli emotivi e infatti uno psicologo li sta seguendo giusto per tenere d'occhio la loro salute mentale,ma sembrano star bene. Se invece ti riferisci alla morte di Jimin... Quello sarà l'unico gradino che per loro sarà proprio insorpassabile. Soprattutto per Jungkook. Non riesce ancora a realizzare la morte del suo amico, certe volte lo psicologo ci ha detto di tenerlo d'occhio anche durante la notte e di controllare quanto sonnifero assume nei casi più estremi.
È dura, ma pian piano ne stanno uscendo. Finché sono insieme potranno andare ovunque vogliano>ci spiegò tutto d'un fiato e noi rimanemmo fermi al nostro posto, stupiti da quali conseguenze avesse lasciato loro quella struttura di merda

<perdonami Yoongi se ho tirato fuori la storia di jimin, penso che ancora per te sia un tasto dolente>si scusò poi ma io negai col capo
<non preoccuparti, non credo riuscirò mai a superare la sua morte ma sto cercando di conviverci>dissi semplicemente alzando le spalle
<Che ne dite di venire da noi stasera? Passiamo una serata fra di noi e magari avrete l'opportunità di poter parlare anche con tae e kookie e per svagarci un po'. Buon cibo e una bella birra fresca da condividere>ci propose
<Se cucina Jin potrei farci un pensiero>commentò Hobi facendo scoppiare una risata generale
<tranquillo, io in cucina non ci metto mani. Lascio gli esperti. Allora è confermato?>chiese ed entrambi confermammo la nostra presenza quella sera

<Perfetto, allora venite pure alle venti. Vi aspetteremo>e con ciò se ne andò, salutandoci calorosamente

<forza, diamo una bella pulita qui prima che possa prendere vita>disse Hobi ed iniziammo a pulire

Quella sera

Jungkook pov

<Hyung, hyung, questo che cos'è?>chiesi indicando una strana polverina nera
<è pepe nero, serve per dare sapore agli alimenti>mi spiegò con calma Jin, rispondendo alla mia ennesima domanda riguardo a quelle strane polveri presenti in cucina
<wow... Che significa dare sapore Hyung?>chiesi poi non conoscendo quel termine
<significa amplificare il sapore di un alimento, attribuendoci altre sostanze>mi spiegò senza staccare gli occhi dalla pentola bollente
<davvero una polvere può fare questo? E non fa male?>chiesi ancora, stupito da quante cose un granello di polvere potesse fare
<Certo che no, ogni spezia ha un sapore differente, può dare un leggero pizzicorio alla bocca, oppure può dare un aroma più saporito al cibo in cui è stato inserito>mi disse prendendo con un cucchiaio pulito un po' di zuppa, soffiandoci sopra prima di porgerlo verso di me

Io inglobai il cucchiaio fra le mie labbra e mi beai di quel liquido caldo che attraversò la mia gola, lasciandomi in bocca quel buon sapore che solo i piatti di jin avevano
<È buonissima hyung, forse leggermente piccante ma non da fastidio>gli dissi e lui mi sorrise
<mi fa piacere che ti piaccia kook>mi disse spegnendo il fuoco
<Hyung>lo richiamai poi
<dimmi>
<ti infastidisce che ti faccia così tante domande?>chiesi e subito si voltò verso di me, regalandomi un caldo sorriso, tanto da ricordarmi la mia mamma Minseo

<certo che no kookie, anzi, mi fa piacere rispondere alle tue domande. Non pensare di infastidire nessuno, anche perché domandare non ti renderà mai stupido quanto stare in silenzio e tenersi un dubbio>mi disse scompigliandomi leggermente i capelli
<non farti tanti problemi koo, va bene? Tu chiedi e io ti risponderò sempre>continuò ed io annuì
<è che mi sento stupido, le persone normali non farebbero domande di questo genere, non ti chiederebbero che cosa vuol dire "dare sapore ad un alimento", ti chiederanno "come sta andando il lavoro" o->

<Jungkook, non pensare mai più di non essere una persona differente dagli altri. Non pensare che se gli altri non chiedono vuol dire che sanno tutto. Tu sei normale e intelligente tanto quanto gli altri, anzi, più degli altri perché sai più cose rispetto a tanti altri esseri che popolano questo mondo. Non pensare di essere inferiore a nessuno, tu sei allo stesso piano in cui si trova Taehyung, io e Nam>disse prendendomi per le spalle
<D'accordo?>mi chiese ed io annuì prima di venir stretto fra le sue calde braccia
<Grazie hyung>sussurrai e lui mi strinse maggiormente a se
<Piccolo koo, non devi ringraziarmi di nulla. Vivi la tua vita come te la senti di vivere, ignora i commenti ignoranti che la gente non saprà tenersi in bocca, solo così potrai essere felice>mi sussurrò all'orecchio avendo capito pienamente le problematiche che mi affliggevano, come sempre era riuscito a fare da quando ci eravamo conosciuti

<Siamo tornati>la calda voce di Namjoon hyung si propagò per tutta casa, accompagnata dal suono sordo della porta d'ingresso che si chiudeva
<Bentornati, avete preso tutto?>chiese Jin separandosi da me per accogliere il compagno e Taehyung, i quali stavano riponendo sul tavolo le buste piene dei vari alimenti acquistati in quelle ore
<Si, abbiamo preso tutto quello che avevi indicato nella lista>disse fiero Taehyung prima di raggiungermi e stringermi forte fra le sue braccia
<mi sei mancato tantissimo>sussurrò aumentando la stretta intorno alla mia figura, che subito ricambiai, godendomi quella meravigliosa sensazione che solo lui sapeva donarmi.

Subito, infatti, chiusi i miei occhi e mi beai del calore del suo corpo mentre il suo profumo inebriava con gioia le mie narici
<forza ragazzi, siete bellissimi ma abbiamo degli ospiti per cena, non possiamo mica lasciarli ad aspettare>ci richiamò Jin e noi, a malavoglia, ci stacammo l'uno dall'altro, non prima però di esserci scambiati un piccolo bacetto a stampo

<Nam, tu e Taehyung andate a lavare le mani e poi iniziate a sistemare il tavolo mentre tu kook inizia a svuotare la spesa e mettila a posto. La cena intanto è quasi pronta>ci guidò Jin hyung e tutti seguimmo le sue direttive e in poco tempo tutto fu pronto
<Tutto pronto hyung>comunicò Tae
<Ottimo lavoro, se volete potete andare in camera vostra.. E la porta deve rimanere aperta>disse lui e subito sentì il mio volto farsi caldo per l'imbarazzo

<Davvero credi che potremmo fare una cosa del genere?>chiese Tae circondandomi le spalle col suo braccio per tirarmi più vicino a se
<ho avuto anche io la vostra età. Ora andate>disse lui scuotendo la testa e, senza farcelo ripetere due volte, ce ne andammo nella nostra camera dove fui subito stretto fra le braccia di Taehyung
<Oggi mi sa che sei in vena di coccole o mi sbaglio?>gli chiesi, girandomi verso di lui
<Ho sempre voglia di coccole.. Soprattutto se sei tu a farmele>disse affondando il volto nell'incavo del mio collo, stringendomi forte
<Secondo te chi saranno le persone che hanno invitato gli hyung a cena oggi?>chiesi rompendo quel caldo silenzio che aleggiava per la stanza, passando la mia mano sui suoi capelli

<Non lo so. Hai paura che possano essere due personali del manicomio?>mi chiese ed io annuì contro la sua spalla
<Kook, loro non chiamerebbero mai quei mostri a casa, lo sai benissimo che cosa pensano di quegli assassini senza cervello, non preoccuparti>disse prendendomi il volto fra le sue calde mani, accarezzando le mie guance con dolcezza
<ci sono io qui per proteggerti, non preoccuparti>sussurrò poi, facendo toccare le nostre fronti, non smettendo mai di regalarmi dolci carezze mentre i nostri sguardi continuavano a scontrarsi nella ricerca di un sostegno reciproco
<Anche io ti proteggerò Tae, costi quel che costi>sussurrai a mia volta, facendo strusciare delicatamente le punte dei nostri nasi

<Ragazzi, i nostri ospiti sono arrivati, venite a salutarli>a riportarci nel mondo reale ci pensò la voce di jin, il quale ci stava richiamando per accogliere i due attesi ignoti

Yoongi pov

Dire che l'agitazione era alle stelle era il minimo.
Speravo solamente di poter tornare a casa, nel mio piccolo e doloroso rifugio e crogiolarmi nella mia solitudine, eppure avevo promesso che ci sarei stato, lo avevo promesso ad un amico e non avrei mai potuto rifiutare un suo invito

<Forza, accomodatevi, adesso arrivano>ci sorrise Jin e poco dopo due testoline scure fecero capolino nel piccolo corridoio
<Yoongi hyung? Hoseok hyung?>esclamò stupito Jungkook, non aspettandosi di vederci qui dopo così tanto tempo
<Hey, vi trovo bene. Come state?>sorrise cordiale Hobi, mostrando loro il suo solito sorriso a cui nessuno avrebbe potuto resistere

<Stiamo bene>rispose lapidario Taehyung ricevendo un'occhiataccia da Jin per la freddezza con cui aveva risposto
<forza, prendete posto prima che la cena si raffreddi>ci incitò Namjoon e tutti quanti ci accomodammo nel tavolo addobbato nel salone, il quale avrebbe accolto la nostra cena, mentre Jungkook e Jin erano andati in cucina a prendere le delizie che avremmo avuto occasione di mangiare

Vedevo come Taehyung mi guardava, un misto di freddezza e irritazione si poteva notare con chiarezza, mentre jungkook tendeva sempre a rimanere al fianco del più grande della casa, forse intimorito o preferendo semplicente non essere al centro dell'attenzione, ed era comprensibile, per questo non mi sorpresi più di tanto. Erano cresciuti con un'ideologia che tutti coloro con cui avrebbero avuto a che fare, al di fuori di Jin e Namjoon, fossero per loro delle minacce, anche se ci avevano già incontrati, anche se sapevano che noi non avremmo mai fatto loro del male, era una sensazione che prendeva piede senza che loro potessero controllarla

E mentre li guardavo compiere quelle semplici azioni, come cenare con un pasto caldo, nel vero senso della parola, e come i loro occhi brillavano ad ogni morso dato rimanevo ancora più stupito, ammirato che da quelle piccole cose che tutti quanti ritenevano sciocchezze oppure delle ovvietà, per loro fossero cose straordinarie, anche se erano passati anni, anche se pochi, da quando erano usciti da quell'inferno. Era meraviglioso vederli finalmente nella normalità, nella libertà di poter esprimersi liberamente, di potersi atteggiare come persone normali, rimanendo affascinati dallo scoprire cose nuove

Involontariamente mi chiesi come avrebbe reagito Jimin, che lui aveva potuto assaporare quella libertà da cui era,però, stato brutalmente allontanato. Me lo immaginai al mio fianco, mentre assaporava la deliziosa cena che ci aveva gentilmente preparato Jin, accompagnando quei bocconi con qualche bibita rifrescante e qualche battuta per rendere più colorato l'umore di tutti quanti, anche se quelle fossero di dubbio gusto.

È impossibile non pensarti chimchim vero?

<Che ne dite se dopo cena andassimo alla fiera che hanno aperto qualche giorno fa? Ci si potrebbe divertire tantissimo tutti insieme>propose Hobi, ricevendo segni di approvazione da tutti, tranne che da Taehyung e Jungkook che guardavano gli altri con fare confuso.
<Hyung... Che cos'è una fiera?>sussurrò infatti quest'ultimo a Jin, cercando di nascondere la sua domanda fra le potenti chiacchiere di Namjoon e Hobi ma che io percepì essendo solamente a qualche posto di distanza fra i due

<una fiera è un evento in cui tanti camioncini propongono vari eventi, come per esempio dei giochi a premi o semplicemente ti offrono tanto cibo e di solito sono accompagnate da tanta musica>gli spiegò gentilmente lui
<C'è tanta gente quindi>disse Taehyung avendo sentito la spiegazione di Jin e subito vidi la paura brillare nei loro occhi in una luce così potente da sembrare surreale
<state tranquilli, nessuno vi potrà ferire, ci siamo io e Nam con voi>li rassicurò lui come farebbe una mamma con i propri figli

E così, dopo cena, ci ritrovammo in quell'ammasso di bancarelle, lucine e bambini urlanti mentre diversi odori andavano a coprire la fresca aria pulita di quella sera

<Quindi questa... È una fiera?>sentì dire da Jungkook al mio fianco
<si, lo scopo di tutto è alla fine divertirsi spendendo più soldi oggi che il resto della tua vita perché riesci a farti convincere di poterti divertire con giochi che ti faranno penare pur di avere un peluche o per dimostrare agli altri quanto si è forti mentre loro si riempiono le tasche>dissi io rimanendo serio sentendo il suo sguardo bruciare contro la mia pelle
<Non ti piace questo tipo di evento hyung?>mi chiese
<Un tempo si.. Ora sinceramente non so più cosa significhi divertirsi>dissi e per la prima volta in quella serata feci incontrare i nostri sguardi
<C-capisco>sussurrò piano lui

<forza andiamo, altrimenti perderemo gli altri>dissi dandogli una leggera pacca alla base della sua schiena per invitarlo ad avanzare in modo da non perdere gli altri fra la folla, essendo già andati avanti senza accorgersi che noi ci fossimo fermati

<ABBATTETE I BIRILLI E POTRETE VINCERE PREMI SFAVILLANTI. FORZA GENTILI SIGNORI, VENITE A PROVARE>

<LE MIGLIORI CARAMELLE DELL'INTERA COREA SIGNORI, DOLCISSE COME I VOSTRI CUORI>
<QUESTO ZUCCHERO FILATO È UNA NUVOLA DI BONTÀ, VENITE SIGNORI E ASSAPORATE QUESTE MERAVIGLIOSE NUVOLE>alle parole di quel venditore vidi subito gli occhi di Jungkook brillare curiosi
<vuoi dello zucchero filato?>gli chiesi percependo un leggero calore propagarsi sul mio petto quando annuì energicamente
<Vieni>dissi poi prendendolo per il polso per poi trascinarlo verso quella bancarella e ne presi uno, pagando immediatamente la dolce signora che lo preparò

<Tieni>dissi porgendoglielo
<Grazie hyung.. Tu non lo prendi?>mi chiese poi ed io negai col capo
<non vado pazzo per queste cose. Consideralo come un mio regalo>gli dissi e lui fece un profondo inchino
<Jungkook?>lo richiamai e lui si ricompose poco dopo, regalandomi un dolce sorriso, notando immediatamente come la sua dentatura assomilgiasse a quella di un dolce coniglietto
<Namjoon e Jin hyung mi hanno insegnato che bisogna sempre inchinarsi quando qualcuno è gentile con te, è un modo per ringraziarlo della sua generosità>mi spiegò lui
<Non inchinarti di fronte a me, non ne hai bisogno jungk->
<kook, kookie. Chiamami pure così, Jungkook è troppo lungo hyung>mi corresse subito lui lasciandomi un attimo perplesso
<d'accordo. Che ne dici di sederci su quella panchina?>gli proposi e poco dopo ci accomodammo mentre la  maestosa immagine del fiume che percorreva la nostra piccola città ci fu presentata in pochi secondi

<È buono?>gli chiesi una volta che ne prese un pezzetto assaporandone il dolce gusto
<È strano, si scioglie subito in bocca.. Ed è super dolce>disse lui continuando a sgranocchiarlo
<Sai... Anche Jimin mi aveva promesso che una volta usciti da quella struttura.. Tutti e tre saremmo andati a mangiare questa nuvola zuccherata, avremmo bevuto quelle bibite zuccherine con le strane bollicine... E ci saremo goduti la libertà a cui abbiamo aspirato per tanto tempo>disse e vidi il suo volto incupirsi leggermente

<Perdonami se ti parlo di lui, non credo di poter nemmeno immaginare il dolore che stai provando>disse poi guardandomi
<non ti preoccupare per me Kook, parla. Hai bisogno di sfogarti>dissi semplicemente io posando la mia intera attenzione su di lui
<Non credo sia giusto darti anche le mie sofferenze quando è palese che fra i due quello che è uscito più distrutto da quella giornata sia tu>disse incrociando le sue gambe
<e poi io mi sono sfogato con tante persone... Tu invece?  Hai provato ad esternare ciò che sentì?>quelle sue parole mi fecero sbloccare dentro di me una strana sensazione a cui, per l'ennesima volta in quella giornata, non seppi dare nome

<Non credo ci sia tanto da esternare. Mi manca ed è questo l'unico problema che devo affrontare ogni giorno. La sua assenza...e tutto.. Tutto per colpa di quegli stronzi dei suoi genitori e di quella struttura che si è portata via l'amore della mia vita>dissi a denti stretti posando lo sguardo di fronte a me
<Credo che.. Anche io ti debba le mie scuse>quelle parole mi fecero voltare immediatamente verso di lui, trovandolo con la testa bassa mentre rigirava fra le sue mani quel bastoncino su cui ancora era posato quella nuvola zuccherina

<Non sono riuscito a salvarlo. L'unica cosa che mi ero ripromesso era quella di uscire con loro due fuori da quella struttura, di poter filamente vivere con le uniche persone che sentivo mi fossero vicine, che mi capissero.. Invece, come un codardo, me ne sono andato, lasciandolo da solo a morire, mangiato vivo da quelle fiamme. Non me lo perdonerò mai.. E sarebbe più che comprensibile se neanche tu me lo perdonassi. Sono stato solo un codardo che alla prima occasione è scappato e->non lasciai che terminasse il suo discorso che lo strinsi forte a me

<Kook, non ti devi scusare tu. Leggendo la lettera che mi hai consegnato quel giorno ho capito quanto affetto provasse lui per voi due. Mi raccontava di quanto fosse fiero di voi due, della vostra storia, di come ogni giorno crescevate felici perché sapeva che ci foste l'uno per l'altro. Era onorato di aver fatto la vostra conoscenza e mi aveva scritto che, se sarebbe uscito da quella gabbia, avrebbe fatto di tutto per farci incontrare, per farci conoscere e per farmi capire che bellissime persone tu e Taehyung foste.
Quello che si deve scusare qui sono io, vi ho urlato contro parole orribili, vi ho accusato di qualcosa che voi da soli non avreste potuto mai fare. Voi là dentro lo avete salvato dalla merda che qua fuori lo stava aspettando. Tutti quei medicinali, tutte le parole e le botte che ha preso da parte di coloro che dovevano essere i primi ad amarlo. Invece si sono rivelati degli approfittatori che alla prima occasione lo hanno rinchiuso,inventandosi cazzate come la sua depressione oppure che fosse bipolare. Jimin era un essere puro, gentile ma che sapeva dar filo da torcere a chiunque e si sarebbe sacrificato, anche a costo di perdere la propria vita, per le persone a cui teneva di più. Per questo kookie io ti ringrazio. Grazie per esserti preso cura di lui quando io ero così lontano, grazie per averlo protetto, grazie per averlo salvato>

Sentì i suoi singhiozzi farsi vividi contro il mio orecchio mentre il suo pugno si strinse maggiormente, catturando il tessuto della mia maglietta e nascose il suo volto nell'incavo del mio collo.
<Grazie per averlo amato quando io non ne avevo la possibilità>sussurrai ancora, posando una mano fra i suoi capelli corvini, mentre mi abbandonai anche io ad un pianto silenzioso, lasciando che i miei occhi si chiudessero e che la mia testa si posasse con delicatezza contro quella di Jungkook

Quando li riaprì mi sembrò di vederlo lì, seduto alle spalle di Jungkook, indossava gli stessi abiti con cui lo avevo visto l'ultima volta, il suo solito biondo a padroneggiare sulla sua meravigliosa chioma ed il suo sorriso ad incorniciare la sua meravigliosa figura.
Allungai una mano verso di lui e anche la sua mano e per un attimo mi sembrò di poterlo toccare di nuovo, di poter ritornare a respirare per quei pochi secondi in cui le nostre dita si  sfiorarono. Poi però il contatto svanì insieme alla sua figura, in cui solo in quel momento potei vedere come il suo volto fosse ricoperto da lacrime salate

Pian piano la sua figura svanì, portandosi via con se anche quelle parole leggiadre, sussurrate silenziosamente come il vento ma capaci di arrivare dritte al mio cuore

"Ti amo Yoonie"

E lui sparì, se ne andò per sempre, quell'illusione così vivida, capace di rendermi così debole in pochi secondi.

Per tutti quegli anni mi ero aggrappato alla debole speranza di poterlo rivedere, di poterlo stringere finalmente fra le mie braccia, allontanando chiunque avesse provato ad occupare quel posto nel mio cuore, quel posto su cui c'era inciso il nome di jimin e che nessuno sarebbe mai stato in grado di cancellare.
Non avevo mai cercato nessuno dopo quel giorno, il mio cuore si era chiuso a chiunque altro che non fosse il mio piccolo angioletto, privandomi di quella sensazione che in tanti libri descrivevano come "il paradiso terrestre"

Solo in quel momento compresi che quelle mie gesta non erano dettate dalla voglia di attendere un possibile ritorno di Jimin dopo la sua morte, erano state dettate dalla paura di poterlo dimenticare, di poter dimenticare tutte quelle emozioni e quei ricordi che avevamo costruito insieme e semplicemente di lasciarli andare per costruirne altri con una persona che non fosse lui. Mi ero privato di ciò per paura che tutto questo svanisse per sempre

Ma ora avevo capito

Avevo capito che nessuno sarebbe mai arrivato ad occupare il posto di Jimin, nessuno si sarebbe mai potuto permettere di arrivare a sostituirlo
Nessuno avrebbe ricevuto ciò che avevo riservato al mio piccolo angelo

Ma era arrivato il momento per me di andare avanti
Era arrivato il momento di scoprire nuovi angoli che per anni avevo evitato per paura di scoprire cosa si celasse dietro

Jimin non sarebbe mai passato in secondo piano, avrebbe continuato a percorrere quella strada insieme a me, mano nella mano, sarebbe diventato il mio angelo custode e di questo non potevo che esserne tremendamente onorato

Chiusi nuovamente i miei occhi per poi lasciare una debole carezza fra i capelli di Jungkook mentre un sorriso si estese sul mio volto, un sorriso quasi innaturale oserei dire ma che decisi di non sopprimere come avevo sempre fatto
<Va un po' meglio ora Jungkookie?>chiesi piano e lui annuì contro il mio collo, non spostandosi da quella posizione mentre io voltai lo sguardo lateralmente, trovando i nostri amici in piedi, fermi a guardarci, concedendoci il nostro tempo

<dovremmo raggiungerli>sentì dire da Jungkook, il quale si era leggermente voltato per guardare gli altri
<direi proprio di si>annuì e ci staccammo da quell'abbraccio durato tanto tempo
<Basta piangere adesso. Sorridi che sei tenero quando lo fai>dissi passando una mano sulla sua guancia sinistra, cancellando via quelle lacrime che ancora cercavano di scendere

<Sorridiamo per lui hyung>mi disse facendo comparire un bellissimo sorriso sul suo volto per poi raggiungere gli altri, venendo immediatamente accolto fra le braccia sicure di Taehyung, non accorgendosi di aver dimenticato lo zucchero filato sulla panchina

E sorrisi al ricordo di come quella panchina e quello stesso dolce fosse stato il punto in cui fra me e Jimin tutto era iniziato. In quella stessa panchina, quello stesso zucchero filato. Li dove ci eravamo conosciuti, li dove tutta la nostra storia aveva preso piede. Sistemai meglio quel batuffolo rosa e poi raggiunsi i miei amici, ricevendo una pacca sulla spalla da Hobi quando fui più vicino a lui

<Tutto bene amico?>mi chiese piano ed io annuì
<Si, tutto bene. È per me arrivato il momento di andare avanti>risposi piano e, senza mai voltarmi, ci allontanammo da quel posto per goderci il resto della serata, con un solo pensiero che mi balenava per la testa e una frase che sarebbe rimasta incisa per sempre sul mio povero cuore, dedicando quelle parole ad un cielo stellato, in cui lui adesso avrebbe brillato libero da ogni costrizione

Ti amo anche io... Jimin, si felice lassù con gli altri angeli. Noi ci rivedremo presto












È una promessa, amore mio






Angolo autrice

salve meraviglie mie,

come state?
Spero con tutto il cuore che questo speciale vi sia piaciuto, credo che sia il miglior capitolo che io abbia mai scritto per questa storia

Ma ho una piccola sorpresa per voi

Pensavate finisse così
E invece no

Purtroppo non si tratta del cartaceo di Madhouse, mi dispiace distruggere così i sogni di chi ci ha sperato (o almeno, per il momento non è previsto nessun cartaceo, chissà poi che cosa accadrà in futuro)

Dire che sarebbe un sogno portare su carta questa storia è il minimo, ma ho altre idee in mente per questa storiella che però rimarranno solo su queste piattaforme

Ma comunque

La sorpresa che avevo pensato di portarvi è la seconda parte di questo speciale, ovvero come è nata la storia dei nostri amati Namjin

Ho trattato la storia degli Yoonmin
Ho trattato la storia di Jin e Minseo
Ho trattato la storia del personaggio più odiato di questa storia
E di certo non potevano mancare questi due piccoli angioletti

Perciò aspettatevi questo piccolo spezzettone, che vi posso assicurare che sarà meno sofferente e doloroso, sperando di strapparvi qualche risata.

Ci tengo a ringraziarvi tutti quanti dal profondo del mio cuore che aver passato quest'anno con Madhouse insieme, per averla supportata,amata, per tutti i commenti meravigliosi che lasciate e che di tanto in tanto vado a rileggere. Capisco perfattemente la frustrazione provocata dalla mancanza dell'età dei protagonisti e per questo cercherò di porre rimedio al più presto, se dovessero risultare dei disguidi fra ciò che troverete sui capitoli e ciò che vi ho risposto nei commenti vi prego di perdonarmi e di affidarvi maggiormente alle indicazioni dei capitoli, basati su un attenta lettura e comprensione delle parole da me scritte

Se ne aveste voglia contattatemi pure in privato, sarò super felice di fare la vostra conoscenza. Non abbandonatemi così presto perché per Madhouse ci sono tante piccole sorprese che spero possano farvi piacere e sarete anche voi partecipi di questi piccoli progetti.

Direi che ho parlato abbastanza, meglio che mi cheta e me ne vada.

Grazie ancora di tutto
Love you all💜💜

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